TRENTASETTE ANNI DI STORIA
Il nome di Rodolfo Zanni non dirà nulla a chi legge: fu un compositore argentino, di origine italiana (il padre è di Atri, la madre genovese), dal talento cristallino e dalla carriera fulminante, morto nel 1927 a soli 26 anni in circostanze misteriose. Nulla si sa di lui, la sua musica è quasi completamente scomparsa: una storia affascinante, che viene ricostruita in questo numero di MUSICA a partire dai pochi documenti disponibili. Una carriera fulminea, quella di Zanni, che a 21 anni dirige una serata al Colón, interamente con musiche proprie, alla presenza della coppia presidenziale; che alla stessa età viene scelto dal celebre direttore Felix Weingartner come Maestro preparatore per l’Anello del Nibelungo che per la prima volta veniva rappresentato integralmente in Argentina; che effettua tournée di grande successo in tutta l’America Latina nella doppia veste di direttore e compositore. E che, con tutta probabilità, cade nella rete di una persecuzione di matrice politico-nazionalista, che lo condanna all’oblio, che ne interrompe la carriera e persino la vita. Un giallo, quindi, faticosamente ricostruito da un discendente di Rodolfo, l’avvocato Giuseppe Zanni, autore dell’articolo.
E per spronare chiunque fosse incuriosito dalla figura di Zanni, la rivista MUSICA mette a disposizione 5000 euro per l’eventuale ritrovamento delle sue partiture principali: anzitutto le opere Glyceria e Rosmunda (quest’ultima su libretto di Sem Benelli), oppure una composizione sinfonica di pari importanza.