
Vuoi perchè quando leggo genere prog, il mio cuore palpita in modo iper accelerato.
Vuoi per la confezione del cd, molto ben curato e soprattutto, cosa non di poco conto perchè ad accompagnare il cd c'era anche, un bellissimo booklet a dimensione LP 33, giri con testi, componenti, e bellissime foto.
Ho lasciato da parte questa recensione, perchè essendo un istintivo, ho voluto che uscisse adesso, dopo un po' che questo disco mi accompagna nelle mie "scorribande" automobilistiche e non volevo soprattutto, dare meno luce, con una recensione troppo veloce, (famoso è il sottoscritto per i tempi non proprio celeri nel recensire).
Chi sono i Tugs?
Una band culto del livornese, molto particolare. Il nucleo originale nasce nel 1978, hanno all'attivo centinaia di concerti live in tutta Italia ed un vasto repertori originale. All'interno, in cui Livorno si veste musicalmente di punk e new wave, ci sono dei gruppi che continuano imperterriti a portare avanti i loro progetti di matrice prog:
I tugs si orientano verso un prog melodico, cantato in italiano, aventi suoni, che rimandano direttamente a mostri sacri del panorama prog italiano come: P.F.M. e Le Orme.
Nel 1983 i Tugs, partoriscono ROCK IN DUE ATTI, un'opera rock di stampo prog.
Si tratta di un musical ante litteram ,almeno in Italia, un concept che raccoglie in una sola opera, molte delle composizioni del gruppo.
Passano poi un momento nero, dovuto al fatto che la Targets, loro casa discografica, entra in difficoltà e la band accusa così, un contraccolpo che farà loro cambiare nome, membri della formazione e genere.
Dopo oltre 20 anni, è il momenti di riformarsi e nel 2011 i Tugs ,ripropongono brani storici in forma teatrale, prima in "Storie di Francia" e poi finalmente in "Europa Minor".
Nel 2013 la Ams/Btf ,etichetta leader nel campo del prog-rock a livello internazionale, pubblica Europa Minor, e tutto ha così di nuovo inizio.
Recensione:
Il suono è splendidamente settantiano, un vocabolo che non esiste, ma che ormai ho fatto mio, per definire questi gruppi che si rifanno a quello splendido decennio, dove il prog italiano, faceva da padrone anche al di là dell'oceano.
Waterloo:
Dà il via alle danze, facendoci subito capire che l'ascolto per chi ama questo genere sarà molto emozionale.
L'ensamble livornese, fa subito capire che non sono degli sprovveduti, canzone molto ricercata dal sound molto folk, si sente l'aria dei 70 riportata con un teletrasporto al futuro delle canzoni, che è il presente di chi ascolta.
La corte:
Il prog, spesso è allegria e quello italiano, è sicuramente uno dei più solari, avendo la nostra cultura mediterranea... Ascoltando questa bellissima canzone, mi vengono in mente gli Osanna, con un bel pizzico della Premiata.
Coralità orchestrale, accompagna questi 6 minuti di magistrale follia.
La gloria:
Solo l'inizio, vale da sè l'acquisto del disco.
Ci catapultiamo negli anni 70 senza voler tornare al presente.
Il flauto, porta direttamente ai Jethro Tull, ma mai scopiazzando la band di Anderson, anzi aggiungendo qualcosa di magica italianità.
La brigata dei dottori:
Le prime note, mi portano ad un deja-vu di matrice Premiata Forneria Marconi, ma d'altronde si sa, le contaminazioni, per fortuna, ci sono anche quelle.
Di un disco come questo, che saccheggia il prog italiano, mettendo molto anche del suo, non se ne può non parlarne bene.
Anche questa canzone è veramente di spessore, si sente anche una bella intesa tra i musicisti, cosa che nel prog, credo più che in ogni altro genere debba essere presente.
Cambi di tempo, che rendono la canzone sempre viva e sempre ad alti livelli.
Pietroburgo 1824:
Una suite della durata di 8 minuti, vera prova orchestrale, follia pura e puro prog-rock italiano.
I Tugs diventano una vera e proprio orchestra rock.
Cambi di tempo, folk, rock.... in una parola sola
MERAVIGLIA.
Le colline di Ems:
Conferma questo brano ancora una volta, quanto abbiamo perso in tutti questi anni che i Tugs non sono esistiti.
Spesso ci soffermiamo su musiche banali, d'impatto, quando ci sono generi come il prog-rock che avvicinano la musica classica al rock.
Le colline di Ems, un brano dove la chitarra ha un suono sognante... provate ad ascoltarla chiudendo gli occhi e mi darete ragione.
Questa canzone è un vero è proprio sogno... naturalmente prog.
Il pianto:
Rischio di ripetermi, ma questo disco è tutto un crescendo di emozioni.
Questa canzone è anch'essa molto bella.
Il sogno di Jennifer:
Brano strumentale, che alza ancora il livello del disco.
Incontro meraviglioso di strumenti che si uniscono tra loro, in un afflato meraviglioso e di classe cristallina.
Nostra signora Borghesia:
La chitarra di Nicola Melani, è decisamente un valore aggiunto in tutto Europa Minor, cambi di tempo splendidi e prog d'alta classe, per questa signora Borghesia che si lascia amrre dall'ascoltatore.
I bambini d'inverno:
Fra tutte, questa è quella che secondo me resta la canzone più nella norma. Ecco direi proprio più canzone che un vero e proprio pezzo prog, si distacca un attimo dal resto del disco, nonostante un bellissimo finale.
Canzone per un anno:
Pezzo in stile "branduardiano", forse attratti dall'idea medievale che la canzone trasmette.
Nanou:
Una canzone dalle atmosfere prettamente francese.
Anche questa come la precedente, si stacca musicalmente dal resto del disco.
Resta però una canzone molto bella.
Nel mio contesto finale, rimango basito da tanta bellezza espressa da questo disco.
Europa Minor, esprime tanto prog-rock d'autore ed i Tugs, sono una delle migliori band prog italiane.
Acquistate a scatola chiusa questo cd e se vedete manifesti che indicano un loro concerto, vi consiglio vivamente di andarci, come spero possa fare il sottoscritto al più presto.
Tugs formazione attuale:
Pietro Contorno: Voce - Chitarra
Marco Susini: Tastiere
Nicola Melani: Chitarre
Bruno Rotolo: Basso
Fabio Giannitrapani: Batteria - Percussioni
Claudio Fabiani: Flauto
Francesco Carmignani: Violino
Martina Benifei: Violoncello
Antonio Ghezzani: Chitarra - Mandolino - Mandola
Matteo Scarpettini: Percussioni
Contatti:
www.todomodomusicall.org
info@todomodomusicall.org
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Roberto Bruno