che sono assolutamente responsabile delle mie azioni
e questo vale per ognuno di noi: per questo ho imparato a non giudicare
perchè non si può pretendere di conoscere la storia degli altri.
E soprattutto ho imparato a perdonarmi e perdonare.
Intervista a Alteria a cura di Roberto Bruno

Quando arrivano notizie di Alteria e della sue canzoni sono sempre felice; lei è per me, sinceramente una delle poche voci femminili della musica italiana che amo, oltre ad essere una vera donna rock.
Adesso esce un anteprima del suo prossimo album:
un singolo/video dal titolo "Peccato" che mi ha decisamente emozionato e fatto salire la voglia di attesa del nuovo disco.
Potevamo noi di Deliri Progressivi perdere l'occasione di incontrarla e scambiarci due chiacchiere?
Assolutamente no!
Ciao Stefania, intanto complimenti per il tuo nuovo singolo "Peccato".
Con questa canzone sei passata al cantato in italiano. Come mai questa decisione e come ti sei trovata?
Ciao a voi ragazzi e grazie per questo spazio!
Ho deciso di cantare in italiano dopo un paio di episodi che sono stati particolarmente “rivelatori”.
Il primo è stato durante uno degli ultimi concerti dell’ enCORE Tour: stavo cantanto Protection e ci tenevo cosi tanto a fare arrivare il messaggio della canzone che quasi mi sono ritrovata a mimare le parole e ho pensato:
“Ehi, aspetta. Forse è davvero il caso di trovare un modo più diretto di comunicare” .
La seconda volta invece è stato durante un live intimo e unplugged con Osvaldo Di Dio: ho cantanto La Cura di Franco Battiato e a memoria non riesco a ricordare un emozione musicale più grande. Lì mi sono detta: è ora di provarci. Con il senno del poi sono molto felice.
Il tuo prossimo album "La vertigine prima di saltare" che uscirà ad ottobre, sarà tutto in italiano o ci sarà anche qualche brano in inglese?
Completamente in italiano.
Non posso nascondere e lo sai anche tu, che la tua voce la adoro e aspetto l'uscita del seguito di "enCore" il tuo precedente disco. Passando dall'inglese all'italiano hai scelto di elaborare le canzoni in modo diverso, musicalmente intendo?
Rispetto ad enCORE in questo disco, le mia priorità sono state le melodie e le parole.
Il disco precedente invece dava maggior importanza al muro sonoro.
La lavorazione è stata diversa perchè molte canzoni sono nate dalla melodie, se non addirittura dall’atmosfera che alcune parole richiamavano.
Chiaro che poi l’attenzione verso la scelta dei suoni, degli arrangiamenti è stata importante e capillare per poter creare un giusto matrimonio tra voce e musica.
Il testo di Peccato è decisamente bello ed anche molto riflessivo, c'è qualcosa di te in queste parole?
C’è tutto di me! Peccato parla di me!
La “signorina” che ha bisogno di reagire ed “alzarsi” della canzone sono io, cosi come sono io la voce che parla a quella signorina: i mille discorsi nella testa che ognuno di noi si fa nel tentativo di trovare ordine tra i tanti pensieri, le tante emozioni, spesso contrastanti, che la vita ci regala.
Ho passato momenti difficili, ho fatto sbagli e cadute e alla fine ho capito che sono assolutamente responsabile delle mie azioni e questo vale per ognuno di noi: per questo ho imparato a non giudicare perchè non si può pretendere di conoscere la storia degli altri.
E soprattutto ho imparato a perdonarmi e perdonare, amo la natura fragile dell’uomo.
C'è qualche artista in particolare che ti ha ispirato al voler cantare in italiano?
Oltre all’episodio Battiato, non posso non citare Levante, artista che stimo e amo e che mi ha dato il coraggio di buttarmi in questa nuova avventura.
Ci saranno ospiti speciali nell'album nuovo?
No. Vi dovrò bastare io! (sorride)
Progetti per questa primavera/estate?
L’idea adesso è quella di iniziare a smuovere un pò le acque: il cambiamento c’è e deve farsi conoscere.
Dopo Peccato, uscirò con una live session di un altro brano che amo, Sacro &Profano, con un testo importante. Quest' estate inizieremo a concederci qualche live, stiamo già mettendo giù le prime date e poi a Settembre: nuovo singolo ed uscita del disco intero. L’idea è di non fermarsi un attimo!
Vuoi mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi?
Assolutamente si !
Un saluto ed un abbraccio virtuale a chi avrà voglia di leggere questa intervista!
Grazie per il supporto, vi aspetto live.
Ti saluto e ti aspetto di nuovo su queste "Deliranti" pagine in occasione dell'uscita di:
"La vertigine prima di saltare".
<3
Roberto Bruno