Made in London Tour, Noemi all’Obihall
“Ciao Firenze, ritrovo la città dove ho vissuto due anni”
NOEMI
Martedì 29 aprile 2014 – ore 21
Obihall – via Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro – Firenze
Biglietti posti numerati: 35/27/20 euro; prevendite Obihall www.obihall.it (tel. 055.6504112); Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel 055.210804) www.ticketone.it (tel. 892.101)
Info tel. 055.667566 - 055.6504112 - www.bitconcerti.it - www.obihall.it - www.livenation.it
“So che si dice sempre così, ma Firenze non sarà una tappa come le altre. E’ la città dove ho vissuto per alcuni anni. E poi nella mia band ci sono due musicisti fiorentini – Bernardo Baglioni alla chitarra e Michele Papadia alle tastiere – per non parlare di Marco Ciappelli e Alessandra Flora, autori con cui ho condiviso grandi soddisfazioni. Insomma, nella mia musica c’è qualche dna fiorentino. E anche di più”.

Arriva in città la nuova rossa della musica italiana, Noemi, intervistata in coppia come nelle grandi occasioni dai due direttori di Deliri Progressivi. Stasera si esibirà a Firenze e la prima cosa che Noemi ti trasmette è un gran bel sorriso e nonostante la giornata molto umida, una bellissima solarità.
1. Premetto che sono molto cattivo e ti dico subito che non ho mai amato i cantanti che escono dai Talents, poi arrivi tu e soprattutto esce il tuo album MADE IN LONDON. Una svolta notevole coi tuoi precedenti lavori, ho pensato all'aria londinese e soprattutto ho notato una certa maturità, come nasce questo disco?
Partire da un Talent Show non è mai semplice, ci sono molti preconcetti che diciamo siano anche giusti, in fondo facciamo una serie di puntate in tv e cantiamo canzoni di altri, non è diciamo lo stesso percorso ad esempio di un cantautore che scopri mentre canta le sue canzoni in un locale, quindi posso comprendere questi preconcetti. ho cercato di fare un viaggio un po' diverso ed il mio singolo "Briciole", non era una cover ma bensì una canzone scritta da un autore fiorentino molto bravo Francesco Sighieri, tra l'altro nonostante fossi in un percorso con Morgan ho lottato per quella canzone in quanto ho sempre pensato che fosse proprio la canzone che mi identificava. Stessa cosa ho fatto con MADE IN LONDON che un album che rappresenta un viaggio verso me stessa e di cui ho curato la produzione artistica: mi sento fortunata anche perché ho lavorato con un'ottima squadra tra musicisti, autori e produttori. Con questo disco ho voluto recuperare una certa modernità che negli ultimi periodi mi sembrava persa ed ho voluto anche recuperare un contatto verso la mia generazione, quella dei trentennio. "Fiori d'Acciaio" lo scritta soprattutto per loro.
Siamo la generazione che forse sta subendo in modo diretto la crisi attuale, ma siamo anche un po' posapiano, un po' viziati, ed io mi sento molto fortunata nel poter cantare e svolgerlo come lavoro.
La canzone dice "Siamo fiori d'acciaio e supereremo quest'inverno" per me è una positività che ci deve spingere ad andare avanti ed a non mollare mai.
In questo disco ho inserito dei suoni molto attuali, ad esempio a me piace molto il dubstep .
Invece poi, potete trovare sempre nel disco "Passengers" che è una canzone molto più classica anche se in verità l'autore è lo stesso di "Wrecking ball" di Miley Cyrus.
Sono molto felice di questo disco e suonarlo dal vivo mi fa stare bene, poi suonare a Firenze che io amo e tra l'altro nella mia band ci sono due musicisti fiorentini: Michele Papadìa e Bernardo Baglioni .
2. Nel tuo disco qual'è la canzone che ti ha dato più da fare nel registrarla?
Sicuramente "Tutto l'oro del mondo". Appena l'ho ascoltata, ho notato subito la potenza del testo. Denota una grande sensibilità, ed ho fatto di tutto affinché non rimanesse una canzone da album, ma riuscisse a farsi distinguere dalle altre. mi era arrivata con un sound classico d'atmosfera ed allora ho deciso di lavorarci sopra con un bel sound di ritorno agli anni '80, con quelle batterie riverberate e donando anche alla canzone più groove anticipando il basso.
3. in Made in London mi sono innamorato di "Se tu fossi qui" . Com'è nata?
E' una grande canzone scritta da un amico: Diego Mancino, un testo con delle immagini fantastiche, la trovo molto battistiana e l'ho amata da subito. Diego mancino tra l'altro è un autore molto bravo che ha scritto veramente un sacco di canzoni meravigliose, veri e propri gioielli.
Per l'arrangiamento di questa canzone mi sono avvalsa della produzione di un grande della musica Steve Brown, che in Inghilterra era in lizza come produttore dell'anno.
Per i cori ho preso molto spunto dai cori Disneyani degli anni '50. desideravo che la forza di questa canzone non arrivasse solo dalle parole ma anche dalle backing vocals, che non fosse assolutamente un coro classico ma qualcosa di molto più elaborato.
4. Hai parlato di nuovi suoni, di dubstep, ma vorresti fare un tuo disco dedito al nuovo sound elettronico e diciamo poco italiano nel suono?
Mi piacerebbe moltissimo!!!! Adoro il mondo dei Dj, penso a pezzi come Titanium di David Guetta e mi piacerebbe un giorno fare qualcosa di simile. Trasferirmi per un anno a Londra mi ha permesso di inserirmi in quel contesto, di allargare i miei confini musicali.
So che alla Warner piace come scrivo e sarebbe un sogno vedere una mia canzone cantata da una famosa cantante inglese, come sarebbe bello per me aver la possibilità di cantare in inglese per il mercato straniero.
5. Made in London lo hai descritto come un disco molto moderno nei suoni, però la copertina del cd è rappresentata da un'immagine vittoriana. Come mai?
In realtà questo disco è pieno di contrasti, e inserendo l'icona style del francobollo della regina era proprio per rappresentare l'icona dell'Inghilterra. La mia posa al posto della regina è naturalmente una cosa ironica.
6. In chiave fiorentina; com'è lavorare con Piero Pelù?
Lavorare con Piero è fantasstico. Fa un monte di battute è un tipo sanguigno, d'istinto. Mi piace scherzare con lui e musicalmente mi piace molto.

Nasce tutto per merito di Diego Calvetti che anche se è un autore senese, mi ha messo in contatto con la vita musicale fiorentina.
Il pubblico fiorentino è difficile perché molto selettivo, abituato a un certo elite musicale e spero di riuscire a conquistarlo.
8. Che tipo di concerto sarà quello fiorentino?
Come direbbe Piero Pelù: "Sarà devastante!!!!" Sarà un concerto molto basato sulla musica.
Il disco è molto elettronico ma io amo molto suonare dal vivo. Ho una band adulta che sa suonare.
Ci sarà anche una dimensione scenica molto bella. La tv mi ha insegnato che la dimensione visiva mi ha molto ispirato e sarà uno spettacolo che durerà un'ora e quaranta.
Spero che il pubblico rimanga colpito positivamente. Ci saranno anche molti cambi d'abito.
9. A "The voice of Italy", Suor Cristina è diventata il fenomeno del momento. Ti aspettavi tutto questo clamore?
Diciamo che non me lo aspettavo, ma gli autori ci speravano. La trasmissione è cresciuta moltissimo nello share. Sono curiosa di vedere se alla lunga il pubblico italiano si stancherà oppure continuerà fino in fondo ad amare questo fenomeno. se pensiamo che ha fatto 40 milioni di views su you tube è tanta roba.
10. Il video di Bagnati dal sole è meraviglioso ....
Già veramente bello, è ispirato da un film ed il regista Cosimo Alemà, me lo sono andato a cercare proprio perché mi piacciono molto le sue opere. Un altro che come Sorrentino potrebbe essere considerato da esportazione per quanto è bravo.
Roberto Bruno & Dulcinea Annamaria Pecoraro