Quali?
Quelli che ormai senza neanche pensarci su, dicono che un cantante uscito da un talent,
non potrà mai essere un vero cantante.
Non la penso così, anche se devo fare "mea culpa" ed ammettere che prima di incontrare
Giacomo Voli lo avevo pensato anche io.
E' la seconda volta in pochi mesi che vedo suonare live Giacomo
e devo dire che ogni volta mi sembra sempre migliore,
diciamo che mi ha "folgorato sulla via di Damasco", facendomi cambiare idea.
Naturalmente non su di lui, perché il mio pensiero era sempre stato positivo,
ma proprio sul luogo comune di cui sopra.
Nel video in fondo all'articolo, trovate ciò che potrete vedere in suo show,
un mix tra: Deep Purple-Goblin-Skunk Anansie, che credetemi visto ed ascoltato live incanta.
Giacomo e la sua voce, un'infernale strumento da guerra musicale,
da non dimenticare l'apporto della sua band e soprattutto di uno straordinario guitar hero come Riccardo Bacchi che attualmente si trova in work in progress con il suo progetto solista di cui presto ce ne occuperemo.
Cosa accade in uno show di Giacomo Voli?
La regola numero uno è il rock'n'roll
E' un concerto di cover di alta classe, ma diciamo riviste in modo personale,
a volte anche sposate con altre canzoni che sulla carta sembra non abbiano modo di coesistere,
ma sul palco Giacomo e la sua band, sono artefici di un connubio musicale emozionante.
Penso a "Vivere il mio tempo" dei Litfiba fusa con "Another brick in the wall" dei Pink Floyd,
ma anche alla stessa triade del video che come potrete osservare ed ascoltare, trova l'unione tra:
i Deep Purple con "Child in Time", i Goblin con "Profondo rosso" e gli Skunk anansie con "Charlie big potato".
Tanta emozione nel riascoltare grandi classici del rock senza tempo, immortali,
che risuonati e cantati nella stessa sera, permettono di sognare.
Chiudendo gli occhi, ti ritrovi con
AC/DC, Led Zeppelin, Deep Purple, Whitesnake,
e puoi commuoverti con una meravigliosa "Too much love will kill you" dei Queen.
Tanta energia su un piccolo palco fiorentino, dove su quelle assi in circa due ore,
cinque giovani musicisti pieni di talento, hanno divertito il pubblico presente.
Naturalmente presentati anche gli inediti "Rimedio", scritta appositamente per Giacomo da Piero Pelù,
e "Wasting memories", primo anticipo del progetto Raven black Project del fido amico e chitarrista Riccardo Bacchi http://www.ravenblackproject.com/the-project/
che fra tanti ospiti importanti vedrà alla voce anche Giacomo Voli.
Il rock non è morto,
a volte succede che se ne vada in letargo,
ma a volte si risveglia e lascia dentro emozioni che solo lui può regalare.
LONG LIVE TO ROCK'N'ROLL!
Roberto Bruno