I quattro componenti della band sono:
Cinzia Catalucci - Lead vocals/keyboards
Raffaele Spanetta - Guitars/vocals
Giacomo Cocchiara - Bass/backing vocals
Mike Capriolo - Drums/percussion/backing vocals
Il cd è ben confezionato e tendente al colore viola, cosa per me molto "importante", ascoltando si capisce come mai questa tendenza, in quanto la psichedelia che spesso viene associata a questo colore, si fa strada da tutte le parti ma soprattutto in tutte le note.
Si parte con "Stand up", in primo piano la voce di Cinzia e la chitarra di Raffaele, ottimo rock anni settanta che non guasta mai. "Another flower" è un gran pezzo e mi chiedo come mai in Italia, nessuno si dedichi a fare psiche/blues/rock così? Questi ragazzi sono vere mosche bianche nel panorama musicale italiano.
"Black hand in the sky", mi fa capire che con la voce di Cinzia, si ha una marcia in più, ma la base ritmica del resto della band è un coadiuvante per la salute. Mi sa che ho davvero tra le mani un gran disco e mi catapulta continuamente nel flower/power degli ani settanta. "Ufo", fa venir voglia di alzarti, un bel pezzo esclusivamente Rock! "This is the last day" ... locale fumoso, la bella Cinzia che trasformata in una Jessica Rabbit ti trasmette moderata sensualità allo stato brado, con dei compari accanto, che ti fanno sognare di essere chissà dove, invece che ad un bancone di un night fumoso (come ai vecchi tempi). Magnifica.. e non esagero.
"Once upon a time rock'n'roll", lo spiega il titolo, pezzo dal "rock on", potente ma di quello che si faceva una volta. Bravissimi ragazzi. "I want to keep on dancing", ci riporta ancor di più agli anni settanta, bellissima nei suoi cambi di tempo e nelle tastiere, la voce di Cinzia sempre sopra le righe ma è sempre tutta la band a dimostrare quanto siano bravi.
"Tonight with you", dove il fantasma dei Jethro Tull si impossessa dell'anima dei ragazzi... ed ho detto tutto.
Un pezzo folk cantato da Raffaele. Spesso anche una chitarra acustica può darti un gran ritmo rock nell'anima.
Una cavalcata acustica con finale elettrico. "Swan of the lake" è il giusto finale ad un bellissimo disco, di questi giovani ragazzi umbri. Rimango in attesa di una nuova uscita discografica, visto che questo album è del 2012 e la band è in studio e spero vivamente, di poterli ascoltare dal vivo.
Roberto Bruno