Solo Lisa mi ha fatto piangere come un bambino piccolo e non lo facevo da molto tempo.
Sembrava che lo spirito di Edith Piaf, fosse in sala e sono stato molto molto felice
di aver potuto premere il pulsante di registrazione.
Intervista a Maartin Allcock a cura di Roberto Bruno

Nella sua carriera ha suonato con band importantissime come Jethro Tull e Fairport Convention.
Questa è la storia di un incontro: tra un big della musica mondiale e i Cirque Des Reves, band tosco napoletana che grazie ad un fugace incontro di una sera, hanno realizzato il sogno di avere come produttore del loro nuovo album proprio Maartin Allcock.
Deliri Progressivi non poteva lasciarsi scappare l'occasione di intervistare proprio Mr Allcock:
1) Maartin Allcock, per noi di Deliri Progressivi è un onore intervistarla. Una lunga militanza negli storici Fairport Convention, oltre che per un periodo nei Jethro tull. Oggi questa collaborazione con gli italiani Cirque Des Reves, come nasce questo progetto?
Ho incontrato Lisa Starnini nel gennaio 2014 al Goodfellas Music Pub a Napoli. Stavo suonando lì, con il mio "fratellino" Jerry Cutillo di Roma e la sua band OAK. Era molto caldo a Napoli quella notte e sono uscito fuori dal locale per prendere un po' d'aria. Lisa mi si avvicinò per dami un EP-CD della sua band. Abbiamo parlato solo per un minuto o due. Quando sono tornato a casa in Galles, ho ascoltato il suo EP. Mi vengono dati un sacco di cd da ascoltare e normalmente ascolto le prime due o tre tracce, apprezzo lo sforzo e l'amore per la musica che viene messo da questi artisti, ma questo è tutto, così cerco di passarli a qualcun altro che potrebbe apprezzarli più di me. É raro che qualche amico poi possa dirmi che avrei dovuto dare un altro ascolto perché magari mi sono perso qualcosa. Tuttavia ho ascoltato il loro cd due volte in macchina sulla strada per l'aeroporto e quando sono tornato a casa in Galles, l'ho ascoltato di nuovo. Anche mia moglie è venuta nella mio studio per scoprire chi fossero, così l'abbiamo ascoltato insieme un paio di volte in rapida successione. Devo dire che ci è è piaciuto molto. Così ho scritto a Lisa ed è stato l'inizio di tutto. Stiamo registrando nello storico studio dei Planet Funk a Posillipo, al quale Lisa e Gianni hanno donato nuova vita. Hanno dato così tanto di loro stessi per creare un meraviglioso studio di registrazione dove stanno anche gestendo una splendida accademia musicale, molto qualificata. Sono molto felice di vedere così tanti giovani studiare lì.
2) I Cirque des Rêves hanno una loro impostazione ben precisa (musicalmente parlando), quali sono i consigli che darà alla band in previsione del’uscita del loro nuovo album?
Nei Cirque des Rêves per me il principale punto di forza è Lisa Starnini, con le sue canzoni e le sue meravigliose melodie. Un altro punto di forza è la splendida unione tra Lisa e Gianni Ilardo. Insieme sono il fulcro della band accompagnati egregiamente da un'ottima sezione ritmica formata dal fantastico bassista Corrado Colignano e il batterista Alessio Sica che è davvero favoloso. Se mai dovessi fare un tour in Italia, sarebbero la mia prima scelta. Gianni è un grande chitarrista, un uomo molto pratico e divertente. I tastieristi Gianni Bruno e Roberto Russo completano il suono di questo album. Abbiamo avuto alcuni grandi ospiti, primi fra tutti i formidabili Ondanueve String Quartet, professionisti di grande spessore che hanno suonato splendidamente.
3) Lisa Starnini, ha una voce incredibile, cosa pensa di quest’artista ed in cosa può ancora migliorare?
Una delle sere delle registrazioni sono stato l'unico testimone di una delle più commoventi performance vocali della mia vita. Sono stato l'unico testimone perché ero dall'altra parte del vetro, a registrare. Solo Lisa mi ha fatto piangere come un bambino piccolo e non lo facevo da molto tempo. Sembrava che lo spirito di Edith Piaf, fosse in sala e sono stato molto molto felice di aver potuto premere il pulsante di registrazione. È tempo che l'Italia si svegli e ascolti ciò che i propri musicisti hanno da offrire. Tanto talento viene ignorato e c'è il pericolo che la vera musica possa perdersi. Le vere vittime della fabbrica X Factor sono gli italiani, che vengono sottoposti ad alimentazione forzata, spazzatura stereotipata che non resisterà alla prova del tempo. Non è solo l'Italia, lo stesso vale in tutta l'Europa. Posso solo dire che il mondo è cambiato molto da quando lo giravo continuamente in tour.
4) Dopo la produzione dei Cirque des Rêves, quali saranno i suoi prossimi progetti?
Quando questo progetto sarà finito lascerò Napoli con il cuore pesante, è una città che mi ha colpito molto per la sua musicalità. Mi piacerebbe avere più tempo in futuro. Spero di tornare a lavorare con i miei nuovi amici in questo bellissimo studio e posso aggiungere Napoli alla lista delle mie città preferite... un'esperienza meravigliosa... Al mio ritorno a casa, dovrò organizzare il lavoro per il mio nuovo trio e andare a vedere un paio di concerti in Inghilterra. Sarò presente all'annuale convention spagnola dei Jethro Tull, Los Tullianos, a Barcellona. Dovrò anche organizzare i miei prossimi lavori di produzione, tra cui un album per una fantastica violinista jazz: Sarah Smith. Nel mese di luglio, suonerò il basso alla prima mondiale di una nuova pièce di musica classica contemporanea, Red Dragon, White Dragon composta da Nick Bicât a Windsor Great Park, con orchestra e il coro. Nel mese di agosto, suonerò ad un paio di feste popolari in Inghilterra con il cantautore gallese Huw Williams, poi sarò in sala di registrazione con Yusuf Cat Stevens, questa volta nello studio di Benny Andersson a Stoccolma.
Roberto Bruno