L' orgoglio di Deliri Progressivi il direttore Annamaria Dulcinea con Giorgio Faletti Parte martedì 19 febbraio, con un anteprima dal Teatro Puccini di Firenze; il tour "Da quando a ora in scena", dello scrittore, cantante e attore Giorgio Faletti. Lo spettacolo è tratto dall'ultimo libro uscito dell'artista piemontese ed è diretto da Massimo Cotto. Faletti, in questo spettacolo torna ad un vecchio amore, la musica, nel libro infatti ci sono allegati due cd, in "Quando" interpreta alcuni suoi brani già editi o portati al successo da altri artisti, in "Ora" propone dodici canzoni inedite. Sul palco on Giorgio una band eccellente, Lucio violino Fabbri (P.F.M.) alla chitarra ed al violino, Paolo Jannacci al pianoforte ed alla fisarmonica, Roberto Gualdi alla batteria ed alle percussioni, Lorenzo Feliciati al contrabbasso e dall'ensemble d'archi GnuQuartet. L'incontro con l'artista avviene in pieno centro fiorentino all'interno della splendida Libreria Feltrinelli. La prima cosa che si nota di Faletti sono gli occhi, veramente brillanti, la voglia di parlare (al contrario di molti altri), ma soprattutto la gentilezza e la disponibilità con tutti i presenti anche a microfoni spenti. Spiega Faletti: - Avevo due possibilità o scrivere un nuovo romanzo, presentarlo ad un editore e continuare su una strada fino ad ora battuta dal successo ed andare in vacanza oppure, rimettermi di nuovo in gioco, seguire ciò che il mio desiderio e la mia voglia di fare mi suggerivano ed ho scelto la seconda soluzione. Una sera a cena a casa mia ho fatto sentire a Massimo Cotto delle canzoni, e lui dopo qualche giorno mi ha portato in una sala d'incisione dicendomi: - Giorgio queste canzoni così belle non possono rimanere chiuse in un cassetto. Ora se lui abbia avuto ragione oppure no, questo ancora non lo so, ma la mia voglia di cantarle era tanta che non ho proprio opposto resistenza. D- Sul palco le canzoni come verranno introdotte? R- Credo che ci sia poco di artefatto sul palco, mi metterò a nudo avendo anche la fortuna di avere sul palco ad accompagnarmi un'ottima band e sul palco racconterò secondo un copione poco rigido delle storie legate al libro da cui è tratto lo spettacolo. Sarà per sempre un mio spettacolo dove canterò le mie canzoni e racconterò le mie storie. Vi annuncio sin da ora che se un giorno sentirete parlare di un disco ad esempio Faletti canta Battisti, chiamate pure un'ambulanza perché vuol dire che sono proprio andato. Adoro la musica, la amo talmente tanto, che se fossi smodatamente ricco non entrerei in politica, ma pagherei tante persone da riempire uno stadio per poter cantare le mie canzoni davanti a 100 mila persone. D- Come mai il tuo tour partirà proprio da Firenze? R- Firenze è una città che mi ispira, è la città di Benigni, Dante, di Matteo Renzi, che aveva dato il via ad una nuova primavera italiana, anche se purtroppo su questa primavera poi ci è nevicato, di conseguenza mi è piaciuta l'idea di Firenze. Dopo la malattia che mi ha colpito, e mi ha fatto capire che la vita non è un'agenzia viaggi ma che all'improvviso tutto può finire ho dato il via ad un mio slogan che è "perché no" e quando mi è stata proposta Firenze ho risposto proprio cosi: "Perchè no?" e da qui tutto avrà inizio. D- Nella tua vita artistica ci sono stati dei momenti oltre per esempio alla canzone "Signor Tenente" che hanno fatto da sparti acque a ciò che era e che adesso è Giorgio Faletti? R- Sicuramente l'incontro con Angelo Branduardi, abbiamo diviso il camerino durante uno spettacolo di beneficenza e mentre riponevamo i nostri strumenti mi dice: "Mia moglie ha sentito delle cose che hai scritto e mi ha detto che tu potresti essere l'autore giusto per me... " Naturalmente ho accettato subito, senza nemmeno chiedermi cosa avesse ascoltato sua moglie di me, e da lì è nata una splendida amicizia sia artistica che nella vita. A distanza di anni ho chiesto ad Angelo quali cose avesse sentito sua moglie di me, e "sorridendo" mi ha svelato che la moglie non aveva sentito niente, ma che lui involontariamente aveva scoperta nella mia valigia una cartellina con alcuni miei testi e vergognandosi di dirmi che aveva guardato tra la mia roba aveva trovato la scusa della moglie. Un altro momento importante è stato quando ho scritto una canzone per Mina, in quel momento sembravo impazzito tanto da parlarne coi muri.. e loro mi rispondevano, un'altra cosa l'incontro con Milva, che con Patty Pravo è sicuramente una delle ultime dive rimaste. D- C'è ancora spazio nella tua vita artistica per il cabaret, ad esempio ti potremo rivedere nei panni del grande personaggio che fu Vito Catozzo? R- Ho imparato nella vita che mai è una parola esagerata quindi chissà ... Credo di essere stato uno che con il cabaret abbia aperto strade ai comici attuali, ma penso che quel momento lì non faccia più parte del Faletti di oggi pur non rinnegando niente. Vi racconto un aneddoto però quando interpretavo i miei personaggi, recitavo una parte, quando diventavo Vito Catozzo, mi immedesimavo proprio in lui tanto da parlare e pensare proprio come Vito. D- Tu hai fatto un connubio della musica con le parole e la schiettezza, nell'essere poi un giullare, nel dire la verità, ma con "Da quando a ora" parli del passato e del presente, ma tu nel futuro ci credi o ci speri? R- Il futuro è una cosa che si può ipotizzare conoscendo il passato ed utilizzando il presente, credo che quello che ho davanti sia ragionevolmente più corto di quello che ho alle spalle. Da parte mia c'è molta volontà di andare avanti e a volte mi comporto come se avessi vent'anni e questa cosa un poco mi preoccupa. Il futuro ci appartiene a tutti ed io cerco in qualche modo di essere un punto di riferimento per quelli che verranno dopo di me. Può sembrare ambizioso, ma ognuno di noi ha una forma di responsabilità verso chi ci seguirà, ed io credo di non aver dato cattivi esempi. Se qualcuno guardandomi esclamerà "SE CE L'HA FATTA LUI CE LA POSSO FARE ANCHE IO" per me sarà una grande soddisfazione. D- Ma un giorno uscirà un film tratto da un tuo libro? R- I produttori hanno acquistato i diritti di alcuni miei libri, ma per adesso solo di uno e per la precisione di "Appunti di un venditore di donne" potrebbe nascere qualcosa, si parla di un film con Michele Placido alla regia e forse con il sottoscritto come interprete principale. Questo è Giorgio Faletti, un artista completo e di successo ed allo stesso tempo un uomo vero, umile, dai modi garbati e signorili. Staff di Deliri Progressivi . ...............Musica oltre le Parole................ Al Tender di Firenze, da giovedì 31 gennaio a sabato 2 febbraio.
Giovedì 31 gennaio 2013 – ore 22 – Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze – ingresso libero Le ragioni delle mani spettacolo reading con Emidio Clementi (Massimo Volume) & Corrado Nuccini (GdM) Aftershow: Fulci dj C’è Achille Santini, il geniale promoter di musica jazz in Italia alle prese con Miles Davis e una paternità inaspettata. C’è una ex maestra di Bologna protagonista di un documentario su Glenn Gould. E poi l’elegante compostezza di Frank Sinatra, Fausto Rossi (l’ex Faust’o), una coppia di vecchi discografici... Sono molti e diversi i protagonisti che si muovono tra le pagine de “La ragione delle mani”, la nuova raccolta di racconti di Emidio Clementi (ed Playground) che la voce e basso dei Massimo Volume presenta nello spettacolo-reading omonimo, accompagnato dalla chitarra di Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò. Storia immaginarie e reali. Clementi racconta innanzitutto dei volti e delle vite. Ne cerca i moventi nascosti, i segni, esplora fallimenti e successi, sempre attento a svelare le conseguenze meno scontate della dialettica tra palco e dietro le quinte, tra luci della ribalta e quotidiano. Emidio Clementi e Corrado Nuccini si muovono da sempre nella scena indie-rock italiana. Entrambi condividono la passione per la parola scritta. Video http://vimeo.com/57940491#at=4 “Ti sto annoiando? Volevi sapere della mia vita. Questa è stata la mia vita: un rullo di tamburi continuo ma mai uguale a se stesso. Cassa e rullante, cassa e rullante e su una frequenza più alta i piatti. Tic, ti ti tic, tic, tic ti tic. E ovunque ti portava quel ritmo potevi star certo che a vegliare su di te ci avrebbero pensato le immagini votive dell’unico Dio a cui mi sia mai prostrato, il jazz. Gabor Szabo nella foto interna di The Sorcerer. Frank Sinatra mascherato da Pierrot sulla copertina di Only the Lonely. La smorfia spavalda di Tony Bennett ritratta in I Wanna Be Around. Il volto di Thelonious Monk scavato dalle ombre di Misterioso. Jackie McLean nel riquadro di Let freedom ring. Quel misto di compostezza e ironia che traspare dagli sguardi, le cravatte sapientemente slacciate sul collo, le labbra imbronciate. Mi costa ammetterlo, ma la verità è che i volti sono stati ancora più potenti della musica, perché più della musica riuscivano a evocare un mondo irreale e quindi perfetto.” (da ‘L’impresario’) Venerdì primo febbraio 2013 – ore 22 – Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze – ingresso libero Fantomatik Orchestra Aftershow: Dr Lorenz dj Trasformare il Tender in un angolo di New Orleans, di Chicago o di New York. Venerdì primo febbraio sul palco del club di via Alamanni spazio al il colorato ensemble della Fantomatik Orchestra, marching band toscana che da vent’anni tondi tondi delizia il pubblico con il suo concentrato di funky, soul e rhythm’n’blues. Ottima occasione per gustarsi “Experience”, ultima produzione della big-band toscana capitanata da Stefano Scalzi. Le matrici di partenza sono ancora funk, blues, soul e jazz in tutte le sfaccettature, ma rielaborate al di fuori degli standard convenzionali, attraverso l’approccio dinamico della performance itinerante, dove la musica viene portata tra la gente, e la gente a sua volta si fonde e si confonde con il musicista e la sua espressività. Un’accurata ripresa live ha permesso di ricreare nel disco questo senso di “fusione” fra spettatore ed esecutore. Il nuovo lavoro sintetizza anche il percorso intrapreso da Stefano e dai suoi musicisti. E la contaminazione si è arricchita di colleghi illustri, che hanno portato la loro personale idea di musica all’interno del disco. Stiamo parlando di Tullio De Piscopo, Stefano “Cocco” Cantini, Nico Gori, Marco Tamburini, Ettore Bonafé, Dario Cecchini, Andrea Vanni, Josè Fiorilli, Roberto Federighi, Papi Thiam, Alessandro Vannuccini. Sabato 2 febbraio 2013 – ore 22 – Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze – ingresso libero Kill the Nice Guy Aftershow: Fulci dj Passano gli anni e sei ne sono trascorsi da quando i pratesi Kill the Nice Guy si aggiudicarono il Rock Contest di Cotroradio. Due riot girl e un batterista, ascendenti grunge, noise e post-rock. Da allora centinaia di concerti, in perfetta solitudine o a fianco di Gang Of Four, Gogol Bordello e Il Teatro degli Orrori, solo per fare qualche nome. “Confusion” è il terzo album: 10 tracce, suoni distorti, decisamente rock, testi incisivi, poesie fluttuanti tra atmosfere intimiste e richiami al loro mito David Lynch. Non hanno paura di graffiare i Kill The Nice Guy, non hanno paura del rock, quello vero, al quale si approcciano con una purezza quasi devastante. Scrivono in inglese: non per vezzo ma perché così escono le parole, più vicine al loro mondo sonoro. “Confusion” è un viaggio dentro l'incoerenza dei sentimenti, l'alienazione claustrofobica dell'oggi. La risposta è una sana e violenta confusione, un suono semplice, distorto, mai banale. Che cattura e stritola. Prossimamente al Tender Giovedì 7 febbraio 2013 VANESSA PETERS (USA) + FUNERAL SUITS (IRL) Aftershow: Fritz Orlowski dj Venerdì 8 febbraio 2013 THE MOQUETTES (ITA) Aftershow: Frog & Beke_Bauer dj Sabato 9 febbraio 2013 "HANG ON NIGHT" feat. ENRI TRIO (ITA) Enri Zavalloni (organo Hammond, tastiere e voce), Alessandro Scala (sax tenore) Aftershow: Henry (Milano), Meni (Pisa), Fulci (Tender) Giovedì 14 febbraio 2013 "DROME FESTIVAL" con SIMONE WHITE (USA) + O CHILDREN (UK) Aftershow: Fritz Orlowski dj Venerdi 15 febbraio 2013 DI MARTINO (ITA) Aftershow: Dr Lorenz dj Sabato 16 febbraio 2013 PLASTIC MAN (ITA) Aftershow DJs: Orla & Fritz Orlowski Dj Giovedì 21 febbraio 2013 JONAS DAVID (Germania) Aftershow: Morax dj Venerdi 22 febbraio 2013 WEMEN + Carlo Pastore dj set Atershow: Carlo Pastore Dj + Dr Lorenz dj Sabato 23 febbraio 2013 GOLDEN SHOWER (ITA) Aftershow: Fritz Orlowski dj Giovedì 28 febbraio 2013 IACAMPO (Good Morning Boy) Aftershow: Fulci Dj Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze www.tenderclub.it e Fb Ingresso gratuito Marco Mannucci Finalmente ci siamo, dopo la data zero di Mendrisio (Ch), da stasera parte il tour dedicato alla "Trilogia del potere". I Litfiba al gran completo, partono stasera dall'Alcatraz di Milano, con quello che per adesso è un mini tour italiano, ma la speranza dei fans, è quella di veder presto aumentare le date, ma credo che quest'estate, ne vedremo sicuramente delle altre, anche perché, guardando le città dove si esibiranno, manca proprio Firenze, città natale dei Litfiba. Sarà un concerto, con canzoni estratte solo dai primi tre album, ovvero "Desaparecido, 17 Re e Tre", con l'aggiunta di pezzi dal live Pirata, che consacrò la trilogia e pezzi storici dai primi ep. L'attesa è tanta, chi li ha visti negli anni '80, vuol tornare a sognare, e chi ne ha solo sentito parlare, ha l'acquolina in bocca. Della formazione originale del tempo che fu, mancherà solo il compianto Ringo De Palma, (R.I.P.), che sarà sostituito alla batteria dal giovane Luca Martelli. Di seguito la scaletta di Mendrisio (Ch), che dovrebbe essere quella di tutto il tour primaverile di Pelù e soci. Tziganata (Desaparecido) La Preda (Desaparecido) Transea (E.p. Transea) Istanbul (Desaparecido) Guerra (Desaparecido) Versante Est (E.p. Transea) Apapaia (17 Re) Pierrot e la Luna (17 Re) Ballata (17 Re) Elettrica Danza (Mix Yassassin) Re del Silenzio (17 Re) Gira nel mio cerchio (17 Re) Cane (17 Re) Ferito (17 Re) Louisiana (Tre) Il vento (Live Pirata) Santiago (Tre) Paname (Tre) Ci sei solo tu (Tre) Corri (Tre) Amigo (Tre) Resta (17 Re) Roberto Bruno Sono passati quasi 4 anni, dal contestatissimo loro ultimo album: "In this light and on this evening” e per gli inglesi Editors, in questo periodo, sono cambiate molte cose, ad iniziare dallo split con lo storico chitarrista, Chris Urbanovicz e l'ingresso in pianta stabile nella band, di due nuovi membri: Justin Lockey ed Eliott Williams. Non è stato un addio indolore quello del chitarrista, ma la band va avanti e sta per dare alla luce il quarto album, visto che da un po' di tempo, sono in sala di registrazione a Nashville, col produttore dei Kings of Leon e sembra che da certi rumours provenienti da alcune interviste, rilasciate dal cantante della band Tom Smith, sarà un album molto più chitarristico a discapito dei sinth, sembra infatti che il vocalist si sia pentito del suono del precedente disco, tanto da affermare, che se avesse avuto una seconda possibilità, non lo avrebbe registrato così elettronico. In effetti, tra gli album degli Editors è quello meno amato e soprattutto quello che ha registrato meno vendite. Ai posteri l'ardua sentenza, noi aspettiamo intrepidi. Roberto Bruno ALESSANDRO FIORI in concerto Sabato 26 gennaio – ore 21,30 Sala Vanni – piazza del Carmine, 14 – Firenze Info tel 055287347 – www.lenozzedifigaro.it Biglietto: 10 euro – Prevendite www.ticketone.it (tel. 892 101) www.boxol.it (tel. 055-210804), www.mailticket.it (tel. 199446271) Alessandro Fiori rappresenta quanto di più personale ed originale la scena cantautorale italiana possa oggi vantare. Attingendo a piene mani dalla tradizione meno allineata degli anni 60 e 70 (Jannacci di ”Giovanni Telegrafista”, Piero Ciampi, il primo Lucio Dalla, Ivan Graziani, Cochi Renato al tempo de “Il Poeta e il Contadino”), il vocalist e poli-strumentista aretino è riuscito a elaborare un linguaggio nuovo, fatto a volte di caustica poesia urbana incastonata in improbabili scenari visionari e naif, che lo vedono come un poeta/menestrello capace di rapire i sentimenti della gente. Una disarmante genuinità con cui riesce a parlare di sé e del suo mondo, storie quotidiane infarcite di colorata psichedelia linguistica, irresistibile e contagiosa. “Questo Dolce Museo” è il secondo passo per Fiori nell’esperienza da solista che, dopo l’uscita dai Mariposa, si fa ancora più centrale nella sua carriera. Se “Attento a me stesso” era disco del moto a luogo (“ho un bilocale e vado a cercare…” “me ne vado affanculo tutto da solo…” solo per fare due esempi) “Questo dolce museo” è disco dello stato in luogo, in cui ci si ferma per tirare le somme. E il museo dove sostare può essere qualsiasi cosa: una casa, un’auto, un corpo, una famiglia, un paese, un ideale… Canzoni sommesse, silenziose, quasi orfane di un autore che ci ha lavorato con un vibrante ed inedito distacco, dedito com’era a qualcosa di più grande di lui, ad una nuova vita, a sua figlia. Il disco è registrato insieme al sodale Alessandro “Asso” Stefana (già chitarrista e co-produttore musicale di Vinicio Capossela) con l’aiuto di Emanuele Maniscalco (Marco Parente, Ares Tavolazzi) alla batteria e Sebastiano De Gennaro (Edda, Le Luci della Centrale Elettrica) al vibrafono e alla marimba. L’album è dedicato a Sandro Neri, amico aretino scomparso nel 2010 per abuso di alcool. Ascolta “Questo Dolce Museo” http://www.rockit.it/alessandrofiori/album/questo-dolce-museo/20201 Prossimi concerti Le Nozze di Figaro Informazioni, prevendite e aggiornamenti www.lenozzedifigaro.it. Prezzi biglietti escluso diritto di prevendita. ALESSANDRO GRAZIAN - dom 10 febbraio 2013 - 21 - Sala Vanni – Firenze - 10 euro BACHI DA PIETRA - gio 21 febbraio 2013 - 21 - Sala Vanni – Firenze - 10 euro GLEN HANSARD - ven 22 febbraio 2013 – 21,30 - Viper Theatre - Firenze - 18 euro BAUSTELLE – sab 23 febbraio 2013 – 21 - Teatro Comunale - Firenze – 35/28/23 euro BRAD – dom 24 febbraio 2013 – 20 – Viper Theatre – Firenze - 30 euro (25 in prevendita) EDDA - sab 2 marzo 2013 - 21 - Sala Vanni – Firenze - 10 euro NEGRITA – gio 7 marzo 2013 – 21 - Obihall (ex Saschall) - Firenze - 35/30/25 euro ROBERTO ANGELINI – dom 10 marzo 2013 – 21 - Sala Vanni – Firenze – 10 euro MAX GAZZÉ – gio 14 marzo 2013 - 21,30 - Viper Theatre - Firenze - 15 euro FINAZ – sab 16 marzo 2013 – 21 – Sala Vanni – Firenze - 10 euro GEMELLI DIVERSI - gio 21 marzo 2013 - 21,30 - Viper Theatre - Firenze - 15 euro PAUL GILBERT – mar 9 aprile 2013 – 21 – Viper Theatre – Firenze – 26 euro (22 in prevendita) WU MING “RAZZA PARTIGIANA” – gio 25 aprile 2013 - 21 - Sala Vanni – Firenze - 10 euro www.lenozzedifigaro.it Spazi/indirizzi Viper Theatre - via Lombardia/via Pistoiese - Firenze ObiHall ex Saschall – Lungarno Aldo Moro – Firenze Sala Vanni – piazza del Carmine – Firenze (in collaborazione con Musicus Concentus) Teatro Puccini - Via delle Cascine, 41 (piazza puccini) – Firenze Teatro Comunale - Corso Italia, 16 - Firenze Info e prevendite Info tel 055.415390 www.lenozzedifigaro.it - www.ticketone.it - www.boxol.it - www.mailticket.it Le Nozze di Figaro Via Caduti di Cefalonia, 72 - Firenze www.lenozzedifigaro.it - info@lenozzedifigaro.it Marco Mannucci Comunicazione e ufficio stampa: cell 3477985172 – press@lenozzedifigaro.it Cd, vinile, libro e dvd. “Vdb23/Nulla è andato perso” è il progetto multimediale che l’ex Litfiba sta realizzando insieme a Claudio Rocchi. Con la formula del crowdfunding. E l’amico Battiato. Gianni Maroccolo, classe 1960, pietra miliare della musica italiana degli ultimi 30 anni, storico e splendido bassista e fondatore dei Litfiba, produttore artistico, collaboratore dei CCCP, dei Marlene Kuntz, talent scout e “multisolista”, ritorna a cavalcare la scena, dopo anni di silenzio e dopo avere annunciato, a febbraio del 2012, di volere attaccare al chiodo il basso. Ed ora? Lo vediamo in fermento con la sua attività ed un ritorno dopo 22 anni di assenza, sul palco, a “casa”. Nel giugno del 2012, in ricordo di Ringo De Palma, (batterista prematuramente scomparso nel giugno del 1990), la band storica dei Litfiba si riunisce nella formazione originale, esibendosi al Nelson Mandela Forum, e dando il via alle date celebrative della “Trilogia del potere” che coniarono il loro successo, negli anni 80. Un nuovo collaudo (come visto a Milano, lo scorso dicembre), ed in pochi mesi, anche la distanza si annulla, trovando alla luce di un abbraccio un Francesco Magnelli, un Marchese Aiazzi (tastierista storico), un Ghigo ed un Piero Pelù, uniti insieme. Ma Gianni non si ferma e con l’amico Claudio Rocchi, (bassista, cantautore e conduttore radiofonico), decide di andare oltre e di sperimentare il mondo tecnologico, diventato d’uso quotidiano, cercando di abbattere il consumismo, la crisi e il mercato. Tra gli ospiti del progetto anche Franco Battiato, che insieme al duo confeziona la meravigliosa “Rinascere” (guarda la clip). Aprire quella porta, di un garage chiuso dai tempi e con freschezza “internettiana”, affamata di novità, di metamorfosi, e generare artisticamente così, il “crowdfunding” (dall’inglese crowd= folla e funding = finanziamento), proponendo la realizzazione di un nuovo album (e non solo), coinvolgendo tutti per sostenere la realizzazione dello stesso. Finanziando la riuscita, grazie all’impegno e la collaborazione sul web. Una piattaforma, www.musicraiser.com, gestita insieme al collega Giovanni Gulino (Marta Sui Tubi) e a Tania Varuni, dove la ricompensa più grande è data dall’amore dei fan (e dove è possibile ascoltare in anteprima un paio di brani). Puntare sul contatto diretto delle emozioni, interagendo con tutto ciò che è pragmatico. A beneficio diretto del “popolo”: saltando le imposizioni di filiera, e dando la possibilità, che sia la partecipazione, la vera produzione della musica. Libera da costi, da marketing, da regole che denigrano l’arte e non danno il giusto merito. Stravolgendo ogni cosa, e quando tutto sembrava finito, perso, esagerato, consumato, ecco che prende vita un “disegno” e come tanti anni fa, suona impellente, tanto da ritrovarlo, alla porta del cuore. Contro il “volere imposto”, dirigersi controcorrente, e trasformarsi. “Vdb 23 /Nulla è andato perso” è lo slogan. Un destinato percorso, con un inizio. Un significato numerico simbolico, e nel titolo enigmatico, ma ben comprensibile: V(via) d(dei) b(bardi) ed un fortunato n° 23 . E’ un gioco di parole che rimanda a via dei bardi 32, (storica sede sala prove dei Litfiba a Firenze) dove i numeri sono stati invertiti, perché 23 è considerato il numero della fortuna per eccellenza. (E qui, tornano in mente i mitici inglesi “23 skidoo”, gli italiani “i civico 23”, o gli indimenticabili americani “Assemblage 23”, che scelsero questo nome per lo stesso motivo). Un viaggio oltre le paure e le batoste dei momenti neri, cercando di ritrovare sé stessi e nella “big family” il sostegno e la passione, per guardare avanti. Rimettersi in gioco, dopo le cadute ed i silenzi, sorprendendosi, di quanto la forza delle radici, dell’amore, degli amici di sempre, può con entusiasmo, abbattere le difficoltà. “Vdb23 – Nulla è andato perso” produrrà cd, libri, dvd, vinili, che non si troveranno in nessun punto vendita, poiché sono a tiratura limitata. Il dvd non sarà disponibile separatamente ma solo abbinato ai prodotti offerti in ricompensa. In questo caso la terna cd + lp + libro. Le fotografie, inedite e non, sono scattate da Alessandro d’Urso e il libro (240 pagine formato 25 x29 di emozioni e storia) è curato da Francesco Coniglio per Arcana Editrice. Il cd sarà cover made Nepal tutto a mano! In diversi colori, titoli e crediti timbrati uno per uno, nulla di stampato. Non una copia uguale all’altra. Il nome del donatore di fianco agli artisti come coproduttore, comprensivo di una dedica personale. L’obiettivo, mettere insieme 9000 euro, è stato raggiunto con grande anticipo rispetto alla “scadenza” del 12 febbraio, anche se Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi precisano che la cifra copre circa un terzo delle spese. E quindi la sottoscrizione resta aperta. Un work in progress che vede tutti attivi e protagonisti, viaggiando sulle psichedeliche sperimentazioni, e senza ingessature, ritrovano un mondo sonoro genuino e ricco di sorprese. Sarà stata la molla nostalgica del sound che avvolgeva i Litfiba ai loro inizi di carriera a far scattare questo “imput” del geniale Maroccolo?? O “il non volere sentirsi mai persi”? Chissà!!! … Sicuramente, sarà una grande Emozione. La Follia sana è una traccia aperta di vissuto e di consapevolezza che la fine, per sentirsi arrivati, è sempre lontana! Il fine è musicalmente altro: arrivare dove gli altri non sono ancora riusciti! Info www.musicraiser.com – www.giannimaroccolo.info (articolo tratto da http://www.toscanamusiche.it/gianni-maroccolo-nuova-uscita-col-sostegno-dei-fan/) Dulcinea Annamaria Pecoraro CONCERTO IN SOL MAGGIORE PER GIARDINO D'INFANZIA Jubilee - Public 1 febbraio 2013 ore 21.00 3 febbraio 2013 ore 18.30 via Castel del Monte, 188 - Corato info e prevendita: 3384578491 canto attoriale: Patrizia Labianca, Dino Parrotta, Antonella Ruggiero canto sartoriale: Silvia Cramarossa canto cartapestaio: Luigia Bressan produzione e realizzazione:Verderame/TeatrodellebambolE canto drammaturgico e regia: Andrea Cramarossa Lo spettacolo, in breve: Maroel, Baptiste e Lucille, sono orfani e vivono in un Orfanotrofio da sempre. Nessuno si è recato presso l’istituto per portarseli a casa e dare loro una vita semplice e tranquilla. Sono lì, sempre lì. Si sono costruiti, quindi, una vita, osservando dall’alto di una finestra, i più fortunati compagni accolti dalle famiglie. Durante alcune notti, i tre, si incontrano nella soffitta dell’edificio e si lasciano andare a racconti reali o di fantasia, rappresentando ognuno per l’altro, le allegorie infinite dell’immaginazione, ancor più sollecitata dalla presenza massiccia del buio, amico invisibile e fedele. Ma, alla fine dei lunghi racconti, testimonieranno nel grido della deformazione, la responsabilità della loro irreversibile emarginazione. Presentato al Festival Nazionale del Teatro "Collinarea" 2012 si ringraziano Primo Teatro e Teatro Osservatorio CEA wwf Masseria Carrara Vincenzo Ardito
(*) Img presa dalla rete
Tante voci girano attorno alla band irlandese degli U2. Fermi discograficamente, dal 2009 dalla voce del loro manager Paul Mc Guinness, ci sono rassicurazioni al riguardo. Sembra che la band stia lavorando ad un nuovo disco, che dovrebbe chiamarsi: "10 Reasons to exist", ma che a detta di Bono e compagni non avranno furia nel licenziarlo, anche perché hanno molto materiale, ma senza rigor di logica, quindi l'eventuale nuovo album uscirà, solo quando tutto sarà perfetto ed avranno qualcosa di veramente unico, da poter pubblicare veramente. Si parla del mese di settembre per adesso. È dal 2009 che gli U2 non regalano al mondo e ai propri fan un nuovo disco in studio. L’ultima fatica discografica della band di Bono Vox è: "No Line On The Horizon". Per avere quel disco tra le mani i fan hanno dovuto attendere ben cinque anni dal precedente "How To Dismantle An Atomic Bomb". In una intervista rilasciata al magazine inglese Sun, Bono afferma: "Gli U2 sono davvero in perfetta forma", siamo felicissimi per questo ritorno, e davvero non vediamo l'ora di ultimare un nuovo disco. Sinceramente non ci interessa se ci vorranno altri dieci anni, o se addirittura non dovesse mai accadere: l'unica cosa che importa ora è fare le cose nel modo giusto". Queste dichiarazioni del leader della band raffreddano ma allo stesso tranquillizzano i fans su una situazione negativa all'interno della band, gli ultimi loro album non sono sicuramente stati all'altezza dei precedenti e un po' di confusione questo aveva generato parlando anche di crisi creativa, ma quelle parole ci portano a pensare che gli U2 stiano lavorando forte e cercando il meglio da poter produrre, dietro al mixer ci sarà sicuramente Danger Mouse uno che dove ha messo mano difficilmente ha sbagliato. In una intervista rilasciata all'Irish Daily Star, Julian Lennon, (figlio del grande John ed uno dei migliori amici di Bono), ha parlato di un problema alla vista di Bono, il quale in questi anni è stato costretto ad indossare degli occhiali da sole specifici, che alla fine sono risultati essere un distintivo nella vita di Bono, purtroppo però la cosa sta peggiorando col tempo questa la dichiarazione di Lennon: "Bono attualmente sta tenendosi controllati gli occhi. Non so esattamente in cosa consista il problema, ma sta di fatto che il sole sta deteriorando la sua vista ogni giorno sempre di più”. Tuttavia, Lennon ha anche ammesso che tutta questa condizione lo ha portato a creare il suo stile ed il suo trademark. “E’ parte della sua immagine oramai. In un certo senso potrebbe considerarsi quasi fortunato, anche se in effetti non lo è. E’ tutto parte del processo e senza questa immagine, lui non può essere Bono”. Attendiamo con ansia l'evolversi delle notizie per un 2013 accompagnato dal suono dei mitici U2. Roberto Bruno (*) Img presa dalla rete Ieri, è passato quasi inosservato, il compleanno di una icona del rock mondiale. Janis Joplin, la grande Janis, l'immensa Janis, avrebbe compiuto 70 anni. La tua voce ancora oggi, scalda i cuori di tanti amanti della vera musica. Era nata nel 1943, nel pieno del secondo conflitto mondiale, ribelle come non mai, ha attraversato l'America con la sua follia e la sua musica, fino a decidere di distruggere tutto ciò che aveva creato. Molti la amavano e tanti ... continuano ad amare la sua voce le sue canzoni. Ogni tanto, nel panorama attuale musicale, si grida al miracolo, per la nascita di una nuovo Janis Joplin ed immancabilmente, la delusione prevale, quando invece notiamo, che niente e nessuna, potrà mai essere come lei. Adesso canta assieme agli altri del maledetto club dei "27", chissà che concerto che ci sarà da qualche parte del cielo, tra Janis, Jim, Jimi, Kurt e quanti altri angeli musicali. La sua musica non avrà mai fine, ancora oggi la possiamo ascoltare in qualche radio intelligente, oppure ad accompagnare qualche colonna sonora, se penso alla scena del film "I Cento Passi", dove nel momento in cui la mafia uccide, il grande Peppino Impastato la sua canzone "Summertime", si impossessa del film e di chi lo sta seguendo. Auguri regina della musica.... la tua voce, le tue canzoni non verranno mai dimenticate. Roberto Bruno (*) Img presa dalla rete Alcatraz di Milano, 22 e 23 gennaio, non saranno due serate normali. Arriva la rock band inglese dei Marillion. Nei fasti degli anni '80, avevano conquistato il mondo col sound progressive dei primi album, con un mastodontico cantante scozzese, dalla voce molto particolare ed espressivo on stage. Sembrava sotto tanti aspetti, il ritorno di un qualcosa già esistente e poi sparito, infatti molte erano le analogie, tra i Marillion degli anni '80 ed i Genesis del decennio precedente, entrambi gruppi inglesi, dediti al progressive, avevano come vocalist due cantanti Peter Gabriel, l'istrionico artista di Chobam, che sicuramente tanto inspirò per il suo modo di vivere i concerti, Dereck Dick William Fish, che anche lui coi suoi travestimenti e la sua teatralità, aveva aiutato i Marillion ad arrivare da subito al successo, fino al momento in cui, a causa di forti dissapori all'interno del gruppo separò la sua strada da quella dei Marillion. Dopo un cambio drastico, l'arrivo del nuovo talentuoso cantante Steve Hogart, completamente l'opposto di Fish, molto meno loquace e soprattutto, col suo arrivo la musica della band perderà la magia del progressive dei vinili precedenti. Il sound, sarà decisamente più leggero e purtroppo, man mano che gli anni passeranno, anche il pubblico non sarà più affezionato come una volta. Adesso il ritorno in Italia, per questi due concerti all'Alcatraz di Milano, con due scalette completamente diverse l'una dall'altra ed un nuovo cd da promozionare "Sounds That Can't Be Made". L'atmosfera non sarà più come tanti anni fa, ma qualcuno se vorrà potrà di nuovo tornare a sognare. Roberto Bruno (*) Img presa dalla rete Ormai in Italia è considerato una vera e propria leggenda. Se ne inventano ogni giorno sul Komandante. Vasco, può essere amato oppure odiato, deriso per alcune uscite ultimamente non proprio ... ortodosse? Oppure lo si può idolotrare, tanto da sperare un giorno, di vederlo a capo di un folto gruppo di ribelli, alla riconquista della nostra Madre Patria. Quest'estate. lo abbiamo sentito anche delirare, licenziare un fidato e storico chitarrista, come "Il bellissimo abbronzatissimo Maurizio Solieri", tramite un comunicato aperto a tutti, sul social forum, dove ormai vive l'artista di Zocca da un po'. Praticamente, fatte le dovute proporzioni, Vasco sta a Facebook, come Beppe Grillo sta al suo blog. Adesso ci risiamo e tra smentite, invenzioni o altro, una cosa sembra davvero certa, scrivo sembra, perchè ultimamente con Vasco, non siamo più certi di niente. Mettiamola così.... Si dice che lunedì 21 gennaio, uscirà nelle radio il nuovo inedito di Vasco e si intitolerà "Responsabilità". Sarà vero? Pare di si, le notizie reali arrivano col contagocce, ad ottobre 2012, si era parlato di quello che sarebbe dovuto essere un altro singolo, "Marta piange", una canzone che a suo tempo nel 1997, fu scartata dalle track list definitiva, di "Canzoni per me" ma di cui alla fine non si è avuto traccia. Adesso si parla di "Romantica", addirittura in rete girano 30" in un demo, che sembra sia stato rubato dalle sessions di registrazioni di "Se ti potessi dire", quello che sulla carta potrebbe essere, il nuovo album di inediti, in uscita per primavera 2013. Di seguito gli ipotetici titoli delle canzoni: Un mondo migliore/ Assaporar l'età/ Se ti potessi dire/ Più in alto che c'è/ Padre Nostro/ Duro incontro/ Tempi nuovi/ Cold day in the sun (cover dei Foo Fighters)/ Responsabilità. Tornando al singolo in uscita tra i rumours, sembra che ci sia una collaborazione con Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters. Di certo, visto che stavolta c'è la conferma, da parte dell'entourage del Komandante ci saranno in giugno, quattro date in quattro stadi italiani. Per adesso smentite le voci sui nomi delle città, in un comunicato Vasco scrive che: "Tutte le notizie che circolano a proposito delle date sono infondate. Live Nation si sta muovendo adesso per individuare gli stadi ancora disponibili. Ve le diamo noi le date!!... tra qualche giorno. E vi anticipiamo già che saranno 4. Stay tunes! Roberto Bruno (*) Img presa dalla rete Si chiamerà "NIENTE NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE" ed uscirà il 5 febbraio e subito dopo l'8 partirà anche il loro tour 2013. Sarà un cd doppio diviso in due anime la prima parte chiamata "NIENTE DI NUOVO", elettrica ed aggressiva, con cavalcate combat-folk e canzoni rock meticce quasi sperimentali per le coordinate artistiche della band, fa da contraltare ad un 'lato B' (chiamato “SUL FRONTE OCCIDENTALE”) più tradizionale, dove le ballads e le suggestioni acustiche e cantautorali disegnano con grande maturità orizzonti sonori da ormai vent’anni abituali per i nostri “Delinqueint”. Tredicesimo capitolo firmato dalla band, si compone di un totale di 18 brani che parlano di storie del nostro Paese e dell'attualità di questi giorni. Vicende talvolta drammatiche, talvolta eroiche, talora allegre e commoventi, in qualche caso narrazioni più mediate e metaforiche, a comporre un quadro d’insieme che rappresenta un deciso passo in avanti nel definire il patrimonio di canzoni (quello che gli anglosassoni definirebbero “songbook”) della band e nel consolidare il suo percorso da protagonista nella moderna canzone folk. Tutto il lavoro è stato realizzato negli ultimi mesi del 2012, da ottobre a dicembre, tra il Vox Recording Studio di Reggio Emilia e lo Yonder Studio di San Polo d’Enza (RE), lo studio del chitarrista Luca Serio. La produzione, come da anni avviene, è stata curata dalla stessa band, come pure l’intera grafica del disco che presenta in copertina il disegno, ad opera dell’artista sassolese Andrea Garlato, di una donna di mezz’età un po’ “provata” e dallo sguardo ambiguo, avvolta in un drappo tricolore: forse una personificazione della nostra Repubblica? Limitate a poche canzoni le collaborazioni musicali presenti nel disco: Eusebio Martinelli, virtuoso trombettista emiliano, colora con le sue note la title track del disco e un paio di altri brani, il vecchio compagno Daniele Contardo si unisce col suo organetto ai cuneesi Talu Costamagna (il fonico live della band, qui alla voce) e Anna Lometto (alla ghironda) in una collaborazione emiliano-piemontese ed infine Luciano Gaetani, appena fuoriuscito dalla band, si cimenta alla cornamusa elettrica per una canzone. Fonte cito modenacityramblers official web site. Di seguito le prime date del tour 2013: 08.02.2013 Live a Mantova ArciTom Mantova 09.02.2013 Live a Perugia Afterlife Perugia 16.02.2013 Live a San Vittore di Cesena (FC) Vidia Club San Vittore di Cesena (FC) 22.02.2013 Live a Nonantola (MO) Vox Club Nonantola (MO) 28.02.2013 Live a Sarzana (SP) Juxtap Sarzana (SP) 02.03.2013 Live a Pordenone Deposito Giordani Pordenone 09.03.2013 Live a Torino Hiroshima Mon Amour Torino 16.03.2013 Live a Bologna Estragon Bologna 22.03.2013 Live a Trezzo sull'Adda (MI) Live Club Trezzo sull'Adda 23.03.2013 Live a Firenze Auditorium Flog Firenze 20.04.2013 Live a Marghera (VE) Centro Sociale Rivolta Marghera (VE) Roberto Bruno (*) img presa dalla rete Il 2013 è e sarà un anno molto particolare, o almeno così gli amanti della cabala e della numerologia, vogliono farci credere. I Black Sabbath, che sono molto vicini proprio alla cabala, hanno dato una bella notizia ai loro numerosissimi fans. Ancora la data di rilascio non è stata annunciata, ma di sicuro la band inglese, formata da Ozzy Osbourne alla voce, dal talentuoso inventore di storici riff con la sua chitarra, Tony Iommi ed il leggendario bassista Geezer Butler, hanno terminato di incidere i loro pezzi inediti e che, si spera a breve, uscirà il loro nuovo album dal titolo "13". Di certo, sappiamo che è atteso da milioni di fans della band e di certo, sappiamo anche che di questa reunion, non farà parte purtroppo, l'altro membro fondatore, lo storico batterista Bill Ward, che ha deciso di non partecipare. Sembra che il sostituto di Ward, sia Brad Wilk ex batterista di Rage against The Machine ed Audioslave. Il disco sarà interamente prodotto dal grande, Rick Rubin, che a detta della band ha fatto di tutto, affinché la reunion dei membri ufficiali dei Black Sabbath avesse successo. Nelle prossime settimane, scopriremo altre cose, ad esempio se Ward continuerà a non voler tornare a suonare coi compagni e se Wilk, sarà il drummer ufficiale nelle date live che seguiranno l'uscita di "13". Altra curiosità sul nuovo disco: che verrà licenziato dalla Vertigo, la prima casa discografica dei B.S. Da un comunicato ufficiale a firma Black Sabbath, viene riportato quanto segue: “Rick Rubin ci ha riuniti, ci ha fatto sedere, e ci ha fatto ascoltare dall’inizio alla fine il primo album, dicendoci di immaginare che siamo nel 1969, che abbiamo appena registrato quel disco… e chiedendoci di immaginare cosa avremmo voluto fare subito dopo. Così abbiamo ritrovato il divertimento nel comporre canzoni come lo facevamo anni fa, ma con molta più esperienza.” Nel frattempo Ozzy Osbourne ed il suo atteggiamento a volte misto tra quello di un goffo scimmione ed il nostro Ragionier Fantozzi, in compagnia dell'altrettanto "istrionica" moglie manager Sharon, ne hanno combinata un'altra delle loro. Sembra che la tanto "attenta" Sharon, abbia lasciato una candela accesa, che a sua volta abbia causato un principio d'incendio nella villa americana del cantante dei Black Sabbath. Ozzy, ha cercato di spegnere l'incendio con una mano, alla quale però portava il gesso dal giorno prima, a causa di un un intervento chirurgico. Sharon, intervenendo in aiuto del marito, ha gettato la cosiddetta "acqua sul fuoco", propagando ancora di più le fiamme e facendole finire sul nostro "eroe". Ozzy, nell'incidente ha riportato lievi ustioni al viso e la bruciatura di sopracciglia e parte dei capelli. Ah... gli Osbourne! Roberto Bruno Sabato 19 gennaio 2013 – ore 22 – Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze – ingresso libero The Hacienda Aftershow: Monsieur Non e Fritz Orloski dj Eccolo qua, il più brit dei gruppi fiorentini. La band italiana preferita da Liam Gallagher, che li ha voluti come supporter in tutti i tour italiani, e dall’ex Smiths Andy Rourke, che li ha invitati al suo programma radiofonico su ALL FM. Tra le centinaia di date inanellate dagli Hacienda in due lustri tondi tondi non si contano infatti le trasferte, compresi tre tour nelle terra di Albione e tappa al londinese Pretty Green Store. Del resto, già il nome la dice lunga sull’indole del quintetto: un omaggio allo storico club di Manchester dove si sono incrociati i destini delle migliori indie band del pianeta. Il loro sound attinge dai giganti di oggi e di ieri, dal rock e dal garage, dagli anni ‘Zero e dai ’60. Hanno da poco pubblicato uno split con i Wemen di Carlo Pastore, in cui si aprono a inaspettati orizzonti psichedelici. Un nuovo percorso dopo l'ottimo esordio “Picking Pennies Off The Floor”. Lo scorso dicembre è stato rilasciato il secondo singolo tratto dal cd, "Time Machine", accompagnato da un videoclip mooolto particolare, che i nostri hanno registrato al Teatro delle donne di Calenzano, con il sostegno di Guido Targetti . Da vedere e da ascoltare. Tender Club via Alamanni, 4 – Firenze www.tenderclub.it e Fb Ingresso gratuito Marco Mannucci (*) img presa dalla rete Imbottito di cortisone e punture, a causa di una vigliacca bronchite che mi ha colpito alle spalle, viaggio tra divani e letti, come un lombrico in cerca di un sasso, dove poter riposare senza essere notato. Nel frattempo, butto un occhio alla posta di Deliri in attesa, di essere folgorato da qualcosa, che intrighi la mia apatia bronchitesca. Tra le mail, mi appare la presentazione di una band fiorentina: "LE PORTE NON APERTE". Il nome mi stuzzica e comincio a girellare sulla rete, alla ricerca di chissà, qualsiasi cosa potessi trovare. Sapete quando avete quella strana sensazione di aver fame di qualcosa? Quando cominci a mangiucchiare un pezzetto di schiacciata, a piccoli morsi e poi alla fine non ne puoi più e con una voglia disumana, la finisci dilaniandola a morsi, con quella fame che si assopisce solo all'ultimo boccone? Questo è quello che è successo a me, dopo aver letto la mail di presentazione della band in questione. Dopo aver trovato alcuni video, recensioni di altri colleghi e dopo aver letto gli allegati alla mail, sento la fame aumentare ogni minuto di più e la schiacciata, ormai usata in questa metafora rock .... la schiacciata rock... (mmm buona questa ... in tutti i sensi), ormai era preda della mia fame rock. Filo di getto sul My Space della band e do il via all'ascolto. Rimango basito, di come, proprio in quel momento, i miei medicinali puramente curativi, che viaggiano da qualche giorno nel mio corpo, si erano impossessati di me facendomi credere che il suono di LE PORTE NON APERTE, mi avesse riportato indietro nel tempo, agli anni settanta, peccato, era bello, stavo sognando di essere chissà dove e più tenevo gli occhi chiusi più volavo tra campi di margherite e girasoli, scuotevo al vento i miei capelli lunghi e..... qui mi sono reso conto di tutto: ho aperto gli occhi e non avevo i capelli lunghi ... (magari venti anni fa, adesso non proprio), ma la musica che ascoltavo, quella era vera, non era un sogno, una miscela ardita di Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, non tralasciando spruzzate di Jethro Tull e due gocce di Deep Purple.... anche ... (e qui forse subentra di nuovo il mio stato pseudo febbrile), qualcosa dei Litfiba, epoca primordiale. Tanta roba!!!!!!!!!!!!! Un aperitivo così, va saputo fare perché se non riesce, si rischia la figuraccia più atroce. Ma qui invece si va sul sicuro, L.P.N.A. sanno suonare eccome, non sbagliano niente e ci mettono molto del suo, per far sì che questo aperitivo musicale diventi una cena di gala. Sandro Parrinello - Vocals, Filippo Mattioli - Organ,Synth, Jacopo Fallai - Guitars, Marco Brenzini - Flute, Giulio Sieni - Drums, sono loro i componenti di questa band che ha osato, ciò che non si dovrebbe mai fare, ovvero mettersi alla pari di cotanti mostri sacri, e giocare alla pari. In piena crisi economica, le nostre Porte sciorinano una musica, che trasmette voglia di alzarsi e ribellarsi, come accadeva negli anni '70 a chi, vivendo in quell'epoca, si accendeva l'animo ribelle, con la musica dei mostri sacri di quel momento. A fine dicembre LE PORTE NON APERTE hanno dato alle stampe un album dal titolo "GOLEM", ciò che ho ascoltato è solo una breve parte e so di per certo che sentiremo parlare molto di loro, come so di per certo che la mia fame è in aumento e la schiacciata è finita ed io ho ancora molta fame. Roberto Bruno |
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