"La musica è il leitmotive della mia vita, la mia risorsa quotidiana, il dovere del lavoro e la gratificazione artistica. Dico sempre che sia stata la musica ad avermi arruolata tra le sue fila..."
intervista a cura di Michela Zanarella
“The Cage”, a dire la verità, nasce prima di incontrare il cinema, in un momento per me di particolare travaglio e difficoltà. Penso che Mirca abbia scelto questo brano per il suo film proprio per l’idea della gabbia dorata a cui la canzone rimanda, immagine che bene sposa l’esperienza che fanno le 4 cam girl nel film. Il fulcro della song è racchiusa nel suo ritornello dove il desiderio di voler essere liberi dalle gabbie che ci imprigionano si alza a gran voce, anzi, a più voci, quelle delle vocalist di NYC. Questo è il primo singolo di tutto un nuovo album e ne anticipa la sonorità più marcatamente R & B e soul, e se vuoi anche il mood, a tratti riflessivo e maliconico.
D-Il brano vanta la collaborazione di grandi vocalist del panorama Gospel di New York, che danno al pezzo sonorità soul e R ‘N B. Come sei entrata in contatto con Angela Watson-Modeste e Bernice Sista B Harley, com'è stato lavorare con loro?
Il mio background affonda lunghe radici nel gospel, e da tempo la grande passione per questo genere mi ha portato a collaborare con diverse formazioni americane. Con le “ragazze”, così come le chiamo io, è nato un feeling particolare e per questo motivo ho deciso di portarle con me, nel mio progetto. Ogni volta che ho l’opportunità di lavorare con cantanti come loro rimango sempre sorpresa di come si possa avere un controllo così millimetro su una voce così grande e profonda, e poi il sound penso che sia a volte una questione di pelle, o ce l’hai o non ce l’hai.
D-Sei stata per tanto tempo vocalist al fianco di artisti come Neja, Arthur Miles & The Allstars Gospel, Lee Brown, Fred jr. Buscaglione, per citarne alcuni, cosa ti hanno trasmesso a livello artistico e professionale?
Ogni esperienza del mio percorso per me è stata preziosa, mi ha permesso di mettermi in gioco e di imparare ogni volta un pezzettino in più. La musica ti porta a viaggiare molto, a fare sempre nuovi incontri, a vivere momenti e situazioni differenti, ognuna delle quali, se riesci ad ascoltare bene, ha qualcosa da darti. Poi ad un certo punto l’esigenza di fare emergere Silvia Tancredi si è fatta sempre più forte, sia dal punto di vista del carattere vocale che di quello della scrittura, ed è per questo motivo che ho deciso di investire sulla carriera solista.
D- Tornando al film "Cam Girl", cosa pensi delle giovani ragazze che si spogliano per soldi nel web?
Durante la conferenza stampa di presentazione del film Mirca raccontava di aver incontrato di persona alcune cam girl, e di avere constatato che esistono casi molto differenti: alcune donne lo fanno per scelta, altre per bisogno. Sulle prime penso che non si possa dire nulla, ognuno di noi è libero di fare ciò che vuole e proprio quando invece, come nel secondo caso, questa libertà viene a mancare che ritengo che sia davvero un problema molto serio. Purtroppo viviamo un momento in cui le scorciatoie per il denaro sembrano essere la strada più “furba”, ma non credo proprio che questa sia la soluzione giusta. La dignità e il rispetto per noi stessi arrivano prima di ogni cosa.
D- Ripercorrendo le tappe della tua carriera, cosa ritieni sia stato fondamentale per arrivare a ciò che sei ora come artista? Hai fatto degli studi particolari? Chi ti è stato di supporto durante la formazione?
Lo studio penso sia una risorsa ed uno strumento fondamentale nella vita di tutti, artisti compresi. Ho la fortuna di essere una persona molto curiosa e questo stimolo mi ha accompagnato sia nel mio percorso di studi che in quello artistico. Dopo il diploma in canto ho continuato gli studi musicologici in campo universitario e penso che questo doppio punto di vista mi abbia dato una marcia in più, una visione più completa sulla musica. Penso che non si finisca mai di imparare, e la capacità di sorprendersi è una qualità che non dovremmo mai perdere: attraverso la mia musica cerco di tenere vivo il mio dialogo con il mondo, e ogni volta che la vita mi stupisce nasce una scintilla per una nuova canzone.
D-Cos'è la musica per Silvia Tancredi?
La musica è il leitmotive della mia vita, la mia risorsa quotidiana, il dovere del lavoro e la gratificazione artistica. Dico sempre che sia stata la musica ad avermi arruolata tra le sue fila: ogni giorno c’è una piccola battaglia da affrontare per poter conservare e valorizzare un bene così importante per la nostra vita. A volte immagino un mondo completamente privo di suono: sarebbe un po’ più vuoto e triste.
D-Prossimi impegni?
Finita la promozione di “The Cage” lavoreremo per il lancio di un nuovo singolo. Il nuovo album è pronto, ormai siamo liberi dalla gabbia, non ci resta che volare.
Michela Zanarella