
Avete ragione, è impossibile dimenticarli se li avete conosciuti.
Nel decennio degli anni 90 i loro bei visi, avevano occupato le televisioni e la loro musica, era passatissima nelle radio italiane.
Poi il silenzio, nel mezzo qualche cambio di formazione, tentativi di riuscita, purtroppo non andati proprio bene.
Nel 2011 la formazione originale dei Dhamm, si ritrova per divertirsi a jammare un po' in sala prove.
Forse era solo un modo per recuperare quei momenti persi, magari per incomprensioni.
In studio torna il feeling , nascono delle nuove canzoni e da lì il passo ad un nuovo disco è veloce.
Nel gennaio 2014 esce "Considerata l'ora", il ritorno con la formazione originale, di quel nucleo che conquistò gli anni '90 della musica italiana:
Alessio Ventura, Dario Benedetti, Mauro Munzi e Massimo Conti.
Se devo essere sincero, non amavo molto i Dhamm degli anni '90, ma perchè in quel decennio, ero di mio legato a delle convinzioni, che mi portavano a pensare che ciò che piaceva a tutti non potesse e non dovesse piacere a me.
Adesso è diverso, sono più disposto ad ascoltare, senza prima diniegare, così per Deliri Progressivi ho recensito il ritorno discografico della band romana.
"Considerata l'ora" è uscito il 21 gennaio di quest'anno ed è un album, che non si discosta più di tanto dai Dhamm dei '90, ma la maturità acquisita dai loro elementi, (che nel frattempo musicalmente non si sono mai fermati), li ha portati ad incidere un disco pop rock, molto godereccio.
Mai ruffiano e la commercialità delle canzoni è ottima, vero e proprio sound radiofonico.
L'album si apre con Apnea, una bella canzone che parla di sogni ed aspettative disilluse.
La gente giudica, è il primo singolo estratto dall'album, un pezzo con una bella energia, che raccoglie un vecchio detto che purtroppo nessuno segue.
Il mare in tempesta, mi è entrata nell'anima da subito, veramente un gran bel pezzo, una semi ballad, perla di questo disco.
Si salvi chi può, parla della rivoluzione dei nostri tempi, ovvero lo slogan "ARMIAMOCI E PARTITE", usato dal duce ai suoi tempi, viene ritirato fuori per parlare dei rivoluzionari da pc, quelli che aspettano che i problemi si risolvano da se, o sperano che clikkando un link, risolvano tutto rimanendo seduti sulla poltrona del salotto.
Sono qui, uscì a suo tempo nell'album "Disorient Express", adesso la ritroviamo in una bellissima versione acustica.
Mediamente rapiti dal cuore: è il secondo singolo estratto dall'album. Radiofonicamente perfetta.
Considerata l'ora: la title track, storia di una amore finito, racconta la voglia di scoprire cosa fa l'altra persona dopo essersi lasciati.
Prima il piacere: altra bella canzone, ci avviciniamo alla fine dell'album, rendendoci conto di quanto sia piacevole ascoltare questi Dhamm.
Diverso da te: La canzone più cupa, più dura, parole che tagliano, parlando di ciò che è diverso.
Energia: la canzone che chiude questo bel disco. Molto bella, alla ricerca di qualcuno o qualcosa, che ci doni energia, specie dopo aver preso una sonora bastonata.
Questo è Considerata l'ora.
Un disco onesto, sincero.
I Dhamm non vogliono dimostrare niente a nessuno, hanno solo voglia di fare musica .. della buona musica e direi, che col loro nuovo lavoro discografico, ci sono veramente riusciti.
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Roberto Bruno