Dietro il monicker di Cyneris si cela Khabriel, che si diletta a suonare tutti gli strumenti di questo Ep dal titolo "Impermanence".
Di solito non approvo molto i progetti come questo di Khabriel, perché spesso negli one man band, ci si imbatte in cose molto megalomani oppure molto contorte, qui però l'artista mi sorprende, perché la freschezza, la solidità e soprattutto la musica di questo ep è veramente ad alto livello.
Quattro canzoni dove la fantasia va al potere, ben suonate e con un ottima voce.
I pezzi sono articolati, ma mai esageratamente.
Si comincia con "Breathing" e dico che meglio non lo poteva fare, la mente va ai primi Dream Theater o ai Place Vendome. Il disco prosegue con "Mother", con un profumo d'oriente inaspettato. Altro brano elegante, molto progressivo nel genere, tra l'altro, va aggiunto che la qualità del suono è veramente ottima.
"Raindance" è meno progressive delle due precedenti canzoni ma niente da ridire anzi, gran bel pezzo anche questo, si avvicina sotto certi aspetti al suono Lacuna Coil se proprio devo dare un indizio.
Per finire la quarta traccia "Leaves" che conferma tutto quello che di buono abbiamo scritto finora, e cioè che la qualità della musica è alta.
Spero vivamente, che questo progetto non si fermi qui, perché se le idee sono queste, il caro Khabriel deve provvedere ad un album completo.
Sound ottimo, mai peso, mai banale, di alta qualità, una bella voce e Khabriel è veramente un polistrumentista doc..
Per l'ennesima volta a Deliri Progressivi un'altra recensione felice.
Roberto Bruno