ma soprattutto dall’imbarazzo e la timidezza.
Amarsi e lasciarsi andare.
Lasciare che il pensiero sfiori il proibito.
Del resto, ciò che non è comune, o meglio ancora, che non ci è concesso, ci attrae ancora di più.
Intervista a Satine a cura di Alessandro Bellomarini

Ciao! Chi è Satine? Cominciamo dal personaggio che mi ha ispirato.
Nel cinema, Satine è la protagonista femminile del film musicale "Moulin Rouge".
Una bella, sensuale e desiderata cortigiana, nonché ballerina , cantante e attrice...il "diamante splendente" , che con il suo fascino e la sua artisticità ammalia e seduce tutti, che usa il suo corpo e la sua arte per denaro, ma che dentro di sé, sogna una vita libera dalla maschera necessaria per attrarre le sue facoltose prede. Satine sogna una vita dove può pensare a ciò che è bene per lei e permettersi di essere completamente sé stessa, senza l’angoscia di essere venduta al miglior offerente.
Per mantenere il suo lavoro e l'immagine del Moulin Rouge, terrà nascosto il grande amore per uno squattrinato scrittore bohémien.
Alla prima del più grande show al Moulin Rouge, Satine dichiara pubblicamente il suo amore, ma improvvisamente la malattia che la divorava lentamente la porta alla morte, davanti agli occhi di tutti.
Bene, nella sua vita artistica e nella mia trovo tante analogie: dalla passione per la seduzione, alla filosofia "the show must go on", dalle aspettative di voler qualcosa in più per me fino agli amori sofferti e nascosti.
Questa è Satine, questa sono io!
Sei un’artista poliedrica. Riesci a “convivere” con tutte le forme d’arte che frequenti?
Quale di queste prediligi?
Devo ammettere che conciliare tutte le forme d'arte e i loro impegni non è un gioco da ragazzi. il segreto è avere passione per quello che si fa. Si può dire che è il mio ossigeno, ogni canzone, ogni ballo, ogni palco è pura vita. Sono nata come ballerina a 8 anni, sono approdata poi più tardi al meraviglioso mondo del canto e della recitazione; perciò sì, posso dire di prediligere la danza ma ho studiato e sono diplomata come musical performer, quindi per me le tre cose sono assolutamente inseparabili e dipendenti l'una dall'altra.
Parliamo di questo nuovo progetto musicale. Cosa puoi dirci del nuovo brano?
Questo progetto nasce dalla voglia di amarsi, di sentirsi attraenti. Uscire dalle convenzioni del regolare pudore imposto dalla società, poiché credo che nel piacersi non ci sia peccato.
Ho voluto dar voce e corpo a tutto ciò che la mente disegna nella trasgressione e nella libertà dagli schemi, ma soprattutto dall’imbarazzo e la timidezza.
Amarsi e lasciarsi andare. Lasciare che il pensiero sfiori il proibito. Del resto, ciò che non è comune, o meglio ancora, che non ci è concesso, ci attrae ancora di più.
Il videoclip della canzone è stato girato in un luogo molto particolare. In questi ultimi anni, il gusto per i luoghi abbandonati ha assunto un fascino mai avuto in passato. Come mai questa scelta?
Il messaggio di libertà dalle etichette che voglio trasmettere necessita proprio di un luogo come questo: essenziale, privo di ogni ricchezza e di ogni artificio, spoglio da tutto ciò che abbellisce il reale...anzi, più la location è rudimentale e lasciata a se stessa, più rispecchia l' istinto, spoglio di ogni regola. In fondo, quando si guarda una persona affascinante, elegante e ben vestita, spesso si cerca di immaginare cosa ci sia sotto i veli, anche se nessuno lo dice...
Di cosa racconta il videoclip?
Segue alla lettera il testo della canzone o ci sono delle differenze?
Il videoclip non segue letteralmente il testo della canzone, ma quasi!
È un momento di relax in cui Satine si trova sola davanti allo specchio, e guardando la sua immagine riflessa, si piace fino ad animare in lei il vero e proprio desiderio di possedersi. Da lì prende vita un viaggio della mente alla scoperta di sé, dei propri segreti e dei propri desideri, nel suo più profondo e sincero intimo, alla ricerca del piacere massimo. Ma non voglio dire di più, guardate il videoclip e scopritelo voi stessi.
Satine e l’esperienza live. Che approccio hai con le esibizioni dal vivo? Ti piace affrontare il pubblico?
Che dire: considerando che sono un'artista di mestiere, il pubblico è la mia energia; più persone mi guardano e più sono cariche, più mi carico io...
Mi esibisco dal vivo da sempre, sia come ballerina che, successivamente, come performer. Più passa il tempo, più mi nutro dell'energia del palcoscenico; per me il rapporto con il pubblico è essenziale, soprattutto se ne percepisco l'interesse e l'emozione. Gli spettatori sono energia e io per loro e con loro.
Sei sul palco come sei nella vita reale?
Questa è un'ottima domanda! Il palco è l'opportunità di togliere ogni timidezza e ogni filtro. È l'appagamento di ogni desiderio di libertà dalla norma. Quindi sul palco lascio che esca tutta la mia energia, tutta la mia pazzia, a volte esagero anche, ma se non si fa lì, dove si può???
Nella vita di tutti i giorni ovviamente non sono sempre così a mille, mi piace avere i miei momenti in cui riposo, gioco col mio cane, stare con i miei affetti o semplicemente passeggiare da sola, ma a parte questo, sì, sono esplosiva, estroversa e curiosa; amo ridere rumorosamente, ballare con chiunque mi capiti a tiro, fare tardi, fare conoscenze, riempire le mie giornate di esperienze e di cose da fare. Mi definisco piuttosto originale e mi piaccio così.
Avremo, nel prossimo futuro, la possibilità di vedere Satine nelle vesti di autrice delle sue canzoni?
Magari! Mi piacerebbe davvero molto, nel mio intimo ho sempre scritto ma nulla ha mai preso vita. Chissà che questa volta non sia così, lo scopriremo solo col tempo!
Progetti per il futuro?
Amo fare tantissime cose: cominciamo dal voler realizzare altri brani e altri video. Sicuramente continuerò nella mia professione di ballerina; ho dei progetti già avviati anche nell'immediato futuro.
Credo che la mia massima aspirazione sia lavorare nel cast di un musical; sarebbe la miglior occasione di unire le arti per le quali ho studiato e sto lavorando, ma soprattutto che più mi appassionano. In futuro, chissà, magari ne scrivo uno! Per ora però è solo un sogno.
BIOGRAFIA
Silvia Zurla, in arte Satine, inizia la sua formazione artistica a 8 anni, iscrivendosi ai corsi di danza classica e moderna.
Appena compiuta la maggiore età, entra nell'Accademia DeAs di Milano,(accademia danza e arti sceniche) dove studia cinque stili di danza differenti(danza classica, moderna, contemporanea, hip hop e tip tap), Acrodanza, canto e recitazione.
Al termine del triennio di studi, si diploma con ottimi voti come Musical Performer.
Inizia a cantare in alcune band come i Souled Out, i Black Bones e il karaoke degli MTM, comincia a insegnare danza e nel periodo estivo e lavora come musical performer nei villaggi del nord Italia.
Nel frattempo, lavora come ballerina per numerosi marchi, per eventi e sfilate.
Attualmente lavora come ballerina e cantante a Movieland.
Viene selezionata e prodotta da “Scuderia Musicale” ed “Elfo Studios” e inizia la sua carriera di cantante solista, grazie al suo singolo d’esordio “Padrona”.
Alessandro Bellomarini