In uscita il 15 aprile Francesco Di Lernia – Gaetano Magarelli AFFETTI E TASTIATURE Un viaggio attraverso l’arte organaria napoletana a Molfetta tra il XVI ed il XIX Secolo Digressione Music prosegue la sua preziosa opera di riscoperta e valorizzazione del repertorio classico e sacro legato alla Puglia con “Affetti e Tastiature”, album monografico dedicato alla scuola organaria napoletana a Molfetta. Spaziando dalle composizioni di Frescobaldi a quelle di Scarlatti fino a giungere a Gaetano Valeri e Baldassarre Galuppi, Francesco Di Lernia e Gaetano Magarelli, due talentuosi organisti dalla rigorosa formazione accademica, si sono avvicendati agli organi delle principali chiese di Molfetta, tornati al loro splendore originario dopo alcuni restauri. Il risultato è un lavoro di altissimo profilo culturale e musicale che non mancherà di emozionare non solo gli appassionati di musica classica, ma anche l’ascoltatore occasionale, il quale verrà rapito dal suono evocativo e senza tempo di queste opere d’arte. La storia dell’arte organaria a Molfetta si perde nella notte dei tempi. I primi dati provengono dalle vicende relative all’antica Cattedrale (oggi Duomo di San Corrado), la fondazione della cui fabbrica risale ai secoli XII- XIII. Di un «organo molto elegante e magnifico» e di una «orchestra con organo screziato e dorato, con intagli e lavori con lo stemma del Pontefice al vertice», riferisce Michele Romano nel 1842 nel suo Saggio sulla Storia di Molfetta; Antonio Salvemini, nel Saggio Storico del 1878, scrive di un «grande organo fatto a spese del Capitolo della Cattedrale di Molfetta nel 1584 e tutto dorato ad oro di zecchino, il quale fu distrutto nel principio di questo secolo per essere stato dall’umidità del mare rovinato». Disorganiche sono le indicazioni archivisti- che oggi note; tuttavia, un atto del 1543, relativo ad un beneficio di jus patronatus laicorum, attestante l’esistenza di un altare «subtus organum», consente di arretrare di circa quarant’anni, rispetto alle indicazioni di Michele Romano, l’esistenza di un organo nella «maggior chiesa» di Molfetta. Inoltre, dagli atti della Visita del 1613 di Mons. Bovio si apprende dell’esistenza di due organi, presumibilmente un positivo posto in prossimità degli stalli riservati ai canonici ed un altro organo più grande situato sulla cantoria cinquecentesca ubicata sulla cappella di San Giuliano. Con alterne vicende (caratterizzate da manutenzioni ordinarie ed interventi di ampliamento dovuti ad organari locali quali Jacinto Jacobono, Giuseppe de Gregori, Pietro de Simone senior, Giuseppe Mininno, Pietro de Simone junior, Giovanni Valle, Francesco Testa, don Giuseppe Rubino, Domenico Rubino) si giunge al 1785, quando la sede episcopale è trasferita nella nuova Cattedrale (ex chiesa dei Gesuiti). Nel Duomo rimane «un organo sopra la porta piccola», così come si apprende dalla lettura del rogito redatto dal notaio Sergio Rotondo il 1° dicembre 1785 (verosimilmente si allude alla porta piccola adiacente la cappella di San Giuliano). Le vicende della storia organaria dell’antica Cattedrale si concludono nel 1925 allorchè, a seguito dei lavori di restauro della chiesa, furono demoliti l’organo e la cantoria. Oggi non rimane alcuna traccia di quel glorioso passato se non la facciata lignea di un positivo (dorata e decorata con motivi floreali) custodita nel Museo Diocesano di Molfetta. Con l’espansione della città al di fuori delle mura di cinta furono edificate altre chiese; la consultazione degli atti delle Visite pastorali e di alcuni atti notarili mette in evidenza l’interesse del clero molfettese verso il re degli strumenti. Ad un periodo compreso tra il XVI ed il XVII secolo si fa risalire la costruzione dell’organo della chiesa annessa al convento di San Francesco (la chiesa fu demolita nel 1888 e l’organo fu depositato in San Domenico, per poi essere trasferito, alla fine dell’Ottocento, nella nuova chiesa dell’Immacolata, dove è ancora oggi). Allo stesso modo i documenti archivistici ci restituiscono la presenza di due strumenti seicenteschi nella chiesa del convento di San Bernardino e nel Santuario di Santa Maria dei Martiri (l’organo della chiesa di San Bernardino, presumibilmente costruito da Francesco Tondo nel 1600, fu sostituito con l’organo costruito da Giuseppe Rubino nel 1767; dell’organo di S. Maria dei Martiri, costruito nel 1680 e non più esistente, non si hanno notizie dopo il 1715, anno della Visita locale di mons. Salerni). Il XVIII secolo è particolarmente ricco e fecondo; si può dire che ogni chiesa di Molfetta abbia un organo. Le botteghe organarie protagoniste di tale florilegio artistico sono quella dei de Simone, dei Rubino e di Giuseppe Mininno. Il XIX secolo vede la costruzione degli organi positivi della chiesa della SS. Trinità (costruito da Nicola de Simone nel 1801 e non più esistente) e della chiesa di Santo Stefano (costruito da Pasquale de Rossi nel 1827), del grande organo per la Cattedrale (edificato da Francesco Criscuolo nel 1866, ampliato ed elettrificato nel 1961 dai F.lli Ruffatti, per il quale è in cantiere un ambizioso progetto di restauro che riporti il Criscuolo-1866 alla sua situazione originaria), dell’organo della chiesa parrocchiale di San Gennaro (costruito da Giuseppe Toselli nel 1875 in sostituzione di un organo settecentesco) e dell’organo della chiesa di Santa Maria degli afflitti (costruito da Domenico Petillo nel 1877 in sostituzione del Mininno-1739; del Petillo-1877 sopravvive ben poco - la cassa e le canne di facciata - a causa di un opinabile intervento effettuato negli anni Settanta del secolo scorso). Il XX secolo non ha grandi glorie da vantare poichè, a seguito del movimento ceciliano e di una sua conseguente lettura ed applicazione, talvolta rigida e miope, sembra che si perda la comprensione del valore artistico di questi strumenti; nella peggiore delle ipotesi si assiste alla distruzione o alla svendita degli antichi organi, altrimenti se ne osserva il completo abbandono, se non l’incauta trasformazione, che ne sfigura il valore artistico. Attualmente nelle chiese di Molfetta ci sono sette organi storici (costruiti tra il XVII ed il XIX secolo), di cui due in attesa di restauro (il Pietro de Simone junior-1754 ubicato nella chiesa di San Pietro ed il Giuseppe Toselli-1875 della chiesa di San Gennaro) e cinque perfettamente restaurati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Bari, la consulenza tecnica del responsabile “Organi Storici” della Commissione Diocesana di Arte Sacra ed i preziosi contributi economici della CEI e della Regione Puglia. Questo CD vuole valorizzare non soltanto il prezioso lavoro di restauro e l’impegno profuso per la sua realizzazione, ma soprattutto le peculiari caratteristiche tecniche di questi strumenti antichi, testimoni locali dell’arte organaria di scuola napoletana. Il repertorio scelto all’uopo vuole accompagnare l’ascoltatore in un ideale viaggio attraverso le sonorità della scuola veneziana, romana e napoletana, con la finalità di far intravedere nel complesso ordito contrappuntistico ed armonico affinità e differenze. Gaetano Magarelli Giovanni Antonio del Vescovo AFFETTI e TASTIATURE La scuola organaria napoletana a Molfetta tra il XVII ed il XIX secolo Francesco Di Lernia * - Gaetano Magarelli ** IMMACOLATA (Anonimo, XVII-XIX sec.) Joan Ambrosio Dalza (fl. 1508) 1. Pavana alla Venetiana (da Intabolatura da Lauto – Libro quarto, 1508) Andrea Gabrieli (1533 ca- 1585) 2. Canzon francese detta Petit Jacquet* Gerolamo Frescobaldi (1583-1643) 3. Canzona Terza (da Il secondo libro di Toccate) ** 4. Toccata per la Levatione (da Fiori Musicali 1635, Messa della Madonna) * Bernardo Pasquini (1637-1710) 5. Variazioni per il Paggio Todesco ** Paolo Quagliati (1555 ca. - 1628) 6. Toccata dell’Ottavo Tuono ** SAN DOMENICO (Pietro Fe Simone junior, 1756) Domenico Scarlatti (1685-1757) 7. Sonata K. 34, Larghetto ** 8. Sonata K. 35, Allegro ** Gaetano Greco (1657 -1728) 9. Toccata XIII * SAN BERNARDINO (Giuseppe Rubino, 1767) Anonimo (sec. XVII) 10. Tocata Ytaliana de 1er Tono * Bernardo Pasquini (1637-1710) 11. Tastata, Per Milone (Napoli, luglio 98) ** 12. Aria [I] * 13. Aria [II] * 14. Aria [III] * Domenico Zipoli (1688-1726) 15. Pastorale (da Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo, parte prima) ** SANT’ANDREA (Giuseppe Rubino, 1771) Ascanio Mayone (1570 ca. - 1627) 16. Ricercar Primo (da Primo Libro di diversi capricci, 1603) * Gregorio Strozzi (1615 – ca. 1687) 17. Balletto primo ** 18. Balletto secondo (da Capricci da sonare cembali et organi, 1687) ** Bernardo Pasquini (1637-1710) 19. Passagagli * SANTO STEFANO (Pasquale de Rossi, 1827) Gaetano Valeri (1760-1822) 20. Sonata IX ** 21. Sonata X ** Baldassarre Galuppi (1706-1785) 22. Allegro * 23. Largo * CREDITS Registrazione effettuata nelle chiese il 13 e 14 novembre 2015 Sound Engineering Giovanni Chiapparino progetto grafico samsastudio Traduzione inglese Vincenzo Scara le foto Valentina Foto - Molfetta si ringraziano Don Nicolò Tempesta, Don Francesco Sancilio, Don Pasquale Rubini Don Vito Marino e Sergio Pignatelli, Don Michele Amorosini e Luigi Massari Un ringraziamento particolare a Nicola Canosa e Paolo Tollari per la loro disponibilità e dedizione Francesco Di Lernia ha studiato organo, cembalo e musica d’insieme in Italia e in Germania conseguendo con lode il titolo accademico presso la Musikhochschule di Lubecca nella classe di Martin Haselböck. Svolge la sua attività nell’ambito dei maggiori festival in tutto il mondo. Ha collaborato, inoltre, con numerosi solisti e prestigiosi ensemble come i Wiener Philharmoniker, i Wiener Akademie, etc. Per Universal ha pubblicato vari volumi tra cui l’opera completa per tastiera di Johann Kaspar Kerll; inoltre, ha inciso per numerose case discogra che ottenendo riconoscimenti e segnalazioni della stampa specializzata internazionale. Tiene regolarmente corsi d’interpretazione e seminari presso importanti accademie ed è membro di commissione in concorsi organistici internazionali. È professore di organo presso il Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia dove attualmente ricopre anche la carica di direttore. Gaetano Magarelli, diplomato in Pianoforte, Organo e Clavicembalo presso i Conservatori di Bari, Campobasso e Monopoli (Ba) con Maria L. Tutalo, Francesco Di Lernia e Marco Bisceglie e laureato con lode in Discipline Musicali (corso di Organo). Ha studiato Organo presso la Facoltà di Musica dell’Accademia delle Arti di Utrecht nella classe di Bernard Winsemius. Nel 2002 ha vinto il Primo Premio al Concorso Organistico Internazionale F. D’Onofrio di Carunchio (Chieti). Ha collaborato con la Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali, in qualità di organista e continuista, per le tournée del Coro Giovanile Italiano diretto da Filippo M. Bressan e Nicola Conci. Oltre all’attività concertistica si dedica alla ricerca musicologica; ha curato l’edizione critica della Passio D.N.I.C. secundum Ioannem, composta nel 1816 dal sacerdote e musicista molfettese Vito Antonio Cozzoli (1777-1817). Ha al suo attivo alcune incisioni discogra che (Bottega Discantica, Digressione Music, Fe.N.I.A.R.Co.) da solista e con gruppi vocali e strumentali. È Organista e Maestro di Cappella della Cattedrale di Molfetta (Ba) ed è membro della Commissione Diocesana di Arte Sacra (settore Organi Storici). Estate a Napoli 2015 con il patrocinio dell'Assessorato al turismo e alla cultura del comune di Napoli presentano MER 16 SETTEMBRE 2015 ore 21:30 CIRQUE DES RÊVES & Blandizzi in concerto al Maschio Angioino http://www.azzurroservice.net/biglietti/blandizzi-cirque-des-reves/ Questa è la storia di un sogno che unisce sotto lo stesso tendone la voglia, la passione e la magia per la musica. Un incontro che ha smosso un big della musica mondiale come Maartin Allcock, (bassista di Cat Stevens e dei Fairport Convention e tastierista dei Jethro Tull), che ha curato la produzione artistica di tutto il nuovo album dei i Cirque Des Rêves “MIRABILIA” che uscirà il prossimo autunno. “Sono stato l'unico testimone di una delle più commoventi performance vocali della mia vita. Solo Lisa mi ha fatto piangere come un bambino piccolo e non lo facevo da molto tempo. Sembrava che lo spirito di Edith Piaf fosse in sala e sono stato molto molto felice di aver potuto premere il pulsante di registrazione.” (Maartin Allcock) La band tosco napoletana nata nel 2013, è composta da Lisa Starnini (voce), Giovanni Ilardo (chitarre), Giovanni Bruno (pianoforte), Corrado Calignano (basso), Alfredo “edo” Notarloberti (violino) e Alessio Sica (batteria, percussioni e glockenspiel). Il progetto dei Cirque des Rêves nasce da un’idea di Lisa Starnini, leader carismatica della band, grazie all’inedito incontro di diverse culture musicali: da un lato la tradizione folk nordeuropea celtica e dall’altro le radici delle sonorità mediterranee. Eclettici e innovativi non solo per sonorità ma anche per l’utilizzo di tre differenti lingue, francese, inglese e italiano. Originali e istrionici con il loro sound folk-pop. Le coreografie saranno a cura di ZENO. Ospiti della serata: Zeno Scacco Matto Magda D'Angelo Martina Striano Gianluca Capurro Roberto Russo Donata Greco Uno spettacolo a 360° dove non mancheranno bolle, trampolieri e mangiafuoco. Estate a Napoli 2015. FemmeNa - alle origini della creatività è il titolo di questa edizione, un omaggio all'arte e alla creatività femminile, traccia identitaria della cultura partenopea. Il programma della manifestazione è punteggiato da lavori creati, interpretati da donne o ispirati alla vita di donne comuni e donne famose, più in generale la figura della donna è vista come metafora della vita in ogni sua manifestazione, della creazione dell'uomo, dell'arte così come alla sirena Parthenope è legato il mito della nascita della città di Napoli. Mercoledì 16 settembre alle ore 21:30 segnerà un evento indimenticabile per la musica che unirà i CIRQUE DES RÊVES in concerto al Maschio Angioino con BLANDIZZI cantautore e polistrumentista napoletano.Un vero momento per condividere quanto ltalia, Napoli e la musica abbiano ancora tanto da dire, dare e regalare. **** BLANDIZZI Cantautore e polistrumentista napoletano inizia la sua carriera artistica all'età di 12 anni. Il suo esordio come cantautore ha il battesimo di Pippo Baudo al “Festival di Primavera” insieme ai big della canzone, a cui farà seguito il Premio “Rino Gaetano”, il “Grammy Europeo - Spazio D’Autore” Rai Uno, il Girofestival, Roxy bar, Help, Piazza del Plebiscito, etc … Duetta con Sergio Bruni in “Ma dov’è” per pubblicare in seguito l’omaggio al suo amico maestro “Blandizzi incontra Sergio Bruni”. “Il mondo sul filo” (Clapo/Edel 2011) è il nuovo progetto discografico del cantautore, un lavoro che vuole rappresentare la condizione della vita dell’uomo in precario equilibrio, in bilico sul filo sottile e teso dell'esistenza. L’album esprime “essenzialità”, “chiarezza”, “impatto immediato”, sicuramente un album più maturo che scopre una visione più cruda e profonda del mondo. L'uomo privato di ogni verità e certezza, lasciato pericolosamente, ma eroicamente, sul “filo” della precaria libertà e dell’incertezza del destino. Quest’uomo capace di affermare se stesso nel vuoto del “deserto che avanza”. CIRQUE DES RÊVES La band nata nel 2013, è composta da Lisa Starnini (voce), Giovanni Ilardo (chitarre), Giovanni Bruno (pianoforte), Corrado Calignano (basso), Alfredo “edo” Notarloberti (violino) e Alessio Sica (batteria, percussioni e glockenspiel). Da un mese hanno finito le registrazioni di "Mirabilia" (album che uscirà il prox autunno) prodotto da Maartin Allcock (Cat Stevens, Fairport Convention, Jethro Tull e musicista per artisti come Robert Plant) che vede importanti featuring con Paul Saunders (Robert Plant, Jimmy Page), Sarah Smith (Cat Stevens, Frank Vignola), Phil Cunningham (James Taylor e MBE dalla Regina Elisabetta) e Ondanueve String Quartet (Chick Corea). L’EP uscito a Ottobre 2013 ha smosso molto interesse fra addetti ai lavori e non, è stato venduto non solo in Italia ma anche in Europa e in Messico ricevendo i consigli e gli apprezzamenti di David Richards (co-produttore dei Queen, David Bowie, Roger Taylor, Brian May, Iggy Pop e molti altri). Contatti e link: www.cirquedesreves.it - https://www.facebook.com/cirquedesreves https://twitter.com/CirquedReves - http://www.youtube.com/cirquedesrevestube http://www.vevo.com/artist/cirque-des-reves Biglietti in prevendita in tutti i negozi del circuito ticketonline (Feltrinelli, Boxoffice, Concerteria etc...) oppure online su www.azzurroservice.net Per i bambini fino a 12 anni BIGLIETTO RIDOTTO. www.blandizzi.com www.cirquedesreves.it [email protected] Ufficio stampa: Deliri Progressivi – Annamaria Pecoraro ([email protected]) Sono stato l'unico testimone di una delle più commoventi performance vocali della mia vita. Solo Lisa mi ha fatto piangere come un bambino piccolo e non lo facevo da molto tempo. Sembrava che lo spirito di Edith Piaf, fosse in sala e sono stato molto molto felice di aver potuto premere il pulsante di registrazione. Intervista a Maartin Allcock a cura di Roberto Bruno Maartin Allcock, musicista inglese sopraffino. Nella sua carriera ha suonato con band importantissime come Jethro Tull e Fairport Convention. Questa è la storia di un incontro: tra un big della musica mondiale e i Cirque Des Reves, band tosco napoletana che grazie ad un fugace incontro di una sera, hanno realizzato il sogno di avere come produttore del loro nuovo album proprio Maartin Allcock. Deliri Progressivi non poteva lasciarsi scappare l'occasione di intervistare proprio Mr Allcock: 1) Maartin Allcock, per noi di Deliri Progressivi è un onore intervistarla. Una lunga militanza negli storici Fairport Convention, oltre che per un periodo nei Jethro tull. Oggi questa collaborazione con gli italiani Cirque Des Reves, come nasce questo progetto? Ho incontrato Lisa Starnini nel gennaio 2014 al Goodfellas Music Pub a Napoli. Stavo suonando lì, con il mio "fratellino" Jerry Cutillo di Roma e la sua band OAK. Era molto caldo a Napoli quella notte e sono uscito fuori dal locale per prendere un po' d'aria. Lisa mi si avvicinò per dami un EP-CD della sua band. Abbiamo parlato solo per un minuto o due. Quando sono tornato a casa in Galles, ho ascoltato il suo EP. Mi vengono dati un sacco di cd da ascoltare e normalmente ascolto le prime due o tre tracce, apprezzo lo sforzo e l'amore per la musica che viene messo da questi artisti, ma questo è tutto, così cerco di passarli a qualcun altro che potrebbe apprezzarli più di me. É raro che qualche amico poi possa dirmi che avrei dovuto dare un altro ascolto perché magari mi sono perso qualcosa. Tuttavia ho ascoltato il loro cd due volte in macchina sulla strada per l'aeroporto e quando sono tornato a casa in Galles, l'ho ascoltato di nuovo. Anche mia moglie è venuta nella mio studio per scoprire chi fossero, così l'abbiamo ascoltato insieme un paio di volte in rapida successione. Devo dire che ci è è piaciuto molto. Così ho scritto a Lisa ed è stato l'inizio di tutto. Stiamo registrando nello storico studio dei Planet Funk a Posillipo, al quale Lisa e Gianni hanno donato nuova vita. Hanno dato così tanto di loro stessi per creare un meraviglioso studio di registrazione dove stanno anche gestendo una splendida accademia musicale, molto qualificata. Sono molto felice di vedere così tanti giovani studiare lì. 2) I Cirque des Rêves hanno una loro impostazione ben precisa (musicalmente parlando), quali sono i consigli che darà alla band in previsione del’uscita del loro nuovo album? Nei Cirque des Rêves per me il principale punto di forza è Lisa Starnini, con le sue canzoni e le sue meravigliose melodie. Un altro punto di forza è la splendida unione tra Lisa e Gianni Ilardo. Insieme sono il fulcro della band accompagnati egregiamente da un'ottima sezione ritmica formata dal fantastico bassista Corrado Colignano e il batterista Alessio Sica che è davvero favoloso. Se mai dovessi fare un tour in Italia, sarebbero la mia prima scelta. Gianni è un grande chitarrista, un uomo molto pratico e divertente. I tastieristi Gianni Bruno e Roberto Russo completano il suono di questo album. Abbiamo avuto alcuni grandi ospiti, primi fra tutti i formidabili Ondanueve String Quartet, professionisti di grande spessore che hanno suonato splendidamente. 3) Lisa Starnini, ha una voce incredibile, cosa pensa di quest’artista ed in cosa può ancora migliorare? Una delle sere delle registrazioni sono stato l'unico testimone di una delle più commoventi performance vocali della mia vita. Sono stato l'unico testimone perché ero dall'altra parte del vetro, a registrare. Solo Lisa mi ha fatto piangere come un bambino piccolo e non lo facevo da molto tempo. Sembrava che lo spirito di Edith Piaf, fosse in sala e sono stato molto molto felice di aver potuto premere il pulsante di registrazione. È tempo che l'Italia si svegli e ascolti ciò che i propri musicisti hanno da offrire. Tanto talento viene ignorato e c'è il pericolo che la vera musica possa perdersi. Le vere vittime della fabbrica X Factor sono gli italiani, che vengono sottoposti ad alimentazione forzata, spazzatura stereotipata che non resisterà alla prova del tempo. Non è solo l'Italia, lo stesso vale in tutta l'Europa. Posso solo dire che il mondo è cambiato molto da quando lo giravo continuamente in tour. 4) Dopo la produzione dei Cirque des Rêves, quali saranno i suoi prossimi progetti? Quando questo progetto sarà finito lascerò Napoli con il cuore pesante, è una città che mi ha colpito molto per la sua musicalità. Mi piacerebbe avere più tempo in futuro. Spero di tornare a lavorare con i miei nuovi amici in questo bellissimo studio e posso aggiungere Napoli alla lista delle mie città preferite... un'esperienza meravigliosa... Al mio ritorno a casa, dovrò organizzare il lavoro per il mio nuovo trio e andare a vedere un paio di concerti in Inghilterra. Sarò presente all'annuale convention spagnola dei Jethro Tull, Los Tullianos, a Barcellona. Dovrò anche organizzare i miei prossimi lavori di produzione, tra cui un album per una fantastica violinista jazz: Sarah Smith. Nel mese di luglio, suonerò il basso alla prima mondiale di una nuova pièce di musica classica contemporanea, Red Dragon, White Dragon composta da Nick Bicât a Windsor Great Park, con orchestra e il coro. Nel mese di agosto, suonerò ad un paio di feste popolari in Inghilterra con il cantautore gallese Huw Williams, poi sarò in sala di registrazione con Yusuf Cat Stevens, questa volta nello studio di Benny Andersson a Stoccolma. Roberto Bruno "Oggi lo studio di registrazione e' il luogo dove mettere su hard disk le idee preprodotte a casa, nel piu' breve tempo possibile, per spendere il meno possibile. Una volta lo studio era il luogo della creativita' dove si partorivano idee anche partendo da zero. Lo studio era uno strumento, al pari della chitarra o della voce. "If you had a sign above every studio door saying ‘This Studio is a Musical Instrument’ it would make such a different approach to recording" dice Brian Eno, ed e' questo il modo in cui hanno lavorato tutti i grandi, partendo da George Martin con i Beatles ad arrivare ai Pink Floyd, passando per i Foo Fighters o i Queen. 1) Cosa offrono i Circus Studios?
Al di là dell'indiscutibile qualità di strumentazione volevamo creare un ambiente che rispecchiasse il nostro concetto di musica e di creatività. Nella nostra esperienza musicale abbiamo lavorato in studi bellissimi ma tutti incentrati sulla tecnologia: spazi moderni, minimali, forse un po' sterili. Le sale dei Circus Studios hanno invece un arredamento particolare: tessuti damascati che si alternano a pareti in legno, abat-jour, luci soffuse, particolari in roccia, applique da wagon lit e l'immancabile tappezzeria a strisce bianche e rosse... insomma ambienti d'altri tempi che ben si distinguono invece da quelli dell'ingresso, della sala relax o della reception, estremamente contemporanei e minimal. Per noi fare musica è entrare in un mondo che non ha niente a che fare con la quotidianità e abbiamo voluto rendere comprensibile e fruibile questa nostra visione. Gli spazi comuni rappresentano la quotidianità mentre le sale creano l'accesso al magico mondo della musica. Entrare in studio non è solo registrare ma anche lasciarsi ispirare, per racchiudere soprattutto le nostre emozioni in un album. 2) Come nascono? Abbiamo deciso di riportare in vita questo studio perché è un pezzo di storia di Napoli. Negli ultimi anni era stato dimenticato e abbandonato, adibito a deposito. Ma fra queste mura ha preso vita la musica di artisti come i Planet Funk, Solomon Burke, Jovanotti, Elisa, Irene Grandi, Massive Attack, Gaudi, Klint, Simple Minds... La regia fu progettata da John Mansley della SSL di Los Angeles: artisti da tutto il mondo sono venuti qui a missare per via della sua acustica rara e particolare. Non si può lasciar morire un posto così ed è in onore ai nostri Cirque des Rêves che oggi torna in vita come Circus Studios. Sarà uno studio che abbraccerà la filosofia di ridare dinamica alle registrazioni contro l'ormai consueta loudness war che, al fine di far suonare tutto a volumi estremamente alti, tende ad appiattire l'ascolto finale. Uno studio a forma di musica insomma. 3) Target di interesse? Tutti quelli che vorranno lasciarsi trasportare nella vera anima della musica, nel suo punto di partenza... le emozioni che ci spingono a farla. 4) Messaggio che volete dare La tecnologia e gli strumenti sono solo un mezzo, estremamente importante e certo non trascurato nemmeno da noi (basta leggere la scheda tecnica dello studio), ma non sono tutto. Gli studi sono spesso a forma di fonico e di produttore ma raramente a forma di artista. In questo abbiamo deciso di fare la differenza. Ai Circus Studios si respira creatività. 5) Connubio con il gruppo Cirque des Rêves Più che connubio direi che siamo un'unica cosa. I Circus Studios sono in primis gli studi dei Cirque des Rêves ed entrandoci non avrete alcun dubbio al riguardo! 6) Progetti futuri? Tanti e tutti grandi. Vogliamo che si torni a dare spazio e ad ascoltare musica di qualità, quella ormai snobbata dal mainstream e rilegata ai piccoli locali sconosciuti. Siamo in contatto con tante realtà artistiche inedite interessanti e stiamo creando bellissime partnership per risollevare, nel nostro piccolo, la situazione. L'unione fa la forza e i musicisti devono smetterla di farsi la guerra in nome di una competizione che non porta a niente. Dobbiamo unire le forze. Che lo ammettiamo o meno siamo tutti solo piccole gocce in questo oceano ormai ristagnante. Insieme possiamo creare un'onda e perché no, vivacizzare un po' la situazione. Faremo parlare di noi, questo ve lo posso garantire. Siamo già al lavoro. 7) Il prox album nascerà nei Cirque Studios, o avrà altre location? Assolutamente nascerà qua... A luci soffuse e con le candele accese proprio come abbiamo sempre sognato. Oggi lo studio di registrazione e' il luogo dove mettere su hard disk le idee preprodotte a casa, nel piu' breve tempo possibile, per spendere il meno possibile. Una volta lo studio era il luogo della creativita' dove si partorivano idee anche partendo da zero. Lo studio era uno strumento, al pari della chitarra o della voce. "If you had a sign above every studio door saying ‘This Studio is a Musical Instrument’ it would make such a different approach to recording" dice Brian Eno, ed e' questo il modo in cui hanno lavorato tutti i grandi, partendo da George Martin con i Beatles ad arrivare ai Pink Floyd, passando per i Foo Fighters o i Queen. Ecco perche' abbiamo creato i Circus Recording Studios: per dare modo a chiunque di restare anche due mesi a registrare spendendo quello che in altri luoghi ti basterebbe per 10 giorni scarsi... per riportare gli artisti a creare con serenita', in un ambiente estremamente curato in ogni aspetto, da quello tecnologico a quello estetico, per fare in modo che si torni a produrre grandi Album come una volta! Perche' alla fine e' questo che conta! 8) Che cosa pensi di una futura collaborazione all'estero? Ne penso talmente bene che esiste già... In passato lavorammo con David Richards, grande fonte di ispirazione e di forza... Nel nuovo album spiccherà un altro grandissimo nome con il quale stiamo lavorando da mesi ormai. Dalla Svizzera ci siamo spostati al Regno Unito ma non voglio certo rovinarvi la sorpresa svelandovi il nome! Posso solo dire che è un grandissimo onore vivere ogni giorno la sua stima e il suo affetto. Grazie a Lisa Starnini e the show go on with Cirque des Reves in the Circus Studios Dulcinea Annamaria Pecoraro Contatti e link Via Posillipo 390 Napoli 081 032 0775 FACEBOOK Il 27 novembre 2014 è stata inaugurata anche a Napoli una sede della LIZARD, il più grande centro di produzione didattica musicale in Italia.
Sono finalmente aperte le iscrizioni! Da gennaio 2015 a Napoli inizieranno i corsi di LIZARD ACCADEMIE MUSICALI, conosciuto come il più grande centro di produzione didattica in Italia per musicisti che vogliono sviluppare le proprie capacità artistiche e diventare veri professionisti. L’accademia Lizard a Napoli ha sede tra le storiche mura degli studi che sono stati per 12 anni dei PLANET FUNK (Via Posillipo, 390, Napoli). Il direttore Giovanni Ilardo ha scelto così di riportare in vita, dopo anni di abbandono, uno studio che vanta una regia progettata e realizzata da John Mansley (SSL Los Angeles) dove hanno registrato artisti del calibro dei MASSIVE ATTACK, Gaudi, Klint, Elisa, Jovanotti, Solomon Burke e molti altri… «Abbiamo deciso di riportare in vita questo studio – spiega il direttore Giovanni Ilardo - perché è un pezzo di storia di questa città. Negli ultimi anni era stato dimenticato e abbandonato, adibito a deposito. Ma fra queste mura ha preso vita la musica di artisti come i Planet Funk, Solomon Burke, Jovanotti, Elisa, Irene Grandi, Massive Attack, Gaudi, Klint, Simple Minds... La regia fu progettata da John Mansley della SSL di Los Angeles: artisti da tutto il mondo son venuti qui a missare per via della sua acustica rara e particolare. Non si può lasciar morire un posto così. È in onore ai nostri Cirque des Rêves (http://www.cirquedesreves.it) che oggi torna in vita come Circus Studios. Lizard sarà uno studio che abbraccerà la filosofia di ridare dinamica alle registrazioni contro l'ormai consueta loudness war che al fine di far suonare tutto a volumi estremamente alti tende ad appiattire l'ascolto finale.» La prima accademia Lizard fu fondata a Fiesole (FI) da GIOVANNI UNTERBERGER nel 1981, è la PIÚ PRESTIGIOSA, PIÚ IMPORTANTE e PIÚ GRANDE organizzazione didattica musicale italiana. Vanta: 30.000 STUDENTI 33 ANNI DI ATTIVITÀ OLTRE 60 SEDI IN TUTTA ITALIA OLTRE 70 LIBRI PUBBLICATI CON I PIÙ GRANDI EDITORI INTERNAZIONALI La LIZARD arriva finalmente a Napoli in una location mozzafiato affacciata sul meraviglioso Golfo di Napoli. Con corsi per tutte le età e tutte le aspirazioni, uno studio di registrazione professionale a disposizione per gli studenti, un metodo didattico consolidato ormai da 30 anni e la GARANZIA di un LAVORO nel mondo della musica, Lizard è pronta ad affermarsi anche a Napoli come la realtà musicale professionale più grande d’Italia. I Circus Studios di Napoli saranno inoltre anche una delle sedi per le selezioni del Festival di Castrocaro. Per qualsiasi informazione: Lizard Accademie Lizard Napoli [email protected] tel. 081/0320775 M’BARKA BEN TALEB VENERDÌ 12 SETTEMBRE IN CONCERTO A NAPOLI in occasione del festival “Settembre ai Decumani” Venerdì 12 settembre la cantante e attrice tunisino-napoletana M’BARKA BEN TALEB si esibirà live a Napoli (Piazza Bellini – ore 21.00 – ingresso gratuito) in occasione del festival di musica, teatro, parole e visioni “Settembre ai Decumani”, dove l’artista presenterà i brani del suo ultimo disco “PASSION FRUIT” (Graf/Full Heads) disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Durante la serata M’Barka Ben Taleb duetterà per la prima volta dal vivo con il giovane cantautore-romanziere napoletano Alessio Arena sul brano “Nisciuno”, contenuto nel disco “Passion Fruit” e di cui l’artista è anche l’autore. Aprirà invece il concerto la cantautrice partenopea Claudia Megrè, nota per la sua partecipazione a The Voice of Italy 2014. «Il mio tour non poteva che partire dal centro storico di Napoli - racconta M’Barka Ben Taleb - ma per caso, tutto comincia proprio da piazza Bellini, tra caffè letterari, ristoranti glocal, caffè arabi, locali notturni, librerie…». Il disco “Passion Fruit”, pubblicato da Graf/Full Heads e prodotto da Jerry de Concilio con Michele J Romano, vede la firma del beatmaker Tonico 70, del violoncellista Arcangelo Michele Caso e di Salvio Vassallo per la produzione artistica. In questo nuovo album l’artista gioca con le lingue, passando dal francese all'italiano, dal napoletano all'arabo, ma anche con i ritmi e i beat. “Passion Fruit” contiene 6 cover di grandi successi nazionali e internazionali, qui reinterpretati al femminile con ironia e sensualità, e 3 brani inediti nati dall’incontro con il maestro della nuova canzone napoletana, Enzo Gragnaniello, il beatmaker Tonico ’70 e il chitarrista Fausto Mesolella, oltre che dalla collaborazione con giovani creativi “newpolitani”. Questa la tracklist del disco “PASSION FRUIT”: “Storia d’amore”; “Nun te scurdà”; “Je t’aime moi non plus”; “Guaglione”; “Nisciuno”; “Le vie en rose”; “Sotto ‘o cielo ‘e Paris”; “Passion Fruit”; “Besame mucho”. Il disco “Passion Fruit” è stato anticipato in radio dai brani “Je t’aime moi non plus”, un’inedita versione etnofunk del brano di Serge Gainsbourg (il cui video diretto da Elena De Candia e ambientato nella splendida cornice del Salone Margherita di Napoli e da “Storia d’amore”, una versione electro-swing del celebre brano di Adriano Celentano (di cui uscirà a breve il videoclip). Il festival “Settembre ai Decumani”, in programma dal 5 al 21 settembre nel Centro storico di Napoli, è stato organizzato dal Consorzio Borgo Dante & Decumani e presieduto dall’editore Giuseppe Graziani. L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli, Assessorato alla Comunicazione, Assessorato alla Cultura e al Turismo, Assessorato al Lavoro e alle Attività produttive e Assessorato ai Giovani, rientra negli appuntamenti di “Estate a Napoli”. M’Barka Ben Taleb, reduce dall'ennesimo successo con "Passione tour", al fianco di James Senese, Raiz, Fausto Mesolella e tanti altri, e dall’esperienza cinematografica che l’ha vista tra gli interpreti di "Gigolò per caso", al fianco di John Turturro, Woody Allen e Sharon Stones, è un’artista trasversale che canta, suona e balla, fondendo senza censure più patrie, più tradizioni e più culture e traducendo così in arte il suo stile di vita. Definita dalla stampa “la leonessa magrebina” e “la risposta arabo-partenopea a Grace Jones”, ha iniziato la sua carriera come vocalist di Tony Esposito e di Eugenio Bennato, ma le sue collaborazioni con grandi musicisti e cantautori italiani spaziano da James Senese a Enzo Gragnaniello, da Franco Del Prete a Gigi Finizio e tanti altri. M’Barka Ben Taleb, dopo il suo progetto discografico “Alto Calore” (2005), entra nel mondo del cinema grazie a John Turturro che la vuole tra i protagonisti di “Passione”, film di culto del 2010 presentato alla Mostra di Venezia in cui la Ben Taleb traduce in arabo “’O sole mio” e “Nun te scurdà” e partecipa alla catarsi di “Tammurriata nera”. Dal film nasce l’idea dello spettacolo “Passione tour” (2012), premiato dal folk festival di Loano, che porta M’Barka ad esibirsi sui palchi di tutta Italia al fianco di James Senese, Raiz, Fausto Mesolella e tanti altri, mescolando voce, musica e cultura. www.facebook.com/bentalebofficial?sk=wall Ufficio Stampa: Parole & Dintorni -Tatiana Corvaglia Booking: Lele Nitti [email protected] Produzione: [email protected] MANNARINO Dopo il SOLD OUT della prima data GIOVEDI 11 SETTEMBRE torna al Foro Italico di ROMA (ultimi biglietti disponibili) “AL MONTE LIVE” l’ultimo sorprendente successo live del cantautore Il tour prosegue il 13 settembre a NAPOLI Dopo il sold out della prima data di luglio, con un pubblico di oltre 6.000 persone, Centrale Live di Roma (ultimi biglietti disponibili) con lo spettacolo “Al Monte Live”, nuovo sorprendente successo live dell’artista, dopo il precedente tour tutto esaurito. A grande richiesta MANNARINO farà rivivere ancora una volta sul palco romano i suoi brani più amati e le note dell’ultimo album “AL MONTE”, accompagnato da undici musicisti e con il trascinante suono della sua chitarra. Il tour prosegue sabato 13 settembre a Napoli (Arenile Reload). Il 27 settembre il MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, assegnerà a MANNARINO il “Premio Speciale Pimi 2014” (dedicato al miglior progetto indie) «per il grande successo di pubblico e critica ottenuto con l’ultimo album “Al Monte”». “Al Monte Live - racconta MANNARINO - è un concerto teatrale-ballabile, la narrazione in musica, parole e immagini di una storia che ha come protagonista una donna. Al centro c’è il suo viaggio e la sua personale battaglia contro l’impero, quello più becero dove gli uomini non sono più uomini, e in cui il sogno è la dimensione in cui tutto accade. Sul palco metto in scena l’avventura, la guerra onirica di questa donna che ce la deve fare e che ce la fa, salvando se stessa. Ed è solo quando si salva che (ri)trova l’uomo ed è in quel preciso momento che tutto può (ri)cominciare. Ogni dettaglio dello spettacolo, di cui ho curato regia e arrangiamenti, è pensato per trasportare il pubblico dentro ad un’atmosfera onirica, in bilico tra sogno, incubo e realtà, dove si incontrano personaggi fantastici ma autentici, mostri, eroi, vittime e carnefici e dove, attraverso il canto e il ballo, alla fine ci si salva tutti.” Oltre 40.000 copie vendute con i due album precedenti, “Bar della rabbia” (2008) e “Supersantos” (2011). Premio Gaber e Premio Siae come miglior artista emergente. Due partecipazioni al Concertone del Primo Maggio. Un tour negli Stati Uniti e in Canada (Hit Week Festival insieme a Subsonica e Negrita). Autore dell’arrangiamento della sigla di Ballarò e della colonna sonora del film di Rolando Ravello “Tutti contro Tutti”, vincitrice al Magna Grecia Film Festival. www.alessandromannarino.it www.facebook.com/officialmannarino www.twitter.com/Mannarino www.internationalmusic.it Ufficio stampa: Parole & Dintorni (Ilaria Boccardi ) Booking: International Music And Arts srl (Francesco Cattini / Serena Sgarbi)
1) Un lavoro di suoni, emozioni e d’ascolto. Una riscoperta musicale. Come nascono queste musiche e la collaborazione con Riccardo Veno. Io e Riccardo ci conosciamo da anni, e insieme alla timbrica e alla combinazione di flauti e percussioni, suonare diventa un viaggio magico. Questo "connubio" ci ha portato in giro per il mondo e ad essere apprezzati tanto che il pubblico ha preteso un disco. Così abbiamo vinto la nostra pigrizia e siamo andati in studio. qui, tutto è nato spontaneamente. Abbiamo come dialogato con gli strumenti in un’altra dimensione. È così nascono “Istant Dialogues”. Questo senso "trascendentale" è stato percepito anche dall’ascoltatore e la musica ha contribuito e apportato "benessere all'anima". Credo che la nostra funzione di artisti sia importante sia spiritualmente e che a livello sociale. Un disco come questo non lo escludo anche in futuro. 2) Hai parlato della religione; quanto conta per te unirla con la musica e quanto la musica può essere terapeutica. Il musicista esegue la musica a seconda del suo stato animo . Questo è vitale. A me interessa mandare messaggi positivi e per questo la mia spiritualità è importante. La musica esprime esattamente come io mi sento. I suoni li avverto nell’aria. Divento come un autista che trasporta verso una città incantata. 3) Avete mai pensato di dare le parole alle vostre musiche? Mettere delle parole, sembra limitare. Zappa (grande chitarrista) diceva “definire significa limitare”. I suoni hanno un linguaggio e così le parole. Non abbiamo sentito l’esigenza di mettere un testo. Non escludiamo in un futuro di “contaminare” e sperimentare, andando oltre i nostri limiti. 4) Quale esperienza ti ha arricchito e formato? Io vivo tutte le cose con gioia. Tutte le esperienze e collaborazioni sono state come delle storie d’amore. Non ho una preferenza e ancora oggi, c’è un’attiva collaborazione. Con Enzo Gragnaniello ad esempio c’è un progetto, iniziato già l'anno scorso ma che sarà attivo questa estate: “Elements” . Questo comprende anche la partecipazione di Rino Zurzolo, Elisabetta Serio,Riccardo Veno e Valentina Grimaldi. Queste collaborazioni, quando nascono, continuano nel tempo e in modo diverso. Le cose si creano insieme. 5) Hai un sogno da portare nella musica? Continuare a suonare e portare la cultura mediterranea nel mondo. Noi abbiamo una cultura strumentale potente. Io sono felice di essere napoletano e di essere felice di camminare per le strade di Napoli. È magica; è come una bellissima donna e spesso è attaccabile. Io viaggiando, traggo espressione artistica da qualsiasi posto in cui vado, mi “innamoro” sempre, pur restando legato alla terra in cui sono cresciuto e vivo. 6) Progetti futuri? Portare in giro “Istant Dialogues”, poi cercherò in futuro un nuovo lavoro dove cercherò di contaminare la mia parte rap con il linguaggio etnico. Non abbiamo niente da invidiare agli americani. Basta sforzarsi un po'. Ci aspetta un’estate ricca di concerti. Che l’emozioni della musica possano far volare in alto l’anima e il cuore. Dulcinea Annamaria Pecoraro ALESSANDRO CASILLO “#ALELIVE” SABATO 24 E DOMENICA 25 MAGGIO IN CONCERTO A ROMA E NAPOLI Sabato 24 e domenica 25 maggio ALESSANDRO CASILLO sarà in concerto per le ultime due tappe del tour “#ALELIVE”: sabato si esibirà all’Orion Club di Roma (Viale J.F. Kennedy, 52 – inizio concerto ore 18.00 – costo biglietti 20,00 euro), mentre domenica sarà all’Arenile Reload di Napoli (Via Coroglio, 14/B – inizio concerto ore 19.30 – costo biglietti 20,00 euro). Nel corso di questo nuovo tour, una produzione Massimo Levantini per Live Nation, Alessandro Casillo presenterà live i brani del suo ultimo disco “#ALE” (Carosello Records). Alessandro Casillo è tra i 10 artisti selezionati per “Music Awards – Next Generation 2.0”, il contest online dei Music Awards 2014 dedicato alla musica emergente, con il brano “L’amore secondo Sara”. Sarà possibile votare il video del brano sulla piattaforma www.musicawardscontest.it fino al 28 maggio e solo i 3 finalisti potranno accedere al palco della 8^ edizione dei Music Awards, il 3 giugno a “Il Centrale Live” - Foro Italico e in diretta su Rai 1. Quest’estate, invece, i fan di Alessandro Casillo avranno l’occasione di vivere una vacanza speciale insieme a lui. Dal 18 al 24 giugno si svolgerà a Canazei, in Val di Fassa, tra le Dolomiti del Trentino, #ALE CAMP, un summer camp speciale dove i partecipanti (dagli 11 ai 19 anni) trascorreranno due giornate insieme ad Alessandro e scopriranno come nasce una hit grazie all’autore Andrea Bonomo. “#Ale Camp” è organizzato da Team World in collaborazione con Sport&School e La Gazzetta dello Sport. Per maggiori informazioni: www.teamworld.it/team-world-summer-camp-ale/. L’album “#ALE”, contenente nove tracce che evidenziano la crescita artistica del giovane musicista, vanta la produzione esecutiva di Gabriele Parisi, mentre la produzione artistica e gli arrangiamenti sono a cura di Gianluigi Fazio, con la supervisione artistica di Luca Chiaravalli. Il video dell’ultimo singolo estratto dall’album, “L’amore secondo Sara” (prodotto da Scenario Studios con la regia di Andrea Aronica), è visibile al seguente link: http://www.vevo.com/watch/alessandro-casillo/lamore-secondo-sara/ITB261400139. www.alessandrocasillo.com - www.facebook.com/alecasilloofficial www.twitter.com/alecasillo - www.youtube.com/alecasilloofficial Ufficio stampa: Parole & Dintorni – Valentina Corna ([email protected] – 335/5632717) Responsabile comunicazione e promozione radio/tv: Carosello Records – Federica Moretti ([email protected] – 346/6197727) Management: Gabriele Parisi ([email protected] – 02/36515480) Booking: Live Nation – Giacomo Bonamico ([email protected])
1. Come nasce la scelta di cantare canzoni in lingue straniere, nonostante “Cirque des rêves”, sia un gruppo italianissimo? Cantiamo in tre lingue: francese, inglese e italiano. La nostra lingua madre, essendo poi tutti i testi tradotti, è in minoranza (vi è solo un testo in italiano), ma l’album verrà poi fatto tutto in italiano. Scrivere i testi in italiano è molto difficile, scriverli in inglese è molto più semplice, sia a livello di musicalità che di abitudine. La lingua straniera permette di dire qualcosa, lasciando un alone di sicurezza (si possono dire cose senza che gli altri capiscano per forza). In italiano, invece, si è “nudi”. Poi però sul palco in Italia, la comprensione del testo, dà una risposta diversa da parte del pubblico. 2. Quale messaggio volete dare con le vostre canzoni? E a cosa vi ispirate? Le nostre canzoni, nascono da esperienze quotidiane che vengono viste in chiave di “favola”, in un linguaggio però ironico, più leggero, pur sempre con una morale. Oggi c’è bisogno di colori, di sogni. Il momento non è semplice e molta gente ha mollato, c’è molta rassegnazione. Il nostro messaggio è quello di continuare a lottare, in qualunque posto e età. Realizzare i sogni è possibile, poiché siamo solo noi che mettiamo limiti. I sogni sono una ricchezza, e i grandi sono un esempio per i piccoli. 3. E’ un progetto molto importante quello che vi potete. Sognare, in un mondo molto materialistico, diventa utopistico. E’ considerato utopistico e noi stessi, forse, siamo considerati come persone che non hanno i piedi per terra. Arrivati a una certa età, c’è chi dice che si dovrebbe solo smettere di sognare, pensare alle proprie responsabilità. Noi crediamo che sognare prescinde dall’essere concreti. E’ un arricchimento personale, che porta a dare agli altri e non impedisce di portare avanti la vita concreta e reale. Il nostro gruppo è composto da sei membri, e siamo padri e madri, e quando suoniamo, abbiamo la famiglia con noi. 4. La musica può essere il mezzo per unire e realizzare? La musica è uno dei mezzi più forti in assoluto, per trasmettere i messaggi e far unire sotto lo stesso tetto. Così è da sempre stato. 5. Domanda personale: Musica e Amore; tu Lisa, sei anche sposata con Gianni (il chitarrista), il rapporto professionale e personale, aiuta o nuoce all’interno della band? E’ semplicemente una cosa che condividiamo in più. Ci siamo conosciuti a Rimini per la musica, in una serata di strumenti musicale. Il nostro tastierista è il nostro testimone di nozze. (Infatti nasciamo come trio). Il legame è imprescindibile. E’ una cosa fattibilissima : nella fase compositiva siamo due musicisti, ma siamo poi coppia nella vita privata. Scindiamo e prescindiamo. 6. Il vostro suono si rifà a una certa tradizione celtica e vicina ai primi “Blackmore’s night”. Raccontaci. In realtà, non c’è stata una scelta. Avevo (Lisa) delle linee melodiche, e nello studio dove suonavamo,(eravamo più gruppi) e una sera , abbiamo deciso di metterci tutti in una stessa formazione, pur venendo da generi diversi. Noi non ci siamo dati limiti, la musica per noi è unica. Se nasce un pezzo rock, folk, indie,celtico è indifferente. Il pezzo nasce e va dove vuole, vivendo di vita propria. Il folk è accompagnato dal violino, che si presenta come strumento centrale, e questo ha portato a credere che il gruppo sia basato su questo genere, ma se si scompongono i vari strumenti e componenti, si può notare che il chitarrista suona hip-pop, batterista indie, il bassista estremamente pop. 7. Il video clip del singolo “Cahier des Revês” diretto e montato da Sara Tirelli (direttore della fotografia Simone Mogliè) e ambientato al Theatre de Poche di Napoli e racconta il brano attraverso il Teatro delle Ombre. E’ molto particolare, come nasce l’idea e avete intenzione di realizzarne altri? Quel video lo amiamo. La regista Sara Tirelli è veneziana, e il Teatro delle Ombre è particolare, una forma d’arte quasi dimenticata e ha portato indietro nel tempo. E’ riuscita a interpretare una storia che calza bene con il testo e la musica. I colori son bellissimi e sanno di “cannella e marzapane”. Speriamo di poterne realizzare altri, i video devono raccontare una storia. Non sono semplici da portare in fondo, poiché i costi sono molto alti. 8. C’è una canzone a cui siete particolarmente legati? Sicuramente essendo diversi, ognuno di noi direbbe una canzone diversa. Io (Lisa), personalmente direi che sono molto legata a “Lully”, la ninna nanna scritta, in attesa della mia seconda figlia. Il testo può sembrare semplice, ma si deve essere semplici per arrivare. Il testo mi fa commuovere ogni volta che lo traduco. Ma i bambini dovrebbero sentirselo sempre dire che comunque vadano le cose, di essere sempre loro stessi e tutto andrà bene. Eccola tradotta per Voi di Deliri Progressivi: “Non riesco a dormire ma posso sognarti per tutta la durata della mia vita saremo un unico significato Posso respirarti e tu puoi sentirmi siamo una cosa sola cuore a cuore. Sentimi... sentimi per tutto il tempo che questa vita ci concederà non piangere... dopo ogni notte spunta un raggio di sole guardami... guardami quando sarai spaventato prendi la mia mano fai un respiro profondo sorridi e sii ogni giorno così splendente splendente come un raggio di sole come la luna nella notte non prendertela qualunque cosa succederà perché io sarò lì perché tu sei tutto quello che ho quando non resta niente Per tutta la durata della mia vita saremo un unico significato Posso sognare e tu puoi sentirlo siamo una cosa sola cuore a cuore. Sentimi... sentimi per tutto il tempo che questa vita ci concederà non piangere... dopo ogni notte spunta un raggio di sole guardami... guardami quando sarai spaventato prendi la mia mano fai un respiro profondo sorridi e sii ogni giorno così splendente Sentimi... sentimi per tutto il tempo che questa vita ci concederà non piangere... dopo ogni notte spunta un raggio di sole guardami... guardami quando sarai spaventato prendi la mia mano fai un respiro profondo sorridi e sii ogni giorno semplicemente te stesso..” 9. Progetti? Tanti, troppi. Quest’anno registriamo l’album. A maggio ci chiudiamo in studio e nell’autunno del 2014, uscirà. Abbiamo un progetto di beneficienza con il l’ospedale Meyer di Firenze a giugno, i cui proventi andranno a quei bambini che dovranno affrontare un trapianto di cuore. Poi, il tour, e le prossime date sono a Caserta, il 21 marzo, 11 aprile Roma e stiamo pianificando con Milano e anche fuori dall’Italia, avendo avuto buoni riscontri in Francia, Turchia, Messico e Grecia. 10. Ai nuovi giovani che vogliono affiancarsi alla musica come professione, o a chi vuole credere nei sogni, c’è un messaggio che volete lanciare? Tutto è possibile, ma servono tanta tenacia, scorza dura, unghie, sudore e sangue. Lavorare a testa bassa. Crederci sempre e comunque ma lavorare sodo. 11. Un’ultima domanda. Il titolo del vostro gruppo come ha origine? Il tendone è il luogo dove i sogni possono volare, il circo rappresenta questo richiamo. L’uso del francese è legato al nonno di origini belghe di Lisa (portafortuna di famiglia), che per primo ha insegnato a credere nei sogni. Tutto è ben descritto nella canzone “Magie”. Per voi ecco la traduzione del testo: “Il circo della follia arriva in silenzio La notte le sue candele sono luci nel cielo Dolcetti di nuvole Giardini fatti di gelato Trapezi di cannella Nelle strade di Saint Michel. È la magia che danza con la fortuna Cambierà le vostre vite in tutte le loro sfumature Il tendone che si innalza nella sera annuncia che i sogni sono usciti dai cassetti Con le sue strisce di biscotto e liquirizia mescola la ragione con l'immaginazione Follia... magia... Follia...magia... Io sono la strega Sono il mistero Il giorno fatto di stelle e la vita che si dibatte Signore e Signori Benvenuti nei vostri sogni Per di qua... Prendete posto... Presto però che la notte si avvicina È la magia che danza con la fortuna Cambierà le vostre vite in tutte le loro sfumature Il tendone che si innalza nella sera annuncia che i sogni sono usciti dai cassetti Con le sue strisce di biscotto e liquirizia mescola la ragione con l'immaginazione Follia... magia... Follia...magia... È la vita che passa e se ne va... Niente vi lascerà È la Fortuna che danza insieme alla Scelta... Follia che vi cambierà. Il tendone che si innalza nella sera annuncia c he i sogni sono usciti dai cassetti...” E allora…. che dire… Bon Chance! Dulcinea Annamaria Pecoraro Link: www.cirquedesreves.it - https://www.facebook.com/cirquedesreves https://twitter.com/CirquedReves - http://www.youtube.com/cirquedesrevestube DOMANI AL VIA AL TEATRO PALA PARTENOPE DI NAPOLI “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA” 5 serate-evento con la band storica e oltre 20 special guest LE PRIME TRE DATE SONO SOLD OUT! (domani, domenica e lunedì) ULTIMI BIGLIETTI DISPONIBILI PER LE DATE DEL 4 E 5 GENNAIO Prevendite online su www.ticketone.it<http://www.ticketone.it> e nei punti vendita abituali Domani al via al Teatro Pala Partenope di Napoli “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA”, 5 serate-evento dedicate al progressive napoletano, con cui PINO DANIELE, dopo il grande successo dello scorso anno, tornerà a suonare nella sua città. Le prime tre date, domani, domenica e lunedì, hanno fatto registrare il SOLD OUT! Sono ancora disponibili, invece, gli ultimi biglietti per le date del 4 e 5 gennaio (online su www.ticketone.it <http://www.ticketone.it> e nei punti vendita e nella prevendite abituali di Go2 e Ticketone - per informazioni: www.fepgroup.it<http://www.fepgroup.it>). Una storia musicale e non solo, raccontata da PINO DANIELE insieme agli artisti che hanno reso grande il progressive napoletano e ai giovani artisti che oggi ne proseguono il cammino. Una scaletta pensata unicamente per il pubblico della sua città, accompagnato dalla sua band storica composta dai grandi musicisti napoletani con cui ha collaborato nel corso della sua lunga carriera: James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e Tullio De Piscopo. Questi gli amici e colleghi che l’artista inviterà sul palco per una nuova serie di indimenticabili serate di “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA” (prodotto e organizzato da 55AVE Entertainment e F&P Group in collaborazione con Radio Italia, la radio ufficiale dell’evento - per info: www.fepgroup.it<http://www.fepgroup.it>): Almamegretta, Clementino, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, Jenny Sorrenti, Lina Sastri, Napoli Centrale, Nccp, Osanna, Teresa De Sio, ed ancora Toni Cercola, Antonio Onorato, Ernesto Vitolo, Agostino Marangolo, Gigi De Rienzo, Nello Daniele, Rosario Jermano, Elisabetta Serio, 'A67 e tanti altri. Uno spettacolo corale, ricco di sorprese ed emozioni uniche! “NAPULE È – TUTTA N’ATA STORIA” sarà un regalo alla città di Napoli, ma anche un evento imperdibile per tutti gli amanti del rock-blues dal sapore mediterraneo, un “marchio di fabbrica” che PINO DANIELE è riuscito ad esportare in tutto il mondo e a far apprezzare da grandi artisti internazionali, come Eric Clapton, Wayne Shorter, Pat Metheny e tanti altri. www.pinodaniele.com<http://www.pinodaniele.com> -www.facebook.it/PinoDanieleOfficial<http://www.facebook.it/PinoDanieleOfficial> -www.tuttanatastoria.it<http://www.tuttanatastoria.it> - www.fepgroup.it<http://www.fepgroup.it> Ufficio Stampa PINO DANIELE: Parole & Dintorni (Resp. Riccardo Vitanza – Rif. Anna Pompa) Ufficio Promozione F&P Group: Vanna Sedda – Francesco Colombo Anna Pompa Parole & Dintorni srl www.paroleedintorni.it Tel. 02 20404727 E-mail: [email protected] “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA” 4 serate-evento dedicate al progressive napoletano al Pala Partenope di Napoli insieme alla storica band e oltre 20 special guest DOPO 28, 29 E 30 DICEMBRE SI AGGIUNGE LA DATA DEL 4 GENNAIO! Biglietti per la quarta data disponibili online su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali A grande richiesta si aggiunge la quarta data per “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA”, con cui PINO DANIELE tornerà a suonare nella sua città il 28, il 29, il 30 dicembre ed ora il 4 gennaio al Pala Partenope, per 4 serate-evento dedicate al progressive napoletano, quella corrente musicale e culturale che a partire dagli anni ’70 ha affermato Napoli come protagonista nel panorama della cultura pop contemporanea a livello internazionale. Una storia musicale e non solo, raccontata da PINO DANIELE insieme agli artisti che hanno reso grande il progressive napoletano e ai giovani artisti che oggi ne proseguono il cammino. Una scaletta pensata unicamente per il pubblico della sua città, accompagnato dalla sua band storica composta dai grandi musicisti napoletani con cui ha collaborato nel corso della sua lunga carriera: James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e Tullio De Piscopo. Questi gli amici e colleghi che l’artista inviterà sul palco per una nuova serie di indimenticabili serate di “NAPULE È - TUTTA N’ATA STORIA” (prodotto e organizzato da 55AVE Entertainment e F&P Group in collaborazione con Radio Italia, la radio ufficiale dell’evento - per info: www.fepgroup.it): Almamegretta, Clementino, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, Jenny Sorrenti, Lina Sastri, Napoli Centrale, Nccp, Osanna, Teresa De Sio, ed ancora Toni Cercola, Antonio Onorato, Ernesto Vitolo, Agostino Marangolo, Gigi De Rienzo, Nello Daniele, Rosario Jermano, , Elisabetta Serio, 'A67 e tanti altri. Uno spettacolo corale, ricco di emozioni uniche! I biglietti per la data del 4 gennaio e gli ultimi biglietti per le date del 28, 29 e 30 dicembre sono in vendita su www.ticketone.it e nei punti vendita e nella prevendite abituali di Go2 e Ticketone (per informazioni: www.fepgroup.it). www.pinodaniele.com - www.facebook.it/PinoDanieleOfficial www.tuttanatastoria.it - www.fepgroup.it Ufficio Stampa PINO DANIELE: Parole & Dintorni (Resp. Riccardo Vitanza – Rif. Anna Pompa) Ufficio Promozione F&P Group: Vanna Sedda – Francesco Colombo Prosegue il tour con un imperdibile show all'ARENA FLEGREA di Napoli Domenica 14/7: Evento spostato - i biglietti restano validi per il nuovo spazio Dopo i due sold out di maggio, Mark Knopfler ha iniziato da Padova la seconda parte del tour italiano. Il 14 Luglio l'ex frontman dei Dire Straits sarà a Napoli: ATTENZIONE RICORDIAMO CHE L'EVENTO INIZIALMENTE PREVISTO IN PIAZZA DEL PLEBISCITO E' STATO SPOSTATO ALL'ARENA FLEGREA. I biglietti con la dicitura "Piazza del Plebiscito" restano validi per il nuovo spazio senza bisogno di cambiare il tagliando. Le biglietterie dell'Arena Flegrea apriranno attorno alle ore 18:30 per il ritiro prenotazioni e per l'acquisto dei biglietti (Disponibilità in Cassa) Andiamo infine a riepilogare le prossime date An Evening with MARK KNOPFLER AND BAND 14 luglio Napoli, Piazza del Plebiscito - (biglietti disponibili in cassa e nei punti vendita) 16 luglio Taormina, Teatro Antico - (biglietti disponibili in cassa e nei punti vendita) 19 luglio Lucca, Piazza Napoleone “Summer Festival” Infoline 0584 46477 |
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