
Non se ne fece più nulla, ma forse è il caso che quella proposta venga ripresentata o che almeno, sulle rampe dello stadio di San Siro, magari accanto alla targa che ricorda la figura di Giuseppe Meazza (“questo glorioso stadio più volte illuminato dalle sue gesta d’atleta”), venga collocata un’insegna che ricordi a tutti il sacro fuoco con cui il rocker del New Jersey ha infiammato il petto degli spettatori durante i suoi cinque show incendiari tenuti nella Scala del calcio (e del rock).
Nel 1985 ci fu il primo show, epico, strepitoso, leggendario, uno dei cinque concerti considerati dallo stesso Bruce tra i migliori della sua carriera, ricordato con orgoglio da chi fu presente, con rammarico da chi mancò (sciaguratamente) all’appuntamento.
Alle 20.12 di lunedì 3 giugno 2013, all’entrata di Bruce e della band una grande coreografia (Our love is real) si materializza lungo tutto l’anello rosso di fronte al palco, un pensiero affettuoso che senza dubbio lo colpisce particolarmente.
Lo show parte forte, con la E street band che gira a mille e con Bruce che, come al solito, non si risparmia se non per i pochi secondi necessari a cambiare le chitarre.
Scende verso il pubblico, raccoglie cartelli con i titoli delle canzoni che ciascun fan spera di udire, ed alla fine regala la tour premiere costituita dalla cover, impeccabile e trascinante, di Long Tall Sally di Little Richard. E’ una festa, una ricorrenza e come tale va giustamente celebrata con l’esecuzione per intero dell’album “Born in the Usa” presentato nel lontano 1985 in questo stesso stadio.
Non mancano i cori, i battimani, la partecipazione entusiastica degli oltre 50.000 spettatori che lo costringe, ad esempio, con The river ormai terminata, ad accompagnare il canto del pubblico che non ne vuole sapere di smettere, con un’aggiunta di note soffiate nell’armonica.
Naturalmente non c’è solo e soltanto il puro divertimento, ma anche momenti intensi nei quali Bruce si rivolge a tutti quelli che stanno lottando per il loro presente e per il loro futuro, in questo nuovo ordine mondiale che ha creato fame e disperazione, come ad esempio in Death to my hometown.
I predatori sono giunti nella notte
e hanno portato la morte nella mia città
morte nella mia città
Hanno distrutto le nostre famiglie, le nostre aziende
e hanno preso le nostre case.
Le travolgenti Twist and shout e Shout sembrano porre fine allo spettacolo, ma Bruce ha ancora in serbo una sorpresa: con la E street band già nel retropalco e con gli addetti allo smontaggio delle attrezzature già pronti per iniziare il lavoro, Bruce agguanta la chitarra e regala una toccante versione di Thunder Road, forse LA canzone che meglio rappresenta la sua poetica.
Roy Orbison sta cantando per i solitari
Hey, sono io e voglio solo te
non mandarmi di nuovo a casa
non posso vedermi ancora solo.
Be' io non sono proprio un eroe
questo è chiaro.
Tutta la redenzione che posso offrirti, ragazza
è sotto questo sporco cofano
con la speranza di renderlo migliore, in qualche modo.
Hei, cos'altro possiamo fare
se non abbassare il finestrino
e lasciare che il vento soffi
indietro i tuoi capelli.
La notte si apre davanti a noi.
Queste due corsie ci porteranno ovunque.
Abbiamo un'ultima chance di realizzare i nostri sogni
per trasformare le nostre ali in buone ruote.
Monta su!
Il paradiso ci aspetta in questa strada!
Mary salta su!
È una città piena di perdenti
e io me ne sto tirando fuori per vincere
Il concerto termina intorno alle 23.40, per un totale di circa tre ore e mezzo di musica ininterrotta.
Si replica l’11 luglio prossimo a Roma all’Ippodromo delle Capannelle, ottima occasione per rivederlo dal vivo ancora una volta.
Questa la setlist di Milano 2013
Land of Hope and Dreams
My Love Will Not Let You Down
Out in the Street
American Land
Long Tall Sally
Loose Ends
Wrecking Ball
Death to My Hometown
Atlantic City
The River
Born in the U.S.A.
Cover Me
Darlington Country
Working on the Highway
Downbound Train
I'm on Fire
No Surrender
Bobby Jean
I'm Goin' Down
Glory Days
Dancing in the Dark
My Hometown
Shackled and Drawn
Waitin' on a Sunny Day
The Rising
Badlands
Hungry Heart
* * *
This Land is Your Land (solo acoustic) / We Are Alive
Born to Run
Tenth Avenue Freeze-out
Twist and Shout
Shout
* * *
Thunder Road (solo acoustic)
Eugenio Nascimbeni