
18 GIUGNO - RAVENNA FESTIVAL - PINETA DI SAN GIOVANNI
Musiche di Camille Saint-Saens e canzoni di Vinicio Capossela
con Vinicio Capossela e il suo ensemble, il Trio Amadei e i Solisti della Vianiner Philharmonikere con Ermanna Montanari
"... Chi sono, gli animali che compaiono nei nostri sogni, e perché vengono proprio a noi che abbiamo trascorso gli ultimi due secoli a sterminarli regolarmente, a un ritmo sempre più rapido, senza pietà, specie per specie, in ogni parte del mondo? Eppure con quanta incrollabile fiducia continuano a entrare nella nostra anima del sogno, nelle nostre fantasie infantili, nel nostro immaginario artistico."
James Hillman "Animali del sogno"
Dopo diciassette anni Vinicio Capossela torna il 18 giugno al Ravenna Festival alla Pineta di San Giovanni, per presentare al pubblico della prestigiosa manifestazione “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore”.
Il nuovo spettacolo, tra travestimenti “bestiali” e incursioni teatrali, comprende l'esecuzione del Carnevale degli animali, una suite composta da Camille Saint-Saens nel 1886, articolata in quattordici brani di breve durata ispirati ad altrettanti animali o personaggi, e una serie di canzoni di Vinicio Capossela, in parte edite “La Cicogna”, Zarafà”, e in parte inedite, cucite insieme in un racconto che conduce il pubblico tra le storie di animali celebri, simbolismi e bestiari. Bestie cantate per farci un giro da "bestie incantate", come venivano chiamate le bestie che si esibivano con i saltimbanchi. Soltanto che le bestie sotto incantesimo siamo noi, come ben scrive James Hillman in "Animali del sogno".Durate il concerto si alternano canzoni che attingono alla più svariata letteratura, da “L’usignolo e la rosa” di Wilde a “Bestiario d’amore” di R. De Fournival. Animali classici e animali cantati di Vinicio Capossela, rivisti e riorganizzati dal Trio Amadei per l’orchestra da camera composta dai Solisti della Vianiner Philarmoniker a cui si unisce la formazione composta da Vincenzo Vasi al theremin, Asso Stefana alle chitarre, Zeno de Rossi ai tamburi, e Peppe Frana all’oud e strumenti medievali. La prima al Ravenna Festival vedrà come “specie ospite” la voce narrante della grande Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.
Per presentare il concerto Capossela ha scritto :
“Bestiari... gli animali... maschere d'enigma... maschere d'accesso al sacro... deita' misteriche con cui dividiamo il creato. I bestiari medievali studiavano gli animali, seppur non in senso zoologico o scientifico, ma per uscire dal reale ed entrare nel vero. Le nature degli animali rappresentano le tante nature dell'uomo, dell'amore, del peccato. La signoria dell'uomo, trasformata man mano in indifferenza, cecità, non conoscenza. Gli animali sono usciti dalle nostre vite e sono entrati nei cartoni animati e nei documentari, oppure sulla tavola, dove si consuma il nostro principale rapporto con loro: mangiarli. Stanno lì', grandi sfingi di pietra, custodi di templi, accompagnatori di deità, o forse Dei essi stessi. Come non si siano organizzati per scacciare l'uomo, resta un mistero. Rinunciare agli animali e' amputarsi dell'accesso alla natura che, come dice Psarantonis, e' il Dio. Dunque l'animale e' la manifestazione del divino, di un’altra lingua che si parla sulla terra, quella che fa dire a Céline, ammirato, per la morte del suo cane: "Se ne e' andata dopo tre piccoli rantoli, senza lamentarsi... in posizione davvero bellissima, come in pieno slancio, in fuga […] senza trallalà, la messa in scena che nuoce sempre agli uomini."
Nell'amore siamo governati dalla nostra parte più istintuale. Possiamo studiare, come ha fatto Richard de Fournival, i comportamenti, le nature che si rivelano nel sentimento amoroso, paragonandole a quelle degli animali, come erano conosciuti nel Medioevo. Il bestiario d'amore e' lo zoo che conteniamo in noi stessi, quando la passione apre le gabbie”
Dopo la prima al Ravenna Festival il 18 giugno che vedrà come “specie ospite” la voce narrante della grande Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore” arriverà il 21 giugno Verona al Teatro Romano, il 26 giugno a Castellazzo di Bollate (Mi) al Villa Arconati Music Festival con la straordinaria partecipazione di Paolo Rossi nei panni del narratore, e il 3 luglio a Grottaglie (Ta) alle Cave di Fantiano per il Festival musicale Città delle ceramiche.
Il 19 giugno, sempre a Ravenna, alle 17.30 al palazzo dei Congressi di Largo Firenza, Vinicio Capossela parlerà del suo ultimo libro, Tefteri. Seguirà la proiezione del suo film documentario Indebito, scritto con Andrea Segre. Il 29 giugno Vinicio bisserà la sua partecipazione al Festival di Ravenna con la nuova versione del concerto con la Banda della Posta e la partecipazione della cantante salentina Enza Pagliara
www.viniciocapossela.it
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Ufficio stampa Giulia Di Giovanni
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