Il video, prodotto dalla AVAC Produzioni e girato con una 8mm, per la regia di Gaetano Accettulli, vede protagonista Giuseppe Guida, alle prese con una divertente performance in cui sovrappone ritagli della sua faccia su volti di personaggi in pose esilaranti, dando vita ad una serie di mood pirandelliani che diventano metafora critica e decisamente sarcastica della società delle immagini in cui viviamo, dove apparire conta più che essere.
Il testo di
“Sesso matto a Malibù”:
Se solo fossi quello che dici di essere saresti sicuramente meglio del mio cesso che di stronzi ne conosce
stanne certo non ha nulla da invidiarti
Non è per quelli come te che perdo il gusto di dormire devi impegnarti di più
sono sicuro che puoi
le armi giuste ce le hai ti uccida il male che fai
Come ti vendi
con quei discorsi sull'economia e tutti quei bastardi della polizia oh diaz..."fuori da casa mia!"
Non è per quelli come te
che non ho il tempo per odiare devi impegnarti di più sono sicuro che puoi
le armi giuste ce le hai ti uccida il male che fai
Non ti vergogni
ci pensa papi all'assicurazione
ho visto su in montagna fai le evoluzioni su Face fatti figo ma dal vivo
sei un coglione
Non è per quelli come te che perdo il gusto di dormire devi impegnarti di più
sono sicuro che puoi le armi giuste ce le hai Ti uccida il male che fai
....ciccarone, ciccarone, ciccarone sesso matto a Malibù.
Sin da piccolo coltiva la passione per le sonorità rock, ascoltando nella macchina di suo padre le note di artisti come Randy Newman, Dottor John, Joe Cocker...
Inizia a suonare la chitarra a 16 anni, da autodidatta, e ben presto comincia a cantare in formazioni che esplodono, si ricompongono e si modellano continuamente.
I primi esperimenti di scrittura sono in lingua inglese o qualcosa di simile.
All'età di 18/20 anni inizia a comporre i suoi testi in lingua italiana, scoprendo un mondo di infinite opportunità e variabili offerte da questo idioma dalle infinite potenzialità.
Vive e respira a pieni polmoni l'atmosfera musicale ed emozionale degli anni novanta le cui influenze sono riconoscibilissime nei suoi brani.
Nel Dicembre 2013 pubblica il suo primo lavoro da solista autoprodotto, “Via Zara”, con la collaborazione dell’amico Matteo Marcucci, che lo accompagna con chitarra, basso e cori.
Già dal titolo e dalla copertina (con un divano solitario, disperso in un campo aperto) si mostrano gli intenti di raccontare un mondo in cui non la sicurezza e la tranquillità non si possono dare per scontato neanche a casa propria, poiché c’è soltanto una parete a separarci dal mondo esterno.
Il primo singolo di lancio dell’album è stato “SMF”, che sin da subito fa guadagnare a Salvo meritate valutazioni entusiastiche da parte della stampa specializzata, ma è l’intero album, “Via Zara” a guadagnare da subito pareri positivi.
I Think Magazine ne parla come di “un album che si ritrova parecchie frecce da scoccare a suo vantaggio”,
RockIT elogia il fatto che questo disco “unisce la semplicità alla sofisticatezza, melodie allegre a temi più impegnati, brani orecchiabili ad altri lenti e più romantici”,
Osservatori Esterni lo definisce “un album umile e sincero, baciato da testi validissimi ed arrangiamenti calibrati alla perfezione. È invernale per il modo in cui riesce a stuzzicare il nostro corredo emozionale, da cameretta per il suo approccio intimo e lo-fi, vendibile per la forza dirompente delle sue composizioni”.
Grazie a questo disco, tra il 2013 e il 2014 Salvo intraprende una ancora più intensa attività live e apre diverse serate di artisti molto attivi nel circuito indie italiano, quali Ilenia Volpe, Maria Devigili, Giovanni Truppi, Maybe I’m, Roberto Dellera (Afterhours).
D’altra parte, benché con un progetto di sola voce e chitarra, è proprio durante i live che Salvo Mizzle permette all’imponente carica emozionale dei suoi brani di esplodere attraverso performance catartiche e coinvolgenti, dall’attitudine quasi punk.
A Settembre 2014 partecipa alla seconda edizione del Think Music Contest, il concorso musicale legato al Thinkers Art Festival, in cui guadagna il terzo posto.
A Novembre 2014 pubblica il singolo “Sesso Matto A Malibù”, accompagnato dal primo videoclip ufficiale dell’album.
Il brano è una reazione sarcastica e ribelle nei confronti della società in cui viviamo oggi e che tante volte ci sta stretta, facendoci venir la voglia di fuggire via, in un posto lontano, alla ricerca di un po’ di libertà fuori dalla routine quotidiana, in un altrove da sempre sognato e mai raggiunto, in cui ritrovarsi.
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Bandcamp (contiene “Via Zara” in free download): https://salvomizzle.bandcamp.com/