
“Fantacoscienza” è il nuovo album di Fabrizio Tavernelli, eclettico artista emiliano con alle spalle una lunga carriera fatta di innumerevoli esperienze, dagli AFA (Acid Folk Alleanza) alla collaborazione con il Consorzio Produttori Indipendenti e all’ideazione del progetto Materiale Resistente, passando per Duozero, Groove Safari, Ajello e Babel. Il suo terzo disco solista è un lavoro visionario che esplora i parallelismi ed i punti di contatto tra lo spazio esterno inteso come cosmo e lo spazio interiore della coscienza. Esce il 22 aprile 2016 per Lo Scafandro.
+++ Concerto gratuito +++
Villaggio Foscato - Reggio Emilia ore 22
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Villaggio Foscato - Reggio Emilia ore 22
Nata tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta, la Fantacoscienza ha cercato un contatto dimensionale tra lo spazio esterno e lo spazio interiore della
coscienza. Il neologismo appartiene al critico cinematografico Callisto Cosulich: una fusione tra macrocosmo e microcosmo, tra Cosmo e Subconscio. Film quali “2001 Odissea nello Spazio” e “Solaris” di Tarkovsij sono tra i primi esempi nel cinema di questi concetti, così come i libri di Philip K. Dick , Ballard e Vonnegut nella letteratura. Visioni che hanno dato vita alla fantascienza interiore, a diversi piani di realtà intersecanti, a visioni distopiche. Viaggi nello spazio dove si incontrano civiltà aliene progredite, pacifiche, curiose, oppure razze ostili, predatrici, oscure. Allo stesso modo, viaggiando dentro se stessi nel proprio spazio interiore, si possono scoprire splendide galassie di sentimenti, dolcezze infinite e malinconie che si intrecciano come orbite intorno al proprio intimo, o al contrario paure ataviche, l'insoluto, il terrore di noi stessi, che ci angosciano pur essendosi generati dalla nostra stessa polvere cosmica, sprofondandoci in buchi neri tra le inquietudini della deriva esistenziale.
"un Taver visionario, intenso (Kolosimo, Fantacoscienza, Hollow Baobab). Assorto, accorato (Il Tradimento). Claustrofobico (Fauni, Distorta Gestalt). Persino pop (infinite Combinazioni). Psichedelico." (Barbara Santi-Rumore)
"...un grumo autorale di deliri e visioni che in tredici brani imbastisce atmosfere ora sognanti ora destabilizzanti, un lavoro con un'orbita espressiva tutta sua, plasmata su tratteggi melanconici, grigiastri ed elettrici, una sostanza intima che galeggia sullo stereo favorendo un senso dolcemente spaesato di approdi e abbandoni di spirito." (Max Sannella-IndieForBunnies)
"Fabrizio Tavernelli aggiunge un altro grano al suo personalissimo rosario fatto di gioie, dolori e scoperte di tutti i luminosi abissi del cantautorato" (Mattia Nesto-Outsiders)
"...una proposta dal sapore personale e soggettiva che interseca la poesia e la letteratura, passando per il cinema e dando vita a sperimentazioni sonore che si fanno veicolo per nuove malinconie postmoderne e esistenzialismo elegantemente conclamato e atteso" (IndiePerCui)
"L'efficace lavoro di un autore nel pieno della sua maturità, da scoprire per chi non lo conosceva, da re-incontrare per chi lo aveva già incrociato in passato"(Crampi2)
"...ma allora è vero che anche in Italia si possono scrivere canzoni intelligenti!"
(Antonello Cresti-Solchi Sperimentali Italia)
"Fabrizio Tavernelli ha tanta e tale storia di musica acida, nomade e resistente alle spalle che un suo nuovo album va preso a scatola chiusa zitti e mosca, come hanno fatto (e non è la prima volta) i "tanti azionisti popolari" che hanno partecipato al crowd-funding del nuovo Fantacoscienza" (Vittore Baroni)
"Tanta roba dentro Fantacoscienza che sfida il silenzio, guarda in alto per parlare al basso. Un'opera viscerale, bizzarra, perfino feroce. Ma è così, giusto che sia così : a ognuno il coraggio che può e la schiena dritta che sa." (Daniela Amenta - l'Unità)