
Noel , personaggio molto particolare che viene da Bristol (GB), con molte vicissitudini poco positive alle spalle, ma con una gran voglia di riemergere ogni volta dalla melma in cui suo malgrado finisce.
Noel & The Pandas e soprattutto il disco “In the heart of doom”, è un progetto musicale dove l’esperienze vissute sono rappresentate da testi e musica. Difficile da catalogare in una qualsiasi scena musicale, il disco apre con “Playing with you”, canzone che riporta indietro negli anni, fino alle sonorità più oscure a tinte dark/new wave. “Whip me” rimane nel genere, ma il rock prende spazio, la voce di Noel è molto particolare. “Froosh”, ha un sound che ascoltandolo e riascoltandolo, lo avvicino pensate un po’ voi: ai Timoria. Ottimo sound e soprattutto ottima chitarra.
“(I just wanna) fly”, è una ballad da brividi, con l’assolo di chitarra che accompagna la fine del brano, che ne dà valore aggiunto. “Rockin’ in the free world”, cover di Neil Young che non si sposta di molto rispetto all’originale, ma ben suonata e cantata. “I could be happy”, ritorna nell’oscurità degli anni 80. “Dancing with joy”, accarezza quel tal David Bowie di fine anni settanta, mentre “Red light obsession” è una canzone che viene dall’anima, a tratti malinconica e soprattutto molto intima.
“What I need tonight”, forse per me la canzone meno in vista dell'album a livello sonoro, ma è con “Wondering love”, che questo bel disco ha la giusta chiusura. Una ballad emozionante, arricchita da una sezione fiati e dalla voce di Noel camaleontica come sempre.
Una scoperta da tenere d’occhio questi Noel & The Pandas, musicalmente in crescita, le loro sonorità sono veramente buone e tranne che per alcuni brani hanno un sound molto originale.
Roberto Bruno