
via Alamanni, 4 – Firenze – ingresso libero
MIMES OF WINE
+ dj set Morax & Fritz Orlowski
E’ uscito da poche settimane e basta un’occhiata sul web per capire l’accoglienza, ottima, che la critica gli ha riservato. "Memories for the unseen" è il nuovo album dei Mimes Of Wine, band a immagine somiglianza di Laura Loriga, voce, piano e songwriter, artista particolarissima e cittadina del mondo (Bologna, Parigi, San Francisco, Los Angeles), di recente anche a fianco dei Giardini di Mirò in qualità di cantante e support act.
Ovviamente non potevano non passare sul palco del Tender Club di Firenze, giovedì 6 dicembre per una serata come sempre a ingresso libero e ad alto tasso di buona musica.
“Memories for the unseen” arriva a tre anni dall’uscita di “Apocalypse sets in”, con un sound molto più potente, asciutto e diretto del precedente. Dodici brani scritti da Laura Loriga tra Los Angeles e Bologna, tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012, tra una solitudine di piano e voce e un dialogo ravvicinato con i musicisti della band: Stefano Michelotti, Luca Guglielmino, Matteo Zucconi, Riccardo Frisari.
Una dimensione musicale eterea, sognante ma ricca di momenti accesi, con le voci calde ed emozionanti di Laura e del suo pianoforte sempre in primo piano, forti e fragili al contempo, che esprimono un pathos coinvolgente e affascinante, un caleidoscopio vorticoso di immagini rarefatte in cui i ricami importanti di violoncello aggiungono colore all’espressione di un talento musicale puro e cristallino.
Teatrale come lo erano i magnifici Devics di Dustin O’Halloran e Sara Lov, conturbante come le migliori Cat Power e Lisa Germano, inclassificabile come i Dead Can Dance, ma assolutamente personale nell’espressione del suo bagaglio musicale.
Note da ascoltare dietro una finestra in una giornata di pioggia in attesa che il sole torni a bruciare la nebbia e le parole. Vi è venuta voglia di ascoltarlo, questo nuovo disco dei Mimes of Wine? Accontentati http://soundcloud.com/unomundo/sets/mimes-of-wine-memories-for-the/
VENERDI’ 7 DICEMBRE DRUNK PUNK GIRL – Basso, chitarra, voce e dj. Pochi fronzoli e molta sostanza. I DPG sono per un suono diretto ed immediato, rude e presuntuoso. Fondono techno e colori punk, il blogger Breakfast Jumpers li ha definiti "Elettro deliri new new wawe (o new rave?)". Massima aspirazione: incrociare la platea più saccente e indisponente del globo, iniziare un concerto nell'anonimato più assoluto, giungere a conclusione con il pubblico che balla, si guarda i piedi e prova a tenerli fermi.
Marco Mannucci