
Genere: Progressive Rock
Membri: Sandro Parrinello - Voce
Filippo Mattioli - Organo, Synth
Jacopo Fallai - Chitarre
Marco Brenzini - Flauto traverso
Giulio Sieni - Batteria
Città natale: Firenze
Quando la prima volta ho ascoltato le canzoni di questa band fiorentina, ho pensato ad uno scherzo. Ho detto tra me e me, qua sta succedendo, che un super gruppo di icone del progressive rock italiano epoca '70, abbia inciso questo disco senza molto clamore. Poi, al momento della scoperta di questa giovane band fiorentina, dal nome molto particolare "LE PORTE NON APERTE" (che secondo me è un nick splendido e propositivo, in quanto, sono porte non aperte, ma non chiuse), le mie emozioni sono volate su in alto, assieme alle note che svolazzavano libere e folli per la mia casa.
L'ascolto di "Golem", questo splendido album, mi ha coinvolto come da molto tempo non mi succedeva.
Il progressive rock italiano nei '70, ha insegnato a molti, si ricordi soltanto, che il pubblico italiano era molto avanti come gusti musicali, (almeno in quello) e succedeva che gruppi che nella loro patria non erano quasi nessuno, in Italia venivano amati alla follia. Un esempio erano i Genesis, che divennero famosi nella terra di Albione, solo dopo esserlo diventati in Italia.
Ma parliamo di Golem, innanzitutto, spieghiamo che si tratta di un concept album, ovvero che ogni canzone è legata all'altra da un filo invisibile, che altro non è che il testo delle canzoni e il solo sapere che dal vivo, venga eseguito come fosse una piece teatrale mi mette veramente bene.
Ogni canzone, pur essendo collegata all'altra dal testo, vive di luce propria, l'intro cosiddetta:
- "PRELUDIO AL SOGNO", incanta col solo di pianoforte che porta alla maestosa "IL RE DEL NIENTE", dove la band, si scatenza influenzata da sonorità pura settantiana, ma trasportata con una macchina del tempo ai giorni nostri .... oppure è al contrario ... in questo brano, la voce del cantante, Sandro Parrinello si fa notare in un connubio di musica folle, che vede chitarra, flauto, tastiera, batteria e basso esplodere in un assoluto capolavoro.
- "LA CITTA' DELLE TERRAZZE" l'ho adorata da subito, propria per la sua follia, naturalmente calda follia prog, e penso a come dei giovani fiorentini, sia venuto in mente di ritirar fuori un genere che ha dato molto nel passato, ma che adesso è sopito, ma credo che grazie a Le porte, può anche nel presente tornare a dire la sua, dando una forte sveglia al mondo progressive italiano.
- "BINARIO 8" mi ha da subito fatto sentire quei Deep Purple, che si sono persi per strada, ma ad un certo punto viene abbandonato l'hard, per un altro momento prog che secondo me ha del clamoroso.
- "IL VICOLO DEI MIRACOLI", ipnotica e sensuale, con i suoi momenti di sinergia tra gli strumenti, dove il flauto non è derivato da nessun altro suono (Jethro Tull?), ma dà, una luce propria al pezzo.
- "RIGATTIERI DEI SOGNI INFRANTI", mi ha colpito di più e come ne avevo parlato nel precedente articolo sulla band, edito sempre sul nostro Deliri, dove di tutto mi aspettavo, fuori che trovare segni dei primi Litfiba, ma ben vengano, d'altronde Firenze è comune alle due band.
- "OCEANO-NEL CANTO DELLA SABBIA", ha quel flauto che mi colpisce come un pugno dritto al cuore, la voce si plasma a seconda degli strumenti, un altro capolavoro che finisce con una splendida cavalcata alla Child in time dei Deep Purple.
- " GIARDINI DI SABBIA", voce, piano e flauto ..... ascoltatela e ditemi se non è bellissima.
- "ANIMALE DEL DESERTO PT 1/LA RIVOLTA DELLA TARTARUGA ELSIE/ANIMALE DEL DESERTO PARTE 2": nove minuti di puro, sanguigno prog italiano, la suite diventa una vera opera musico/teatrale, stile quell'"Orfeo 9" che tanto diede a suo tempo, allo sconvolgimento positivo della musica italiana di quel decennio, la tartaruga Elsie sembra diventare l'icona di libertà, che ognuno sogna in cuor suo, pensando forse a questo paese malato di anti libertà.
- "IMPREVEDIBILITA'" chiude Golem come lo aveva iniziato, ovvero con quel bellissimo piano "imprevedibile" proprio come il titolo della canzone.
Morale della favola, questo album de LE PORTE NON APERTE è proprio una favola, dove il progressive rock italiano, torna di diritto prepotente nei nostri orecchi, a prendere padronananza di un genere, che forse dorme ma non è ancora morto .... quindi Golem, potrebbe risvegliare quel sogno, che in molti di noi ancora esiste e vive forte.
Come cantava la P.F.M.: "Qui per sognare mi tocca dormire o come sempre SUONARE SUONARE!!!!!!".
Info band:
NB: Il prossimo concerto: 26 MAGGIO 2013 a Villanova d'albenga(SV) alla "FIM Fiera Internazionale Della Musica"
Con G.C.NERI BAND, IL CERCHIO D'ORO, IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE, GARYBALDI, LATTE E MIELE, DELIRIUM, THE TRIP, BIGLIETTO PER L'INFERNO....
sito web:http://portenonaperte.wix.com/leportenonaperte
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Roberto Bruno