Penso che lottare per ciò che si ama sia importante.
Ci sono persone che per un passato non felice si sono chiuse, hanno perso la fiducia nell’amore e anche nell’umanità e per paura, vivono in un mondo tutto loro, nella freddezza.
Intervista a cura di Dulcinea Annamaria Pecoraro
1. Le parole più semplici, disco che contiene 10 brani in chiave pop con venature rock. In questo mondo, quali sono le parole più semplici e secondo te sono anche le più facili da dire?
La parole più semplici direi che sono quelle che arrivano in un momento preciso e dalla persona giusta.
Potrebbe essere un semplice “Ti voglio bene” da un/a amico/a in un momento delicato della nostra vita, oppure un “sei meravigliosa/o” da una persona a noi cara quando ci sentiamo uno straccio, un “non sei sola/o” quando ci troviamo a combattere la vita, insomma quelle parole che spesso dimentichiamo di dire, ma che sono vitali per portare avanti qualsiasi tipo di rapporto.
2. Le canzoni sono musicalmente coinvolgenti, ritmate e “danno gli occhi per vedere il mare” delle emozioni. A cosa ti ispiri quando scrivi i testi?
Mi ispiro puramente alle mie sensazioni, a quello che sto provando in quel momento, alle emozioni più profonde, quelle che mi fanno venire la pelle d’oca ed è proprio lì che la penna inizia a scivolare sul foglio.
3. A quale sei più artisticamente legata?
“Darei la vita”, una frase che contiene parole semplici ma che fondamentalmente possono raccontare tutto. Un testo che rispecchia molto il mio carattere. Quando credo in qualcosa o qualcuno, gli do la mia più profonda dedizione, ma spesso rischio di annullarmi e di smarrirmi.
4. Il tuo percorso artistico è poliedrico e denso di sfumature, dalla passione per la musica, alla cucina, allo studio di danza e recitazione, per ritornare alla musica, dando voce allo spettacolo circense “Fontane danzanti”. Cosa ti hanno dato singolarmente i vari aspetti, per essere e diventare quella che sei?
Ogni esperienza vissuta porta sempre qualcosa di più, in senso negativo o positivo.
Ho imparato a prendere ciò che mi mancava in quel momento per arricchirmi artisticamente e anche umanamente.
Devo dire che il circo mi ha veramente portato un arricchimento interiore, ho conosciuto artisti così preparati ma nello stesso tempo così umili che quasi mi facevano venire le lacrime agli occhi.
Dietro alle quinte dello spettacolo, mi ricordo che c’era un calma incredibile, ognuno ripassava la propria parte in un clima così rilassante e divertente che le 5 serate sono trascorse come in un sogno.
5. Vanti numerose apparizioni in TV. Quanto può aiutare l’”immagine” a far passare il proprio messaggio musicale?
Non credo l’immagine sia la cosa più importante, ma credo, invece, che gli occhi lo siano.
Lo sguardo dice mille cose, ma sono convinta che sia l’unico che veramente possa aiutare a trasmettere la verità della propria immagine.
6. Oggi come oggi, si pensa che i sentimenti siano da celare e la stessa morale da nascondere. Eppure, parli di valori e emozioni, tanto da cantare “darei la vita”. Pensi che “svegliare la parte del cuore”, sia davvero fattibile?
Penso che lottare per ciò che si ama sia importante. Ci sono persone che per un passato non felice si sono chiuse, hanno perso la fiducia nell’amore e anche nell’umanità e per paura, vivono in un mondo tutto loro, nella freddezza.
Oppure ci sono altri che si concentrano su una grande passione e la portano avanti con tale dedizione da dimenticarsi che esiste anche l’amore.
Senza parlare di quella gente che, presa freneticamente dalla corsa al lavoro e al denaro, si priva di quei bellissimi momenti che riempiono l’anima e il cuore.
Se l’amore è quello vero, si può “svegliare la parte del cuore”, con pazienza e tempo, cose che oggi raramente abbiamo.
Da una tua citazione racconti: «Non ho voluto cercare un filo conduttore per i testi delle mie canzoni –ho preferito semplicemente vivere intensamente ogni momento di scrittura e ho portato le mie “distrazioni” quotidiane in musica. Mi sono ritrovata spesso in luoghi già conosciuti a passeggiare e pensare, lasciandomi trasportare dai ricordi». Quanto il tempo insegna?
Moltissimo per chi ha voglia di sentire ed imparare. Si sa che “non esiste peggior sordo di chi non vuol ascoltare” e quindi il tempo ci può far capire tantissime cose, basta saperle ricevere nel modo giusto.
7. Progetti per il futuro? Ci saranno date Italiane?
Ho iniziato già a lavorare sul mio secondo Album e stiamo programmando le date per il Tour Estivo che di sicuro mi porterà anche in Italia.
Dulcine Annamaria Pecoraro
Staff di DELIRI PROGRESSIVI
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