
Ho ascoltato questo album dal titolo emblematico: "Give me my rock'n'Roll back" per tutta la settimana e devo dire che la frase che mi è uscita dal cuore è la seguente: "Questo è un folle".
Si, perchè solo un folle poteva fondere in un mix incredibile tre decenni di rock.
alcuni anni fa
Il disco inizia con "Why can't we stay that way" un pezzo da divano, ma non un lento, uno di quelli che se sei in casa, sul divano ci salti sopra come un pazzo scatenato. "Let me go" lascia subito scoprire intendere che dalla chitarra ne sentiremo davvero delle belle. La canzone prende bene, ha un dna che deriva da questo nuovo rock inglese attuale. "The Rockenrollest" è travolgente, dopo un inizio alla Black Keys ecco il fantasma di Iggy Pop e dei suo Stooges prende forma, in un pezzo davvero ottimo. Si capisce che sono entusiasta? Perchè non voglio assolutamente nasconderlo. "Red this ever" da un po' di riposo al disco, anche se non è una ballad. Emoziona " Typical awakening" una canzone più soft, davvero molto bella. Anche qui non vi aspettate la ballad alla scorpions, ma un pezzo soft che contiene acido, davvero scura, con in sottofondo una chitarra decisamente imperiale. Gas in fondo con "Give me my rock'n'roll back" la title track. Pezzo alternative con venature stoner (che poi mi domando sembre cosa si intenda per alternative). C'è da dire che con questa canzone Karto inizia un viaggio nel rock americano più energico e aggiungo che è davvero un gran guitar-man. "Lawyer of Mayhem" apre una nuova strada. Praticamente Karto abbraccia davvero generi e decenni, senza mai venire a noia o propendere verso un qualcosa, in questa canzone, un assolo stile Muse davvero pazzesco. "Shee" contiene tracce di Kasabian e ciò che di bello produce oggi il rock inglese. "Whatever you want" mantierne ancra alto il livello del disco. ogni volta che cambi canzone ti sembra che porti verso un lido , poi la canzone approda tutto da 'un altra parte, e poi sinceramente la sua chitarra è un valore aggiunto che fa crescere il livello di questo fottutissimo album di rock'n'roll.
"(Don't stop my) Breakdown" chiude l'album ed è energia allo stato brado.
Chiedo venia, per essermi lasciato trasportare dalla gioia, ma questo album di Giovanni Cartei alias Karto, mi ha davvero sorpreso e penso che continuerò ad ascoltarlo, anzo lo rimetto subito nel mio stereo.
Roberto Bruno