"Terribilmente Démodé" si classifica tra i primi cinque candidati alla Targa Tenco come miglior disco in dialetto 2015, il più grande riconoscimento che c'è in Italia per la musica d'autore.
"Un disco fuori dal tempo ma contemporaneo come pochi, portatore di goduria estetica a mille..una manna uditiva di spessore, un capolavoro – senza mezzi termini". Max Sannella su Rockshock.it
"Moffa ha ormai raggiunto una grande maturità compositiva e interpretativa, rifugge da beceri stilemi world music e persegue una sua linea artistica di grande suggestione... Questo è un disco ottimamente arrangiato, ben suonato, ben prodotto e, non ultimo, suona di brutto!" A. Del Favero - Folk Bulletin
Moffa, che si destreggia con la sua voce profonda tra chitarre, zampogne e altri strumenti, è tutt'altro che demodè come vorrebbe farci intendere; è, anzi, musicista che adegua la tradizione al contemporaneo – certe chitarre che potrebbero essere uscite da un disco di Knopfler – senza snaturarne lo spirito – semplice ma efficace – originario. Andrea Belmonte – La Scena.it
“Terribilmente démodé” non offre un songwriting dal tratto estetizzante ammantato di retorica paesana e di ritorno alle ‘radici’ né dissemina esotismi world. Diversamente, senza sfoggiare arroganza urbana, propone la mappa sonora di un artista dallo stile personale, che attinge al mondo popolare locale in cui è cresciuto. Ancora una volta il sigillo autorale di Moffa sussume molteplici espressioni sonore per raccontare la contemporaneità. Con Giuseppe Moffa, ci si compiace di essere terribilmente démodé! Ciro De Rosa- Bloogfoolk
Giuseppe Moffa (voce, chitarre, zampogna) si esibisce con:
Primiano Di Biase – Tastirere
Domenico Mancini – Violino
Guerino Taresco – Contrabbasso
Somone Talone - Percussioni