Una donna che cambia, si scopre con non poca paura va avanti e non si piega ai desideri degli altri.
Non serve nascondersi o fare finta..la verità ci cerca e ci trova e noi non possiamo che ascoltarla.
Intervista a Roberta di Lorenzo a cura di Roberto Bruno
Tre anni sono stati necessari per realizzare questo disco, sentivo il bisogno di mettere in ordine i pensieri, questo album ha avuto una gestazione lunga e una realizzazione rapida, perché una volta entrata in studio tutto è stato
“ facile” un parto naturale insomma!
Tre anni in cui ho scritto, ho lavorato in teatro e ho stretto collaborazioni artistiche che hanno alimentato in me la voglia di continuare a fare musica.
2) "Adesso guardami" sembra detto in modo imperativo, a chi è rivolto e cosa vuoi far vedere con questo disco?
Adesso Guardami è la confessione di una donna allo specchio.
Una donna che cambia, si scopre con non poca paura va avanti e non si piega ai desideri degli altri.
Non serve nascondersi o fare finta..la verità ci cerca e ci trova e noi non possiamo che ascoltarla.
Nella canzone che porta questo titolo di questo parlo.
Vivere senza compromessi me e l’ arte..non dividere mai più i due aspetti..fare pace con la nostra faccia , buttando giù la maschera..vivere la vita sul palcoscenico e non fingere uno spettacolo che non c’ è .
3) In questo tuo nuovo album, ti ho trovata malinconica in alcuni momenti e in altri graffiante e tosta. Tu come ti vedi?
Credo di essere tutte queste cose..ma è una mia idea. Sono convinta che abbiamo dentro tutti i colori ..ovvio che alcuni aspetti siano più dominanti, ma questo è generato dall’ educazione, dalle nostre esperienze e da ciò che vogliamo essere; prima o poi tutti gli aspetti di noi verranno fuori, emergeranno naturalmente.
La malinconia è un tratto che mi contraddistingue certo, perché mi proietto in avanti tutti i giorni, ma butto sempre un occhio a ciò che ho lasciato dietro di me; per non dimenticare; per non gettare via niente.
Non si tratta di tristezza, al contrario, questo è un album ottimista, con momenti musicali solari e pieni di speranza.
"Adesso Guardami" è del tutto autobiografico, quindi nessuna censura dei sentimenti, nessuna bugia, ho scelto di spogliarmi di fronte al pubblico, ma prima di tutto: di fronte allo specchio.
Guardarmi in silenzio e scorgere punti di forza e difetti è stato terapeutico per me.
L’ animo graffiante è l’ espressione del mio lato polemico e provocatore.
Per esempio ne “ La storia della mia vita”, mi rifiuto di essere come gli altri si aspetterebbero che io fossi
Non l ho mai fatto, non ho mai voluto compiacere o piacere a tutti. Sarebbe un torto e la porta per l’insoddisfazione.
4) La Roberta che preferisco (ma forse è dovuto ai miei gusti musicali piuttosto rock) è quella di "La storia della mia vita". Musicalmente mi piace il tuo album, ed un mio plauso va in particolare alla bella chitarra.
Chi sono i musicisti che hanno suonato?
La scelta dei musicisti è stata scrupolosa, io e Paolo La Felice avevamo in mente un preciso suono e i ragazzi che hanno suonato con noi, hanno messo sul tavolo prima il cuore e la disponibilità, il suono è stata una conseguenza spontanea e naturale.
Osvaldo di Dio alle chitarre…ha improvvisato tutti i soli che sono nel disco, la maggior parte delle chitarre sono state registrate e lasciate senza troppe take, lo considero tra i più bravi chitarristi in questo momento.
Nik Taccori alla batteria…grande precisione , gusto ma soprattutto cuore.
Andrea Viti al basso…ha curato tutte le linee di basso come fossero una seconda voce, cosa che adoro.
Il basso è lo strumento che più preferisco… caldo, dominante e mai invadente. C’ è un uso raffinato e attento dell’ elettronica curato da Paolo Gozzetti. I fiati sono suonati da Roberto Romano, straordinaria inventiva.
E infine gli archi suonati interamente da Feyzi Brera, il quale ha scritto gli arrangiamenti.
Lo considero una mente geniale. Al pianoforte la sottoscritta.
5) I tuoi testi sono molto profondi, hanno un che di autobiografico, inoltre dimmi se sbaglio, sembra ci sia un momento di crisi passata che però volge verso la positività... complimenti davvero.
Vivo continue crisi e momenti di passaggio; quando mi capita di sedermi in un momento comodo, mi preoccupo sempre un po’; per me la crisi è movimento, è trasformazione; è la necessità che la mente ha di evolversi, di spostarsi da un punto fermo per raggiungerne un altro.
Sicuramente i momenti peggiori della mia vita mi hanno dato la possibilità di interrogarmi.
Il dubbio è la mia filosofia di vita che si trasforma nell’ unica certezza che ho: quella di voler crescere e scoprire aspetti che avevo ignorato prima. La meraviglia continua che sento di fronte agli eventi della vita ne è la prova.
Anche la tristezza, il vuoto, la solitudine, sono sentimenti e stati d’ animo nobili, senza i quali è impossibile scrivere.
La felicità è la carota di fronte al cavallo, ma non ho mai visto un solo cavallo accontentarsi di una carota sola,
ne vuole sempre un’ altra, quindi la felicità è un grosso paradosso che ci spinge in avanti, come cavalli.
La cerchiamo, la desideriamo ma la superiamo ogni volta e dopo di essa, spesso crolliamo in un punto di domanda:
E adesso?
Non cerco la felicità, cerco luoghi nuovi e nuove direzioni, posti in cui contemplare il tempo con le parole e i suoni che scelgo.
La felicità è un momento in cui inciampiamo senza farci male. Ci piace, ma poi scivola via e ricominciamo tutto;
questo meccanismo ci tiene vivi.
6) Per l'estate che progetti hai?
Sono in piena promozione, quindi mi aspettano appuntamenti live e ospitate in radio.
Nel frattempo ho in cantiere un paio di progetti a cui sto lavorando e che vedranno coinvolte amiche musiciste che stimo molto. Entro settembre una novità.
7) Vuoi mandare un saluto ai lettori di Deliri progressivi?
Il progresso è un lucido delirio da inseguire, quindi: scegliete e inseguite sempre buona musica!
Un saluto a voi lettori e un grazie di cuore !
Roberto Bruno