che fosse la corretta espressione della mia musicalità ed anche della mia personalità,
ho scelto di proporre della musica per pianoforte solo,
che rappresenta insieme una sfida ed una opportunità:
Intervista a Roberto Binetti a cura di Roberto Bruno
Sin dalle prime note il brano mi ha evocato delle gocce di pioggia che battono sui vetri, una cadenza ben definita di suoni d’acqua che cadono sempre uguali eppure diversi, perché l’acqua non la puoi costringere; e allora queste singole gocce diventano un insieme armonico per ritrovarsi nel grande lago della vita, l’eterno percorso dell’acqua. Questo è solo il mio significato, ma ognuno di noi può trarne il proprio personale seguendo la propria fantasia, è questa la concezione dell’album.
"Universo e fantasia" è il titolo del suo album, quanto è difficile essere un pianista oggi in Italia?
Penso si possa dire che sia difficile oggi in Italia essere un musicista, in quanto la fruizione della musica ha subìto dei grandi cambiamenti che vanno ad impattare su coloro i quali creano musica: è vero che le nuove tecnologie danno l’opportunità di proporsi quasi senza confini, però dall’altro lato ormai disponiamo di un catalogo musicale di vastissime proporzioni e della possibilità di fruirne praticamente senza regole, dunque riuscire a vivere del proprio lavoro rischia di diventare una chimera difficilmente raggiungibile.
Scorrendo la sua vita, leggo che è da molto tempo che suona ad alti livelli il piano, come mai si è deciso solo quest'anno a incidere il suo album?
Fondamentalmente dopo molteplici collaborazioni ho sentito il desiderio di proporre una musica che fosse la corretta espressione della mia musicalità ed anche della mia personalità, ed ho scelto di proporre della musica per pianoforte solo, che rappresenta insieme una sfida ed una opportunità: una sfida perché suonare senza la possibilità di appoggiarsi ad altre sonorità o alla sezione ritmica significa essere soli davanti alle note, una opportunità perché avevo campo libero per proporre la parte più melodica ed armonica della mia musica, con qualche piccolo accenno al mio aspetto jazzistico.
Lo ha scritto tutto insieme nell'ultimo periodo oppure ci sono musiche scritte nel corso della sua vita?
La composizione dei brani è avvenuta nell’arco di quasi un anno, dunque si tratta di musica nata in un arco ben definito di tempo abbastanza recente, ma che comunque coinvolgono le esperienze e la musicalità di una vita.
Cercando di capire qualcosa in più dal titolo, Universo Fantasia sono per lei in questo disco due cose separate oppure due cose all'unisono?
Indubbiamente due elementi all’unisono, seppur ognuno con una propria personalità: sono melodia ed armonia che si integrano con il jazz e l’improvvisazione, nella ricerca di un equilibrio che possa andare a toccare l’intimità ed il significato della musica e che riesca a dare delle emozioni per cui chi ascolta possa volare con la mente e con le note, per creare il proprio universo fantasia.
Il 25 febbraio c'è stato il suo concerto a Milano. Com'è andata?
Il concerto di presentazione del cd è una bella occasione di incontro e di condivisione di musica e di emozioni:
Ho suonato accompagnato da Francesca Ruffilli al violoncello, ed insieme abbiamo creato melodie cantabili calme e contemplative oppure incalzanti e dinamiche, cercando di arrivare al cuore ed alla mente di chi ha ascoltato.
A chi sono dedicate le sue musiche?
“Dedicato a chi si emoziona con gli occhi chiusi” è la frase che ho voluto scrivere sulla copertina del cd: mi piace pensare che la mia musica possa essere rivolta a tutti coloro i quali vogliono volare con la fantasia, a chi si emoziona per un pensiero, per un colore, per un momento. A mio parere il musicista deve saper offrire all’ascoltatore delle emozioni, deve suggerire una chiave di lettura musicale che ognuno possa elaborare ed interpretare in modo personale secondo il proprio istinto e il proprio modo di essere di quel momento, fino ad arrivare a creare quel mondo parallelo fatto di suoni e fantasie che solo la musica riesce a far vivere, il proprio personale Universo Fantasia.
Vuole mandare un saluto ai lettori di Deliri progressivi?
Con la Fantasia possiamo muovere la Musica, ma anche la Mente!
Grazie e tutti e buon ascolto.
Roberto Bruno