Intervista a cura di Roberto Bruno
La musica, ha milioni di generi suddivi in sotto generi.
Ci sono decine e decine di tipi di rock, catalogati dai media del mondo. Personalmente, ne conosco solo uno: il Rock, quello vero, quello sudato, quello non costruito dalle tv, quello che nasce da una cantina.
L'artista che Deliri Progressivi ha intervistato questa settimana, può veramente dire che il suo grande successo, sia partito da una cantina: quella che si trova a Firenze, in via de'Bardi 32.
A distanza di anni, la sua band, non prova più in quella cantina, ma ormai,
è diventata un vero e proprio tour emozionale,
per ogni fan della città e specialmente per coloro che arrivano da fuori.
Di chi stiamo parlando?
Ma di Ghigo Renzulli, storico chitarrista dei Litfiba.
I Litfiba: Una band coraggiosa, una band grande ed immensa del panorama rock italiano, sicuramente, dal momento della loro nascita, la più grande in assoluto. Hanno appena terminato un trionfale tour dedicato alla TRILOGIA DEL POTERE, dove hanno suonato in tutta Italia, riscuotendo successi e tutto esaurito (avevate qualche dubbio?). I Litfiba, sono un patrimonio della musica italiana e Ghigo, ha ormai da molti anni il suo personalissimo suono, quello che se lo ascolti, capisci subito che è lui e questo è un privilegio per pochi o almeno per i più grandi. Ha anche altri lati positivi, al primo posto metto l'umiltà. Perchè nonostante sia da anni, un chitarrista affermato, un idolo per molti, continua a comportarsi così, come se nulla fosse, come quell'amico che conosci da anni.
Questa chiacchierata vi renderà meglio l'idea.
Buona lettura.
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D) Federico Renzulli, alias Ghigo: Storico chitarrista del rock italiano,
cosa è cambiato nel tuo modo di suonare in questi anni?
Nella mia carriera ho avuto molte influenze e contaminazioni, ho praticamente suonato quasi tutti i generi musicali, a parte il Free Jazz, la Classica e pochi altri…tutto ciò ha contribuito a costruire la mia personalità, che, soprattutto a partire dagli anni ’90, si e’ ben definita nel mio particolare stile personale. Molta gente mi dice che posso anche smettere di cambiare strumenti e amplificatori, tanto qualsiasi chitarra prendo in mano, il suono che esce fuori è sempre lo stesso…ahahah… passo dei periodi dove preferisco suonare più duro , ed altri dove ricerco di più la raffinatezza…ma sono solo sfaccettature di me stesso. Rispetto al passato, sono diventato ancora più attento alla armonia generale, senza perdere in istintività. Negli anni ’80 la chitarra aveva un ruolo più contenuto nei confronti della musica del periodo, più tastieristica … ma con gli anni ‘90 ha ripreso la importanza dei Tempi Eroici e , chiaramente , io mi trovo più a mio agio e mi sento molto più realizzato, soprattutto quando suono con una band formata da ottimi musicisti che mi permettono di poter esprimere la mia vera mano chitarristica.
D) Hai suonato nel progetto “VDB23” di Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi.
Come nasce la collaborazione per questo progetto e cosa ne pensi?
VDB23 non è stata la prima delle mie piccole collaborazioni…ne ho fatte altre nel passato, anche se in realtà non ho mai amato più di tanto i famosi “Duetti e Terzetti …Gianni me lo ha semplicemente chiesto, e dato che io nutro molta stima artistica per Gianni Maroccolo , mi ha fatto molto piacere , ed ho registrato a casa mia un solo di chitarra su un suo brano (che poi era una cover).
D) Cavalchi la tecnologia in modo diretto rispetto a molti altri artisti importanti,
con molta umiltà rispondi ai tuoi fans su Facebook, sia in privato che sulla pagina.
Cosa ne pensi dei social forum e di questo modo di colloquiare?
Ti racconto un aneddoto : ho assistito tanti anni fa a due concerti diversi da dietro il palco…. Mi ricordo una cantante italiana famosa, di cui non faccio il nome , che scendendo dal palco dopo il concerto urtò un tecnico inavvertitamente… immediatamente lo mandò a fare in culo dicendogli di levarsi dai coglioni… stessa situazione al Mandela Forum a Firenze al concerto di Tina Turner, Tina scende dal palco e inavvertitamente urta un tecnico… si scusa con dolcezza e chiede al tecnico se gli ha fatto male… Penso che i social forum, usati bene siano una grande cosa che permette a chiunque di colloquiare con il prossimo (Fake permettendo)…a me personalmente piace questo modo di interpretare i social forum, se altri artisti vogliono interpretarli in maniera diversa e più distaccata, sono cavoli loro…e penso che la umiltà sia una componente basilare nei confronti delle persone che, con il loro apprezzamento , ti permettono di continuare a fare l’artista… i grossi artisti internazionali insegnano, purtroppo in Italia tendiamo ad essere sempre piccoli provinciali di serie B e C, con molta puzza sotto al naso.
D) Ci presenti il tuo nuovo blog: GRFC.... http://grfc-official.blogspot.it/
Più che presentarvelo Vi invito a farci un salto… e’ ancora agli inizi, ma conto , insieme agli ideatori e alle persone che lo gestiscono con passione, di renderlo sempre più interessante, vario e razionalmente documentato, cercando di pubblicare il più possibile anche materiale raro ed inedito, scaricabile, senza chiaramente nessuna mercificazione…
D) Oltre a “Suonare, Suonare” (cit. PFM) quali sono le tue passioni extra musicali?
Dopo la musica c’e’ subito la famiglia…poi in terza posizione arriva la Pesca in Mare. Ti confesso che le più belle arie musicali e Riff chitarristici dei Litfiba, mi sono venute in testa mentre stavo a pescare al mare….Chiaramente bisogna sempre avere dietro un piccolo registratore palmare digitale (prima era a cassetta…)… consiglio a molti artisti di casa nostra di intraprendere questo sport , magari ,così facendo, la qualità della musica italiana migliorerebbe… ahahah…
D) Praticamente traspare che non ti fermi mai.
Hai mai pensato di usare questa tua iper attività per un disco solista?
In realtà tutti quelli che mi conoscono mi definiscono abbastanza pigro, sono iperattivo solo quando ne ho voglia…Fino ad adesso non ho mai sentito la esigenza di un disco solista , perché , suonando la mia musica con i litfiba , mi sento decisamente realizzato … Io fondamentalmente, mi sento un compositore più che un chitarrista, e farò un disco solista quando sentirò l’esigenza di fare qualcosa di esclusivamente strumentale ed artistico.
D) In questo periodo cosa e chi prediligi ascoltare?
Ho sempre ascoltato musica molto varia…ti faccio l’elenco dei dischi che ho comprato negli ultimi tre mesi che sono dentro il mio porta CD portatile…(che mi porto sempre dietro e che ascolto sia in auto che nel mio studio, e nei miei due stereo in casa)…
MUSE: Origin of symmetry e The Resistance.
MARK LANEGAN: Scraps at Midnight.
THE GUTTER TWINS: Blues funeral e Saturnalia.
PEARL JAM: Lost dogs e Lightning bolt.
JOE BONAMASSA: Black Rock e Driving towards the daylight.
GARBAGE: Not your kind of people.
VINICIO CAPOSSELA: Marinai, profeti e balene Rebetiko gymnastass.
ASTOR PIAZZOLLA una compilation tripla.
STEVE RAY VAUGHAN: una compilation doppia.
KAMELOT: Silverhorn e una compilation precedente.
RAMMSTEIN: Flugrekorder nicht offnen (Mi mancava alla collezione).
HENRY MANCINI: una compilation con i maggiori successi.
QUEENSRYCHE: Operation mindcrime II.
D) Dal 24 febbraio ci sarà la fiera della musica all'interno del Centro Commerciale di Sesto Fiorentino. Ti va di presentare questo avvenimento?
Sarà una serata interessante.… Ho messo a disposizione della fiera il documentario sulla tournee di 17 re del 1987 , girato e montato dal nostro fonico di palco, a cui richiesi personalmente una copia per me stesso , e di cui ,solo io , posseggo una copia digitale, visto che anni fa ebbi la accortezza di passarla da VHS a DVD e ad HD prima che il tempo deteriorasse irrimediabilmente la cassetta originale….
Porterò una copia del DVD che dopo la proiezione riporterò a casa nel mio archivio…
D) C'è un posto dove ti piacerebbe suonare? E se si per quale motivo?
Mi piacerebbe fare un tour nell’Europa dell’Est…Polonia, Romania, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, repubblica Ceca, e la ex unione Sovietica… ci abbiamo provato diverse volte ,ma non siamo mai riusciti a convincere nessuno a rischiare (finanziariamente) un tour… peccato…
Ghigo Renzulli, per l'importanza sua e della sua band, (i Litfiba), nel panorama rock italiano, potrebbe essere paragonato per importanza ad un Blackmore, ad un Page ad un Richards italiano...
Forse lui questo se lo immagina, ma di sicuro non lo dà a vedere.
Per scoprire di più su Ghigo Renzulli:
http://grfc-official.blogspot.it/
https://www.facebook.com/grfc.official?fref=ts
https://www.facebook.com/GhigoRenzulliofficial?fref=ts
Roberto Bruno