L'italiano è una lingua bellissima che però viene un po' bistrattata. Chi va all'estero è costretto a tradurre i propri testi in inglese o spagnolo, invece sarebbe bello poter cantare nella nostra lingua.
Intervista ai Santa Margaret a cura di Annamaria Pecoraro
La nostra filosofia è cercare di riportare alla luce quelle che sono le cose vere rispetto alle cose più costruite. Via l'ipocrisia, nella sua finzione e nel giudicare gli altri, bisogna riuscire a superare i propri limiti e soprattutto quelli che la vita ci impone, cercando però di rimanere ancorati a ciò che c'è di vero. Anche per questo ad esempio abbiamo registrato in analogico,per questo abbiamo fatto il vinile. oggi effettivamente il supporto che rappresenta la musica è di nuovo il vinile perché il CD oramai è passato, è vetusto e non rappresenta più la musica, rendendoci conto di tutto questo, il messaggio che vogliamo lanciare è: "Cercare di secernere il vero dal falso, e se si hanno dei sogni perseguirli e non mollare la strada fino a che non si raggiunge lo scopo".
2) E come mai vi siete appellati ad una santa?
Santa Margaret è un nome che ci è venuto pensando alle nostre origini, quindi all'Italia che si trova abbastanza a sud del mondo. Volevamo un nome che ispirasse qualcosa di caldo, però volevamo che fosse anche internazionale e Santa Margaret lo è, basti pensare ad altri nomi come Santa Barbara o Santa Monica, che stanno dall'altra parte del mondo. Volevamo così unire le due cose ed anche aggiungere qualcosa di femminile essendoci nella band io (Angelica la cantante) ed essendo ultimamente raro vedere una band con una donna tra i componenti. Santa invece sta per il fatto che visto che sono l'unica donna sopportare i componenti maschi mi fa diventare Santa, così mi serviva un po' di gratitudine.
3) Un ritorno al formato vinile il vostro. anni fa lo davano per spacciato e invece per fortuna ad oggi c'è un bel ritorno di questo formato. Tra l'altro la copertina è molto bella da apprezzare e questo grazie anche al fatto di essere in un Lp come mai questa scelta?
Per come lo intendiamo noi il disco deve essere una vera opera d'arte e quindi a partire proprio dalla copertina. Il vinile appunto permette maggiormente rispetto al formato digitale di potersi dedicare alla copertina. Con l'avvento dei cd la copertina è stata la prima cosa che in un disco ne ha risentito. Su vinile invece la copertina trova la sua dimensione migliore e questo grazie soprattutto alla grandezza del formato vinile. Diciamo che il disegno della copertina rappresenta per Shout l'autore, la personale rappresentazione del titolo e del nostro album. Diciamo che descrivendola si capisce che: la rotella di liquirizia che in realtà può sembrare un vinile, non è altro che un serpente, solo che chi osserva se ne accorge soltanto se ha in mano il disco e lo può girare. il serpente rappresenta un ritorno, una vendetta dolce e positiva.
4) "Il suono analogico cova la sua vendetta Vol. 1" è il titolo del vostro album, quindi possiamo aspettarci un volume 2?
Il volume 2 è già pronto ed è già stato registrato anche questo in analogico . Solo che noi considerandoci emergenti totali, invece di farne uscire uno unico ci piaceva far uscire un secondo volume a distanza di poco tempo e in due uscite separate.
5) Voi vi ritenete emergenti, ma io fino ad un certo punto. Penso che avete aperto i concerti dei Deep Purple e di Beth Art ed è una cosa che non capita a tutti . Che emozione avete provato?
Un emozione enorme, ad oggi per me le emozioni iù grandi sono state proprio l'apertura ai concerti live di questi grandi artisti. La nostra dimensione è quella del live e un po' potrete ascoltarlo nella seconda parte del vinile, dove abbiamo inserito l'ultima canzone che è una parte di una live session. Tra l'altro nei nostri concerti riarrangiamo le canzoni rispetto al disco rendendole ancora più ricche, per cui aprire questi concerti è stato veramente emozionante, anche se in due tipi diversi di emozione. Ad esempio i Deep Purple leggende del rock con un pubblico molto difficile, per noi è stato bellissimo riuscire a conquistare il pubblico. Beth Art penso sia una delle cantanti femminili viventi nel blues tra le migliori in assoluto. Quindi avevamo una grande responsabilità e per me ricevere i suoi complimenti è stata una gratificazione enorme.
6) Angelica quali sono i sogni dei Santa Margaret?
Sicuramente il sogno dei Santa Margaret è di poter suonare tanto e fare molti concerti live, magari potendo avere un nostro pubblico. Abbiamo delle nostre date, dove stiamo ottenendo degli ottimi riscontri dal pubblico. Capiamo anche che il momento è difficile, ma noi ci crediamo e ci speriamo. Ci piacerebbe molto andare all'estero, visto anche che abbiamo un sound piuttosto internazionale e naturalmente ci piacerebbe anche qualche bella collaborazione. Un altro sogno è quello di poter cantare in italiano all'estero. L'italiano è una lingua bellissima che però viene un po' bistrattata. Chi va all'estero è costretto a tradurre i propri testi in inglese o spagnolo, invece sarebbe bello poter cantare nella nostra lingua.
7) La vostra canzone "Riderò" fa parte della colonna sonora del film di Aldo, Giovanni e Giacomo " Il ricco, il povero e il maggiordomo" . Com'è nata questa collaborazione e com'è siete arrivati a scegliere questa canzone?
La scelta è stata fatta da loro, sono andati in giro tra le varie case discografiche e si sono imbattuti nei nostri pezzi.
Loro cercavano delle canzoni ed hanno scelto due delle nostre, inizialmente per il trailer invece poi "Ridero" è finita anche in due scene del film. L'altra canzone invece farà parte del volume 2 che uscirà tra poco. Per noi è stato molto bello in quanto li adoriamo e siamo fans dalla prima ora della loro carriera .
8) Il video della vostra canzone "La strada" è stato scelto da MTV come Best Of New Generation 2014: tra i video dei gruppi selezionati nel corso dell’anno come “artisti del mese” e messo in rotazione per un mese fino al 20 gennaio. Siete contenti di questo?
Felici, anche perchè Mtv è stata la prima a credere in noi. eravamo stati selezionati a suo tempo come "artisti del mese" e ritrovarsi a fine anno nel best of ci ha fatto immensamente piacere. Questa cosa assieme alla partecipazione al film di Aldo, Giovanni e Giacomo, ci hanno regalato una fine d'anno coi fiocchi.
9) Ho trovato molto bello il video,sembra che racchiuda la realtà dei Santa Margaret come ci hai raccontato che ne pensi?
Nel disco si parla spesso del cercare di realizzare i propri sogni, le proprie aspirazioni. anzi più grandi sono quest'ultime più grandi possono essere i sogni. Noi passiamo la vita a sognare e credo che chiunque si occupi di arte passi la vita a sognare.
10) Ai giovani che vogliono intraprendere la vostra strada che consigli vorresti dare?
Di farlo, di non restare con le mani in mano. E soprattutto di non abbattersi alle prime sconfitte, ai primi rifiuti.
Dulcinea Anamaria Pecoraro