ho le idee abbastanza chiare sulla mia musica e ho imparato a seguire maggiormente l'istinto,
inoltre la voglia di rimettermi in gioco non è mai andata via e la chitarra è sempre con me.
Intervista a Davide Liperoti a cura di Roberto Bruno
Oggi, per iniziare bene l'anno nuovo, vi pubblichiamo l'intervista che ho fatto a Davide Liperoti, cantautore italiano, molto interessante, che il 30 settembre ha fatto uscire il suo album: "Stato di fermo".
Scommettiamo che ne sentiremo parlare?
Hai uno stile che ricorda un po' Daniele Silvestri, quali sono gli artisti che ti hanno ispirato maggiormente?
Silvestri è un grande cantautore, mi hanno sempre affascinato i suoi testi, soprattutto per il modo originale in cui usa le parole. In effetti Timido lo ricorda...e lo ritengo un bellissimo complimento. Ascolto tanta musica, per lo più estera
e non saprei dire chi mi ha ispirato maggiormente, probabilmente la mia musica è una sintesi di più influenze.
L'unica cosa che posso dire è che nelle mie playlist alcuni artisti non mancano mai: Johnny Cash,
Smashing Pumpkins, Coldplay, Radiohead, Beatles, Strokes, MGMT e tanti altri...
"Timido" è una canzone molto solare, come nasce?
Timido" è un brano che ho scritto qualche anno fa e descrive in modo ironico un classico venerdì' sera con gli amici. Si cercava di esorcizzare la timidezza con l'alcool per sentirsi più intraprendenti e disinibiti, solo che il risultato quasi mai era quello sperato, e come dice la canzone "Stupido, se a pensare resta solo il gomito"....
La tua vita musicale nasce con la chitarra e poi ogni volta ami rimetterti in gioco.
Oggi che tipo di artista ti senti?
Mi definirei un cantautore istintivo, quasi mai decido a priori che tipo di canzone scrivere.
Solitamente parte tutto da una frase o dalla descrizione di un'immagine, ma solo dopo averne scritte alcune riesco
a dare un'identità al brano. Oggi mi sento più maturo e deciso rispetto a qualche anno fa, ho le idee abbastanza chiare sulla mia musica e ho imparato a seguire maggiormente l'istinto, inoltre la voglia di rimettermi in gioco non è mai andata via e la chitarra è sempre con me.
L'estate 2015 ti ha visto in tour e per l'inverno che progetti hai?
Il piccolo tour di quest'estate è stato molto appagante, più di 20 date in meno di un mese, l'affetto del pubblico e di tutte le persone che hanno collaborato è stata la cosa che mi ha reso più felice.
Il prossimo passo è continuare con i live. Insieme alla band, sto preparando un bellissimo spettacolo che porterò ovunque mi verrà data l'opportunità di suonare.
Qual'è il sogno di oggi di Davide Liperoti?
Il mio sogno oggi, è poter vivere di musica. Riuscire a trasformare la propria passione in un lavoro, credo sia un privilegio incredibile, ma i sacrifici necessari non sono pochi. Ogni traguardo raggiunto, piccolo o grande che sia, mi aiuta a rimanere concentrato nel perseguire questo obiettivo. Il supporto delle persone che apprezzano quello che faccio è fondamentale, lo è ancora di più il lavoro della mia manager e produttrice Lisa Borsari, con cui ho la fortuna di condividere lo stesso sogno, e magari chissà, un giorno suonerò a San Siro...
Roberto Bruno