
L’ingresso di Anna nel mondo della canzone d’autore coincide con l’incontro umano e
professionale, oltre cinquant’anni fa, con il cantautore e artista multimediale Herbert Pagani,
prematuramente scomparso. Lui diventa il suo maestro e lei per lui (come Herbert scrive in
quarta di copertina di un suo album): il mio sguardo sul mondo. Grazie a Pagani, Anna
conosce Arturo Schwarz, storico dell’arte interessato alle opere plastiche di Herbert.
Per il 90° compleanno dell’amico (3 febbraio 2014) Anna compone un omaggio musicale
attraversato dai versi di Pablo Neruda. Leggendo infatti le ultime poesie di Arturo, Anna ha
avuto la sensazione di ritrovare il mondo poetico di sensualità luminosa che aveva colto in
gioventù nei versi di Neruda.
E dunque si è posta una sfida: accostare i due poeti con la voce del canto e con quella del recitato. Ha attribuito la musica cantata a Neruda, più agevole ad essere ricomposto in forma canzone, per la regolarità dei suoi versi misurati in sonetto. Alle parole di Schwarz, invece, ha dedicato la voce recitata, più consona ad esprimere la libertà,
la modernità del suo verso anarchico. L’insieme ha raggiunto, nella sua apparente complessità, una serena compostezza, non priva di una qualche originalità. E’ proprio questa diversità che ne rende difficile il collocamento nel panorama musicale. Invitata a definirsi, Anna azzarda a identificare il suo stile compositivo in pop lieder. L’ascolto comunque risulta gradevole, frutto del piacere che l’autrice ha tratto dall’intimità compositiva con i due poeti.
L’opera passa dal recitato al cantato in modo diversificato ma naturale; il canto: dal minimalista, al drammatico, al pop; la musica: dall’acustico con solo accompagnamento di chitarra, al gruppo ritmico, al sinfonico; ed ha avuto l’apprezzamento entusiasta del prof. Giuseppe Bellini, traduttore ufficiale delle opere di Pablo Neruda.
Il numero 13, titolo del disco, non è casuale. Tredici sono le tracce, così come 13 è il numero che Schwarz, studioso di kabbalah ebraica, menziona in una sua poesia contenuta nell’album.
Anna non è nuova alla sperimentazione letteraria e musicale insieme. Nei suoi tre album precedenti ha infatti musicato le poesie della contemporanea Marc De Pasquali (Danze), di Cesare Pavese (Terra rossa terra nera), i Sonetti di Shakespeare (Al giovane biondo, alla dama bruna). Attualmente sta componendo sulle liriche di Saffo, a cui seguirà un tributo a Herbert Pagani: chiusura di un cerchio iniziato con lui, e che con lui idealmente si concluderà.
Sabato 6 febbraio 2016 la presentazione del disco viene messa in scena: canto e recitazione di brani scelti, nonché omaggio coreutico alle specificità biografiche dei due poeti. Per Pablo Neruda, vissuto tra Cile e Spagna, danza flamenca con le coreografie di Mara Terzi. Per Arturo Schwarz, cultore fra l’altro di arte e filosofia
indiana: posizioni yoga su musica e poesia di Rabindranath Tagore.
Anna Jencek
13 Tredici tracce per cantare Neruda recitare Schwarz
DICONO DI “13”
…Il risultato è davvero straordinario, ed è un vero piacere estetico ascoltare le poesie di Neruda in una lettura così partecipe ed emozionante. Sono molto grato e faccio i miei complimenti...
Giuseppe Bellini (Docente di letteratura spagnola all’Università Statale di Milano, saggista, scrittore, traduttore ufficiale delle opere di Pablo Neruda)
Ogni vera arte nasce dall'accostamento, fortuito oppure consapevole, di due o più elementi dalla natura apparentemente disparata. Così, solo ad una vera artista come Anna Jencek poteva venire in mente di accostare le mie poesie con quelle di Neruda - così diverse in apparenza ma in un certo senso così unite, se mi è concesso, dalla comune celebrazione dell'universo femminile. Ad amalgamare questi universi eterogenei, 13 diversi componimenti musicali ammaliatori ed originalissimi. Ricordando che, secondo la scienza della gematria, 13 è il numero
dell'Amore.
Arturo Schwarz (Saggista, poeta, scrittore, storico dell’arte)
…E’ BELLISSIMO! La musica, gli arrangiamenti, il mixaggio sono davvero un’opera d’arte; la voce così vicina e suadente nel recitato mi piace moltissimo, tutto l’equilibrio del cd dimostra un grande lavoro, una grande cura e il tanto talento di tutti quelli che ci hanno lavorato.
Bravissima Anna!...
Ori Jedlowski (Compositrice, cantante, concertista, docente di chitarra classica al Conservatorio “Giuseppe
Verdi” di Milano)
l
NOTE BIOGRAFICHE
Pablo Neruda: poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato tra gli autori più importanti del Novecento.
La sua poesia abbraccia surrealismo e realismo, tra i suoi modelli si ricordano Arthur Rimabud e Walt Whitman. Premio Nobel per la letteratura nel 1971 , Neruda accosta alla poesia un fervente impegno politico, dapprima ricoprendo la carica di senatore per il Partito Comunista e successivamente, dopo svariati mesi d’esilio, appoggiando l’ascesa di Salvador Allende, bruscamente interrotta dal golpe di Pinochet. Morì in circostanze ancora non del tutto chiarite. Tra i suoi copiosi lavori si ricordano Canto general (1950), Los Versos del Capitán (1953), Cento sonetti
d’amore (1959), Las piedras de Chile (1960), Confieso que he vivido (1973).
Arturo Schwarz: storico dell’arte, saggista, studioso e poeta, è senza dubbio uno dei personaggi più importanti
della storia dell’arte contemporanea italiana; ha presentato nella sua galleria milanese i maggiori esponenti delle avanguardie del secondo Novecento, in particolar modo concentrandosi su surrealisti e dadaisti.
Studioso di kabbalah e numerologia, esperto di tantrismo, filosofia ed arte indiana, ha scritto numerosi libri e saggi tra cui Il Surrealismo: ieri e oggi, Cabbalà e alchimia: saggi sugli archetipi comuni, Introduzione all'alchimia indiana, L'arte dell'amore in India e Nepal, Anarchia e creatività.
Anna Jencek: artista poliedrica, attiva nei campi della musica, del teatro, della danza, della letteratura da più di cinquant’anni. Ha studiato danza e musica, fra cui chitarra classica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Collaboratrice fin dagli esordi dell’artista multimediale Herbert Pagani, ha pubblicato sei album, oltre alle collaborazioni discografiche nel campo della canzone d’autore. Nel 1983 ha fondato e dirige tuttora l’associazione di
servizi culturali l’albero dell’arte.