Un sogno di reunion che si realizza in un progetto iniziato ad ottobre 2013.
Il 28 gennaio 2016 verrà pubblicato un esclusivo doppio picture disc autografato, a tiratura limitata e prenotabile on-line sul sito Pooh.it, con 20 brani proposti dal vasto e fedele pubblico della band.
“REUNION - L’ULTIMA NOTTE INSIEME” si concretizzerà in due imperdibili concerti live (organizzati da Ferdinando Salzano, amministratore delegato F&P Group) di 3 ore con brani riadattati per 5 voci: il 10 giugno 2016 - Stadio San Siro Milano e 15 giugno 2016 - Stadio Olimpico Roma.
Un anno intero di sorprese ed eventi che chiuderà per sempre la storia della band all’apice del successo. Il 31 dicembre 2016 i i Pooh scenderanno definitivamente dal palco.
Tra le tante sorprese importanti anche una “SERATA POOH in primavera su RAIUNO”.
Palpabile l’emozione nella gremita sala della conferenza stampa, a Milano il 28 ottobre allo splendido Hotel Boscolo (aprono la presentazione Riccardo Vitanza di Parole e Dintorni e Ferdinando Salzano).
ROBY FACCHINETTI - Ci siamo promessi di arrivare a questo traguardo da tanto tempo. Incredibile, impensabile e miracoloso. Più ci si avvicinava a questo traguardo, più ci credevamo davvero. Abbiamo promesso a noi stessi che meritava la nostra storia sia musicale che umana. La fotografia sempre immaginata! Manca un grande assente il fondatore-poeta dei Pooh, Valerio Negrini (scomparso il 3 gennaio 2013), senza di lui non saremmo qui. La moglie Paola è presente in prima fila.”.
Una reunion “spontanea” ci fu già per omaggiare Valerio Negrini al Teatro Donizetti di Bergamo il 3 gennaio 2013. -
DODI BATTAGLIA - Per un grande appuntamento siamo molto contenti di aver pensato a questa reunion e di aver coinvolto due persone che hanno vissuto con noi gran parte di quelli che sono stati questi 50 anni. Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli hanno accettato con grande entusiasmo. Sono due amici con i quali non abbiamo mai tagliato il cordone ombelicale. Con Stefano abbiamo continuato a collaborare anche quando ha iniziato a realizzare musical. C’è una grande amicizia, stima e rispetto profondo. Così anche con Riccardo, io e lui in particolare ci vediamo spesso e partecipiamo a qualche serata insieme per beneficenza. E’ quindi una grande occasione d’emozione e spero che arrivi a tutto il pubblico nel corso dei festeggiamenti 2016 -
RED CANZIAN - Non avrei mai pensato di trovarmi con il bassista che mi aveva preceduto (Riccardo Fogli). Questa è la formazione che avrebbe dovuto essere sempre. L’anima dei Pooh! Riccardo ha fatto solo i primi 7 anni con i Pooh, ma con delicatezza, determinazione e gusto ha accettato di partecipare al progetto. Lo conosco meno degli altri, ma sta nascendo una bellissima amicizia.
Per il cinquantennale tireremo i fili più belli della nostra storia bit, poi pop, poi rock progressive e così via. Dall’amore al sociale e molto altro, cercheremo di dare la fotografia musicale che ci ha rappresentato. -
Red Canzian è completamente ristabilito dopo l’operazione subita per aneurisma.
RICCARDO FOGLI - Ho una cosa dentro che mi fa stare male, la chiusura della carriera dei POOH …non è così vero?… - afferma incredulo.
- Quando me ne andai dal gruppo, non ci siamo parlati per un po’. Dopo qualche mese ci incontrammo per vedere il film Yuppi Du insieme. Ci siamo guardati e abbracciati. Io piango spesso. Durante i miei concerti (più agresti) le persone mi hanno sempre chiesto se ci sarebbe mai stata la possibilità che un giorno ci saremmo potuti riunire. Sino a che mi sono arrivate le telefonate dei miei fratelli. Ci siamo visti, abbiamo fatto il video. Giunto il mio momento ho cantato, superata l’emozione iniziale quando abbiamo fuso le voci…è stato fortissimo. Per me la reunion ha effetto da ora. Potevo anche dire non ci sto e invece ci sto. -
Roby Facchinetti ricorda a Riccardo Fogli una famosa notte trascorsa insieme in cui Riccardo confessò (dopo 4 mesi che era uscito dai Pooh): “stavo con Nicoletta (riferimento a Patty Pravo) mi sono svegliato alla mattina e ho detto dove sono i miei Pooh e dov’è mia moglie, come mi fossi svegliato da un incubo. -
STEFANO D’ORAZIO - Da quando sono uscito dalla band (6 anni fa) pensare di risalire su quel palco mi poneva una scelta non facile. Invece l’affetto e la determinazione, in particolare di Roby, mi hanno fatto venire i sensi di colpa. Mi ha tormentato dicendo “come farai a spiegare a tutti che non ci sarai nella reunion?” Aveva ragione, come avrei fatto a giustificare il fatto di non esserci, soprattutto a me stesso, dopo che si è passata tutta una vita insieme, e al pubblico che ci ha accompagnati sognando insieme a noi. -
- Tornare insieme sul palco è una buona scelta. La nostalgia è una buona cosa. Un traguardo straordinario che pochi hanno raggiunto, ma è arrivato il tempo di scendere dal palco definitivamente. -
…rimorsi…rimpianti…
DODI BATTAGLIA - Abbiamo fatto una scelta ben precisa di non dedicarci all’estero. C’è stato un momento in cui qualcuno ci ha fatto la proposta, ma era il momento di grandi concerti, eravamo molto costosi e abbiamo preferito coltivare il “praticello di casa”, la popolarità italiana. Ci sono stati gruppi all’estero che con le nostre canzoni hanno fatto successo e potevamo guadagnarcelo noi, ma abbiamo avuto tanta soddisfazione in Italia e noi non la volevamo tradire. Forse questa è l’unica cosa che ci manca, un tour all’estero. Siamo comunque conosciuti in tutto il mondo Australia, Canada, paesi dell’est ,Cina, Giappone ecc. -
Nell’intesa perfetta e in emozione condivisa ed espressa da tutti i 5 componenti, tra ricordi ed aneddoti prosegue
ROBY FACCHINETTI - Non posso che riflettere su questo ultimo atto e tirare le somme, avendo un grandissimo senso di gratitudine per tutte le persone che hanno fatto parte di questa storia, magari anche solo per un giorno. Valerio Negrini, il vero protagonista della nascita dei Pooh. Stefano, Dodi, Red, Riccardo, Mauro Bertoli della primissima formazione, Mario Goretti, Gilberto Faggioli e Bob Gilliot.
Il pubblico che non ci ha mai abbandonati, quello storico che ci segue in ogni nostra tournée (400-500 concerti) è il vero patrimonio. Grazie! Grazie ai giornalisti e anche ai detrattori che ci hanno sempre accompagnati nel bene e nel male. -
Un video augurale con i pensieri di 50 amici musicisti e del mondo dello spettacolo, è stato donato ai Pooh: Pausini (il padre Fabrizio, bassista fece un provino per i Pooh), Elisa, Carlo Conti, Panariello, Modà, Eros Ramazotti, Fiorello, Mannoia, Fabio Volo, Neri Marcorè e molti altri.
Cosa possa succedere tra giugno e dicembre, dopo i due importanti concerti in programma, è tutto in divenire. Sicuramente ci saranno registrazioni live e molto altro materiale, ma per ora è prematuro parlarne.
Di certo il progetto così importante richiede una colonna sonora ancora da stabilire. Probabile quindi un inedito ancora da creare.
Dopo un anno di festeggiamenti, la carriera dei Pooh terminerà il 31 dicembre 2016 sia per quanto riguarda concerti dal vivo che come produzione discografica, pur rimanendo “amici per sempre”, è certo che singolarmente non abbandoneranno il mondo della musica, sperimentando nuovi progetti individuali (produzione di dischi e libri personali sono già storia), come tengono a sottolineare.
Molto motivati e pieni di invidiabile energia i Pooh sono immediatamente alle prove per realizzare i due concerti “con una scaletta straordinaria e profondamente pensata per ogni individualità”.
Nati da un’idea di Valerio Negrini, la band dei Pooh ha superato i 100 milioni di dischi venduti, ed ha ottenuto una miriade di premi e riconoscimenti in Italia e in tutto il mondo.
I POOH possono essere amati o non amati, ma è innegabile che il loro sia un cammino artistico cinquantennale che ha coinvolto tre generazioni. Pionieri sotto vari punti di vista, il loro percorso è fatto di innovazioni che per primi hanno introdotto in Italia (laser e tecnologia), di fatiche, di successi, di censura (Brennero 66 fu il primo brano di un gruppo beat-pop censurato in Italia) e di impegno sociale. Calandosi con umiltà, apertura ed in ascolto fra la gente hanno saputo far vibrare le corde di ogni sensibilità umana in musica-poesia. Un ampio impegno sociale e di denuncia il loro, la cui profondità non sempre è stata adeguatamente evidenziata.
I loro brani hanno toccato temi che vanno dalla condizione carceraria all’ingiustizia (Pensiero - 1971) all’adulterio (Io e te per altri giorni - 1973) e alla prostituzione (Tra la stazione e le stelle - 1976), dall’abuso sessuale (Il silenzio della colomba - 1996) alll’omosessualità (Pierre), al razzismo (Gitano - 1976), da situazioni di emarginazione (La città degli altri - 1978) e di solitudine (Uomini soli - 1990), al disastro nucleare (Il giorno prima - 1984), alla caduta del muro di Berlino e il disagio giovanile (Lettera da Berlino Est - 1983). Dal massacro degli indiani d’America (L’ultima notte di caccia - 1979) al genocidio del popolo Inca (Inca - 1980) e dalla situazione degli aborigeni australiani (La leggenda di Mautoa). all’omaggio ad Ilaria Alpi e a tutti i cronisti che rischiano la vita (Reporter - 2010) e molto molto altro ancora come l’Inno alla pace in “Parsifal”. Tematiche più che mai attuali ed universali che arrivano immediatamente all’anima della gente in uno stimolo d’apertura e di attenzione verso l’altro e verso il mondo.
Successo straordinario quello dei Pooh in una produzione costante che va dal 1966 con “Vieni fuori”, “L’uomo di ieri”, “Per quelli come noi” e l’album d’esordio nel 1971 “Opera Prima” sino ai giorni nostri con “Dove comincia il sole” e “Opera Seconda”….allo stupefacente traguardo della Reunion nei 50 anni di carriera…tutto da vivere nel 2016…nel sapore buono della nostalgia che apre sincero all’imprevedibile futuro per strade diverse.
Boomerang di emozioni…in attesa dei grandi ULTIMI CONCERTI!
http://www.pooh.it
SILVIA CALZOLARI