
vincitore del premio In-Box Blu 2016
Avamposti CalenzanoTeatroFestival 2016
Sabato 17 settembre 2016 – ore 21,30
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
La Società dello Spettacolo_Under35
GIANNI
ispirato alla voce di Gianni Pampanini
di e con
CAROLINE BAGLIONI
supervisore alla regia Michelangelo Bellani
c.l. Grugher
assistente alla regia Nicol Martini
Progetto vincitore Premio Scenario per Ustica 2015
Spettacolo vincitore Premio In-Box 2016
Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, Caroline Baglioni ritrovò tre cassette audio. Tre nastri in cui lo zio Gianni, prima decidere di sparire da questo mondo, aveva inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza.
Continua sabato 17 settembre con “Gianni” uno degli spettacoli rivelazione delle ultime stagioni, l’Avamposti CalenzanoTeatroFestival. Il palco, dopo l’anteprima al Cortile del Bargello, è quello del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze), da venticinque anni sede del Teatro delle Donne (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro).
Vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 e del Premio In-Box Blu 2016, “Gianni” affronta il tema della malattia mentale e, più in generale, quello della solitudine e del disagio, “di stare al mondo” come spiega la stessa Caroline Baglioni, autrice e interprete del testo:
“Avevo circa tredici anni. Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre.
Gianni era proprio grosso e nella mia mente è un film in bianco e nero.
Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era.
Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé mica ce le diceva. Fumava e le ripeteva dentro di sé.
Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina. E fuori. Fuori da tutto quello che voleva.
Non aveva pace Gianni. Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?
Cercava le “condizioni ideali” Gianni, e parlava, parlava di ‘quando prima’. ‘Prima’ era una delle sue parole preferite. Prima Gianni stava bene, si era ammalato da giovane, ma non così giovane da non potersi ricordare del ‘prima’, del basket e delle donne che aveva avuto.
Per dieci anni ho ascoltate quelle tre cassette, riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato solo venti anni dopo. E improvvisamente, ogni volta mi torna vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero”.
Motivazione del Premio Scenario per Ustica 2015
“Colpisce la trasformazione di un materiale biografico intimo e drammatico in un percorso personale di ricerca performativa: la traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il testamento beckettiano di Krapp, ispira una partitura fisica, gestuale, coreografica in un efficace gioco tra due ambiti scenici che si rivelano anche esistenziali. Un lavoro sulla memoria individuale capace di creare uno spazio di comprensione ed empatia che scuote lo spettatore”.
Caroline Baglioni
Diplomata al Centro Universitario Teatrale di Perugia. Ha lavorato in varie produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria. Dal 2012 entra nella compagnia La società dello spettacolo e, al Teatro Valle occupato, con la direzione di Antonio Latella, inizia un percorso da drammaturga. Attualmente con il Teatro Stabile dell’Umbria è impegnata in due nuove produzioni per la regia di Danilo Nigrelli e Antonio Latella e con La società dello spettacolo sta preparando il progetto Io sono non amore ispirato all’esperienza di Santa Angela da Foligno.
La società dello spettacolo
La Società dello Spettacolo è un gruppo di ricerca teatrale umbro fondato nel 2007 da c.l. Grugher, Marianna Masciolini, Michelangelo Bellani ai quali si unisce nel 2012 Caroline Baglioni. Dall’omonima opera d’esordio tratta da G. Debord da cui prende nome, si orienta su una drammaturgia contemporanea ispirata a testi filosofici e sociologici collaborando fra gli altri con pensatori come Omar Calabrese e Manlio Sgalambro. Le sue produzioni sono state ospitate in festival e rassegne nazionali e in residenze artistiche internazionali. Carne è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria.
AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.
Martedì 20 settembre Acti/Teatri Indipendenti portano sul palco del Teatro Manzoni “Piccola società disoccupata”, ritratto di generazioni in lotta per un posto di lavoro.
Mercoledì 21 Sciara Progetti presenta “Malanova”, testo originale di Ture Magro e Flavia Gallo sul tema della violenza alle donne.
Venerdì 23 Gloria Gulino con il monologo “Promemoria” mentre sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta “I monologhi dell’atomica”, con testi da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.
Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.
Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.
Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.
Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: da mercoledì 21 a domenica 25 settembre, alla ex-scuola Mascagni di Calenzano, Antonio Fazzini in un’intima riproposizione del racconto “La donna fatta a pezzi” di Assia Djebar. Luciana Maniaci e Francesco D’Amore sono i protagonisti dello spettacolo itinerante “Angeli e no”, giovedì 22 settembre alla Biblioteca Civica. E non manca la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”, venerdì 30 al ristorante La Giara con ospite la chef Stefania Barzini.
In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.
Biglietti e prevendite
Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18
Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it
IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com
Ufficio stampa: Marco Mannucci