
Sabato 18 maggio, ore 21 - ingresso gratuito
Casa del Popolo di Greve in Chianti (via Luca Cini, 5)
CAPOLINO
Il teatro degli Omini fa “Capolino” a Greve in Chianti.
E la vita di provincia diventa teatro
attraverso le parole, le storie e le emozioni dei suoi abitanti.
Sono arrivati a Greve in Chianti da circa una settimana e si sono mescolati tra la gente del posto. Hanno ascoltato, osservato, registrato, e poi discusso con i passanti, con le persone sedute ai bar, con i ragazzi nelle piazze. E ogni sera hanno trascritto, analizzato, selezionato i momenti più significativi delle loro ricerche. Il tutto per dar voce a chi solitamente non ce l'ha, e per fotografare il presente con lo sguardo dell'arte.
Sabato 18 maggio, grazie a Gli Omini, le parole, le storie e le emozioni degli abitanti di Greve saranno protagoniste di “Capolino”, alla Casa del Popolo (via Luca Cini 5, ore 21 ingresso gratuito, info 055 853284). E nelle settimane successive il lavoro di raccolta e riproposizione proseguirà con altre indagini per altre tappe.
"Capolino – spiega la compagnia - è il nostro nuovo progetto d’indagine che ora diventa spettacolo: cinque spettacoli in cinque comuni per la precisione, ognuno diverso dall’altro, ognuno riempito dalle parole della gente del posto in cui verrà realizzato. E in più, un evento finale che raccoglie tutto il meglio dei Capolini precedenti".
Dopo Greve infatti, il gruppo composto da Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini e Giulia Zacchini proseguira al Circolo Arci di Montale (venerdì 24 maggio) e a Pelago (domenica 2 giugno, piazza Ghiberti).
L'evento finale, sabato 15 giugno, si terrà al Teatro CRC di Antella, dove Gli Omini proporranno Capolino in una versione che conterrà il meglio delle esperienze raccolte nelle cinque tappe.
Info www.gliomini.it
www.facebook.com/gli.omini.9
Gli Omini nascono nel 2006 con lo spettacolo CRisiKo! (Finalista Premio Scenario 2007), primo movimento del progetto "Memoria Del Tempo Presente". Il modo di lavorare della compagnia si affina lungo il percorso dello spettacolo secondo un metodo del tutto particolare: tramite settimane di interviste, Gli Omini costruiscono i loro copioni con le parole della gente di piccoli comuni d´Italia. Lo spettacolo cambia ad ogni replica, per un anno, per poi attestarsi in versione definitiva e procedere senza più settimane di indagine.
Con le stesse modalità, Gli Omini approntano il loro secondo lavoro: Gabbato Lo Santo (Vincitore premio del pubblico al concorso "Giovani Realtà - Accademia Nico Pepe" 2008), che ha avuto origine da un progetto di promozione teatrale di Fondazione Toscana Spettacolo, finanziato all´ interno del Patto Stato Regioni Enti Locali per le attività culturali di spettacolo anno 2007.
Nel 2009 Gli Omini debuttano con ben tre produzioni: Gabbato Lo Sound (coprodotto da Volterra Teatro 09, versione musicale di Gabbato Lo Santo realizzata con il gruppo "Il Maniscalco Maldestro"); 7Novembre2008 - Un disarmante spettacolo pacchiano (coprodotto da Kilowatt Festival 09, in collaborazione con Armunia e L´arboreto di Mondaino, vincitore del Premio Cruciani al Festival Visioni); TAPPA (terzo spettacolo del progetto "Memoria del tempo presente").
Negli anni 2010 e 2011: Gli Omini lavorano alla stesura del libro "Il Pesce spada non esiste - interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente", edito dalla casa editrice Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Dal suddetto libro nasce così la lettura-spettacolo "Il pesce spada non esiste"; L´intera compagnia partecipa al nuovo spettacolo del regista Massimiliano Civica, "Sogno d´una notte d´estate", prodotto dal Teatro Stabile dell´Umbria e da Roma Europa Festival. Gli Omini ricominciano a lavorare alle varie "Tappa" a Castiglioncello (Livorno) e Calamandrana (At) e iniziano a lavorare su progetti speciali dei singoli componenti. Negli ultimi anni Gli Omini indagano Scandicci, Campi Bisenzio e l'Oltrarno fiorentino col progetto "Tappa". Nasce il progetto Casamatta, per proteggere le individualità all'interno del gruppo e debuttano così "L´asta del Santo", "L´uovo e il pelo" (spettacolo per bambini) e "Io non sono lei".
Gli Omini hanno applicato la loro metodologia d’indagine a: Chiusi della Verna (AR); Capolona (AR); Pennabilli (PS); Prato (circoscrizione Prato Est); Rapolano Terme, nella frazione Serre di Rapolano (SI), Lamporecchio, Abetone, San Marcello Pistoiese, Piteglio e Cutigliano: tutti nella provincia di Pistoia, Gardone Val Trompia (BS), Forlì (FC), Bibbiena (AR), Cavriglia (AR), Abbadia San Salvatore (SI), Fosdinovo (MS), Chiusi (SI), Capo di Ponte (BS), Tor Bella Monaca (Roma), Castiglioncello (LI), Calamandrana (AT), Campi Bisenzio (FI), Scandicci (FI), Firenze (piazza della Passera).
Il progetto LET IT BE è un intervento che si propone di valorizzare la creatività e i talenti del sud-est fiorentino (Chianti, Valdarno, Valdisieve), facendo emergere le esperienze positive (in termini di partecipazione, di sviluppo delle proprie abilità, di promozione di iniziative e percorsi di crescita individuali e di gruppo) di realtà giovanili nate e sviluppatisi sui territori. Ci si propone inoltre di promuovere il confronto e lo scambio di buone pratiche tra le realtà ed i singoli coinvolti e di offrire loro opportunità di crescita.
Il progetto sarà condotto da un’equipe di operatori di strada e per alcune azioni si avvarrà della collaborazione della compagnia teatrale degli “Omini”. Come per progetti-spettacoli da loro realizzati in varie parti d’Italia, gli Omini frequenteranno le comunità locali di alcuni comuni della zona, coinvolgendo i giovani in percorsi di indagine ed espressione finalizzati alla messa in scena di una rappresentazione teatrale, il “debutto”. La promozione sui territori ed il contatto con ragazzi e giovani sarà mediato dagli operatori di strada.
Gli Omini offriranno ai ragazzi interessati anche l’opportunità di affiancarli in maniera “stabile” ai percorsi realizzati nella zona ed allo spettacolo che intendono costruire con il materiale raccolto e rappresentato ad ogni debutto
UFFICIO STAMPA
Marco Mannucci
Maurizio Busìa: maurizio.busia@gmail.com - 349/2307448