“Io credo che quando uno parla delle cose che conosce, Teatro degli Atti martedì 25 e mercoledì 26 febbraio 2014 [25-26 febbraio ore 10 per le scuole; il 26 febbraio ore 10 e ore 21] Via Cairoli, 42 RIMINI RIMINI AILOVIU’ scritto, diretto e interpretato da Tamara Balducci e Linda Gennari con la partecipazione di Gabriele Arlotti, Gina Cantarelli, Amelia Dalla Corte Giulio Giorgetti, Brenno Placido, Alessandro Riceci riprese video Ilaria Scarpa e Nicola Sorcinelli montaggio video Ilaria Scarpa e Antonio Labbro Francia cortometraggi a cura di Nicola Sorcinelli, Piero Barazzoni, Tamara Balducci e Linda Gennari proiezioni video Giacomo De Luca disegno luci Giuseppe Filipponio costumi Camilla Pivato musiche Marco Mantovani ‘A vederla da lontano…ti accorgi di tutti i difetti che ha la tua città, ma ti rendi anche conto che quei cliché, parte di un immaginario vecchio e stereotipato, fanno anche ormai parte di te.’ Con questa dichiarazione di amore-odio per la loro città, Tamara Balducci e Linda Gennari, entrambi riminesi, introducono ‘Rimini Ailoviù’ in scena martedì 25 e mercoledì 26 febbraio al Teatro degli Atti di Rimini (25-26 febbraio alle ore 10 per le scuole superiori, il 26 anche in serale alle ore 21). Sette storie, sette luoghi della città, sette modalità di raccontarle. Un’attrice, una turista inglese, due sconosciute, una madre, un giovane partigiano, una ragazza rumena, un ragazzino immigrato. Storie e personaggi legati dalla memoria della propria città, attinti a storie vere o personali, ma in fondo universali. Nello spettacolo teatro, cinema e musica dialogano tra loro. I video proiettati su due pannelli, unica scenografia presente, interagiscono con gli attori, mentre la musica di Marco Mantovani, composta sul campo, unisce melodie originali ai suoni e rumori degli ambienti. In due momenti i corti cinematografici si sostituiscono alle attrici in scena. ‘Rimini Ailoviù’ è un invito a osservare, con sguardo meno scontato, i luoghi che abitiamo, un meccanismo in cui i punti di vista si ribaltano improvvisamente, un gioco che disvela l’incomunicabilità del quotidiano e che cela, in realtà, un desiderio di accettazione e condivisione. Info e prenotazioni: Tel. 0541.793811 www.teatroermetenovelli.it Biglietti Intero 12,00 Euro Ridotto Cultcard 10,00 Euro LA COMPAGNIA RIMINI AILOVIU’ è il primo lavoro scritto, diretto e interpretato insieme da Linda Gennari e Tamara Balducci, dopo avere collaborato in diversi spettacoli della compagnia milanese Pianoinbilico. Dello spettacolo fanno parte due cortometraggi Alioù e Rimini Ailoviù, finalisti a diversi Festival cinematografici nazionali ed internazionali. Le due artiste hanno successivamente realizzato la rassegna teatrale e musicale estiva ‘Le città visibili’ che si svolge nel giardino di un antico palazzo riminese, e di cui stanno curando la II edizione. Il loro secondo spettacolo PuntidiVista presentato in forma di studio, ha vinto il Bando Game2 del Teatro Stabile delle Marche rivolto a giovani realtà teatrali marchigiane. LINDA GENNARI Nata a Rimini, si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone; si forma con Yoshi Oida, Danio Manfredini, Valerio Binasco, Susan Batson, Austin Pendleton. La sua attività spazia dal teatro al cinema alla televisione. A teatro debutta con la regia di Walter Le Moli e lavora con Leo de Berardinis, Marco Baliani, Peter Stein, Gigi Dall’Aglio, Nanni Garella. E’ stata tra i protagonisti di Happy Family di Alessandro Genovesi, da cui Gabriele Salvatores ha tratto la versione cinematografica. Nella scorsa stagione è stata impegnata in Re Lear per la regia di Michele Placido. Al cinema ha partecipato al film Quore di Federica Pontremoli e a vari cortometraggi in ruoli da protagonista, tra i quali Screwdriver di Max Croci (premio Miglior Attrice Festival del Corto d’autore 2012). Per la televisione ha preso parte a diverse fiction di successo quali Don Matteo e Carabinieri3. Ma il grande pubblico l’ha conosciuta e apprezzata soprattutto nella sitcom Camera Café e ne La strana coppia, per la regia di Lucio Pellegrini. TAMARA BALDUCCI Nata a Rimini, si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone, si forma con Cesar Brie, Claudio Morganti, Alfonso Santagata, Danio Manfredini, G.E.Hernandez e Barbara Pia Jenic. In teatro debutta con la regia di Jean Pierre Vincent e lavora con Massimo Castri, Giovanni Pampigliano, Walter Pagliaro, Gabriele Lavia, Nanni Garella, Paolo Rossi. Ha ricevuto il Premio internazionale Salvo Randone come migliore giovane attrice, il Premio Festival delle Arti per il settore teatro e il Premio Prova d’Attore. Con la Compagnia Verdastro-Dallamonica è stata in scena con il progetto Satyricon, in diversi festival e al Teatro Vascello di Roma. Ha partecipato allo spettacolo L’uomo della sabbia. Capriccio alla maniera di Hoffmann vincitore del Premio Rete Critica 2011. Nella stagione in corso è stata in tournée con lo spettacolo Clotoure de l’amour di Pascal Rambert, prodotto da E.R.T. leStaffette, ufficio stampa e promozione Raffaella Ilari Marialuisa Giordano,
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FRANCESCA CAVALLIN È IL PRIMO MECENATE TRA GLI ARTISTI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO VENERDÌ 28 FEBBRAIO SCEGLIERÀ L’OPERA DI UN ARTISTA SCOPERTO SU WWW.PIAZZADELLEARTI.IT La piattaforma web che mette in contatto “artisti” e “aspiranti mecenati” Venerdì 28 febbraio l’attrice FRANCESCA CAVALLIN sceglierà l’opera di un artista scoperto su PIAZZA DELLE ARTI (WWW.PIAZZADELLEARTI.IT), la PIATTAFORMA WEB che mette in contatto ARTISTI e aspiranti MECENATI. FRANCESCA CAVALLIN, primo personaggio del mondo dello spettacolo tra i tanti MECENATI che hanno aderito all’iniziativa di PIAZZA DELLE ARTI, offrirà una grande occasione di visibilità all’artista e all’opera che sceglierà tra gli oltre 800 creativi iscritti alla piattaforma (pittori, fotografi, scultori, grafici etc.) e i 4000 lavori caricati su WWW.PIAZZADELLEARTI.IT. FRANCESCA CAVALLIN è una delle attrici più apprezzate del panorama nazionale (Adriano Olivetti, Coco Chanel, Puccini, Un Medico in Famiglia… ) con una forte passione e conoscenza del mondo dell’arte, motivo per il quale ha conseguito anche una laurea in Storia dell’Arte Contemporanea. A poche settimane dalla nascita, la piattaforma web WWW.PIAZZADELLEARTI.IT ha raggiunto quota 800 ARTISTI iscritti e 4000 opere caricate che attendono solo il coraggio e la generosità dei MECENATI per mettersi in mostra come meritano! Un sogno, una scommessa, una piccola, grande rivoluzione: tutto questo è PIAZZA DELLE ARTI. Un progetto che rompe gli schemi e che porta l'arte in luoghi nuovi e inusuali come negozi, alberghi, cinema, uffici, supermercati, fabbriche, ristoranti, palestre, ospedali, mobilifici, etc. Insomma, ovunque ci sia uno spazio che possa mettere in mostra delle opere. Grazie a PIAZZA DELLE ARTI, infatti, chiunque può diventare un mecenate. Non servono grandi capitali. Bastano solo la passione e un po' di coraggio. Attraverso il sito www.piazzadellearti.it i potenziali mecenati possono trovare le opere che preferiscono (fotografie, dipinti, sculture, disegni, fumetti, collezioni e qualunque altra forma d'arte), mettersi in contatto con gli artisti e creare così, nei propri spazi, mostre collettive o personali. Provate a immaginare a quale rivoluzione potremmo dare vita se nel vostro ufficio, nel vostro giornale o nella vostra emittente radiofonica o televisiva, apriste le porte e i muri a decine e decine di artisti. E provate a immaginare se tutto questo accadesse per ogni esercizio commerciale, ufficio o spazio del nostro Paese. È un sogno? Una follia? Sicuramente è una meravigliosa, elettrizzante scommessa: aiutare gli artisti nella ricerca di nuovi spazi dove esporre e individuare persone disposte a esaltare il loro talento attraverso uno strumento concreto e facilmente accessibile. Con www.piazzadellearti.it non ci sono più scuse. Chiunque può mettersi in mostra. E chiunque può aiutare l'arte e il bello a farsi largo nel nostro Paese. Non servono grandi capitali. Perché, tra il dire e il fare - soprattutto in momenti come questo - c'è di mezzo soprattutto una cosa: il coraggio. www.piazzadellearti.it Ufficio Stampa e Comunicazione: Parole & Dintorni Srl (Ilaria Boccardi 346 7829223) “Don Giovanni” è il settimo dei dieci appuntamenti della stagione della ROYAL OPERA HOUSE al cinema, in diretta dallo storico teatro londinese, un’occasione eccezionale di vivere l’esperienza di uno dei più importanti teatri del mondo, a pochi passi da casa e ad un prezzo accessibile. AL CINEMA "DON GIOVANNI" di Wolfgang Amadeus Mozart in diretta dalla Royal Opera House di Londra diretto da NICOLA LUISOTTI e cantato in lingua italiana Prossimamente sul grande schermo “LA BELLA ADDORMENTATA” “IL RACCONTO D’INVERNO” e “MANON LESCAUT” www.rohalcinema.it Oggi, mercoledì 12 febbraio, in diretta dalla Royal Opera House di Londra, arriva al cinema l’opera più celebre di Wolfgang Amadeus Mozart, “Don Giovanni”, in lingua italiana e diretta dal maestro Nicola Luisotti, già direttore musicale Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli. Questo “Don Giovanni” è un’ interpretazione originale della famosa tragicommedia di Mozart, a cura del regista Kasper Holten che sceglie di spostare l’attenzione sulla misteriosità dell’ anima del protagonista, che si atteggia a donnaiolo nel tentativo di allontanare l'idea della propria mortalità: ogni donna che seduce infatti, secondo il regista, rappresenta una vita che avrebbe potuto avere. Il Don Giovanni è interpretato da Mariusz Kwiecien, il sensuale baritono polacco, noto per aver eccezionalmente incarnato questo ruolo sui palchi dei più grandi teatri del mondo. Con lui in scena il bergamasco Alex Esposito nel ruolo di Leporello e l'acclamata soprano francese Véronique Gens, nel ruolo di Donna Elvira. La stagione della Royal Opera House al cinema è un’occasione eccezionale di vivere l’esperienza di uno dei più importanti teatri del mondo, a pochi passi da casa e ad un prezzo accessibile per tutti gli appassionati e i curiosi. Questi i prossimi appuntamenti con l’opera e il balletto al cinema: il 19 marzo “LA BELLA ADDORMENTATA”; il 28 aprile “IL RACCONTO D’INVERNO”; il 24 giugno “MANON LESCAUT”. Per tutte le informazioni, la lista dei cinema aderenti e per acquistare i biglietti, consultare il sito www.rohalcinema.it. Nel 2008, QMI è stata la prima agenzia a decidere di sfruttare l’evoluzione tecnologica per portare la musica nelle sale cinematografiche con concerti live, materiali inediti e docufilm. Il primo è stato il live di Elton John, cui sono seguiti quelli degli Oasis, Mika, Amy Whinehouse e Vasco Rossi con “Vasco Live Kom 011 al Cinema”, lo show case di Alessandra Amoroso, il documentario “Cervelli In Fuga – Europa live 2011” dei Litfiba, accanto ai docufilm “When You’re Strange” sui Doors e “I love One Direction”, sulla band più amata dalle teenager. Dopo il grande successo di queste iniziative, QMI ha deciso di portare sul grande schermo anche l’opera lirica e il balletto; infatti, fino a giugno 2014, l’agenzia ha il progetto ambizioso di distribuire in tutta Italia gli appuntamenti il cartellone della Royal Opera House di Londra. Inoltre QMI riporta sul grande schermo i capolavori cinematografici del passato da riscoprire in versione restaurata, come “C’era una volta in America” di Sergio Leone, “Fear and Desire” di Stanley Kubrick, “La donna che visse due volte (Vertigo)” di Alfred Hitchcock e ancora “Animal House”, il primo “college movie” della storia. Per il 2014 sono state selezionate diverse pellicole che andranno a costituire cicli dedicati all’horror, al western e al poliziesco. Oltre alla distribuzione, l’agenzia è leader nell’entertainment marketing, è specializzata nell’usare l’intrattenimento per aggiungere valore alle politiche commerciali e di comunicazione dei propri clienti. Ogni anno infatti cura strategie di comunicazione e marketing su misura per più di 150 aziende clienti: crea progetti di enterteinment comunication , product placement e ideazione di eventi legati al mondo dell’intrattenimento. www.qmi.it - www.rohalcinema.it Ufficio stampa: Parole & Dintorni (Ilaria Boccardi e Tatiana Corvaglia) 13-14 febbraio, ore 21.15 Falieo Pucci "Off" ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA dall'omonimo radiodramma di Friedrich Dürrenmatt adattamento e regia Marco Di Costanzo con Stefano Parigi suono Andrea Pistolesi musica originale Giovanna Bartolomei produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro Excelsior Reggello con il sostegno di Regione Toscana Un eroe pieno di debiti e in crisi di motivazione per il suo mestiere. Il suo segretario, maltrattato e mal pagato, costretto a pubblicarne le imprese mitiche su riviste da parrucchiere per sbarcare il lunario. La sua compagna, tanto leggiadra e raffinata quanto ignara della drammatica situazione finanziaria. Un paese lontano ricoperto di letame e il suo parlamento, che offre un lauto onorario a chi saprà ripulirlo. “Ercole e le Stalle di Augia” pone a confronto gli alti ideali con la quotidianità gretta, l'eroismo con i debiti, la poesia con la propaganda, l'anelito a spiccare il volo con l'inerzia, dell'immenso, pesante, inamovibile strato di letame. Un solo attore, nello spazio vuoto, lotta eroicamente con un dramma che, grazie alla complicità dell'immaginazione dello spettatore, si sposta senza soluzione di continuità da Tebe a Elis, da rupi deserte a un'aula di parlamento, con dialoghi, dibattiti politici, un circo, scene di massa e peripezie avventurose. «La metafora colpisce lo spettatore che coglie l’exemplum e non può fare a meno di sentirsi del tutto partecipe alla vicenda narrata […]. Stefano Parigi, mirabile da un punto di vista recitativo, riesce a creare un’atmosfera che tiene con il fiato sospeso, fa ridere e riflettere, come il teatro dovrebbe, appunto, fare: mostrare la realtà e far tornare a casa lo spettatore con una consapevolezza in più. Ironico e malizioso, versatile ma sempre preciso nei suoi gesti, l’attore colpisce per i suoi movimenti e per il modo di usare gli oggetti scenici: uno sgabello, un foulard e un ombrello». Francesca Sacco, paneacqua.info (10 luglio 2012) «Uno spettacolo nitido, curato ed essenziale. Degna di nota la prova del protagonista, Stefano Parigi... un attore talentuoso, misurato e che supera a pieni voti questo lungo e difficile testo, con continui cambiamenti di personaggio e situazioni». Marco Menini, Krapp's Last Post (5 luglio 2012) «Protagonista della scena è Stefano Parigi, davvero incantevole nel suoi continui cambi di personaggi». Napoleone Zavatto, Mediaxpress (11 novembre 2012) «Il monologo variato su più voci, affidato a repentini trasformismi, accompagna il viaggio di Ercole e del suo seguito con giocolerie di scena che sono esaltazione del meccanismo teatrale, incanalate da una regia attenta e precisa». Michele Di Donato, LSD Magazine (11 novembre 2012) Faliero Pucci "OFF" Teatro di Ponte a Mensola | Circolo ARCI Faliero Pucci – Via Gabriele D'Annunzio, 182 - FIRENZE Dalle 19 cena a buffet su prenotazione con prodotti di aziende del territorio toscano. Spettacolo: 12€ / Apericena: 10€ Informazioni e prenotazioni: 347.7399997 / 055.609036 / [email protected] POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE CONSIGLIATA. -- Teatro dell'Elce via della Pergola, 25 50121 - Firenze tel. +39 333 175 93 90 [email protected] www.teatrodellelce.it LUCIA POLI ven 7/2 al Teatro delle Arti - IL FANTASMA DI CANTERVILLE secondo la Signora Umney2/5/2014 Oscar Wilde secondo Ugo Chiti. Una straordinaria Lucia Poli con “Il Fantasma di Carterville” al Teatro delle Arti di Lastra a Signa Venerdì 7 febbraio 2014 – ore 21 – biglietti 15/13/10 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi - Teatro Stabile di Innovazione presentano IL FANTASMA DI CANTERVILLE Secondo la Signora Umney di Ugo Chiti, liberamente tratto da Oscar Wilde con Lucia Poli, Simone Faucci, Lorenzo Venturini regia Lucia Poli Il fantasma di Canterville è forse il racconto più famoso di Oscar Wilde, sicuramente il più divertente per l’insolita accoppiata di humour e horror. Narra le vicende di una rumorosa famiglia americana, i signori Otis, alle prese con l’aristocratica presenza di un fantasma inglese: l’ombra di Sir Simon de Canterville, antico proprietario di un maniero da poco acquistato. La signora Umney, la compunta governante, accompagna i nuovi padroni del castello all’interno della proprietà, fornisce spiegazioni circa una misteriosa macchia di sangue, testimonianza di un delitto compiuto alcuni secoli prima, poi, quando il giovane Washington Otis cancella la macchia con un pratico stick tascabile, sviene e sparisce di scena. La narrazione passa in carico ad altri personaggi... Nella riscrittura di Ugo Chiti, fatta su misura per Lucia Poli, e in scena venerdì 7 febbraio al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (ore 21, biglietti da 10 euro, info tel. 055 8720058) la governante da semplice prologo diventa protagonista assoluta: una figurina dal tono dimesso, accorato, ma talmente appassionata nei confronti della propria tradizione leggendaria, da diventare un riflesso in tono minore del fantasma, un corpo facile da attraversare, possedere, per dare voce e presenza scenica al fantasma stesso. Lucia Poli - governante finisce per “duettare” con Lucia Poli - fantasma di Canterville. Ugo Chiti si prende licenza, come suo solito, di far emergere gli ultimi in prima fila, e decide di far stringere a lei le redini di tutta la vicenda. A questo delirante blaterare si oppone la piatta razionalità della famiglia americana che, per eccesso di pragmatismo, non sa riconoscere la dimensione dell’immaginario. Dal contrasto tra questi mondi contrapposti scaturiscono situazioni comiche, muri d’incomunicabilità, paradossi esilaranti. La musica trascinante e le apparizioni sceniche bizzarre fanno da complemento a uno spettacolo che offre un divertimento non convenzionale e una riflessione gustosa sul valore non commerciabile del sogno. Come di consueto, per chi lo desidera, dalle ore 20, Cenainteatro a cura di Marilena Fanfani: buffet e drink a 6 euro (si prega di prenotare a [email protected], 331 9002510) mentre nel foyer del Teatro delle Arti (ore 19,30) s’inaugura la mostra di sculture “Omaggio a Italo Calvino - leggerezza, rapidità e visibilità” a cura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. www.tparte.it Biglietti Posto unico intero € 15 euro - ridotto € 13 (ridotto under 21 € 10) Riduzioni: under 21, over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso, abbonati stagione teatrale 2012/13 Info Teatro delle Arti viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) tel. 055 8720058 - 331 9002510 Ilaria Baldo/Federica Spazzoni [email protected] [email protected] www.tparte.it Prevendite Ufficio turistico, via Cadorna 1 - Lastra a Signa - tel. 055 725770 - 335 1871615 Punti vendita circuito Boxoffice (compreso Ipercoop Lastra a Signa) ON LINE: www.boxol.it Ufficio stampa Marco Mannucci Milano, Teatro Verdi dal 6 al 9 febbraio e dal 13 al 16 febbraio 2014 nell’ambito del progetto flussi e rotte femminili GOLIARDA spettacolo cineteatrale su Goliarda Sapienza scritto, diretto e interpretato da Cristiana Raggi tratto da “L'arte della Gioia” e “Il Filo di Mezzogiorno” di Goliarda Sapienza video Liviana Davì luci Michela Marella audio Giovanni Frezza musiche originali Alessandro Anatrini e Nino Scaffidi produzione Rimacheride e Compagnia Cristiana Raggi Un omaggio a una grande scrittrice italiana quello che Cristiana Raggi presenterà al Teatro Verdi di Milano dal 6 al 9 febbraio e dal 13 al 16 febbraio. E’ “Goliarda”, spettacolo cineteatrale da lei scritto, diretto ed interpretato che racconta la vita di Goliarda Sapienza. Lo spettacolo, che spesso si avvale della testimonianza speciale di Angelo Pellegrino, attore, scrittore, curatore di tutta l'opera letteraria di Goliarda Sapienza, nonché suo marito, muove proprio da due testi della scrittrice: L’Arte della Gioia, suo capolavoro e importante testimonianza della cultura italiana del secolo appena trascorso, per la pubblicazione del quale si è ridotta in povertà; e Il Filo di Mezzogiorno, che narra degli anni vissuti in terapia dopo l’elettroshock. Il filo narrativo si basa sull’alternanza della loro trasposizione teatrale: senza la terapia e il processo di ricostruzione del “sé” e della memoria come meta fondante dell’individuo raccontati nell’uno, non avrebbero preso vita i personaggi dell’altro. La convinzione che trasmettere la memoria sia fondamentale per il presente e il futuro, hanno portato Cristiana Raggi a incontrare e approfondire l’opera di Goliarda Sapienza, attraverso una ricerca durata due anni e che oggi restituisce al pubblico con questo spettacolo. “Goliarda” è un omaggio dunque, ma soprattutto la valorizzazione e condivisione della storia e della cultura di un luogo, la Sicilia del secolo appena trascorso, e di una donna vera, che ha saputo essere libera da ogni condizionamento e affermare se stessa. 1962. Sul palco Goliarda Sapienza durante la terapia. E’ depressa, sola. Ha appena subito parecchi elettroshock. Il dialogo crudele e intenso con il medico le farà tornare la memoria. Faticosamente ma tenacemente cerca di recuperare se stessa, i suoi ricordi. Con modestia e reale umiltà partorisce nella sua mente un mondo. Davanti ai suoi occhi scorrono le immagini del suo futuro romanzo, L’Arte della Gioia, che ruota attorno alla figura di Modesta, donna vitale e scomoda, potentemente immorale per la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto, che attraversa bufere e tempeste sentimentali protetta da un suo talismano interiore: “l’arte della gioia”. Scrittrice originale e irriverente, attrice, Goliarda Sapienza (1924-1996) nasce a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria. Il padre Giuseppe Sapienza, “l’avvocato dei poveri”, fu tra i maggiori animatori del socialismo siciliano prima dell’avvento del fascismo, la madre, Maria Giudice, è stata una figura storica della sinistra italiana, direttrice del Grido del Popolo, di cui era redattore Antonio Gramsci, la prima donna a dirigere la Camera del Lavoro di Torino. Goliarda riceve una formazione anarchica e antifascista fuori dalla scuola di regime. A sedici anni, grazie ad una borsa di studio per allievi attori, approda all’Accademia di Arte Drammatica a Roma dove vivrà per sempre. Fu per alcuni anni attrice applauditissima nei ruoli pirandelliani, celebre il suo Ersilia Drei di Vestire gli ignudi. Dopo il teatro passerà al cinema e lavorerà per diversi registi tra cui Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti, Francesco (Citto) Maselli. Lascia la carriera di attrice per dedicarsi alla scrittura che fin dai suoi esordi si esprime nella forma letteraria dell’autobiografia. Se in Lettera aperta (1967) Goliarda ci racconta “una anomala autobiografia”, in Il Filo di mezzogiorno (1969) l’autrice mette al centro del suo lavoro letterario-autobiografico il proprio percorso psicanalitico. Seguiranno L’Università di Rebibbia (1983) e Le certezze del dubbio (1987), frutto della sua esperienza carceraria causata da un furto compiuto da Goliarda in casa di un’amica. L’Arte della Gioia è l’opera-scandalo di Goliarda che lavora a questo monumentale romanzo nove anni senza interruzione a partire dal 1967. Uscito postumo (Goliarda muore due anni prima) per Edizioni Stampa Alternativa nel 1998, viene ripubblicato da Einaudi nel 2008 in seguito all’ormai affermato successo e all’interesse della critica nazionale e internazionale per l’opera e la vita di una delle protagoniste più significative del panorama culturale italiano. Cristiana Raggi nasce a Faenza nel 1974. Si diploma al Centro d'arte della Scena Accademia96, con la direzione artistica di Gianfranco Rimondi e la direzione didattica di Marina Pitta. Si perfeziona con Teatrino Clandestino, Tanino De Rosa, Alessandro Fullin, Marinella Manicardi, Motus, Salvo Nicotra, Odin Teatret, Parapiglia, Emanuela Villagrossi, Clelia Sedda, Catia Dalla Muta. Lavora per il cinema, oltre che per il teatro. L'ultimo lavoro è Zombie Massacre (Marco Ristori e Luca Boni, 2012), per una produzione Uwe Boll. E’ protagonista in vari lavori, tra cui il mediometraggio fuochi fatui (Dario Marzola, 2006) e la docufiction sul popolo del Saharawi 1514 Le nuvole non si fermano (Carlotta Piccinini, 2010). Ha collaborato con Studio Azzurro recitando per una video-installazione per la mostra De Andrè (2006). In teatro è la protagonista dello spettacolo I Ciclopi, scritto e diretto da Emiliano Bulgaria (2010), è co-protagonista dello spettacolo Torri, regia di Alessandro Tampieri (2011) e protagonista della prima versione dello spettacolo Importante, molto Importante, per la regia e scrittura di Savì Manna, che vince il premio “Miglior Corto” al Festival Potenza Teatro (2010), il “Premio Dusty” e la “Menzione Speciale della Film Commission” al Festival Teatri Riflessi di Catania (2010). Milano, Teatro Verdi dal 6 al 9 e dal 13 al 16 febbraio 2014 [riposo 10, 11, 12 febbraio] progetto flussi e rotte femminili Prossime date Torino, Teatro Araldo > 15 marzo 2014 Vicenza, Kitchen Teatro > 29 marzo 2014 Catania, Teatro Coppola > dall’11 al 13 aprile 2014; workshop dall’8 al 10 aprile 2014 Messina, Teatro Pinelli Occupato > 25 e 26 aprile 2014; workshop dal 22 al 24 aprile 2014 Info Teatro Verdi, Via Pastrengo 16, Milano – Tel. 02.6880038 Biglietti: intero 20 Euro - convenzionati 14 Euro - ridotto over 65/under25 10 Euro Mercoledì posto unico 10 Euro Vendita on-line www.vivaticket.it (con diritto di prevendita) Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00 – domenica ore 16.30 Informazioni: Tel. 02.27002476 - www.teatrodelburatto.it - [email protected] Prenotazioni: orario da lunedì a venerdì 10.00/13.00 -14.00/18.00 La Biglietteria presso il Teatro Verdi è aperta solo nei giorni di spettacolo. Ufficio stampa e promozione Cristiana Raggi/Progetto Goliarda leStaffette [email protected] Ufficio stampa Teatro Verdi Serena Agata Giannoccari - Silvio Oggioni Tel. 02.27002476 - [email protected] MERCOLEDI' 5 FEBBRAIO 2014 dalle ore 20.00 alle 22.30 GIU' LA MASCHERA Laboratorio di Gestalt e teatro Un laboratorio esperienziale nel quale, con divertenti esercizi di improvvisazione teatrale e con approfondimenti di Gestalt, entrare in contatto con le maschere che abbiamo. Di quelle di cui siamo consapevoli e di quelle di cui dobbiamo prendere coscienza. Un piccolo viaggio per diventare, da attori inconsapevoli veri e propri registi della nostra vita! Il laboratorio è a numero limitato, è necessaria la prenotazione Costo del laboratorio 15 euro Tessera socio necessaria |
Deliri progressivi
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Maggio 2020
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