Altro grande appuntamento al Teatro Excelsior di Reggello: Lella Costa racconta “Il pranzo di Babette”. domenica 14 febbraio - ore 17.30 SI FESTEGGIA SAN VALENTINO A TEATRO! < e a seguire buffet offerto dal teatro a tutti gli spettatori > Prosegue la stagione teatrale dell’Excelsior di Reggello (FI), realizzata grazie ad un accordo siglato, per la prima volta, da Comune di Reggello, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e la Cooperativa Excelsior. Una collaborazione che si è tradotta in una stagione che presenta spettacoli tra i più interessanti del panorama nazionale messi in scena da artisti e registi tra i più amati e noti. Il terzo appuntamento domenica 14 febbraio alle 17,30 è con Lella Costa, una delle artiste più colte e sensibili del teatro italiano, che incontra uno dei racconti più emblematici della scrittrice danese Karen Blixen, "IL PRANZO DI BABETTE", divenuto famoso grazie al celebre film diretto da Gabriel Axel del 1987. Babette, cuoca francese riparatasi in Danimarca per fuggire alla Comune di Parigi, decide di impiegare i diecimila franchi d’oro vinti a una lotteria in un pranzo succulento per soli dodici invitati. Un modo per offrire felicità autentica a persone che non se la possono permettere. Una riflessione sulla necessità della condivisione. Una testimonianza del fatto che felicità e benessere non sono possibili se non sono collettivi. E che concetti come il tempo, la quotidianità e la festa sono da salvaguardare. E da riscoprire, lontano dal clamore. - BUFFET A TEATRO: Dopo lo spettacolo nel foyer sarà a disposizione di tutti i presenti un buffet a base dei piatti della tradizione toscana, in cui farà da protagonista il rinomato olio del territorio, per concludere con noi la serata. Biglietti: intero 12 € / ridotto* 10 € / under 26 8 € (*Riduzioni per: soci Excelsior, soci BCC Cascia, over 65) La prevendita di biglietti e abbonamenti è in corso. Per l’acquisto ci si può rivolgere alla biglietteria del Teatro il venerdì dalle 18 alle 19,30 e il sabato dalle 10 alle 12,30, oppure si può utilizzare il circuito Box Office Toscana ed il sito www.boxol.it <http://www.boxol.it> . Teatro Excelsior via Dante Alighieri 7 Reggello ph055869190 [email protected] toscanaspettacolo.it comune.reggello.fi.it teatroexcelsior.it
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venerdì 31 gennaio ore 21,15 Teatro Excelsior Reggello FARRUSCAD E CHERESTANÌ da "La donna serpente" di Carlo Gozzi adattamento e regia Marco Di Costanzo con Daniele Caini, Erik Haglund, Tatiana Muntoni suono Andrea Pistolesi arrangiamenti vocali Lucia Sargenti produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro della Pergola, Teatro Solare, Teatro Excelsior Reggello con il sostegno di Regione Toscana Farruscad e Cherestanì, tratto dalla fiaba teatrale “La donna serpente” di Carlo Gozzi, intreccia la trama favolosa e orientaleggiante dell'autore settecentesco con la vicenda di una misconosciuta compagnia teatrale nata tra gli operai delle cave, gli scalpellini, nella piccola frazione di Maiano (Fiesole) negli anni Trenta. Il testo di Gozzi narra l'avventurosa storia d'amore tra il principe Farruscad e la bellissima fata Cherestanì, regina del favoloso regno di Eldorado: un terribile incantesimo non permette a Cherestanì di diventare mortale come il suo amato se egli non supererà alcune tremende prove. Lo smarrimento del principe Farruscad, in balia di una realtà in continua metamorfosi, si manifesta in un gioco di specchi tra realtà e illusione, commedia e dramma, teatro e vita. Il contrasto tra la fiaba di Gozzi e la vicenda dei tre attori squattrinati, ultimi superstiti della compagnia degli scalpellini, è il vero nucleo tematico del lavoro che, in ultima analisi, indaga le dinamiche della vita in stato di crisi. Lo spettacolo si avvale di registri diversi, dal grottesco al melodramma, passando per il canto, e si nutre dell'energia dei tre giovani interpreti che danno vita a tutti i personaggi in uno spazio scenico costituito da due bauli e un tappeto. L'allestimento, nella sua impostazione giocosa, è un omaggio alla poetica di E. Vachtangov e al suo celebre “Principessa Turandot”. «Il lavoro dell'Elce, “Farruscad e Cherestanì”, […] ha in sé del giocoso, del parodistico, del goliardico, del teatro nel teatro, e della metafora. Naif i tre interpreti che giocano sull'ingenuità sulla scena per costruire un varietà colorato con musichette e filastrocche, banjo e armonica, che li avvicina all'Orchestra del Titanic che continuava a suonare nonostante il transatlantico colasse a picco. Qui è la crisi, economica ma anche del teatro ma anche della società e dei valori, che se da una parte mette ansia dall'altra è fonte di gioia sperticata, alla maniera di Petrolini, amaro e geniale. Dai bauli escono mondi di tele e lenzuoli e abiti, i cambi costumi sono a vista, gli attori sono anche musicisti, campana tibetana, o rumoristi. Esponenti di una commedia dell'arte con guizzi curiosi l'Elce ha saputo, sperimentando anche nel linguaggio o nelle pose da cinema muto, rendere allegro ma non frivolo un lavoro che già funziona». Tommaso Chimenti, Corriere Nazionale (in occasione del primo studio presentato al Teatro della Pergola, maggio 2013) «“Farruscad e Cherestanì”, regia di Marco Di Costanzo, indica con forza gentile che la magia è negli occhi di chi ascolta. Il resto è fiato sospeso. [...] In scena Daniele Caini, Erik Haglund e Tatiana Muntoni, tre giovani attori all’esordio sulle scene da professionisti, hanno dato voce, corpo e anima a una fantasmagoria teatrale che strabilia per dinamicità e inventiva. [...] Cantano, ballano e recitano tenendo lo sguardo alto sull’orizzonte della fantasia». Matteo Brighenti, recensito.net (19 novembre 2013) -- Teatro dell'Elce via della Pergola, 25 50121 - Firenze tel. +39 333 175 93 90 [email protected] www.teatrodellelce.it Al teatro Excelsior di Reggello, Sabato 16 Novembre 2013 alle ore 21:15, ritorna in scena la compagnia teatrale "Carrozzeria Orfeo" con la loro ultima creazione "Thanks for Vaselina", dopo il successo già riscosso nello stesso teatro lo scorso 25 Ottobre con lo spettacolo "Robe dell'altro mondo". "Carrozzeria Orfeo" è una delle più apprezzate e premiate compagnie teatrali degli ultimi anni, è un gruppo coraggioso che in poche, veloci, tappe è stato capace di imporsi come soggetto da studiare e seguire con passione, merito di una loro visione e di un progetto teatrale di indubbia incisività. "Thanks for vaselina" (sottotitolo "dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari”) è la storia di esseri umani sconfitti e abbattuti. Dialoghi serrati, zero ipocrisia, ritmi sincopati, contenuti forti e mai banali: un affresco della nostra società contemporanea, insieme feroce e tristemente autentico. Dal sapore cine-televisivo, ha il pregio di essere uno spettacolo che attraverso l’ironia, il sarcasmo, la battuta che suscita la risata, permette anche di analizzare i rapporti umani dove i valori, alla base di una società civile, si frantumano carichi di conflitti e tensioni. Lo Spettacolo: Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia. Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Ai due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il suo pericoloso segreto. Carrozzeria ORFEO: Costituita nel 2007 da giovani studenti dell'accademia di arte drammatica "Nico Pepe di Udine", già dal loro primo lavoro "Nuvole Barocche" hanno subito suscitato l'attenzione della critica, ricevendo subito una menzione speciale a due tra i più importati premi nazionali di arti sceniche, il "Dante Cappelletti" e il "Nuove Sensibilità". Seguiranno poi "Gioco di Mano" (2008), "Sul Confine" (2009) che vincerà la quinta edizione del Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti”, e "Idoli" (2011) che vincerà il premio "Rassegna Autogestito". Nel novembre 2012 vincono il Premio Nazionale della Critica. Nel 2013 Gabriele Di Luca (co-fondatore e autore dei testi della compagnia) riceve il Premio “SIAE alla creatività” come migliore autore teatrale. Sabato 16 Novembre 2013 ore 21:15, al Teatro EXCELSIOR di Reggello (FI) Prezzi: Intero 12€ / Ridotto 10€ (biglietti in vendita anche sul circuito BoxOffice e Boxol.it) Info: www.teatroexcelsior.it Mail: [email protected] Link: http://www.teatroexcelsior.it/news/65-tanks-for-vaselina www.carrozeriaorfeo.it http://www.carrozzeriaorfeo.it/wordpress/spettacoli/thanks-for-vaselina Ufficio stampa Teatro EXCELSIOR di Reggello Via Alighieri 7, Reggello (FI) Tel. 055/869190 www.teatroexcelsior.it Gaber se fosse Gaber, sicuramente avrebbe molto da dire, parlando senza peli sulla lingua e “rimproverando” con la sua genialità (connubio con Luporini), la società. La politica, la libertà, la rivoluzione, la democrazia. Un canto denuncia, teatralmente enfatizzato e opposto a tutte le mode del tempo. Un manifesto di concretezza e di impegno. Questo è lo spettacolo che Andrea Scanzi, ha presentato al Teatro Cinema Excelsior di Reggello e promosso dalla Fondazione Giorgio Gaber. Spezzoni di filmato che hanno percorso l’attività di Giorgio. Anni 60-70, il suo ingresso nel mondo teatrale, (affiancato poi in tour con la grande Mina) e opposto a U. Eco. L’evocazione del tema dell’Albero che percorrerà tutti i suoi spettacoli, fino ad arrivare ad identificarsi con lo stesso uomo o un “ipotetico gabbiano”. “Quando moda è moda”, “Io se fossi Dio”, “Dialogo tra un impegnato e non so”, “Lo shampoo”. C’è solo una strada per questo Poeta rivoluzionario, di un’”illogica allegria”. I monologhi di Gaber, sono lezioni elaborate di proposito per mettere di fronte alle mancanze e agli errori. Rivelazioni che con coscienza, entrano dentro, arrivando a provocare l’intimo “io”. “Chiedo scusa se parlo di Maria”, uno spettacolo di sostanza, che punta a dare senso ai Valori, come l’Amore, la Famiglia, cui spesso si perdono di vista facilmente, tanto da arrivare a utopistiche forme. Negli anni ’80, dopo il caso Moro, si arriva al “Dilemma”, spesso non “digerito”, al “Parlami d’amore Mariù”. Canzoni ed enfasi, narrate nella luce-ombra, fino ad arrivare alla fine degli anni 80 (1988) a proporre tour interamente in prosa come: “ Il grigio” o al ‘91 con “Dio Bambino”. Gaber è il protagonista di ciò che interpreta, sensibile artista (spesso non compreso). Tra alti e bassi, lo ritroviamo poi particolarmente ispirato; quando negli anni 91-92, s’accende di nuovo la voglia di parlare di politica. E’ infatti scoppiato il caso tangentopoli. Quale migliore occasione di fonte d’ispirazione per nuove ironiche canzoni?! Eccolo così a cavalcare la scena con il “Teatro Canzone”. “Lamento Blues”, “Qualcuno era comunista”, “E pensare che c’era un pensiero”. Il Gaber del XXI secolo, arriva alla consapevolezza che “la mia generazione”, ha perso identità e dignità. “Se ci fosse un uomo” (2003), ammalato e stanco lo vede deluso per le scelte che la società fa in funzione del mercato. Si sente come spirito molto vicino a Pasolini, ove rafforza la capacità di vivere, osando oltre ciò che viene imposto; arrivando a identificarsi da albero a gabbiano, amplificando l’intenzione del volo, come speranza, per fuggire dal malessere quotidiano. Un Gaber, che si sente parte di una “razza in estinzione” e che conclude spesso il suo spettacolo con il “suicidio”, (tornando al 1978). Una tematica, che a differenza del tema, e di chi ironizzava facendo morire pure essendo ancora in vita, personaggi dell’epoca (Craxi, Cossiga,Francesca Dellera, Lucio Battisti…). “Forse oggi esteticamente mi rimetto gli slip pervinca, mi rivesto, esco e vedremo come va a finire. C’è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte!” Andrea Scanzi ha percorso in modo dettagliato e esemplare la cronologia di un artista, sfiorando con una sola punta di malinconia, ma allo stesso tempo incoraggiando a non far morire chi ha speso e dato tanto per un cambiamento proteso al miglioramento. “Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani "ipotetici". E ora?” E ora non ci resta che trovare il modo di non morire e alzandoci in volo, trovare oltre l’indignazione e la follia, il senso, per assaporare con passione quel percorso di speranza che la vita può dare. Annamaria Pecoraro (articolo pubblicato su "Ilmiogiornale.org http://www.ilmiogiornale.org/gaber-se-fosse-gaber-prenderebbe-il-volo-con-andrea-scanzi/) Incontro-spettacolo con ANDREA SCANZI, vincitore dei premi: GABER SE FOSSE GABER |
Deliri progressivi
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