LUNEDÌ 1 FEBBRAIO AL CINEMA MASSIMO DI TORINO I MARLENE KUNTZ SARANNO PRESENTI ALLA PROIEZIONE IN ANTEPRIMA DI “MARLENE KUNTZ. COMPLIMENTI PER LA FESTA” IL FILM CHE CELEBRA LA BAND ROCK A 20 ANNI DALL’ALBUM DI DEBUTTO “CATARTICA” Lunedì 1 febbraio, sarà proiettato in anteprima al Cinema Massimo di Torino (Via Giuseppe Verdi, 18 – ore 20.30) “MARLENE KUNTZ. COMPLIMENTI PER LA FESTA”, il film di Sebastiano Luca Insinga che celebra la band rock a vent’anni dal loro album di debutto “Catartica”. Per l’occasione, i Marlene Kuntz saranno presenti in sala (costo del biglietto € 7.50 - prezzo ridotto esibendo la Feltrinelli Carta Più MultiPiù – prevendite disponibili al link). «La prima volta che abbiamo visto il film ci ha regalato momenti di emozione e di orgoglio» dichiara Cristiano Godano, front man del gruppo. “Marlene Kuntz. Complimenti per la festa”, nato grazie a una campagna di crowdfunding su Musicraiser, racconta i 25 anni di carriera della band mostrando i Marlene Kuntz sotto una veste inedita e molto intima, attraverso l'utilizzo di filmati di archivio di ieri, alternati a musica e interviste di oggi. Le pause tra una data e l’altra sono i momenti domestici e quotidiani che alimentano il film, il ritorno in quella Cuneo dove tutto ebbe inizio e dove oggi ancora tutto scorre. Come racconta il regista Sebastiano Luca Insinga, il film è interamente girato con camera a mano «per dare maggiore prossimità con i protagonisti, per respirare del loro respiro, per vivere le azioni così come le stanno vivendo loro. Il live è parte fondante del film. I take che compongono il montaggio del concerto sono presi da tutti i concerti del tour. Si crea quindi all’interno del film un concerto che non è mai esistito, un concerto assolutamente nuovo, un concerto che è la somma di tutti i concerti del tour.» “MARLENE KUNTZ. COMPLIMENTI PER LA FESTA” sarà proiettato in tutte le sale cinematografiche italiane del circuito “The Space Cinema”. Il film è prodotto da Jump Cut, in associazione con Duel e distribuito da Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con WANTED. Regia e fotografia di Sebastiano Luca Insinga. Sceneggiatura: Sebastiano Luca Insinga e Vita Selin. Montaggio: Sabino Parise, Andrea Andreotti. Produttori: Luigi Pepe, Simone Cargnoni, Gianpaolo Smiraglia, Franco Dipietro, Emanuela Barbano. Fotografie di scena: Simone Cargnoni. Film realizzato in collaborazione con Trentino Film Commission e con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund – Fondo regionale per il documentario. Sarà disponibile da domani, nei negozi e in digitale, "LUNGA ATTESA", il nuovo album di inediti dei Marlene Kuntz. Il progetto è stato anticipato dal singolo "Fecondità", attualmente in radio. I MARLENE KUNTZ sono tre ragazzi di provincia che, all’inizio degli anni ’90, decidono di formare un gruppo rock. Non vogliono essere il solito gruppo di cover, vogliono fare la loro di musica e vogliono che sia cantata in italiano. Spediscono decine e decine di demo in giro per l’Italia, ma niente sembra accadere. Tra piccole feste di paese e locali che li cacciano via, quei ragazzi non mollano, tengono duro. Fino a che non si trovano nel posto giusto al momento giusto e incontrano un uomo che cambierà le loro sorti e quelle del rock italiano. Quei ragazzi sono i Marlene Kuntz e da quell’incontro nasce “Catartica”, album che sancisce un pre e un post nella storia del rock indipendente italiano. Vent’anni dopo l’uscita di “Catartica”, i Marlene Kuntz riportano in tour tutte le canzoni di quell’album mitico. www.complimentiperlafesta.it www.wantedcinema.eu www.facebook.com/wantedcinema/?fref=ts
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CITTA’ DI QUARRATA Provincia di Pistoia Servizio Cultura, Comunicazione, Sport Mercoledì 3 febbraio 2016 , ore 21,15 Teatro Nazionale Quarrata (Pt) COMUNICHIAMO che questo spettacolo sostituisce “Un borghese piccolo piccolo” annunciato per il 18 Febbraio all’interno della Stagione 2015-16 del Teatro Nazionale di Quarrata .. PRAGMA presenta Ettore Bassi Gaia De Laurentis Giorgio Borghetti Eleonora Ivone L'amore migliora la vita una commedia di Angelo Longoni Regia: Angelo Longoni Due coppie di genitori molto preoccupati. Una cena inevitabile. Due figli felici. Una tensione incontrollabile. Una parola inaccettabile: omosessualità. Quando i giovani hanno tutto da insegnare e niente da imparare dagli adulti. Che l’amore migliori la vita può sembrare un’ovvietà, un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile. In realtà la nostra esistenza è invasa da altri sentimenti sempre più predominanti e che fanno parte del corredo del nostro vivere sociale: la rabbia e la paura. Siamo talmente concentrati sul nostro malessere da dimenticarci ciò che di bello potremmo avere se solo fossimo meno ottusi. L’ottusità è la caratteristica di tutti coloro che, pensando solo nei termini del proprio ambiente ristretto, attribuiscono alle proprie idee un significato universale. Così non ci accorgiamo della ristrettezza mentale che accorcia il nostro campo visivo e che ci rende mediocri, condannandoci alla pratica costante dell’ipocrisia. “L’amore migliora la vita” è una commedia divertente e scorretta sulla necessità di comprendere se stessi e le persone che ci sono vicine e che più amiamo. E’ una storia morale sulle piccole immoralità quotidiane che ognuno vive e subisce, sulle ottusità che ci pervadono e che facciamo tanta fatica ad abbandonare. “L’amore migliora la vita” è un richiamo alla comprensione di quest’assioma tanto ovvio quanto difficile da interiorizzare. Due coppie di genitori si trovano per discutere di un problema che riguarda i propri figli maschi appena divenuti maggiorenni. All’inizio i quattro sembrano essere molto civili e dimostrano di avere a cuore solo il bene dei propri ragazzi ma, quando si tratta di discutere della loro omosessualità e della loro volontà di vivere apertamente il loro amore, le cose si complicano notevolmente. Madri e padri mettono in luce tutta la loro fragilità morale e la loro protervia, diventano violenti, paurosi, meschini, facendo emergere anche le loro difficoltà di coppia e le loro frustrazioni. Non importa quale sia la loro provenienza sociale o la loro estrazione culturale, sono tutti inadeguati a mettere mano seriamente al proprio modo di intendere i sentimenti e al loro ruolo genitoriale. Prezzi biglietti: posto unico numerato: intero euro 18,00 - ridotto euro 16,00 Vendita biglietti: Biblioteca Multimediale “G. Michelucci” Piazza Agenore Fabbri, Quarrata Tel. 0573 774500 Libreria “Il Ghirigoro”, Piazza Risorgimento 1, Quarrata Tel. 0573 1720009 Il pubblico che viene a vedere questo spettacolo deve aspettarsi una bella gouache teatrale con pennellate di poesia, canzoni, emozioni, il tutto condito nella salsa della leggerezza e del sorriso, ma senza alcuna nostalgia del passato, con una chiave moderna sia dal punto di vista della scrittura sia degli arrangiamenti musicali Intervista a Gino Rivieccio a cura di Roberto Bruno Ciao Gino e ben felice di trovarti. "Io e Napoli" è il tuo nuovo spettacolo teatrale e l'esordio è prorio nella tua città. Nonostante tu abbia alle spalle anni di teatro, ti chiedo, essendo un debutto, come ti senti e se sei pronto per questa nuova avventura?
Direi di sì anche perché è uno spettacolo che tocca i temi della mia terra, della mia città natale ed è quindi uno spettacolo che sento mio e segue un altro di sette anni fa che si chiamava "La pazienza differenziata", dove ricalcavo l'aspetto della pazienza che hanno i miei concittadini, una cultura della quale noi napoletani abbiamo il ministero: naturalmente senza portafogli. Qui affronto altre "corde", sviluppo altri temi e soprattutto credo di aver raggiunto la maturità per poter dire certe cose, attenzione, non solo anagraficamente, ma proprio alla luce del vissuto nella mia terra, per averne conosciuto meglio i pregi e le debolezze. Anche se da innamorato faccio prevalere i pregi. Qual'è oggi il tuo rapporto ed il tuo pensiero sulla tua bellissima città? E' una città bellissima appunto come dici tu, che spesso ha l'imbarazzo di apparire tale. E' una città unica, preziosa, dalle mille facce, dai molteplici caratteri, è una città che ti sa accogliere, che sa ospitare, che ti avvolge ma sono consapevole che è anche una città difficile, dove la normalità delle altre qui diventa straordinarietà, dove il " quotidiano" a lungo andare sfianca. Se fosse a scuola il giudizio dell'insegnante sarebbe: " E' intelligente ma svogliata, potrebbe fare di più: non si applica! " Ecco abbiamo ancora un secondo quadrimestre per dimostrare che alla fine ce la possiamo fare, come storicamente è sempre successo. Quando ci mettiamo d'impegno la nostra voglia di reagire è incontenibile. "Io e Napoli" è uno spettacolo basato sulla tua vita ed il rapporto con Napoli. Cosa si deve aspettare il pubblico che vorrà essere presente al tuo spettacolo che tra l'altro se non erro è scritto da te? Lo spettacolo è scritto da me e da Gustavo Verde. Il pubblico che viene a vedere questo spettacolo deve aspettarsi una bella gouache teatrale con pennellate di poesia, canzoni, emozioni, il tutto condito nella salsa della leggerezza e del sorriso, ma senza alcuna nostalgia del passato, con una chiave moderna sia dal punto di vista della scrittura sia degli arrangiamenti musicali curati dal Maestro Antonello Cascone e impreziositi dalla sublime voce di Fiorenza Calogero Nel mese di Marzo invece sbarcherai per diverse serate nella capitale. Dal 3 al 20 marzo, un bellissimo denso impegno, direi ... Direi di si e mi fa molto piacere non solo tornare a Roma ma anche stare al teatro dell'Angelo, un teatro perfetto per questo tipo di spettacolo, peraltro nell'ambito di un cartellone di vero teatro grazie alla direzione artistica di Antonello Avallone. Tu hai lasciato la tv ormai tanti anni fa, per darti al teatro. Ti proponessero un contratto per la televisione accetteresti oggi, oppure ormai ti sei dato solo al teatro? Certo che accetterei, sempre in funzione del tipo di programma e di quello che dovrei fare. Diciamo che io e la tv in questi anni non ci siamo cercati, ma spesso ci siamo pensati. Non escludo che prima o poi ci si riveda. Ho visto girando su internet, una tua fortissima imitazione di Sarri allenatore del Napoli. Come ti è venuto voglia di farla e soprattutto vorrei sapere se Sarri l'ha vista e che ti ha detto? Per abitudine non facendo di professione l'imitatore, faccio solo i personaggi che mi sono simpatici, che mi "dicono" qualcosa. E Sarri ho avuto il piacere di conoscerlo a cena la scorsa estate ad Amalfi nell'ambito di una manifestazione sportiva nella quale ero ospite. E poi la somiglianza fisica che molti riscontrano sicuramente ha semplificato il tutto. Vedo che gli ho portato fortuna, da quando ho cominciato ad imitarlo il Napoli non ha perso più una partita. Speriamo che sia di buon auspicio per maggio....Intelligenti pauca! Vuoi mandare un saluto ai lettori di Deliri Progressivi? Un caro saluto col cuore napoletano a tutti i lettori di Deliri progressivi augurandomi che vengano a trovarmi in teatro e perché no a salutarmi in camerino. Roberto Bruno DA DOMANI, GIOVEDÌ 28 GENNAIO, ALLE 21.10 TORNA LA SESTA STAGIONE DI “RIDICULOUSNESS: VERI AMERICAN IDIOTS” IN ESCLUSIVA SU MTV NEXT (CANALE 133 DI SKY) OGNI GIOVEDÌ ALLE ORE 21.10 Da domani, giovedì 28 gennaio, alle 21.10, in esclusiva su MTV Next, il nuovo canale a brand MTV solo su Sky (canale 133), torna la sesta, divertente e folle stagione di “RIDICULOUSNESS: Veri American Idiots”, in onda ogni giovedì alle 21.10 con un doppio episodio. “Ridiculousness: Veri American Idiots” è lo show di MTV presentato dallo skater Rob Dyrdek che prende i video amatoriali più divertenti che circolano in rete e li ricompone in un unico episodio tagliente, esilarante e ironico: scherzi finiti male, cadute micidiali, situazioni imbarazzanti e tutto quello che di folle si può trovare sul web. Con i commenti del comico Sterling “Steelo” Brim, della meravigliosa Chanel West Coast e delle celebrità dello showbiz e dello sport, ospiti in ogni puntata, il divertimento è assicurato. Risate garantite, quindi, con “Ridiculousness: Veri American Idiots” da domani, giovedì 28 gennaio, ogni giovedì alle 21.10, in esclusiva su MTV Next (canale 133 di Sky). Per news e curiosità sullo show e per vedere alcuni estratti delle puntate visita il sito ondemand.mtv.it/serie-tv/ridiculousness-veri-american-idiots. Segui MTV Italia online su mtv.it, Facebook, Twitter, Instagram e G+ www.mtv.it www.facebook.com/mtvitalia twitter.com/mtvitalia instagram.com/mtvitalia plus.google.com/+MTVItalia GINO RIVIECCIO: DEBUTTA IL 5 FEBBRAIO AL TEATRO SANNAZARO DI NAPOLI “IO E NAPOLI” Dal 3 al 20 marzo grande ritorno dell’attore a Roma al Teatro dell’Angelo Debutterà il 5 febbraio, al Teatro Sannazaro di Napoli, lo spettacolo di Gino Rivieccio “IO E NAPOLI”, in cui l’attore ripercorre la sua storia umana ed artistica attraverso quel legame viscerale e particolare che ha con la sua amata città. Con la regia di Giancarlo Drillo, il recital è stato scritto dal protagonista Gino Rivieccio e da Gustavo Verde e celebra il capoluogo partenopeo tra ironia e riflessione, non limitando allo stesso tempo i toni di denuncia. “Io e Napoli” è un piacevole viaggio tra monologhi, personaggi, tradizioni, aneddoti e canzoni magistralmente interpretate da una delle più belle voci del panorama musicale napoletano, Fiorenza Calogero, diretta al piano dal maestro Antonello Cascone. A impreziosire la scena, per tutta la durata dello spettacolo, una scultura del Maestro Lello Esposito. Alla fine della serata, l’intento di Rivieccio apparirà chiaro: provare a cambiare, con il suo messaggio, una realtà che offusca lo splendore di una delle città e delle regioni più belle del mondo. «Non esiste al mondo una città più bella di Napoli – racconta Gino Rivieccio - Sospetto però che, a scuola, il giudizio sulla città di un’ipotetica insegnante sarebbe: “E’ intelligente ma svogliata, potrebbe fare di più: insomma non si applica!“. Ecco, abbiamo ancora un secondo quadrimestre per recuperare e dimostrare che meritiamo di essere promossi a pieni voti. Bisogna solo avere pazienza, che per noi napoletani è una cultura di cui abbiamo il ministero: naturalmente senza portafogli!». Queste tutte le date dello spettacolo “IO E NAPOLI”: dal 5 al 14 FEBBRAIO al Teatro Sannazaro di NAPOLI (Via Chiaia, 157 – per info e acquisto biglietti: www.teatrosannazaro.it); il 19 FEBBRAIO al Teatro della Provvidenza di VALLO DELLA LUCANIA – Salerno (via Valenziano, 37 – per info e acquisto biglietti: www.cineteatrolaprovvidenza.it); dal 3 al 20 MARZO al Teatro dell’Angelo di ROMA (Via Simone de Saint Bon, 19 – per info e acquisto biglietti: www.teatrodellangelo.it); il 6 APRILE al Teatro Politeama di TORRE ANNUNZIATA (Napoli); il 7 APRILE al Teatro Modernissimo di TELESE (Benevento); l’8 APRILE al Teatro delle Rose di PIANO DI SORRENTO (Napoli); il 9 e il 10 APRILE al Teatro Nuovo di Salerno; dal 4 al 15 MAGGIO al Teatro Diana di NAPOLI. GINO RIVIECCIO è un autore e attore napoletano che debutta nel mondo dello spettacolo come professionista nel 1979, entrando a far parte della compagnia del Teatro Stabile Sannazzaro di Napoli al fianco di Nino Taranto, Luisa Conte e Pietro De Vico. Con la vittoria al Festival del Cabaret di Loano si propone sulla scena nazionale partecipando accanto a Paolo Villaggio e Carmen Russo al programma “Un Fantastico Tragico Venerdì”, in onda su Rete 4, e conducendo un Tg satirico nella trasmissione “Studio 5” condotta da Marco Columbro, in onda su Canale 5. Dall’87 all’89 conduce “Cantando Cantando”, un programma del mattino su Canale 5, a cui partecipano Little Tony, Bobby Solo e Rosanna Fratello e, durante i mesi estivi, Marino Bartoletti gli affida uno spazio comico nella trasmissione su Italia 1 “Calcio d’Estate”. L’anno successivo, sempre su Canale 5, conduce insieme a Lino Toffolo il gioco a premi “Casa mia”. Nel 1991 passa alla RAI, dove è protagonista di “Sereno Variabile”, mentre l’anno successivo presenta con Mara Venier e Fiorello “Il Cantagiro” su Rai 2. Da allora, tante ospitate televisive ma soprattutto tantissimo teatro da protagonista, a cominciare dal 1993, quando Dino Verde lo sceglie come mattatore della riedizione dello storico “Scanzonatissimo”. L’anno dopo, con Nino Marino, firma “Bentornata Passerella”, un fastoso spettacolo, per la regia di Marco Parodi, in cui divide la scena con Pamela Prati. Tra i titoli più significativi degli ultimi anni ricordiamo: “Si prega lasciare l’armadio entro le ore 12.00”, remake del celebre testo di Feydeau “L’albergo del libero scambio”, “Per un’Italia migliore”, uno spettacolo di satira politica firmato da Dino e Gustavo Verde, e “Di più non dico”, una commedia brillante che affronta i temi scottanti della globalizzazione e del rapporto col mondo islamico. Tra gli altri spettacoli anche l’“Anfitrione” di Plauto, “Mettetevi comodi”, “Sarto per signora“ e “Non complichiamoci la vita”. Al compimento dei suoi 30 anni di carriera, Gino Rivieccio propone per la prima volta un cofanetto che raccoglie il meglio del suo repertorio da monologhista televisivo e teatrale. Nel 2011, al fianco di Corinne Clery, porta in scena “Il padre della sposa “, per la regia di Marco Parodi e le musiche di Peppino di Capri. Nel 2014 è protagonista di un divertente lavoro scritto da Stefano Sarcinelli e Peppe Quintale, “Ti presento mio fratello”, mentre nel 2015 Gino Rivieccio è guest per diverse puntate della soap televisiva “Un posto al sole“ nel ruolo di Virgilio Sgambati. Negli ultimi mesi, i video in cui l’attore imita l’allenatore Maurizio Sarri stanno spopolando in rete. www.ginorivieccio.it www.facebook.com/Gino-Rivieccio-47190544084/ INTERNATIONAL SKATE AWARDS, sab 23 e dom 24/1 Mandela Forum Firenze - Special guest Gio Di Tonno1/21/2016 INTERNATIONAL SKATE AWARDS I CAMPIONI DEL PATTINAGGIO ARTISTICO SABATO 23 E DOMENICA 24 GENNAIO AL MANDELA FORUM DI FIRENZE Special guest Gio Di Tonno C’è grande attesa a Firenze per il tradizionale appuntamento con i migliori interpreti del pattinaggio artistico che sabato e domenica saranno protagonisti della sesta edizione di International Skate Awards. Gli atleti, giunti da tutto il mondo, in questi giorni stanno svolgendo le prove per assemblare gli show che saranno rappresentati sabato 23 (inizio ore 21.00) e domenica 24 gennaio (inizio ore 16.00). Protagonisti sempre gli stessi artisti, tutti i migliori pattinatori del mondo, ma spettacoli diversi tra loro, come da tradizione di International Skate Awards: sabato 23 è in programma “TOP CHAMPIONS SKATE AWARDS” una straordinaria gara-spettacolo con le performance dei vincitori degli "Awards" per la stagione 2015, mentre domenica 24 verrà rappresentato il musical “TIME EXPLORERS” all’interno del quale gli atleti pattinano, recitano e cantano con musica dal vivo, scenografie di grande impatto, perfomers di altre discipline e ospiti prestigiosi. Da questo punto di vista l’edizione 2016 è caratterizzata dalla partecipazione, domenica 24 gennaio, di Giò Di Tonno, cantante e artista eclettico, conosciuto a livello internazionale soprattutto per la straordinaria interpretazione del gobbo Quasimodo all’interno del musical “Notre Dame de Paris”: e la prossima ripresa della tournèe di “Notre Dame” con il cast originale (oltre 1000 repliche in 10 anni, più di 2.500.000 spettatori, che negli anni passato ebbe un successo straordinario, in questo senso è una felice coincidenza. Il musical “Time Explorers” racconta la vicenda dell’equipaggio di un’astronave che viene sbalzato avanti e indietro nel tempo avendo la possibilità di “visitare” epoche storiche diverse: si va dalla Parigi del 1400 ai tempi di Notre Dame alla Chicago anni ’80 dove imperversavano i Blues Brothers. Giò Di Tonno in questo contesto interagirà in scena con i campioni del pattinaggio interpretando “Bella” e “Balla mia Esmeralda”, i pezzi memorabili di “Notre Dame de Paris”, “Trasformation” dal musical “Jeckyll&Hide” e “Che cos’è questo fuoco” nei panni di Rodrigo dei Promessi Sposi. Una produzione complessa ma di grande fascino che sta avendo un ottimo riscontro anche al botteghino: la prevendita dei biglietti sarà operativa in tutti i punti del circuito Boxoffice Toscana fino a venerdì, mentre sabato e domenica sarà possibile acquistare i biglietti direttamente al Mandela Forum dove la biglietteria sarà aperta ininterrottamente dalle 16.00 in poi nella giornata di sabato e domenica a partire dalle 12.00. INFO LINE 051 6272148 - 335 8244308 - [email protected] - www.skate-power.it Biglietti: primo settore 28 euro; secondo settore 19 euro Prevendite Box Office www.boxol.it (tel 055 210804) Irresistibile Pintus, due date all’Obihall di Firenze. 40 anni e sentirsi Milf ANGELO PINTUS Ormai sono una Milf Venerdì 22 e sabato 23 gennaio 2016 - ore 21 Obihall – via Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro – Firenze 1° settore platea 30 euro; 2° settore platea galleria 25 euro; 3° sett. platea galleria laterali 20 euro Prevendite Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055 210804) TicketOne www.ticketone.it (tel. 892 101) - Obihall www.obihall.it (tel. 055.6504112) Info tel. 055.667566 – 055.6504112 - www.bitconcerti.it - www.obihall.it Ciclone Pintus in arrivo! Due le date all’Obihall, venerdì 22 e sabato 23 gennaio (ore 21 - biglietti da 20 a 30 euro – prevendite Box Office Toscana tel. 055 210804 www.boxofficetoscana.it, TicketOne tel. 892 101www.ticketone.it, Obihall www.obihall.it tel. 055.6504112), che segnano il ritorno del comico e mattatore a Firenze. Il nuovo spettacolo s’intitola “Ormai sono una Milf” ed è il regalo che l’artista si è concesso per il fatidico, 40esimo, compleanno. Come cambia la vita a quarant’anni? Cambia che non puoi più mangiare quello che mangiavi prima… Che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma già troppo vecchio per farne altre... La vita a quarant’anni raccontata e vista con gli occhi di chi si sente sempre quel bambino che quando vedeva gli amici quarantenni dei propri genitori li considerava “vecchi” e si meravigliava di quanto vivessero a lungo “i grandi”. E che ora guardandosi allo specchio pensa di essere sempre più in forma, anche se ormai è un uomo fatto. Un uomo? Una signora! Anzi… una Milf! “Ormai sono una Milf” segue lo straordinario successo del precedente tour “50 Sfumature di… Pintus“, record di incassi e presenze in tutt’Italia. Un boom che lo ha traghettato direttamente al festival di Sanremo 2015, per un ulteriore bagno di notorietà. Per non parlare di “Karaoke”, il programma tv che ha condotto la scorsa primavera su Italia 1. ANGELO PINTUS Angelo Pintus nasce a Trieste molti anni fa... - “Quanti anni fa?” - “ Mah, non si chiede l’età a una donna!” Da piccolo era insopportabile… da grande lo è ancora! La scuola per lui non è stata semplice: ha abbandonato gli studi, contro il volere dei genitori, in seconda elementare... Sostiene ancora oggi: “Non reggevo la pressione!!!“. Negli Anni 90’ inizia a lavorare in Valtur, esperienza incredibile, è lì che impara quel poco che sa fare oggi. Nel 2000 lavora in radio a Milano in coppia con Max Vitale, ma il sodalizio dura poco. Nella torrida estate del 2007 la coppia si scioglie. Dal 2009 è presenza fissa di Colorado, il programma di Italia 1. Ma è nel 2013 che la sua vita cambia: inizia la sua prima Tournée teatrale in giro per l’Italia con lo spettacolo “50 Sfumature di… Pintus“. In pochi mesi più di 150 spettacoli con oltre di 200.000 spettatori. Incredibile! Il Tour è ripartito per la seconda stagione (2014-15) , toccando anche alcune città estere. Il 20 dicembre 2014 al Mediolanum Forum di Assago, con oltre 8.000 spettatori in sala, Angelo Pintus ha tenuto uno spettacolo speciale, “Pintus@Forum”, ripreso e mandato in prima serata su Italia 1. Risultato: più di 2.600.000 spettatori per uno share del 9,7%. Grazie a questa fortunata serie di eventi qualcuno si è accorto di lui, ad esempio la Guardia di Finanza che gli ha fatto visita alle quattro del mattino; Angelo ha fatto il nome di molti colleghi ed è stato liberato. Al cinema: ha partecipato, con una parte significativa al secondo film come regista di Paolo Ruffini “Tutto molto bello” visto nelle sale ad Ottobre 2014; per la regia di Neri Parenti ha interpretato, in coppia con Vincenzo Salemme, anche ad un episodio del film “Ma tu… di che segno 6?” nei cinema a Natale 2014. E’ stato ospite comico della seconda serata del 65° Festival di Sanremo. Ha riportato il Karaoke nelle piazze. In onda su Italia 1 fino a fine maggio. Ed ora, a quarant’anni, il nuovo spettacolo per la stagione teatrale 2015/2016 “ORMAI SONO UNA MILF”. Angelo Pintus online http://www.angelopintus.com https://www.facebook.com/Angelo-Pintus-155435361162589/?fref=ts Info spettacolo Info tel. 055.667566 – 055.6504112 www.bitconcerti.it - www.obihall.it Biglietti posti numerati (esclusi diritti di prevendita) 1° settore platea 30 euro 2° settore platea galleria 25 euro 3° sett. platea galleria laterali 20 euro Riduzioni Riduzioni fino a 6 anni (info tel. 055 667566) Prevendite Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel 055 210804) Ticket One www.ticketone.it (tel. 892 101) Ufficio stampa Firenze: Marco Mannucci Sabato 23 e domenica 24 gennaio 2016 Teatro della Contraddizione - Milano [Via Privata della Braida 6] Il clown che danza stage di danza a cura di Ivana Petito (il bianco), Maria Carpaneto (l’augusto) e Andrea Ruberti (l’eccentrico) Si svolgerà sabato 23 e domenica 24 gennaio al Teatro della Contraddizione di Milano lo stage di danza “Il clown che danza” a cura di Ivana Petito (il bianco), Maria Carpaneto (l’augusto) e Andrea Ruberti (l’eccentrico). Lo stage, aperto ad ogni livello, sarà articolato al mattino in un training fisico che vuole fondere elementi di tecnica di danza e tecnica di mimo, mentre il pomeriggio sarà dedicato all’improvvisazione. Si prevede, a conclusione delle ore del laboratorio, la costruzione di una partitura coreografica semplice in cui si utilizzano: la caratterizzazione di un personaggio, il tempo comico e soprattutto la relazione. Con relazione si intende approfondire questi aspetti: il mondo interiore e quello esteriore, il rapporto con l’oggetto, con l’altro e con lo spazio. Il bianco (Ivana Petito) rappresenta la perfezione intesa come grazia, armonia e intelligenza, il tutto ostentato fino all’esagerazione; è il clown che non sbaglia mai e guarda sempre dall’alto in basso il suo interlocutore, un pierrot lunare, vestito di luce, sogno e poesia, ma immobilizzato nel suo modello di lusso e perfezione. L’augusto (Maria Carpaneto), vestito di abiti sempre troppo grandi e portati con disinvolta goffaggine, è il comico più vicino alla realtà e costituisce la rappresentazione dinamica della vita stessa che si oppone al clown bianco. L’eccentrico (Andrea Ruberti), a differenza di quest’ultimo, agisce sempre da solo e gli fungono da spalla i suoi accessori, spesso strumenti musicali, oggetti coi quali si trova a lottare e sui quali alla fine ha sempre la meglio in maniera imprevista. Dal 4 al 7 febbraio il Teatro della Contraddizione, nell’ambito delle “serate doppio spettacolo”, ospiterà “Arie di carta” di e con Maria Carpaneto e Ivana Petito, con la partecipazione di Andrea Ruberti, spettacolo vincitore del premio produzione al Festival Fringe di Napoli 2015. Info Teatro della Contraddizione, Via Privata della Braida 6 - Milano orario: sabato 23 e domenica 24 gennaio dalle 10 alle 17 quota di partecipazione: 100 Euro iscrizioni presso: Teatro della Contraddizione, Tel. 02.5462155 [email protected] – www.teatrodellacontraddizione.it Maria Carpaneto ha studiato danza negli USA, Francia e Milano, si è diplomata alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Ha danzato per Ellen Stuart, Adriana Borriello, Paco Decina, Cecilia Gallizia, Hervé Diasnas, Denise Lampard. Nel 2014 viene selezionata al Napoli Fringe Festival con Ivana Petito per Arie di Carta. Partecipa al lungometraggio D.A.D. per la regia di Marco Maccaferri, dichiarato opera di interesse culturale e di ricerca sperimentale dal MiBACT, che vanta anche il supporto della Film Commission Lombardia. Realizza il primo studio di Bucolive, un progetto di ricerca coprodotto da Il filo di Paglia, Swiss E-motion e l’Isola, presentato a Locarno. Nel 2013 diventa guida GAE (guida ambientale escursionistica) titolo valido a livello europeo. Perfeziona un proprio metodo didattico in natura con principi di PMD (Presenza, Mobilità, Danza), tecnica che insegna dopo anni di ricerca e formazione con il coreografo danzatore Hervé Diasnas. Nel 2012 realizza Variazioni Goldberg, progetto commissionato dal Festival Como città della musica; nel 2011 realizza il solo di danza Dunque io son, con scenografia e costumi di Micol Di Palma e suono di Attila Faravelli. Collabora con il Teatro G. D’Annunzio di Latina per Letture dal canale da ‘Canale Mussolini’ di A. Pennacchi, regia Clemente Pernarella. Nel 2010 è selezionata per Solo in azione, vetrina dei coreografi Lombardi con Aerial. Firma la sua prima regia Ogni casa combatte (omaggio a Marek Edelmann); nel 2009 fa parte della Compagnia In-stabile Teatrodentro come formatrice ed interprete all’interno della II Casa di Reclusione Milano-Bollate e di Opera, con cui crea nel 2008 Psicopathia Sinpatica. E’ coreografa della trasmissione Singing Office, prodotta da Polivideo per Skyvivo e in diverse produzioni di ASLICO dirette da Francesco Micheli. Coreografa la sigla della sit-com Don Luca, video-clip del cantante iracheno Kazem El Sahiir. E’ coreografa ne Il Trovatore per il Teatro Regio di Parma nell’OperaVerdi Festival, crea Raverie con Enrico Rava. Negli anni ‘90 presenta l'assolo Marion in diverse capitali europee ed importanti rassegne italiane. Ha collaborato a Losanna a Silenxieu, creazione collettiva con Sylvie Courvoisier, Mark Feldmann, Walter Quintus. Ivana Petito è nata a Napoli nel 1975. Diplomata all'Accademia Lyceum Mara Fusco di Napoli, laureata in lettere moderne presso l'Università degli studi Roma Tre con una tesi in storia della danza. Dal 1997 danza con Adriana Borriello, Dejà Donné, Sosta Palmizi, Enzo Cosimi. Dal 2003 collabora con il Teatro Kismet. Nel 2005/06 realizza Dialogo per una zebra, sostenuto dalla Junge Hunde (Culture program of European Union) e dall’Associazione Sosta Palmizi, nel 2011 L’animatrice-colei che prende la parola, sostenuto dal network Anticorpi XL. Nel 2012 coreografa Stabat Mater sostenuta da Nuda (network umbro danza contemporanea). Dal 2013/2014 prende parte al progetto italo svizzero Bucolive prodotto dalla compagnia Il filo di paglia e, in qualità di attrice, al progetto cinematografico D.A.D. Nel 2002 insegna alla Scuola Teatrale Quelli di Grock (Milano), Centro Danzarte di Luisa Cuttini (Brescia), Centro Studio Oltreunpo’ Teatro. Andrea Ruberti si diploma come attore mimo (metodo De Croux) presso la scuola di Quelli di Grock. Negli anni approfondisce gli studi frequentando corsi e seminari di danza, clownerie, recitazione con artisti italiani e stranieri tra cui: Nola Rae, Jango Edwards, Jonny Melville, Mohamed Driss, Giorgio Rossi, Maja Delak (En-Knap dance company Ljubljana per la quale viene scritturato per due produzioni). Dal 1991 al 2011 è stato socio storico, membro della parte artistica, attore della compagnia teatrale Quelli di Grock. Nel giugno 2011 fonda con Alessandro Larocca, l'associazione culturale e compagnia teatrale IFRATELLICAPRONI, che produce spettacoli per bambini. Dal 1992 insegna stabilmente mimo ed espressione corporea. “In venticinque anni di mestiere ho cercato di passare l'arte che più mi appassiona, incontrando persone ed esperienze diverse: danzatori e attori professionisti, i ragazzi nelle scuole e loro insegnanti, educatori, principianti, insomma tutti coloro che volevano accogliere un mimo e imparare qualcosa da lui. Incontri importanti, umani, necessari...ogni volta, quando mi capita io cresco con loro". VINICIO CAPOSSELA: Heimat - ll paesaggio del mondo perduto dell’infanzia. Il mito che appartiene a tutti a cura di Silvia Calzolari Dopo il successo del suo ultimo libro e in occasione dei 25 anni di carriera VINICIO CAPOSSELA arriva sul grande schermo con il film “VINICIO CAPOSSELA - NEL PAESE DEI COPPOLONI” nelle sale martedì 19 e mercoledì 20 GENNAIO 2016 Un film prodotto da laeffe in associazione con PMG e LaCupa e distribuito nei cinema italiani da Nexo Digital.Regia di Stefano Obino.Testi, parole e musica di Vinicio Capossela. Produzione esecutiva: Letizia Celardo. Direttore della fotografia: Aldo Anselmino. Montaggio: Valentina Andreoli. Produttori: Riccardo Chiattelli per laeffe – Gruppo Feltrinelli, Roberto Ruini per PMG – Pulsemedia Group, Luca Bernini per La Cupa. Con il contributo di Medimex. Media partner Radio Deejay, MYMovies e Librerie Feltrinelli. “VINICIO CAPOSSELA – NEL PAESE DEI COPPOLONI” è un viaggio cinematografico – geografico, musicale e fantastico – narrato, cantato e vissuto in prima persona da Vinicio Capossela, in quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato l’ultimo romanzo dell’artista e da cui trae linfa il materiale del suo prossimo disco di inediti. Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l’eco e il suono se gli si presta orecchio ci si dispone al sogno. Diretto da Stefano Obino, si svolge in Alta Irpinia, in “quelle terre dell’osso” in cui “un paese ci dice di tutti i paesi del mondo”, tra trivelle petrolifere e case abbandonate, pale eoliche e vecchie ferrovie, boschi, animali selvatici e paesaggi incontaminati. Sono questi i luoghi in cui l’ispirazione letteraria e musicale di Vinicio Capossela è diventata realtà, restituendo il ritratto di un’Italia forse perduta e dimenticata, ma che ancora oggi vuole raccontare la sua storia e la sua energia: le voci, i volti, i personaggi, le tradizioni popolari, gli sposalizi, le musiche che percorrono le vene dei sentieri della Cupa, le litanie delle mammenonne, le cumversazioni in piazza, le chiacchiere dal barbiere, le passeggiate sui sentieri dei muli, la Natura selvaggia e resistente. Un luogo immaginario che diventa reale, uno spazio fisico che si trasforma in pura immaginazione. Un’occasione unica per seguire il “musicista viandante” Capossela in questo viaggio a doppio filo sul fronte della musica e del racconto in un mondo che affronta ormai da 15 anni, accompagnati da una colonna sonora originale che anticipa cinque brani inediti del suo prossimo lavoro discografico, “Canzoni della Cupa”, la cui uscita è prevista per il 2016, oltre a includere performance live di classici come “Il ballo di San Vito” e “La marcia del camposanto” fino al tributo a Matteo Salvatore, “straordinario cantore dello sfruttamento nel latifondo meridionale”. * * * Il viandante Vinicio Capossela, (stortonome Guarramon - dal torrente Guarramone - soprannome che si è guadagnato come è usanza di queste terre) narra e canta, conducendoci per mano in un’altra dimensione. Un luogo reale, svuotato, corroso dal tempo ed abbandonato, ove tutto si è consumato in meno di un secolo, eppur ricco di memoria, di storie d’appartenenza, di miti senza tempo, di natura viva e ricca di magia. - “Vado cercando musica e musicanti, i canti che seguono rotte antiche e vagano il mondo. Con la falce mieto i racconti vostri, li raccolgo in fascine per bruciarli ove non arde più brace, se mai possano ancora scaldare”. - “AL PADRETERNO LE COSE INUTILI SONO SEMPRE VENUTE BENE” e Vinicio Capossela le osserva, ne restituisce il valore già intrinseco, trascendendo e ridonando identità, preservando luoghi di purezza dell’infanzia. - “CHI SIETE, A CHI APPARTENETE, COSA STATE CERCANDO?”, ripete costantemente il narratore Vinicio. Il “conoscere se stessi passa attraverso gli altri” e il viandante si fa mezzo, mentre i volti ed i personaggi ci restituiscono ricordi e racconti nei quali tutti possiamo immedesimarci e “riconoscerci”. Il cammino lento, pregno di silenzi nell’ascolto di luoghi e persone, diviene suono fra eco di vissuti, canti ed immagini straordinarie, attraverso elementi naturali come fuoco, vento, acqua, luna, tramonti, colline e distese che sanno ancora di grano, uccelli e cani che si muovono con e accanto all’essere umano (tra i personaggi Peppe Matalena - violinista, Armando Testadiuccello, La Banda della Posta, Ciccillo Di Benedetto - storico ristoratore e tenore, Giovanni Sicuranza - barbiere), pur in una comunità assente e ormai smembrata, ove il rintocco della campana scandisce un tempo fermo, muovendo e smuovendo l’invisibile e il sentimento del sacro. Gli elementi artificiali, come la ferrovia e la trebbiatrice acquistano fascino e suggestione non solo perché legati alla Storia, ma per l’effetto immaginifico ed evocativo. - Vinicio Capossela: “La ferrovia Avellino-Rocchetta è stata una delle prime grandi opere dopo l’unità d’Italia (risale al 1890). Costruire linee interne significava restituire il paese al resto del mondo. Un progetto molto importante per cui si sono molto battuti De Santis e Giustino Fortunato. La storia ne decreta questo spostamento di flussi economici, il cambio d’uso. La ferrovia veniva costruita in armonia sino a divenire parte del paesaggio naturale stesso.” - E ancora Vinicio racconta: “Esiste il Paese dei Coppoloni? Da qualche parte ci deve essere (deve esistere a partire dal titolo stesso e visto che abbiamo creato questo film) e in qualche modo ci stiamo andando. Sono nato in Germania e, siccome da piccolo me ne vantavo, allora userò una parola tedesca adatta più a definire la sensazione: Heimat, termine femminile materno. Un sentimento per cui ci si sente a casa, una casa da cui si è separati, perduta. Da spaziale ci si sposta quindi su un piano temporale: Il paesaggio del mondo perduto dell’infanzia. La mia Heimat non è solo la mia infanzia, ma quella del mondo, del mito che appartiene a tutti. Rispetto al tempo siamo tutti emigrati.L’emigrazione avviene in tutti. L’uomo, come tutto, cambia continuamente, migrammo dall’infanzia e continuamente crescendo”. “L’unica possibilità di abitare un luogo è il racconto, stare nello stesso posto è il racconto ed è un giacimento molto grande. Mi piace essere viandante anche della lingua, la mia infanzia è trascorsa con il racconto. Il racconto è il mezzo naturale, scritto o orale, il canto. Matrice locale anche dialettale, la storia che l’ha ordinato non va perduta. Questi canti sono nati non per essere registrati, hanno accompagnato la ritualità. Nell’istante in cui la ritualità cessa rimangono separati dalla realtà che li ha originati, ma restano nello loro forza evocativa. Ho cercato di lavorare su questo patrimonio anche scrivendo canzoni che in qualche modo attingessero a questo giacimento. Le canzoni della Cupa, iniziate dieci anni fa, trovano il primo guaito nella colonna sonora di questo film.” - Stefano Obino, regista del film documentario che ci regala sequenze, scorci e luci di grande suggestione e magia, afferma: “Nel seguire Vinicio, lungo queste valli, questi paesi, questi vicoli anche dentro di me è risuonato un ricordo che può essere legato alle mie terre, a quando ero bambino al fatto che un po’ ovunque l’Italia ha sempre una parte di modernità che si sta sviluppando, ma con grande bagaglio di ricordo e di memoria. Il paese dell’eco risuona di canti.E’ stata una scoperta fantastica. Avevo letto il libro, ma questo è il film ed è altro, è entrare in un percorso reale, ma al contempo molto magico”. “Il copione era Vinicio che ci ha portato dentro queste dimensioni e ha creato un filo che si è sviluppato in evoluzione dal racconto alla musica del nuovo disco, ai personaggi che abbiamo conosciuto. Magicamente si è creata la scena”. “E’ stato utlizzato un archivio di grande memoria visiva sulla costruzione dell’Italia che sarebbe bello recuperare maggiormente.” Inoltre è stato proposto in anteprima lo splendido ed originale video, con la regia di Leich Kowalski, basato sulla canzone “Il Pumminale” (inserita nel nuovo album in uscita “Le storie della Cupa”). “Pumminale significa licantropo (cane mannaro) ed è legato al mito”. E’ una delle creature che rappresentano il lato oscuro dell’essere umano. “Storie del bosco, nel rapporto diretto con la terra madre che comprende gli animali e gli elementi naturali, una manifestazione di unità che è anche divina”. Un viaggio che ci conduce nelle particolari atmosfere notturne alla ricerca del nostro animale totemico, nella ricerca di noi stessi. Silvia Calzolari MARTEDÌ 19 E MERCOLEDÌ 20 GENNAIO “VINICIO CAPOSSELA - NEL PAESE DEI COPPOLONI” IL FILM ARRIVA SUL GRANDE SCHERMO IN OCCASIONE DEI 25 ANNI DI CARRIERA UN ESCLUSIVO VIAGGIO CINEMATOGRAFICO ALLA RICERCA DI PERSONAGGI, CANTI E SIENSI PERDUTI UN FILM STRAORDINARIO PRODOTTO DA laeffe - GRUPPO FELTRINELLI, PMG, LA CUPA E DISTRIBUITO AL CINEMA DA NEXO DIGITAL UN PONTE TRA LE PAGINE DE “IL PAESE DEI COPPOLONI" E LE MUSICHE DI “CANZONI DELLA CUPA” IL PROSSIMO DISCO DI INEDITI DI VINICIO CAPOSSELA (in uscita a marzo) DA CUI E’ ESTRATTA LA COLONNA SONORA DEL FILM Capossela esplora i miti e gli istinti che tengono assieme villaggi e nazioni. Non è un caso che si animi come non mai quando parla delle sue origini ancestrali Clive Davis, Times Dopo il successo del suo ultimo libro, Vinicio Capossela arriva al cinema con “VINICIO CAPOSSELA - NEL PAESE DEI COPPOLONI”, un’opera originale e inedita che accompagna lo spettatore proprio in quel “paese dei coppoloni” che aveva ammaliato tutti i suoi lettori. Questa produzione cinematografica laeffe, PMG e LaCupa debutterà sul grande schermo con un evento speciale martedì 19 e mercoledì 20 gennaio, distribuito da Nexo Digital (elenco delle sale disponibile su www.nexodigital.it e trailer qui https://youtu.be/F1BN9JRR3Ws). Il film “VINICIO CAPOSSELA - NEL PAESE DEI COPPOLONI” è un viaggio cinematografico, geografico, musicale e fantastico - narrato, cantato e vissuto in prima persona da Vinicio Capossela, in quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato l'ultimo romanzo dell’artista e da cui trae linfa il materiale del suo prossimo disco di inediti. Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l’eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno. Diretto da Stefano Obino, “VINICIO CAPOSSELA - NEL PAESE DEI COPPOLONI” si svolge in Alta Irpinia, in "quelle terre dell’osso” in cui “un paese ci dice di tutti i paesi del mondo”, tra trivelle petrolifere e case abbandonate, pale eoliche e vecchie ferrovie, boschi, animali selvatici e paesaggi incontaminati. Sono questi i luoghi in cui l’ispirazione letteraria e musicale di Vinicio Capossela è diventata realtà, restituendo il ritratto di un’Italia forse perduta e dimenticata, ma che ancora oggi vuole raccontare la sua storia e la sua energia: le voci, i volti, i personaggi, le tradizioni popolari, gli sposalizi, le musiche che percorrono le vene dei sentieri della Cupa, le litanie delle mammenonne, le cumversazioni in piazza, le chiacchiere dal barbiere, le passeggiate sui sentieri dei muli, la Natura selvaggia e resistente. Un luogo immaginario che diventa reale, uno spazio fisico che si trasforma in pura immaginazione. Un’occasione unica per seguire il “musicista viandante” Capossela in questo viaggio a doppio filo sul fronte della musica e del racconto in un mondo che affronta ormai da 15 anni, accompagnati da una colonna sonora originale tratta dal suo prossimo lavoro discografico, “Canzoni della Cupa”, la cui uscita è prevista per marzo. Inoltre nel film sono presenti anche performance live di classici come “Il ballo di San Vito” e “La marcia del camposanto” fino al tributo a Matteo Salvatore “straordinario cantore dello sfruttamento nel latifondo meridionale”. “Vinicio Capossela. Nel paese dei coppoloni” è prodotto da laeffe in associazione con PMG e LaCupa e distribuito nei cinema italiani da Nexo Digital. Regia di Stefano Obino. Testi, parole e musica di Vinicio Capossela. Produzione esecutiva: Letizia Celardo. Direttore della fotografia: Aldo Anselmino. Montaggio: Valentina Andreoli. Produttori: Riccardo Chiattelli per laeffe – Gruppo Feltrinelli, Roberto Ruini per PMG – Pulsemedia Group, Luca Bernini per La Cupa. Con il contributo di Medimex. Media partner Radio Deejay, MYMovies e Librerie Feltrinelli. |
Deliri progressivi
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