"…MENTRE RUBAVO LA VITA…!"
di GIOVANNI NUTI E MONICA GUERRITORE
MILANO - TEATRO MENOTTI
(dal 24 ottobre al 2 novembre) -
("Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita" Alda Merini)
Nell'anniversario della morte la ricordiamo così…nella gioia immortale
Il cilindro dorato di paillettes…un segno…della piccola ape furibonda
Recensione a cura di Silvia Calzolari

Il cilindro dorato di paillettes…un segno…della piccola ape furibonda
È immediato l'impatto emozionale nella crescente potenza dI suggestione dello spettacolo di Giovanni Nuti e Monica Guerritore, accompagnati da una strepitosa band composta da sei elementi: Stefano Cisotto (direzione musicale e tastiere), Massimo Ciaccio (basso), Daniele Ferretti (pianoforte), Massimo Germini (chitarra), Sergio Pescara (batteria) e Simone Rossetti Bazzano (violino).
Le poesie di Alda Merini, musicate e cantate dalla grande voce di Giovanni Nuti (che per 16 anni ha avuto un rapporto strettissimo e profondo con la poetessa) e il canto femminile unico ed intenso di Monica Guerritore ci donano generosamente l'anima della poetessa dei Navigli, in un percorso che esplode il suo senso libero.
Nuti-Guerritore fluiscono, divengono, riportando alla vita l'energia Merini, in quella sua espressione non contenuta di una ricchezza illimitata, nel messaggio preciso di gioia nella trasfigurazione del dolore e nel suo essere oltre. “Voglio essere ricordata come la poetessa della gioia perché la mia vita l’ho vissuta tutta, anche il suo inferno” (Alda Merini).
Vibrante musica, canto, colori, luci, video (di Lucilla Mininno e Mimma Nocelli che cura anche la regia) - performing art, concorrono e confluiscono in sinergie perfette che avvolgono e trasportano nella magia, toccando e sconvolgendo la nostra percezione sensoriale cerebrale ed interiore. Proiezioni di donne che volano, ofelie e piogge di petali, immagini forti, surreali e sognanti che "bombardano" lo spettatore amplificano e suscitando un'alternanza di pianto e sorriso.
Sul palco e scendendo dal palco interagendo con il pubblico, il carisma Nuti-Guerritore ci avvolge in una danza d'ascolto fluttuante, visiva e non-visiva, nei colori multiformi dell'anima. Quel multiforme della Merini, nei suoi ossimori, che va oltre il corpo che la ingabbia, ma che al contempo ama fortemente sino a quell' "immergersi nell'anima e vedere l'universo" - "Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo".
Da "A me piacciono gli anfratti bui / delle osterie dormienti" in "Le osterie", ove chiara e autentica si mostra la personalità generosa e profondamente umana della Merini, a canzoni commoventi come "L'albatros", "Il violinista piange", alla rossa e travolgente passione nel vibratile "Il pelo della mia anima è così bianco e così delicato che persino un coniglio trema" in "Il bacio" sino all'ironia più "pungente" e giocosa in "La zanzara".
La musica di Giovanni Nuti ci cattura, in quell'attrazione inesorabile di note e voce, attraverso una capacità sensibile e ampia di arrivare intensamente nel profondo, emoziona, turba, commuove e/o nel ritmo incalzante spinge alla danza e alla leggerezza.
Monica Guerritore in-canta, ineguagliabile (nessuna avrebbe potuto rendere meglio quella personalità "violenta, sensuale e spirituale" attraverso voce e gesto), nella meraviglia di cambio d'abiti che esprimono il gioco dell'indossare-stupire e divertendosi tanto amato dalla Merini.
Ecco quindi che dalla penombra a passi lenti e nel gesto Monica Guerritore ci appare in tutta la sua femminilità e fascino, con abiti sensuali e divertenti, con un cappello a cilindro di paillettes d'oro (trovato per caso e troneggiante nel buio di un camerino a Napoli come ci ha raccontato la Guerritore stessa. Un meraviglioso segno inviato da Alda Merini?) e ancora un vestito rosso con un velo bianco da sposa ricamato con rose fanées. Suggestione nella suggestione.
Lo spettacolo si conclude con l'avvolgente canzone "Quelle come me" che Monica Guerritore interpreta con voce calda e comunicativa. -"Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive" (Alda Merini).
Se Alda Merini affermò che aveva un angelo nella sua esistenza, Nuti-Guerritore si fanno i suoi angeli con le loro essenze artistico/spirituali e in una performance irrinunciabile aggiungono immortalità alla già immortalità di Alda Merini.
Uno spettacolo irrinunciabile che avrà altre date, in preparazione il tour primavera-estate sia in Italia che all’estero.
Silvia Calzolari