Desaparecidos #43, prima nazionale al Teatro delle Donne A un anno dai tragici eventi di Ayotzinapa, lo spettacolo dedicato ai 43 studenti scomparsi Sabato 26 settembre – ore 21,30 Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI) Biglietti: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Instabili Vaganti DESAPARECIDOS #43 Acción Global por Ayotzinapa drammaturgia originale bilingue Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola regia Anna Dora Dorno con ANNA DORA DORNO, NICOLA PIANZOLA, MARTA TABACCO Segue l’incontro #Ayotzinapasomostodos: una questione di appartenenza Si chiude sabato 26 settembre con la prima nazionale dello spettacolo “Desaparecidos #43” la rassegna AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival organizzata dal Teatro delle Donne.
L’appuntamento, come di consueto, è al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze, ore 21,30, biglietti 13/10/5 euro, info e prenotazioni tel. 055.8876581). Con “Desaparecidos#43” la compagnia di teatro contemporaneo Instabili Vaganti dà voce alla tragica vicenda dei 43 studenti di Ayotzinapa, in Messico, bruciati vivi e sepolti in una fossa comune per mano del narco-governo il 26 settembre del 2014, esattamente un anno fa. Lo fa partendo dalla propria ricerca ed esperienza di lavoro a Città del Messico, dalle testimonianze e i racconti degli studenti messicani coinvolti nel progetto Megalopolis ideato e diretto dalla compagnia. “Desaparecidos#43” vede in scena Nicola Pianzola, Marta Tabacco e Anna Dora Dorno, che insieme a Nicola Pianzola a curato la drammaturgia e a cui è affidata la regia. Lo scenario che ispira questo esperimento è la Piazza delle tre culture, meglio riconosciuta come Plaza de Tlatelolco, nota per il massacro del ’68, dove oltre trecento giovani vennero uccisi da esercito e polizia a pochi giorni dall’inaugurazione delle Olimpiadi di Città del Messico. La storia si ripete, l’attenzione viene posta infatti sull’ultima strage messicana, su quel 26 settembre e i 43 studenti scomparsi dopo un fermo dalla polizia: i nuovi desaparecidos. Una drammaturgia originale, bilingue, fatta non solo di parole ma anche di azioni fisiche, suoni, canti, immagini che mettono insieme più voci, quelle voci che ancora adesso si uniscono al grido “Todos somos Ayotzinapa!”. Un grido che continua ad animare le piazze di città del Messico e di molte altre città nel mondo, che rimarrà nei graffiti metropolitani e che si è diffuso attraverso il web con l’hashtag #Megalopolisproject43, invadendo la rete. La formula per descrivere la realtà drammatica è quella del teatro, che la compagnia adotta con un occhio sempre puntato sui vari scenari del mondo, a partire da quelli di disagio e lotta, dove i diritti umani vengono usurpati e le diverse libertà limitate da imposizioni restrittive. Indagando sul processo della globalizzazione in tutti i suoi aspetti positivi e negativi, infatti, il lavoro della compagnia si concentra principalmente sulle grandi città, le megalopoli appunto, fonti inesauribili di esperienze urbane ideali per studiare, indagare, analizzare, e poi svolgere e diffondere un teatro sociale. Da un’azione urbana, quindi dal basso, si ambisce al più vasto mondo del web, rendendo partecipi e non estranei ai fatti, abolendo il camuffamento, l’omissione e la censura. Odierna la tragedia e odierno il linguaggio con cui si porta in scena lo spettacolo, l’hashtag promuove una forma di conoscenza che arrivi ai più. Che tutti siano informati, poiché tutti siamo coinvolti. Contemporanea anche la forma, un teatro fisico, fatto di materia recitativa, supporti di immagini e sonori, di diverse forme che coinvolgono il canto e melodie strazianti, cariche di pathos. Sperimentalismo teatrale che accompagna un’urgenza di riscatto, estremamente reale perché è volutamente messa in scena di questo orrore. Gli attori riportano gesti dirompenti di speranza e lotta che hanno infiammato e continuano a infiammare le piazze del mondo, il concetto è: chi semina odio raccoglie rivolta, la certezza che se “toccano uno” si fa torto all’umanità intera. Al termine dello spettacolo segue l’incontro “#Ayotzinapa somos todos: una questione di appartenenza”. Intervengono Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola della compagnia Instabili vaganti, Ruby Villareal, promotrice dell’appello #MexicoNosUrge, Alessandro Alfieri, saggista e critico teatrale per Persinsala. No olvidamos! Biglietti Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Info e prenotazioni Tel. 055.8876581 - 055.8877213 [email protected] - www.teatrodelledonne.com Prevendite Circuito Box Office, tel. 055 210804 - www.boxol.it Orario biglietteria teatro: dalle ore 18.00 Segui e commenta le iniziative del Teatro delle Donne su Fb https://www.facebook.com/ilteatrodelledonne IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 [email protected] www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa Teatro delle Donne: Marco Mannucci e Maurizio Busìa
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“Donne che non te le aspetti” a Schegge d’autore
Nell’ambito della rassegna “Schegge d’autore” del Festival della drammaturgia italiana al Teatro Tordinona di via degli Acquasparta 16, a Roma, nei giorni 2, 3, 4 ottobre 2015 va in scena “Donne che non te le aspetti”, scritto da Giannalberto Purpi che condivide la regia con Chiara Pavoni. Il venerdì e il sabato lo spettacolo è alle 20, 30, la domenica alle ore 17.30. Giannalberto Purpi non è solo autore di varietà e commedie musicali, è uno scrittore sensibile e impegnato. Purpi coglie innumerevoli spunti dalla realtà e racconta sempre storie vere. Oggetto della sua scrittura è la vita vissuta. “Donne che non te le aspetti” racconta quattro storie di donne diverse. Donne che l’autore ha amato profondamente, che sono entrate a far parte della sua vita o che hanno sbagliato nella ricerca dei loro partner. Un banco di prova per quattro attrici di diversa estrazione ed esperienza, guidate dalla grande sensibilità dell’autore che in collaborazione con Chiara Pavoni ne cura la regia. In scena oltre a Chiara Pavoni, Alessia Luongo, Flavia Rossi e Adele Perna. Concita De Gregorio e Amanda Sandrelli,
spettacolo e incontro al Teatro delle Donne Giovedì 24 settembre – ore 21,30 Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI) Biglietti: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Il Teatro delle Donne UNA MADRE LO SA Tutte le ombre di un amore perfetto letture e presentazione del progetto teatrale dal libro di Concita De Gregorio a cura di AMANDA SANDRELLI segue incontro con CONCITA DE GREGORIO Sono Concita De Gregorio e Amanda Sandrelli le protagoniste della serata di giovedì 24 settembre al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze, ore 21,30, biglietti 13/10/5 euro, info e prenotazioni tel. 055.8876581) nell’ambito della rassegna AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival organizzata dal Teatro delle Donne. In primo piano “Una madre lo sa - Tutte le ombre di un amore perfetto”, libro best-seller della giornalista e scrittrice Concita De Gregorio dedicato al tema della maternità: da Brooke Shields a Valentina Vezzali, storie di amore e di paura, di gioia e di terribili depressioni. Una realtà circondata da molti luoghi comuni e da una verità spesso nascosta: la fatica di essere madri in un mondo in cui per le madri non c'è posto. A interpretare alcune pagine del libro sarà l’attrice e regista Amanda Sandrelli. Il progetto del Teatro delle Donne dedicato a “Una madre lo sa” prevede anche un laboratorio drammaturgico a che si svolgerà nell’ambito delle attività della Scuola di Scrittura Teatrale 2015-2016. A seguire Concita De Gregorio e Amanda Sandrelli incontreranno il pubblico sul tema della maternità. Per la De Gregorio sarà anche l’occasione per presentare il nuovo libro “Mi sa che fuori è primavera”. INCONTRO – Sempre giovedì 24 settembre, alle ore 18,30 presso la Biblioteca Civica di Calenzano, i giornalisti di Repubblica Laura Montanari e Fabio Galati presentano il libro “Siete stati lì”, vicende prese dalla cronaca ma raccontate in forma di monologhi teatrali: il pescatore di Hanoi che per mestiere raccoglie i corpi dei suicidi, il grande maratoneta cresciuto in una cava, lo scrittore Saramago che ha lasciato senza finale il suo ultimo personaggio. Letture dei brani a cura di Calenzano Teatro Formazione, che sotto la guida di Stefano Massini ha dedicato un laboratorio al libro. AVAMPOSTI BAMBINI – Alla Biblioteca Civica di Calenzano continua Favole&Merenda: tutti i giorni alle 17 narrazione di favole di Gianni Rodari e Italo Calvino con gli allievi della Calenzano Teatro Formazione Costanza Bugiani, Maria Orsi, Ginevra Razzoli, Francesco Viliani, Gaia Zipoli. A cura di Silvia Frasson. Prossimi appuntamenti AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival http://www.teatrodelledonne.com/avamposti-2015.htm Biglietti Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Info e prenotazioni Tel. 055.8876581 - 055.8877213 [email protected] - www.teatrodelledonne.com Prevendite Circuito Box Office, tel. 055 210804 - www.boxol.it Orario biglietteria teatro: dalle ore 18.00 Segui e commenta le iniziative del Teatro delle Donne su Fb https://www.facebook.com/ilteatrodelledonne Scarica la cartella stampa completa della rassegna https://goo.gl/TkMEeO IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 [email protected] www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci e Maurizio Busìa Ritorno in Italia per Tony Pagoda e Iaia Forte, nuovo spettacolo dal best-seller di Paolo Sorrentino Martedì 22 settembre – ore 21,30 Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI) Biglietti: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) TONY PAGODA, RITORNO IN ITALIA di Paolo Sorrentino tratto dal romanzo “Hanno tutti Ragione” con IAIA FORTE e Francesca Montanino regia Iaia Forte Dopo il travolgente successo del primo capitolo, Iaia Forte prosegue il felice incontro con la scrittura del Premio Oscar Paolo Sorrentino, autore del best seller “Hanno tutti ragione”.
Martedì 22 settembre sarà al Teatro Manzoni di Calenzano (ore 21,30, biglietti 13/10/5 euro, info e prenotazioni tel. 055.8876581) con il nuovo spettacolo “Tony Pagoda, ritorno in Italia”, nell’ambito della rassegna AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival organizzata dal Teatro delle Donne. Se nel precedente capitolo Pagoda è a New York e canta al Radio City Music Hall davanti a Sinatra, in questo secondo lavoro lo ritroviamo ad Ascoli Piceno: in programma ha un concerto di capodanno in cui, insieme ai suoi cavalli di battaglia, canta standard americani, in una sorta di autocelebrazione del recente successo Oltreoceano. Passata la mezzanotte, Pagoda si ritrova in un sordido ristorante con la sua corista a impartire lezioni sulla seduzione - compito che si fa più articolato quando “non si è belli” – e, dopo una serie di avventure al limite del surreale, finirà per decidere di abbandonare la carriera di cantante e di reinventarsi una vita in Sudamerica. Tra fiumi di champagne, delusioni amorose, battute fulminanti e riflessioni malinconiche, l’ironia e la complessità del personaggio di Tony Pagoda si delineano con ulteriori sfaccettature, regalandoci “perle di saggezza” e una disperata, calda vitalità. Una nuova, sorprendente, ironica e straordinaria prova di teatro. “Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura così oltre i generi che può essere incarnato anche da una donna. Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un animo femminile, una sperdutezza, un anelito ad una armonia perduta…”. In programma fino al 26 settembre a Calenzano (Firenze), il festival AVAMPOSTI è realizzato con il contributo di Comune di Calenzano, Regione Toscana, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Comune di Firenze/Estate Fiorentina 2015, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Unicoop Firenze, Publiacqua. INCONTRO – Sempre martedì 22 settembre, alle ore 18,30 presso la Biblioteca Civica di Calenzano, è in programma l’incontro “Ricordare Assia Djebar” dedicato alla scrittrice, regista e sceneggiatrice algerina. Partecipano le scrittrici Maria Nadotti, Roberta Mazzanti e Régine Boutégège: letture da “Nel cuore della notte algerina”, “Bianco d’Algeria”, “Nulle part dans la maison de mon père”, “Lontano da Medina”. A cura di Antonio Fazzini e Grazia Mandruzzato. AVAMPOSTI BAMBINI – Alla Biblioteca Civica di Calenzano continua anche Favole&Merenda: tutti i giorni alle 17 narrazione di favole di Gianni Rodari e Italo Calvino con gli allievi della CalenzanoTeatroFormazione Costanza Bugiani, Maria Orsi, Ginevra Razzoli, Francesco Viliani, Gaia Zipoli. A cura di Silvia Frasson. IAIA FORTE - Formatasi al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo, vincendo con “Il misantropo” di Molière il Premio della Critica come migliore attrice. Ha collaborato a lungo con il gruppo Teatri Uniti. Sempre in teatro ha lavorato con Leo De Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Emma Dante, partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica negli ultimi anni. Al cinema ha interpretato “Libera” di Pappi Corsicato, con cui ha lavorato anche ne “I buchi neri”, “I vesuviani” e “Chimera”. Ha lavorato con Maurizio Nichetti, Marco Ferreri, Tonino De Bernardi, Mario Martone, Renato De Maria e Marco Risi, ottenendo due Nastri d'argento e un premio Sacher come migliore attrice protagonista. Ha interpretato la parte di Trumeau ne “La Grande Bellezza” (2013) di Paolo Sorrentino. Parallelamente al lavoro con registi italiani, Iaia Forte, insieme con Clara Gebbia, lavora a progetti ideati e prodotti dalla compagnia Teatro Iaia. Prossimi appuntamenti AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival http://www.teatrodelledonne.com/avamposti-2015.htm Biglietti Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC); ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione) Info e prenotazioni Tel. 055.8876581 - 055.8877213 [email protected] - www.teatrodelledonne.com Prevendite Circuito Box Office, tel. 055 210804 - www.boxol.it Orario biglietteria teatro: dalle ore 18.00 Segui e commenta le iniziative del Teatro delle Donne su Fb https://www.facebook.com/ilteatrodelledonne IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 [email protected] www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci e Maurizio Busìa CHIARA BURATTI Candidata alla TARGA TENCO 2015 nella categoria INTERPRETE DI CANZONI NON PROPRIE per il disco “L’ULTIMO GIORNO DI SOLE” Testi inediti e musiche di GIORGIO FALETTI Arrangiamenti di ANDREA MIRÒ QUESTI I PROSSIMI APPUNTAMENTI DELL’OMONIMO SPETTACOLO TEATRALE Il 9 e il 10 ottobre a Capoliveri (Livorno) - Isola d’Elba Il 24 ottobre a Nizza Monferrato (Asti) CHIARA BURATTI è candidata alla Targa Tenco 2015 nella categoria Interprete di canzoni non proprie per il disco “L’ULTIMO GIORNO DI SOLE”, scritto per lei (musica e parole) dal grande GIORGIO FALETTI e arrangiato musicalmente da ANDREA MIRÒ. L’album “L’ultimo giorno di sole”, uscito lo scorso 26 maggio, è prodotto da Orlantibor in collaborazione con NAR International, che ne cura anche la distribuzione nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Lo spettacolo “L’ultimo giorno di sole”, scritto da Faletti per la stessa Chiara Buratti e composto dagli otto brani dell’omonimo disco e da sette monologhi, andrà in scena il 9 e il 10 ottobre al Teatro Flamingo di Capoliveri (Livorno) all’Isola d’Elba e il 24 ottobre al Foro Boario di Nizza Monferrato (Asti). Chiara Buratti è diretta in scena da Fausto Brizzi, con Tommaso Rotella nel ruolo di assistente alla regia, e accompagnata al pianoforte daGiulia Mazzoni durante i monologhi. Le suggestive scenografie dello spettacolo, inoltre, portano la firma di un giovane scenografo riconosciuto in Italia e all’estero, Francesco Fassone. La pièce teatrale, di cui Giorgio Faletti avrebbe dovuto essere anche il regista, può essere definito un “romanzo a teatro” in cui la donna protagonista non fugge dalla fine del mondo ma l'affronta e racconta a se stessa e al mondo chi è stata, tutte le cose che ha vissuto e quelle che ha sognato. Mentre pian piano tutto intorno a lei scompare, si interroga su chi sarà quando tutto finirà e il sole si sarà spento, cantando per esorcizzare il “buio” e accoglierlo nel modo migliore. La produzione dello spettacolo “L’ultimo giorno di sole” è a cura della Orlantibor di Roberta Bellesini Faletti, moglie di Giorgio, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo grande desiderio del marito, in collaborazione con Produzioni Fuorivia e con l’aiuto e il supporto dei suoi amici più cari. Chiara Buratti, nata in provincia di Ferrara ma astigiana di adozione, ha impostato il suo percorso artistico su più fronti. Come attrice per il piccolo e il grande schermo, ha collaborato con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, Giorgio Faletti, Lucio Pellegrini e Pupi Avati, in teatro invece ha recitato in spettacoli di Lando Buzzanca, Marco Falaguasta, Tommaso Massimo Rotella e molti altri. Dopo aver lavorato come presentatrice su Sky, da quattro anni collabora come giornalista e conduce programmi per Rai Educational (oggi Rai Cultura). Ha inoltre presentato diverse serate benefiche e festival ed è, da cinque anni, la lettrice ufficiale del Premio Cesare Pavese. È attualmente impegnata su Virgin radio come co-conduttrice del programma “Sex Secret”. www.giorgiofaletti.it/ - www.chiaraburatti.it/it/ Animali senza favola
Concept Simona Bertozzi, Marcello Briguglio Ideazione e coreografia Simona Bertozzi Interpreti Miriam Cinieri, Lucia Guarino, Francesca Duranti, Stefania Tansini, Simona Bertozzi Musica originale Francesco Giomi Progetto luci e set spazio Antonio Rinaldi Collaborazione teorico-compositiva Enrico Pitozzi Costumi Micol Guizzardi Organizzazione Federica Furlanis Ufficio stampa Michele Pascarella Fotografia di scena Marco Mastroianni Produzione Nexus 2014 Con il contributo del Fondo per la Danza D'autore/Regione Emilia Romagna Con il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione Con la collaborazione del Comune di Bologna Residenze creative: Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto Teatro delle Passioni Modena Pubblico | Il Teatro di Casalecchio di Reno Laminarie/Dom La Cupola del Pilastro Bologna Con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri Si ringrazia il Centro Mousikè Bologna per lo spazio di residenza della compagnia Il fortunato spettacolo della coreografa e danzatrice Simona Bertozzi approda alla XVII edizione del prestigioso Festival di danza urbana e d’autore Ammutinamenti, a Ravenna. «In una luce crepuscolare si incrociano cinque donne. I movimenti sono spesso minimali, in cerca di geometrie e di sensibilità che si intrecciano e si disfano»: sulle pagine del Corriere della Sera lo studioso e critico teatrale Massimo Marino, in occasione del debutto nazionale avvenuto a Bologna nel dicembre 2014, ha offerto il proprio sguardo ad Animali senza favola, creazione corale della coreografa e danzatrice Simona Bertozzi «capace di accendere una luce con una distensione del collo, con uno scatto, con una improvvisa torsione». Questo progetto performativo, ideato come di consueto assieme a Marcello Briguglio, vede all’opera un quintetto tutto al femminile composto da danzatrici di tre diverse generazioni: oltre alla stessa Bertozzi sono in scena Miriam Cinieri, Lucia Guarino, Francesca Duranti e Stefania Tansini. Lo spettacolo si nutre delle musiche composte ad hoc dal sound-artista Francesco Giomi, del progetto luci e set spazio di Antonio Rinaldi e della collaborazione teorico-compositiva dello studioso Enrico Pitozzi, che suggerisce: «Stanno così questi corpi, come in attesa di tempo; animali senza favola, privi di narrazione, continuamente in divenire attraversano temperature e gradi di presenza in attesa del congedo finale che tarda ad arrivare, riassorbite nelle curvature della vita, nelle pieghe di un frammento d’esistenza. Forse la loro forza non è altro che questa: fragilità e potenza, figure femminili in reiterato concepimento». Animali senza favola, spettacolo liberamente ispirata a Chiari del bosco della filosofa Maria Zambrano (Bruno Mondadori, Milano, 2004) si appresta a essere presentato alla XVII edizione del Festival di danza urbana e d’autore Ammutinamenti, a Ravenna. Lo spettacolo andrà in scena domenica 13 settembre alle ore 21.30 alle Artificerie Almagià (Via dell'Almagià 2, Ravenna). Al termine si terrà un incontro con la Compagnia aperto al pubblico, condotto dal critico e studioso Fabio Acca. Il nuovo progetto corale di Simona Bertozzi ha meritato il contributo del Fondo per la Danza d’Autore della Regione Emilia Romagna e il prestigioso sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione, oltre alla collaborazione del Comune di Bologna, di Santarcangelo dei Teatri e a numerose residenze creative (Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Teatro delle Passioni di Modena, Pubblico|Il Teatro di Casalecchio di Reno, Laminarie/Dom La Cupola del Pilastro di Bologna) e la disponibilità degli spazi del Centro Mousikè di Bologna. Info sulla Compagnia: http://www.simonabertozzi.it/ Info sul Festival: http://www.festivalammutinamenti.org/ LE BADANTI
Una commedia sociale dedicata alla vecchiaia e ai giovani alla ricerca della propria strada Mercoledì 9 settembre alla MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA AHORA! FILM presenterà i risultati raggiunti e i nuovi film in programma SPAZIO REGIONE VENETO - HOTEL EXCELSIOR (ore 16.00) Dal 10 al 16 settembre al MULTICENTRUM di LEGNAGO e al CINEMA AURORA di VERONA Il film “Le Badanti” diretto da Marco Pollini (Ahora! Film), già presentato in anteprima alla Mostra internazionale d'Arte Cinematografica al Lido di Venezia nel 2014 e al Marchè Du Film del Festival di Cannes 2015, mercoledì 9 settembre sarà proiettato nello Spazio Regione Veneto presso l’Hotel Excelsior in occasione della 72^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (ore 16.00 – ingresso libero) corredato da scene inedite e una scena doppiata in spagnolo. Seguirà la presentazione da parte di Ahora! Film dei risultati raggiunti, dei nuovi lungometraggi in programma e del nuovo cortometraggio "Ancora prima di nascere", in collaborazione con Ugo Autuori Di Press Italy Group, sul tema della violenza sulle donne con la psicologa e attrice campana Giusy Cristiano. Dal 9 al 16 settembre “Le Badanti” sarà in programmazione a prezzo ridotto al cinema Multicentrum di LEGNAGO – VR (alle 17.20 e alle 20.20) e al Cinema Aurora di VERONA (alle 21.00) che inaugura la riapertura della sala dopo più di un anno proprio con la proiezione del film di Pollini. “Le Badanti” è una commedia sociale che porta sul grande schermo il ritratto sincero di tre ragazze extracomunitarie, Lola, Irina e Carmen, arrivate in Italia in cerca di lavoro. Nel cast anche Pino Ammendola, Anna Jimskaya, Samantha Castillo, Alessandro Bressanello e la 94enne Stella Maris. La colonna sonora del film, disponibile in digital download e sulle principali piattaforme streaming, è del Maestro Franco Bignotto, e contiene, tra gli altri, brani di Federico Poggipollini e un pezzo inedito della Blues Company Verona, band di 14 elementi che compare anche nel film. “Le Badanti”, girato tra il Veneto, l’Alto Garda e la Malesia, usa le condizioni sociali del Bel Paese come sfondo significativo per le storie e i personaggi che sviluppa. Racconta le tragiche vicende di tre donne che arrivano nella provincia veronese per lavorare e inevitabilmente si scontrano e incontrano con una cultura molto diversa da quella del loro paese d’origine. Il soggetto del film “Le Badanti” è stato tra i primi selezionati al Concorso 2012 dell'osservatorio Politiche Giovanili della Regione Veneto. Successivamente è stato sviluppato da Marco Pollini con gli sceneggiatori Peppino Crea e Giovanni Dentici fino a stesura definitiva. Il film è stato presentato in anteprima alla Mostra internazionale d'Arte Cinematografica al Lido di Venezia nel 2014 e al Vinitaly di Verona arricchito con una scena inedita girata al Museo Del Vino di Illasi (VR). Il film è una coproduzione tra la veronese Ahora! Film e la società malese Sg Entertainment, è sostenuto da Regione Veneto e gode del Tax Credit Cinematografico ratificato dal Mibac, Ministero dei Beni Culturali Sinossi: Lola (Samantha Castillo), Carmen (Nadiah M.Din) e Irina (Anna Jimskaya), arrivano in Italia in cerca di un futuro migliore e dopo diversi episodi di invidie, violenze e soprusi, decidono di cambiare vita e si trasferiscono nella provincia veronese per lavorare alla Casa di Cura “Villa Bella”. Iniziano a diventare amiche tra di loro e ad instaurare un rapporto con gli anziani. Un lavoro all’apparenza duro e non appagante come quello delle badanti, per loro diventa una missione di vita. Qui le ragazze si trasformeranno e, superate le difficoltà iniziali, si dedicheranno totalmente alla casa di cura, tanto da doverla salvare dalle mani del direttore truffatore. www.ahorafilm.com www.youtube.com/user/thecaretakersfilm Dal 10 al 13 settembre al Teatro Argentina di Roma Teatro da mangiare? evento per 26 commensali di Paola Berselli e Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini Produzione Teatro delle Ariette La nuova stagione del Teatro di Roma si apre con un triplice omaggio al Teatro delle Ariette, che da 25 anni pungola il teatro ordinario con i suoi riti che mescolano teatro e vita, il lavoro della terra e il ritorno al grado zero del teatro. Dal 10 al 13 settembre il celebre spettacolo Teatro da mangiare? è banchettato sul palcoscenico del Teatro Argentina, prima proposta di una trilogia che porterà al Teatro India un rito in roulotte dedicato a Pier Paolo Pasolini (17/22 maggio) e la loro ultima creazione Sul tetto del mondo (24/29 maggio).
Concepito nel 2000 nella cucina della casa delle Ariette, Teatro da mangiare?, di Paola Berselli e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, continua a crescere, maturando e arricchendosi dell’esperienza di oltre 15 anni di vita e più di 900 repliche in giro per l’Italia e l’Europa. Produzione storica della Compagnia, lo spettacolo è soprattutto un’esperienza e una pratica quotidiana, dove arte, vita e lavoro coincidono e convivono, invitando il pubblico a mangiare davvero le cose che il Teatro delle Ariette coltiva nella sua azienda agricola, al Castello di Serravalle, nel territorio della Valsamoggia (Bologna). Così, seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, le Ariette raccontano la loro singolare esperienza di contadini-attori: dieci anni di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri. «Dopo il debutto a Volterrateatro il 18 luglio del 2000 tante cose sono cambiate nella nostra vita, ma la forza contagiosa di questo “autoritratto”, di questa pubblica confessione autobiografica, continua a sorprenderci – commentano le Ariette – Siamo indubbiamente noi gli autori-artefici di questo spettacolo, ma c’è qualcosa che ci sorpassa, che lo rende autonomo, libero, di tutti e di nessuno. Attorno al grande tavolo dove ci ritroviamo, attori e spettatori, a condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa che non siamo in grado di spiegare. Si compie un rito così profondamente umano da catapultarci nel cuore del nostro presente, nell’attimo assoluto del “qui e ora”, senza mediazione, nell’evidente e disarmante verità delle nostre vite». Lo spettacolo debutta al Teatro Argentina giovedì 10 settembre (ore 20,30) e continua le repliche venerdì 11 (ore 20,30), sabato 12 (ore 13 e ore 20,30) e domenica 13 (ore 13 e ore 20,30). Il Teatro delle Ariette si costituisce nel 1996 con sede nell’azienda agricola Le Ariette a Castello di Serravalle (BO). Nel 1997 crea e realizza a Castello di Serravalle il progetto A Teatro nelle Case che negli anni successivi si allarga ai Comuni di Bazzano e Monteveglio. Nel 2000 costruisce e inaugura, in mezzo ai campi dell’azienda agricola, il Deposito Attrezzi un edificio rurale per il teatro. Dal 2001 diventa compagnia teatrale professionista. Dal 2003 le attività dell’associazione sono riconosciute e sostenute dalla Regione Emilia Romagna e dalla provincia di Bologna. Dal 2010 conduce le attività del Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale. |
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