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PANARIELLO-CONTI-PIERACCIONI: continua il successo di vendite de IL TOUR, lo spettacolo del trio toscano nei principali palasport. Raddoppia a grande richiesta la data di Livorno!

9/29/2016

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Dopo il grande debutto con due date all’Arena di Verona
CONTINUA IL SUCCESSO DI VENDITE DI

PANARIELLO, CONTI, PIERACCIONI IL TOUR


A GRANDE RICHIESTA RADDOPPIA LA DATA DI LIVORNO
IL 26 e 27 NOVEMBRE AL MODIGLIANI FORUM
 
Biglietti disponibili in prevendita da oggi alle ore 15.00 su Ticketone e Geticket!

 
Grande successo di vendite per “IL TOUR”, lo spettacolo che segna il grande ritorno insieme per gli amici da sempre GIORGIO PANARIELLO, CARLO CONTI e LEONARDO PIERACCIONI.
Dopo il grande debutto con due date all’Arena di Verona, continua la tournèe che toccherà i palasport delle principali città italiane: a grande richiesta raddoppia la data di Livorno, 26 e 27 novembre al Modigliani Forum.
 
I biglietti per la nuova data saranno disponibili da oggi, martedì 20 settembre, su Ticketone, Geticket e nelle prevendite abituali (info: www.fepgroup.it).
 
Queste le date de “IL TOUR”: il 5 e 6 settembre all’Arena di Verona, l’1 ottobre al Mediolanum Forum di Assago - Milano, l’ 8 ottobre al Palalottomatica di Roma, il 15, 16, 17 ottobre, il 12,13, 14 novembre e il 28, 29, 30 dicembre al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 26 e 27 novembre (NUOVA DATA) al Modigliani Forum di Livorno.
 
Uno spettacolo a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecceranno per un varietà unico che vedrà Panariello, Conti e Pieraccioni insieme di nuovo sul palco, a oltre vent'anni di distanza dal loro debutto per uno spettacolo inedito ricco di sorprese e di emozioni e che li vedrà coinvolti in sketch divertenti con uno sguardo sempre rivolto all’attualità. 
 
 
RTL 102.5 è media partner de “IL TOUR”.
 
www.fepgroup.it
www.giorgiopanariello.it - www.carloconti.net - www.leonardopieraccioni.net

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Il Prometeo di Simona Bertozzi a Festival di Roma, Lecce e Osnago

9/27/2016

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Fotoph Luca Del Pia
Ricco tour ottobrino
per il Prometeo di Simona Bertozzi
 
Prestigiosi appuntamenti in tutta Italia con il progetto biennale della danzatrice e coreografa bolognese. In scena l’estratto in solo del primo quadro Prometeo: Contemplazione e il fortunato Prometeo: il Dono.
 
 
Cinque quadri tra il 2015 e il 2016, per giungere a un’opera conclusiva il cui debutto è previsto il prossimo mese di novembre: è questa la scansione temporale del grande progetto che la Compagnia Simona Bertozzi/Nexus dedica al mito di Prometeo e alla sua trasposizione nella contemporaneità.
 
Sabato 8 ottobre alle ore 21 la decima edizione di Teatri di Vetro - Festival delle Arti Sceniche Contemporanee ospiterà al teatro Vascello di Roma un dittico composto da un frammento in solo di Prometeo: Contemplazione (quadro con il quale si è aperto il progetto nel giugno 2015) e il celebrato Prometeo: il Dono.
 
«Nell’estratto di Prometeo: Contemplazione, la sola figura che appare non rivela un incipit del proprio agire né una provenienza» suggerisce Simona Bertozzi, anche interprete del lavoro. «Si tratta di una palestra ritmica, dove incidono la reversibilità delle regole e la loro mescolanza. Un quadro d’azione, la cui contemplazione è affidata al pubblico».
 
In Prometeo: il Dono, secondo quadro coreografico del progetto, «la riflessione sulla natura del dono si attualizza nella capacità di addentrarsi in una traiettoria d’indagine, di esercitare un linguaggio che, nella sostanza del gesto e del movimento, possa farsi luogo della visione e delle mutevoli corrispondenze fra le immagini» suggerisce la coreografa e danzatrice. « È una pratica vertiginosa quella che accomuna le presenze in scena. Ci si appassiona al dettaglio per precipitare in un continuo decentramento delle posture, per impossibilità ad arrestarsi. Laddove la pratica e l’ostinazione fan sì che il movimento appaia levigato e riconoscibile, è il compenetrarsi tra la sua grammatica e la mobilità degli immaginari in gioco a lasciare aperto il flusso delle impressioni e delle possibili trasfigurazioni. Quelle occasioni di fragilità che annebbiano lo sforzo e permettono di ri-negoziare la propria modalità di entrare nel gesto e di agire nell’incontro con l’altro».
 
Prometeo: il Dono, ideato come di consueto insieme a Marcello Briguglio, vede in scena la stessa Simona Bertozzi insieme a Stefania Tansini e Aristide Rontini. Le musiche originali sono di Francesco Giomi, il progetto luci di Antonio Rinaldi.
 
Il medesimo dittico sarà in scena anche domenica 16 ottobre negli spazi dei Cantieri Teatrali Koreja a Lecce nell’ambito della XIII edizione della rassegna Open Dance - il nuovo cantiere della Danza: l’estratto di Prometeo: Contemplazione alle ore 21 nel foyer e Prometeo: il Dono alle ore 22 nella sala grande dello storico centro di ricerca performativa pugliese.

Prometeo: il Dono, inoltre, sarà ospite venerdì 21 ottobre alle ore 21 della settima edizione del Festival Caffeine - Incontri con la danza presso lo Spazio Opera Fabrizio De André di Osnago (LC).
 
La Compagnia Simona Bertozzi / Nexus, infine, in queste settimane è impegnata in una serie di dense residenze creative per giungere, il prossimo 18 novembre presso la Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia, al debutto assoluto del quadro finale del progetto Prometeo, denominato And it burns, burns, burns.
 
Stay tuned!
 
Info sulla Compagnia: http://www.simonabertozzi.it/.
 
 
Comunicazione e Ufficio stampa Compagnia Simona Bertozzi / Nexus
Michele Pascarella            


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PROMEMORIA, ven 23/9 Teatro Manzoni Calenzano - di e con GLORIA GULINO - Avamposti CalenzanoTeatroFestival

9/22/2016

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Foto
Gloria Gulino al festival teatrale
Avamposti di Calenzano

“Promemoria”, l’Alzheimer è un folletto
monologo tragicomico


Venerdì 23 settembre 2016 – ore 21,30
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
Istantanea Teatro_under35

PROMEMORIA
monologo per persona sola
di e con
GLORIA GULINO
assistente alla regia e alla drammaturgia Silvia Lamboglia

Finalista Miglior Drammaturgia Roma Fringe Festival 2015
PRIMA REGIONALE


Una signora qualunque, la spesa da mettere a posto, un’importante ricorrenza familiare da festeggiare. Tutto deve essere perfetto. La signora in questione, però, è affetta dal morbo di Alzheimer, e tutto diventa una salita impervia…

In scena venerdì 23 settembre al Teatro Manzoni di Calenzano (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro) nell’ambito di Avamposti CalenzanoTeatroFestival, “Promemoria” è un lungo racconto in cui i ricordi si fondono con l’ostilità del presente.

Protagonista l’attrice bolognese Gloria Gulino che firma anche il testo e la regia - in collaborazione con Silvia Lamboglia - di questo spettacolo già finalista al Roma Fringe Festival 2015 (miglior drammaturgia) e presentato per la prima volta in Toscana.

“Promemoria” è un monologo tragicomico che cerca di dare voce al malato, nella forma teatrale che più si confà alla solitudine. Solitudine turbata, però, dalla presenza di un misterioso folletto, conosciuto da tutti col nome di Barabanén, colpevole di stravolgere l’ordine delle cose di una cucina in cui gli oggetti si muovono senza giustificazione apparente.

Questa dispettosa presenza è la sola spiegazione che l’anziana signora sa dare alla sua condizione di spaesamento e solitudine, alimentata dai rintocchi di un orologio che sembra scandire un tempo tutto suo, tra passato e presente, visioni e realtà, minuti cancellati e minuti ripetuti.

Lo spettatore si addentra nello spiazzamento della protagonista e tra i suoi fantasmi, che sono tracce dell’identità che la malattia cerca di rubarle.

L’unico strumento di mediazione col presente è la radio, che però apre un varco nel passato: una storia di radici strappate (una storia vera) e pensieri aggrovigliati. Nastri rotti, nastri ingarbugliati. Nella Libia del regime di Mu’ammar Gheddafi questa donna, ora ragazzina, lotta per non dimenticare la sua terra, la sua infanzia, e per dare un lieto fine alla sua storia d’amore.

Nel presente questa donna, ora malata, lotta per conservare la propria identità, che va sbiadendosi assieme alla memoria.

Lo spettacolo nasce dalla voce e dall’ascolto di persone affette dal morbo di Alzheimer che hanno attraversato la nostra vita per anni, perché parte delle nostre famiglie, o per un istante, come gli anziani del centro per la cura dell’Alzheimer “Giovanni XXIII” di Bologna. Qui è stato infatti possibile effettuare interviste ai pazienti, coadiuvate dal personale infermieristico. La raccolta di queste testimonianze è stata arricchita dalla lettura di pubblicazioni di vario genere riguardanti la malattia.

LA DONNA FATTA A PEZZI – Venerdì 23 settembre alla ex-scuola Mascagni (ore 21 – biglietto 10 euro - posti limitati, prenotazione obbligatoria) continuano le recite di “La donna fatta a pezzi”, intima riproposizione di Antonio Fazzini del racconto di Assia Djebar con la regia di Filippo Renda: lo spettacolo, prodotto dal Teatro delle Donne e presentato in prima nazionale, andrà in scena ogni sera fino a domenica 25 settembre, al termine dello spettacolo è previsto un buffet arabo con musiche in tema (compreso nel prezzo del biglietto).

AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.

Al Teatro Manzoni sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta  “I monologhi dell’atomica”, con testi da  “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.
 
Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.

Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.

Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.

Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: venerdì 30 al ristorante La Giara in programma la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”, con ospite la chef Stefania Barzini.

In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.


Biglietti e prevendite
Biblioteca Civica di Calenzano: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Ex-scuola Mascagni: 10 euro compreso buffet, posti limitati, prenotazione obbligatoria
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
[email protected] - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / [email protected]

 
IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
[email protected] - www.teatrodelledonne.com

Ufficio stampa: Marco Mannucci


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ANGELI E NO, Maniaci D’Amore gio 22/9 alla Biblioteca Civica di Calenzano - Avamposti CalenzanoTeatroFestival

9/21/2016

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Maniaci D’Amore al festival teatrale Avamposti di Calenzano


Giovedì 22 settembre – ore 21,30
Biblioteca Civica - via della Conoscenza 11 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
Compagnia Ludwig/Maniaci D’Amore_under35

ANGELI E NO
di e con
LUCIANA MANIACI e FRANCESCO D’AMORE
prima regionale


Gli angeli non sanno mentire. Come i neonati e come i pazzi, gli angeli non hanno segreti. Immaginiamo di essere dunque degli angeli. Lo siamo tutti, per una sera, a cominciare dai due attori in scena.

Continua giovedì 22 settembre alla Biblioteca Civica di Calenzano (via della Conoscenza, 11 - Calenzano – Firenze - biglietti 13/10/5 euro) con lo spettacolo “Angeli e no” di e con Luciana Maniaci e Francesco D’Amore l’edizione 2016 di Avamposti CalenzanoTeatroFestival.

In una forma inedita a metà tra la performance, il discorso libero, l’improvvisazione e la vita, in “Angeli e No”  - presentato in prima regionale - due ragazzi dei nostri tempi, impegnati nel tentativo di fare cultura in Italia, raccontano tutto ciò che per loro è importante. La loro prima azione adulta, la ricerca dell’amore, il bisogno di un balsamo, una cura, le loro paure e le loro fragili speranze.

Un uomo e una donna sono lì, sul palco, con l’innocenza di due putti. Non hanno filtri, non hanno remore morali, non hanno sovrastrutture culturali. Sono pronti a raccontare tutto.
Non è una finzione, è la realtà.

Nel tentativo supremo di una confessione piena, senza bluff, senza finzioni. Al contempo però mettono in scene qualcosa. Sono le loro realtà, alcuni aspetti del loro passato e della loro relazione. Tra queste rapide pièce ce n’è una in cui arrivano davvero gli angeli. Sono due surreali figure simili a “disadattati celesti”, che hanno scelto di vivere sulla terra, stufi di amare tutto eternamente, blandamente, senza possibilità né di scacchi né di conquiste.

Ignari delle oscure dinamiche terrene, la visitazione di queste due macchiette appare qualcosa di sospeso, stralunato e misterioso - come quella di una vera divinità, o di un vero clown.

Lo spettacolo segna il ritorno a Calenzano dei Maniaci D’Amore, tra le compagnie più originali e intraprendenti del nuovo teatro italiano. Come ha scritto Martina Morabito sulla Gazzetta del Sud: con “Angeli e No” i Maniaci d’Amore confermano di saper diffondere in Italia una cifra inconfondibile di teatro contemporaneo vero quanto paradossale ed esilarante quanto profondo. “Angeli e No” non è uno spettacolo in senso tradizionale, quanto un collage di frammenti delle drammaturgie di Luciana e Francesco e quindi della loro vita, in una dimensione totalizzante dell’arte, che li spinge ad indagare, con la complicità del pubblico e le risorse della loro scrittura vera e intima, grottesca e commovente, sul significato stesso di teatro e di atto teatrale. Mescolando sapientemente elementi personali eterogenei e saltellando tra registri completamente diversi con una maestria difficile da spiegare ma impossibile da subire con indifferenza o passività…

LA DONNA FATTA A PEZZI - Sempre giovedì 22, nella ex-scuola Mascagni (ore 21 – biglietto 10 euro - posti limitati, prenotazione obbligatoria) continuano le recite di “La donna fatta a pezzi”, intima riproposizione di Antonio Fazzini del racconto di Assia Djebar con la regia di Filippo Renda: lo spettacolo, prodotto dal Teatro delle Donne e presentato in prima nazionale, andrà in scena ogni sera fino a domenica 25 settembre, al termine dello spettacolo è previsto un buffet arabo con musiche in tema (compreso nel prezzo del biglietto).



AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.
Venerdì 23 Gloria Gulino porta sul palco del Teatro Manzoni il monologo “Promemoria” mentre sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta  “I monologhi dell’atomica”, con testi da  “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.
Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.
Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.
Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.
Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: venerdì 30 al ristorante La Giara in programma la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”, con ospite la chef Stefania Barzini.
In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.

Biglietti e prevendite
Biblioteca Civica di Calenzano: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Ex-scuola Mascagni: 10 euro compreso buffet, posti limitati, prenotazione obbligatoria
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
[email protected] - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / [email protected]

IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
[email protected] - www.teatrodelledonne.com

Ufficio stampa: Marco Mannucci


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XXIX Festivla Intercity - 23 settembre/31 ottobre 2016 a Sesto Fno (FI).

9/20/2016

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L’Associazione Culturale
TEATRO DELLA LIMONAIA
presenta

 
29°INTERCITY FESTIVAL
BUCAREST + BACK TO MONTREAL
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CITTÀ IN CITTÀ
TEATRO LETTURE INCONTRI MOSTRE WORKSHOP

 
23 settembre – 31 ottobre 2016
XXIX EDIZIONE DEL FESTIVAL

 
L’edizione 2016 (29ª) rappresenta per il Festival Intercity un momento di svolta, o meglio, un momento di riscoperta e rivalutazione del suo carattere. Quattro anni fa, a partire dal 25° anniversario, il Festival, infatti, aveva aperto le sue porte a più paesi per ciascuna edizione mettendo momentaneamente da parte il suo storico carattere monografico: è stato un esperimento importante, che ha prodotto degli ottimi risultati ritraendo una panoramica di quello che è successo nel mondo negli ultimi anni. Ora però, per Intercity è tempo di ritornare alle proprie origini, riproponendo il suo carattere più vero, quello che l’ha reso celebre e stimato e ha fatto sì che – dopo 29 anni - sia ancora uno dei festival più importanti e intriganti sia a livello nazionale sia internazionale. Il festival ripropone quindi la sua formula “classica”: si concentra completamente su una sola nazione, con – come di consueto – un “ritorno” a una città già visitata dalle precedenti edizioni.
 
La 29ª edizione - che si estende dalla seconda metà di settembre alla fine di ottobre 2016 - è dunque interamente dedicata al teatro rumeno, ma sarà introdotta e conclusa da un importante “back to Montreal”, città drammaturgicamente ricca, che più volte il Festival ha incluso nelle proprie edizioni.  
 
 
 
BACK TO MONTREAL
 
Inaugura il festival FRAMMENTI DI INUTILI BUGIE di Michel Tremblay, già autore di “Le Cognate” (23, 24, 25 settembre). Il testo, oggi più attuale che mai, è stato scritto nel 2009 e racconta dell’amore tra due persone dello stesso sesso: due adolescenti - due esseri ancora privi dello sconvolgimento caratteriale che l’età adulta impone, si trovano e si amano. Un amore grande ma acerbo, come l’età adolescenziale impone, che però deve fare i conti con la società e la chiesa che lo circonda e lo giudica. Coinvolti nel cast, la crème de la crème della scena teatrale fiorentina: gli attori Riccardo Naldini, Roberto Gioffrè, Teresa Fallai, Monica Bauco e i più giovani Davide Arena e Archimede Pii. La regia e le scene/luci sono di Dimitri Milopulos.
Mai come oggi, in questo periodo cosi infimo, nel quale le apparenti libertà dell’epoca moderna coprono razzismo e discriminazioni paurosi, mai, ho sentito un bisogno così forte di parlare della diversità e della sua unicità attraverso il mio lavoro. D.M.
 
Sulla scia dell’enorme successo del debutto nella passata edizione, Intercity presenterà per 5 nuove repliche (28, 29, 30 settembre, 1, 2 ottobre) al Teatro Puccini di Firenze LE COGNATE di Michel Tremblay per la regia di Barbara Nativi. Le Cognate, nato dal lontano Intercity Montreal è ormai un cult, record di incassi e di gradimento di pubblico e critica. Cogliendo l’occasione dei 10 anni dalla scomparsa della sua creatrice, Intercity, nell’edizione 2015, aveva scelto di produrre nuovamente lo spettacolo in una nuova versione che ne ha replicato l’indescrivibile successo. 
 
            Anche la coda di questa importante 29ª edizione sarà dedicata al Québec, con una grande coproduzione tra Intercity e Quartieri dell’Arte di Viterbo dedicata alla versione teatrale del famoso romanzo di Irvine Welsh  TRAINSPOTTING. La drammaturgia è di Wajdi Mouawad per la regia di Sandro Mabellini. Il testo narra dichiaratamente la società degli anni ‘90, mettendola in collegamento con la decadenza  di quella odierna e indagando su temi come la questione della definizione di identità e la questione della dipendenza, in qualsiasi forma meriti di essere analizzata (28, 29, 30 ottobre).
 
 
 
  
INTERCITY BUCAREST
 
Il programma principale di Intercity 29ª edizione, sarà dedicato alla città di Bucarest e al teatro rumeno, teatro che la direzione artistica del Festival ha studiato profondamente negli ultimi mesi, scoprendovi un’importante linfa di innovazione e di nuova drammaturgia teatrale. Numerose sono le formazioni teatrali - sia nazionali che estere - che faranno parte dell’edizione: particolare rilevanza avrà la parte della nuova scrittura teatrale, come sempre il cuore pulsante di Intercity.
La sezione rumena s’inaugura nel mese di ottobre (5, 6, 7, 8 ottobre) con una produzione in prima nazionale firmata Teatro delle Donne sul testo CAMERA 701 di Elise Wilk. Quattro storie si svolgono in un tempo molto lungo nella stessa camera d’albergo introducendoci in mille sfumature della natura umana. Camera 701, che ha avuto un enorme successo ovunque sia stato rappresentato, viene finalmente presentato in Italia in questa prima versione diretta da Ciro Masella.
 
Si prosegue con TIPOGRAFIC MAJUSCUL (8, 9 ottobre), creazione di Gianina Cărbunariu, uno dei personaggi più importanti della scena contemporanea rumena. Tipografic Majuscul è uno spettacolo coprodotto con l’International Festival di Nitra e l’associazione DramAcum, in collaborazione con l’Odeon Theatre di Bucarest. Rappresentato in tantissimi paesi europei e non, lo spettacolo approda al Festival Intercity per la prima volta in Italia: nasce dallo studio di una serie di documenti e materiali dagli archivi della polizia segreta rumena e porta in scena storie di vittime e di carnefici – storie di vita e di morte. 
 
Sempre per la prima volta in Italia (15, 16 ottobre), arriva a Intercity uno dei gruppi più importanti della nuova scena rumena GroundFloor Group con il loro bellissimo ed emozionante PARALLEL creato da Ferenc Sinkó e Leta Popescu con Lucia Mărneanu e Kata Bodoki-Halmen in scena. Si tratta di uno spettacolo provocante e sensuale sulla repressione e  sull’accettazione del proprio io nel contesto della società moderna.
 
Dopo anni di assenza al Festival sestese, torna (17 ottobre) la compagnia Arca Azzurra che presenterà la prima versione in italiano - in uno studio/mise en espace - del bellissimo lavoro di Mihai Ignat CRISI OPPURE UN’ALTRA STORIA D’AMORE che smembra la quotidianità di una coppia tra paure, disagi e situazioni altamente tragicomiche.
 
Per l’edizione 2016 nasce una nuova collaborazione con uno dei gruppi più promettenti del territorio fiorentino: InQuanto Teatro che – insieme a Teatro Sotterraneo - presenterà uno studio/mise en espace su MIHAELA, LA TIGRE (17 ottobre). Mihaela, la tigre è uno dei testi più importanti di Gianina Cărbunariu ed è stato ospite della recente edizione del Festival d’Avignon.
 
 ANTISOCIAL è il testo di maggior successo di Bodgan Georgescu uno degli autori rumeni più importanti sia a livello nazionale che internazionale. Un testo sulla vita scolastica ed educativa in Romania oggi, che però riflette i sistemi formativi di ogni paese/società. Georgescu mette insieme una serie di importanti interrogativi a proposito dei limiti della libertà di studenti e insegnanti e della questione “vecchia scuola" contro "nuova scuola”. A portare in scena questo studio in prima nazionale sarà la Compagnia Blanca Teatro  per la regia di Virginia Martini (31 ottobre).
 
Chiude la 29ª edizione di Intercity, la compagnia umbra Uthopia con uno studio/mise en éspace sul bellissimo testo di Peca Ştefan TUTTA LA VERITÀ SULLA VITA E SULLA MORTE DI KURT COBAIN (31 ottobre) diretto da Ciro  Masella. Il testo, vincitore di tantissimi premi internazionali, indaga sulla vita degli adolescenti di oggi sospesa tra il desiderio di crescere tra obblighi, doveri e le loro incertezze, ansie e punti oscuri che caratterizzano quell’età. Cosa avrebbe detto oggi Kurt Cobain?
 
Completano il programma dedicato a Bucarest una serie di incontri con gli autori (Elise Wilk, 7 ottobre – Gianina Carbunariu, 8 ottobre – Mihai Ignat, 17 ottobre) e la mostra fotografica dedicata a Mihaela Marin una tra le più importanti fotografe del mondo teatrale rumeno (teatro, danza, opera). La mostra sarà allestita nel foyer del Teatro della Limonaia e sarà visitabile per tutta la durata del Festival.
 
 
EVENTI SPECIALI
 
Una ricchissima sezione di eventi speciali affiancherà il programma principale di questa 29ª edizione di Intercity.
A due anni dalla sua ultima replica, come omaggio a Firenze per il 50° avversario dell’alluvione del 1966 e in occasione dell’uscita del film Inferno, la Limonaia propone 2 nuove repliche di FIRENZE (12, 13 ottobre). Firenze nasce dalla passione di Dimitri Milopulos per le miniature e i modellini, che sono stati la causa scatenante del suo svilupparsi come artista e del suo far teatro oggi. Milopulos con tanto amore e tantissimo coraggio, cerca di vedere Firenze a modo suo, dedicandole uno spettacolo-performance di 37 minuti, tutto creato in scala e portando così in scena il suo bagaglio artistico, interamente dedicato alla città d’arte per eccellenza (la sua città), che fa rivivere in tutto il suo (non) splendore. “Quale terribile presagio si prospetterebbe se alla città d’arte per eccellenza venisse a mancare l’arte?”
 
Dando continuità alla progettazione dopo il primo esperimento durante la 28ª edizione del Festival nel 2015, ritorna alla Limonaia (12, 13 ottobre), Edoardo Zucchetti con il nuovo progetto AI WEIWEI L’ARRESTO & L’UNIVERSO. Ai WeiWei è un artista, architetto, fotografo, attivista politico, frequentatore della Factory di Andy Warhol, figlio di un poeta anarchico cinese, oppositore del regime, arrestato illegalmente in Cina nel 2011 e detenuto per 81 giorni con ritiro del passaporto per aver manifestato liberamente al mondo le sue idee politiche e sociali attraverso l'arte, la cultura e internet.
Grazie ad una lunga residenza artistica presso il Teatro della Limonaia il testo verrà sviscerato, tradotto e collaudato mediante live performance proprio mentre Ai WeiWei sarà impegnato nell'allestimento della sua mostra personale a Palazzo Strozzi.
 
The Factory - fondata ufficialmente nel 2013 dall’incontro di varie personalità artistiche con lo scopo di creare una piattaforma di scambi e contaminazioni culturali - presenterà il progetto di ricerca  VISUAL FAC #1  dedicato alla creazione di installazioni video sperimentali che utilizzano risorse e tecniche innovative e non convenzionali. In particolare il progetto si concentra su proiezioni video su oggetti reali, cercando di dare vita ad una sorta di maschera che crei/deformi una realtà inesistente, ingannando la percezione visiva dello spettatore a tal punto da non fargli più distinguere la realtà dalla finzione.
 
All’interno del programma del festival saranno presentati anche gli ultimi lavori di Intercity Connections: HEARTS di Luke Norris (18 ottobre), STORIA DI UN VAMPIRO di Moira Buffini (19 ottobre) e L'ESAME di Andy Hamilton (20 ottobre) con in scena gli studenti degli Istituti superiori di Sesto Fiorentino. Il testo L'ESAME di Andy Hamilton sarà riproposto anche dagli studenti dell’Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi di Prato (21 ottobre in matinée riservata alle scuole).
 
Dal 23 agosto al 4 settembre avrà luogo il workshop LEZIONI SULL' ARTE DRAMMATICA, ultimo appuntamento del progetto triennale di formazione attoriale tenuto dal Maestro Anatolij Vasiliev: l’evento è organizzato dalla compagnia Cantiere Obraz e Intercity Festival.
 
Durante la 29° edizione di Intercity avrà luogo anche l’evento finale (22 ottobre) del progetto europeo TAKE OVER.
 


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MALANOVA e LA DONNA FATTA A PEZZI, mer 21/9 a Avamposti CalenzanoTeatroFestival - Calenzano (Firenze)

9/19/2016

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Mercoledì 21 settembre appuntamento doppio
al festival teatrale Avamposti di Calenzano (Firenze)

 
Mercoledì 21 settembre 2016 – ore 21,30
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
SciaraProgetti/Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda

MALANOVA
di Ture Magro e Flavia Gallo
tratto da Malanova di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò (ed. Sperling&Kupfer)

con TURE MAGRO
scene e luci Lucio Diana

Da mercoledì 21 a domenica 25 settembre 2016 – ore 21
Ex-scuola Mascagni - via Mascagni, 14 - Calenzano (Firenze) - biglietto 10 euro compreso buffet a tema
Il Teatro delle Donne

LA DONNA FATTA A PEZZI
dal racconto di Assia Djebar nella raccolta Nel cuore della notte algerina, Firenze 1998
con ANTONIO FAZZINI
regia Filippo Renda
aiuto regia Martina Vianovi
con la collaborazione e il patrocinio della casa
editrice Giunti e dell’Istituto Francese di Firenze
Anteprima nazionale


Appuntamento doppio mercoledì 21 settembre ad Avamposti CalenzanoTeatroFestival.

Al Teatro Manzoni di Calenzano (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro) Sciara Progetti presenta “Malanova”, testo originale di Ture Magro e Flavia Gallo sul tema della violenza alle donne.

Sempre mercoledì, nella vicina ex-scuola Mascagni (ore 21 – biglietto 10 euro - posti limitati, prenotazione obbligatoria) Antonio Fazzini propone un’intima riproposizione del racconto di Assia Djebar “La donna fatta a pezzi”, con la regia di Filippo Renda: lo spettacolo, prodotto dal Teatro delle Donne e presentato in prima nazionale, andrà in scena ogni sera fino a domenica 25 settembre, al termine delle recite è previsto un buffet arabo con musiche in tema (compreso nel prezzo del biglietto).

MALANOVA – Giornali, talk show televisivi, siti, radio, tutti ne parlano. Le hanno dato un nome di fantasia: Rosa, Maddalena. Hanno raccontato la violenza subita, l’omertà degli stessi genitori, forse di un paese intero. Hanno parlato del branco mostruoso, ci hanno mostrato le loro facce e descritto la vita che si conduce a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria).
La storia di Rosa e di Maddalena è anche la storia dell’evento teatrale “Malanova”: la storia vera di Anna Maria, una vicenda dolorosa che abbiamo cercato, come nell’essenza stessa del teatro e nella sua forma originale, di far convergere in un vissuto collettivo da condividere.
Perché la storia della violenza di gruppo, perpetrata per anni, che abbiamo letto sui giornali in questi giorni, quella storia la conosciamo già: è il 1999 e la tredicenne Anna Maria subisce, e subirà per anni, una violenza di gruppo. In tanti sanno ma nessuno fa niente. Anna Maria è additata dal paese, lei è la “malanova”, colei che porta sventure.
Oggi quella stessa storia si è ripetuta. La stessa.
E non è una “faccenda di donne” ma di tutti. Nel monologo teatrale il punto di vista è quello maschile: di Salvatore che, pur essendo innamorato di Anna Maria, non trovò il coraggio e la forza di dichiararle il suo amore permettendo, forse, di cambiare la sua storia.
In scena Ture Magro, dà voce e corpo ai vari protagonisti: perché di una vicenda di un’intera comunità si tratta, una vicenda che potrebbe presentarsi ad ogni latitudine in Italia.
“Malanova” è stato e continuerà ad essere proposto alle classi studentesche, un viaggio che ha già percorso migliaia di chilometri, di teatro in teatro, di scuola in scuola.
Il percorso farà quindi una tappa significativa il prossimo giugno, questa volta allargando la condivisione e la riflessione con il progetto “Erasmus plus S.H.O.W (Support and Help for Oppressed Women) Respect!, condotto dalla compagnia Sciara Progetti Teatro, che vedrà 30 giovani professionisti, di paesi europei ed extra europei, confrontarsi sul tema della violenza contro le donne.
Con il nostro lavoro vorremmo abbracciare tutte le Rose, le Maddalene, le Anna Maria.

"Malanova", interpretato dall'attore e regista Ture Magro è tratto dall'omonimo libro, edito da Sperling & Kupfer Editori Spa, scritto da Cristina Zagaria, giornalista del quotidiano “La Repubblica” e Anna Maria Scarfò, testimone di giustizia, protagonista della storia.
La drammaturgia che ne è nata è opera dello stesso Ture Magro e di Flavia Gallo.
E’ una coproduzione tra Sciara Progetti Teatro e Teatro Verdi di Fiorenzuola D'Arda (Piacenza), Scene e luci di Lucio Diana.
La compagnia Sciara Progetti Teatro, fondata nel 2008 da Ture Magro e da Emilia Mangano, da diversi anni si occupa di produzioni teatrali e progetti formativi, ponendo un’attenzione particolare al teatro d’impegno civile.

LA DONNA FATTA A PEZZI - Il racconto “La donna fatta a pezzi fa” parte della raccolta “Nel cuore della notte Algerina” di Assia Djebar, pubblicata in Italia nel 1998. La narrazione prende spunto dalla omonima novella delle “Mille e una notte” in cui Shahrazad, la mitica sultana, racconta la storia di una giovane donna senza nome che sarà uccisa dal marito ebbro di una gelosia innescata da un equivoco. Ma, nel più perfetto stile del fondamentale testo della letteratura araba, l’oggetto della narrazione diviene a sua volta voce narrante, in un susseguirsi di scatole cinesi, un dipanarsi articolato e avvincente di racconto nel racconto.
La storia inizia nella Baghdad del califfo Harun al-Rashid, città di spezie, di profumi, di raffinati e torbidi piaceri. Nella prima parte del racconto è il desiderio che sembra dominare: il desiderio della giovane sposa di mele dolci, succose, croccanti; il desiderio del marito che, con il dono dei prelibati frutti, otterrà l’amore della bella moglie; il desiderio di rivalsa del califfo nei confronti del suo favorito, Jafar il bello.
E via, in un susseguirsi travolgente di storie, fino all’Algeria del 1994. Un’Algeria devastata dalla guerra civile, cantata da Assia Djebar nell’infinito lamento di Bianco d’Algeria (pubblicato in Italia nel 1998).
Qui la giovane insegnante Atika verrà uccisa. Giustiziata, secondo i suoi assassini. La colpa? Avere insegnato in francese, lingua del colonialismo, “storie oscene”, ovvero le “Mille e una notte”. La vicenda di Atika trae spunto da una storia realmente accaduta ad Algeri, durante la guerra civile. Assia Djebar, attraverso la sua narrazione superba, travolgente, poetica, ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, a un Algeria dei giorni nostri dove, non solo l’ignoranza non riconosce il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico, le Mille e una notte, ma addirittura tradisce “un hadith, una raccomandazione del Profeta, che recita: «Cerca il sapere, foss’anche in Cina!».”
Poco più di venti anni sono passati dalla scrittura del racconto La donna fatta a pezzi. Ma l’attualità profetica del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
In collaborazione con la casa editrice Giunti, con il patrocinio dell’Istituto Francese di Firenze.

INCONTRO ALLA BIBLIOTECA CIVICA – A “La donna fatta a pezzi fa” è dedicato l’incontro in programma mercoledì 21 settembre alle 18,30 presso la Biblioteca Civica di Calenzano (via della Conoscenza 11 – ingresso libero). Con Antonio Fazzini (attore), Filippo Renda (regista), Franco Cardini (storico, saggista e blogger), Isabelle Mallez (direttrice Istituto Francese) e Roberta Mazzanti (casa editrice Giunti).


AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.

Venerdì 23 settembre Gloria Gulino porta sul palco del Teatro Manzoni il monologo “Promemoria” mentre sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta  “I monologhi dell’atomica”, con testi da  “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.
 
Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.

Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.

Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.

Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: da mercoledì 21 a domenica 25 settembre, alla ex-scuola Mascagni di Calenzano, Antonio Fazzini in un’intima riproposizione del racconto “La donna fatta a pezzi” di Assia Djebar. Luciana Maniaci e Francesco D’Amore sono i protagonisti dello spettacolo itinerante “Angeli e no”, giovedì 22 settembre alla Biblioteca Civica. E non manca la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”,  venerdì 30 al ristorante La Giara con ospite la chef Stefania Barzini.

In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.

Biglietti e prevendite
Teatro Manzoni: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Ex-scuola Mascagni: 10 euro compreso buffet, posti limitati, prenotazione obbligatoria
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
[email protected] - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / [email protected]

 
IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
[email protected] - www.teatrodelledonne.com


Ufficio stampa: Marco Mannucci


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GIANNI: Stasera sab 17/9 Teatro Manzoni - al festival Avamposti lo spettacolo di e con CAROLINE BAGLIONI - Premio In-Box Blu 2016

9/17/2016

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Foto
Al Teatro Manzoni di Calenzano lo spettacolo
vincitore del premio In-Box Blu 2016

Avamposti CalenzanoTeatroFestival 2016


Sabato 17 settembre 2016 – ore 21,30
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
La Società dello Spettacolo_Under35






GIANNI
ispirato alla voce di Gianni Pampanini
di e con
CAROLINE BAGLIONI
supervisore alla regia Michelangelo Bellani
c.l. Grugher
assistente alla regia Nicol Martini


Progetto vincitore Premio Scenario per Ustica 2015
Spettacolo vincitore Premio In-Box 2016


Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, Caroline Baglioni ritrovò tre cassette audio. Tre nastri in cui lo zio Gianni, prima decidere di sparire da questo mondo, aveva inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza.

Continua sabato 17 settembre con “Gianni” uno degli spettacoli rivelazione delle ultime stagioni, l’Avamposti CalenzanoTeatroFestival. Il palco, dopo l’anteprima al Cortile del Bargello, è quello del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze), da venticinque anni sede del Teatro delle Donne (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro).

Vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 e del Premio In-Box Blu 2016, “Gianni” affronta  il tema della malattia mentale e, più in generale, quello della solitudine e del disagio, “di stare al mondo” come spiega la stessa Caroline Baglioni, autrice e interprete del testo:

“Avevo circa tredici anni. Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre.
Gianni era proprio grosso e nella mia mente è un film in bianco e nero.

Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era.
Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé mica ce le diceva. Fumava e le ripeteva dentro di sé.

Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina. E fuori. Fuori da tutto quello che voleva.

Non aveva pace Gianni. Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?
Cercava le “condizioni ideali” Gianni, e parlava, parlava di ‘quando prima’. ‘Prima’ era una delle sue parole preferite. Prima Gianni stava bene, si era ammalato da giovane, ma non così giovane da non potersi ricordare del ‘prima’, del basket e delle donne che aveva avuto.

Per dieci anni ho ascoltate quelle tre cassette, riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato solo venti anni dopo. E improvvisamente, ogni volta mi torna vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero”.


Motivazione del Premio Scenario per Ustica 2015
“Colpisce la trasformazione di un materiale biografico intimo e drammatico in un percorso personale di ricerca performativa: la traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il testamento beckettiano di Krapp, ispira una partitura fisica, gestuale, coreografica in un efficace gioco tra due ambiti scenici che si rivelano anche esistenziali. Un lavoro sulla memoria individuale capace di creare uno spazio di comprensione ed empatia che scuote lo spettatore”.

Caroline Baglioni
Diplomata al Centro Universitario Teatrale di Perugia. Ha lavorato in varie produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria. Dal 2012 entra nella compagnia La società dello spettacolo e, al Teatro Valle occupato, con la direzione di Antonio Latella, inizia un percorso da drammaturga. Attualmente con il Teatro Stabile dell’Umbria è impegnata in due nuove produzioni per la regia di Danilo Nigrelli e Antonio Latella e con La società dello spettacolo sta preparando il progetto Io sono non amore ispirato all’esperienza di Santa Angela da Foligno.

La società dello spettacolo
La Società dello Spettacolo è un gruppo di ricerca teatrale umbro fondato nel 2007 da c.l. Grugher, Marianna Masciolini, Michelangelo Bellani ai quali si unisce nel 2012 Caroline Baglioni. Dall’omonima opera d’esordio tratta da G. Debord da cui prende nome, si orienta su una drammaturgia contemporanea ispirata a testi filosofici e sociologici collaborando fra gli altri con pensatori come Omar Calabrese e Manlio Sgalambro. Le sue produzioni sono state ospitate in festival e rassegne nazionali e in residenze artistiche internazionali. Carne è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria.

AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.

Martedì 20 settembre Acti/Teatri Indipendenti portano sul palco del Teatro Manzoni “Piccola società disoccupata”, ritratto di generazioni in lotta per un posto di lavoro.

Mercoledì 21 Sciara Progetti presenta “Malanova”, testo originale di Ture Magro e Flavia Gallo sul tema della violenza alle donne.

Venerdì 23 Gloria Gulino con il monologo “Promemoria” mentre sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta  “I monologhi dell’atomica”, con testi da  “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.
 
Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.

Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.

Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.

Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: da mercoledì 21 a domenica 25 settembre, alla ex-scuola Mascagni di Calenzano, Antonio Fazzini in un’intima riproposizione del racconto “La donna fatta a pezzi” di Assia Djebar. Luciana Maniaci e Francesco D’Amore sono i protagonisti dello spettacolo itinerante “Angeli e no”, giovedì 22 settembre alla Biblioteca Civica. E non manca la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”,  venerdì 30 al ristorante La Giara con ospite la chef Stefania Barzini.

In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.

Biglietti e prevendite
Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
[email protected] - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / [email protected]

IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
[email protected] - www.teatrodelledonne.com

Ufficio stampa: Marco Mannucci

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CalenzanoTeatroFormAzione, lun 19/9 presentazione corsi e prova gratuita

9/17/2016

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CalenzanoTeatroFormAzione
Lunedì 19 settembre presentazione nuovi corsi e prova gratuita
Andrea Nanni nuovo direttore, tra gli insegnanti Amanda Sandrelli, Sandro Lombardi, Federico Tiezzi

Dalle ore 18,30 alla Biblioteca Civica e al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze)



CalenzanoTeatroFormAzione - la proposta formativa che il Teatro delle Donne rivolge a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla pratica attoriale e alla scrittura teatrale, anche per la prima volta - presenta il programma dell’attività 2016/17 lunedì 19 settembre alle ore 18.30 alla Biblioteca Civica di Calenzano.

A seguire - alle ore 20 al Teatro Manzoni di Calenzano - una lezione di prova gratuita per chi è interessato a iscriversi per la prima volta.

Il progetto che Andrea Nanni, nuovo direttore di CalenzanoTeatroFormAzione, illustrerà insieme a Maria Cristina Ghelli,  presidente del Teatro delle Donne, e ad alcuni docenti, nell’incontro in programma alle ore 18.30 alla Biblioteca Civica intende integrare sempre più strettamente le attività delle due strutture formative - la Scuola di Teatro fondata da Stefano Massini e la Scuola di Scrittura Teatrale fondata da Dacia Maraini - che da anni il Teatro delle Donne mette al servizio del territorio.

Le attività formative si svolgeranno come sempre al Teatro Manzoni, perché la parola scritta in teatro diventa immediatamente la parola detta in scena, perchè un corso che si svolge sul palcoscenico – come Dacia Maraini ha sempre sostenuto -  ha un valore aggiunto enorme rispetto ad un corso tenuto in una palestra o in uno scantinato, dato che solo in teatro avviene quella magia che unisce chi sta in palcoscenico con chi sta in platea.

"Una scuola di qualità a disposizione dei nostri cittadini - commenta il Sindaco di Calenzano  Alessio Biagioli - con insegnanti qualificati, la collaborazione di grandi nomi del teatro italiano e un costante rapporto con il territorio. Un'opportunità che ogni anno si ripropone e si rinnova".

In programma un’offerta didattica ampia e articolata che intreccia improvvisazione, clown, dizione, canto, costruzione del personaggio, storia del teatro, analisi del testo e tecniche di scrittura.

Insegnanti qualificati accompagneranno ogni iscritto dalle prime lezioni fino ai saggi finali attraverso un itinerario che offre anche incontri con i protagonisti del teatro italiano, chiamati a trasmettere agli allievi le proprie esperienze, tra i quali hanno già confermato la loro presenza: Amanda Sandrelli, Sandro Lombardi, Federico Tiezzi.

“Si tratta di accompagnare chiunque desideri entrare in contatto con il mondo del teatro - dichiara Andrea Nanni - alla scoperta delle possibilità di espressione che questo offre. I corsi - sia quelli di teatro che quelli di scrittura - si rivolgono a tutti, con un approccio accessibile e appassionante anche per chi si affaccia per la prima volta al di là del sipario”.

Docenti dei corsi: Annibale Pavone, Antonio Fazzini, Mya Fracassini, Roberto Andrioli, Gherardo Vitali Rosati.

Nella stagione 2016/17 l’attività farà cardine sul tema della disobbedienza partendo dalla celebre frase di Don Milani - che a Calenzano ha vissuto e operato per sette anni - “l’obbedienza non è più una virtù”. Come una grande cornice unificante, questo tema conterrà le attività sia della Scuola di Teatro (con i suoi due corsi rivolti ai bambini dai 7 ai 14 anni e i tre corsi rivolti agli adulti) sia della Scuola di Scrittura Teatrale, che la nuova direzione intende sviluppare su un percorso triennale e non di un solo anno com’è stata finora.

In particolare sarà la figura di una grande disobbediente - Antigone, eroina che da Sofocle a oggi continua a ispirare testi e spettacoli teatrali di forte impegno civile - ad accompagnare il lavoro degli allievi di Calenzano Teatro FormAzione nella stagione formativa che si aprirà il 3 ottobre al Teatro Manzoni.

Oltre a quella di lunedì 19, è prevista un’ultima lezione di prova gratuita mercoledì 28 settembre, sempre alle ore 20 al Teatro Manzoni.


www.facebook.com/calenzanoteatroformAzione

Informazioni e iscrizioni:
tel. 055 8877213 / 8876581
e-mail [email protected]
www.teatrodelledonne.com


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AVAMPOSTI-CalenzanoTeatroFestival - presentata l'edizione 2016 - dal 16 settembre a Calenzano e Firenze con Amanda Sandrelli, Monica Bauco, Elena Arvigo, Gloria Gulino, Claudia Della Seta...

9/14/2016

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AVAMPOSTI-CalenzanoTeatroFestival, dal 16 settembre all'8 ottobre 2016 - Teatro delle Donne

Con Amanda Sandrelli, Monica Bauco, Elena Arvigo, Gloria Gulino, Caroline Baglioni, Claudia Della Seta...

Inaugurazione al
Cortile del Museo Bargello con

AMANDA SANDRELLI E MONICA BAUCO
per il 50° ANNIVERSARIO DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE
LA DONNA FATTA A PEZZI da Assia Djebar riporta in scena l’attualità della violenza terrorista

ELENA ARVIGO con I monologhi dell’atomica prosegue il progetto sulle DONNE IMPERDONABILI

In collaborazione con l’ACCADEMIA DELLA CRUSCA
LA TANCIA di Michelangelo Buonarroti il Giovane


L’ingrediente perduto della chef STEFANIA APHEL BARZINI, per la CENA SPETTACOLO, con in scena 6 donne, regista CLAUDIA DELLA SETA

LIVIA GROSSI presenta il suo reportage su STORIE DI DONNE CORAGGIO nel mondo

5 le compagnie under35, tutte pluripremiate, affrontano temi d’impegno civile

7 OTTOBRE: Donna non rieducabile nel 10° ANNIVERSARIO DELL’OMICIDIO DI ANNA POLITKOVSKAJA

8 OTTOBRE: conclude il festival una riflessione sul teatro civile


AVAMPOSTI CALENZANOTEATROFESTIVAL 2016 - Il titolo del festival nasce da due suggestioni. La prima relativa al luogo: Calenzano prende forma infatti come villaggio fortificato, tra Prato e Firenze. Ma il riferimento è soprattutto all’identità del Teatro delle Donne, da un quarto di secolo presidio del teatro d’innovazione e di autori contemporanei, con particolare attenzione per l’universo femminile.

In programma dal 16 settembre all’8 ottobre a Calenzano e Firenze, AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival 2016 presenta prime nazionali, reading, anteprime, vere e proprie novità o studi di progetti in costruzione. Tra le protagoniste Amanda Sandrelli, Monica Bauco, Elena Arvigo, Gloria Gulino, Caroline Baglioni, Claudia Della Seta...

INAUGURAZIONE A FIRENZE – Il festival prende il via venerdì 16 settembre, in un luogo d’eccezione, il cortile del Museo del Bargello di Firenze, con lo spettacolo “Trincea di signore” di Silvia Calamai, protagoniste Amanda Sandrelli e Monica Bauco: un testo quasi imprendibile, che ha debuttato quattordici anni fa, per poi ripresentarsi con cast diversi, in un passaggio di testimone tra attrici davvero inusuale.
È stato straordinariamente interpretato da Marisa Fabbri e Franca Nuti in occasione del festival nazionale sulla drammaturgia contemporanea delle donne “Autrici a Confronto” nel 2002, poi in giro per l’Italia, sempre per la regia della compianta Barbara Nativi. Ed è a lei e alla sua messa in scena che questa nuova produzione rende omaggio, in collaborazione con il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Due donne anziane, Ortensia e Gervasia, spiano dalla finestra una Firenze alluvionata, fra ricordi e nostalgie, battibecchi e speranze, fantasticando su improbabili fughe in canotto.  Ad affiancare Amanda Sandrelli e Monica Bauco, il pianoforte di Marco Baraldi e la voce di Giada Secchi.
In occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze.

APPUNTAMENTI A CALENZANO – AVAMPOSTI CalenzanoTeatroFestival 2016 continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano. Il filo conduttore è il teatro d’impegno civile.

Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, non può mancare il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene (venerdì 7 ottobre – Teatro Manzoni).

Ancora Elena Arvigo, attrice e regista di grande talento, porta in anteprima regionale “I monologhi dell’atomica” (sabato 24 e domenica 25 settembre – Teatro Manzoni) da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich (Premio Nobel 2015) e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi: donne testimoni di eventi drammatici, Hiroshima e Chernobyl, simbolo della distruzione nucleare parte del progetto LE IMPERDONABILI.

Sciara Progetti presenta “Malanova” (mercoledì 21 settembre – Teatro Manzoni), testo originale di Ture Magro e Flavia Gallo sul tema della violenza alle donne.

Acti/Teatri Indipendenti in scena con “Piccola società disoccupata” (martedì 20 settembre – Teatro Manzoni): al centro dello spettacolo, stavolta, è il lavoro, o meglio, il conflitto generazionale per mantenere il posto di lavoro.

Premio scenario per Ustica 2015, Caroline Baglioni è sul palco del Teatro Manzoni con “Gianni” (lunedì 19 settembre) mentre Gloria Gulino presenta “Promemoria” (venerdì 23 settembre – Teatro Manzoni), spettacolo finalista per la miglior drammaturgia al Roma Fringe Festival 2015.

IL TEATRO FUORI DAL TEATRO - Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro, alla ricerca di altri spazi e altro pubblico. In questo senso vanno le proposte presso la nuova biblioteca comunale Civica, presso la ex-scuola Mascagni e la cena/spettacolo al ristorante La Giara, con Claudia della Seta (regista) e Stefania Barzini (chef) in “L’ingrediente perduto” (venerdì 30 settembre)insieme ad altre quattro attrici in reading-anteprima nazionale.

Antonio Fazzini propone alla ex-scuola Mascagni, per 5 sere (da mercoledì 21 a domenica 25 settembre) un’intima riproposizione del racconto di Assia Djebar “La donna fatta a pezzi”, con la regia di Filippo Renda per poche decine di spettatori. Il racconto, una storia di violenza terrorista,è accompagnato da musiche arabe e da un buffet-cena in tema, allestito sulla terrazza.

Negli spazi della biblioteca alcuni incontri d’eccezione: con Franco Cardini su Assia Djebar, con il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, con Elena Arvigo e Lucia Squeglia, giornalista free lance, collaboratrice da Mosca per La Stampa, L’Espresso, Radio Svizzera, con Livia Grossi giornalista del Corriere della Sera, con Andrea Nanni, nuovo direttore delle nostre attività di formazione.

Il festival AVAMPOSTI si avvale del sostegno:
del COMUNE DI CALENZANO
della REGIONE TOSCANA
del MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
dell’ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE
di UNICOOP FIRENZE


AVAMPOSTI
CalenzanoTeatroFestival
Maria Cristina Ghelli direzione artistica e organizzativa
Elisabetta Meccariello amministrazione
Andrea Narese direzione tecnica
Stefano Cucchiarelli collaborazione organizzativa
Teodoro Lanucara responsabile biglietteria e coordinamento logistico
Zona Zero grafica

info: IL TEATRO DELLE DONNE
055 8877213 | [email protected] | www.teatrodelledonne.com
prevendita: Circuito Box Office e www.boxol.it
orario biglietteria teatro: dalle ore 18.00


INAUGURAZIONE
ven 16.09 ore 21.30 - MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO - via del Proconsolo 4 - FIRENZE
IL TEATRO DELLE DONNE/TEATRO DELLA LIMONAIA
TRINCEA DI SIGNORE
di Silvia Calamai
con AMANDA SANDRELLI e MONICA BAUCO
regia originale Barbara Nativi
(ripresa da Dimitri Milopulos con l’aiuto di Gherardo Vitali Rosati)
musiche originali Marco Baraldi
al pianoforte Marco Baraldi
voce Giadvia del Proconsolo 4 - FIRENZEa Secchi
luci Andrea Narese
Finalista 46° edizione del Premio Riccione 2001 per la Nuova Drammaturgia
Segnalato Premio Calcante 2002 (SIAD)
Vincitore Premio Battipaglia-Under 32 2002
PER IL 50° ANNIVERSARIO DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE
ANTEPRIMA NAZIONALE
Trincea di Signore è un testo imprendibile, che ha debuttato più volte cambiando cast, in un passaggio di testimone tra attrici davvero inusuale, sempre con la regia di Barbara Nativi. Ed è a lei e alla sua regia che vogliamo rendere omaggio con questa nuova produzione in collaborazione con il Teatro della Limonaia. Oltre che commemorare il 50° anniversario dall’alluvione del ’66.


sab 17.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO_under35
GIANNI
ispirato alla voce di Gianni Pampanini
di e con CAROLINE BAGLIONI
Vincitore Premio Scenario per Ustica 2015 - Vincitore Premio In-Box 2016
Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette. Tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Per dieci anni le ho ascoltate riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato vent’anni dopo. Caroline Baglioni


mar 20.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
ACTI-TEATRI INDIPENDENTI_under35
PICCOLA SOCIETÀ DISOCCUPATA
di Rémi De Vos/traduzione Luca Scarlini
con TURE MAGRO, BARBARA MAZZI, BEPPE ROSSO
regia e drammaturgia Beppe Rosso
PRIMA REGIONALE
Piccola Società Disoccupata è il secondo spettacolo di Beppe Rosso sul mondo del lavoro contemporaneo. Questa volta è il conflitto generazionale ad essere al centro dell’allestimento, quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nell’affrontare l’attuale trasformazione dell’uomo in rapporto al lavoro.


mer 21.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
SCIARA PROGETTI_under35
MALANOVA
di Ture Magro e Flavia Gallo
con TURE MAGRO
PRIMA REGIONALE
Mentre si snoda il racconto di una delle più grandi denunce per violenza carnale mossa da una ragazzina ai danni di diverse persone, Salvatore attraversa a piedi le piazze e i vicoli stretti in cui si cela la storia per tanto tempo taciuta.

EX-SCUOLA MASCAGNI via Mascagni 14 - CALENZANO (FI)
mer 21/gio 22/ven 23/sab 24/dom 25.09 ore 21.00
IL TEATRO DELLE DONNE
LA DONNA FATTA A PEZZI
dal racconto di Assia Djebar
nella raccolta Nel cuore della notte algerina, Firenze 1998
con ANTONIO FAZZINI
regia Filippo Renda
aiuto regia Martina Vianovi
con la collaborazione e il patrocinio della casa editrice Giunti e dell’Istituto Francese di Firenze
ANTEPRIMA NAZIONALE
La vicenda di Atika trae spunto da una storia realmente accaduta ad Algeri, durante la guerra civile. L’autrice ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, a un Algeria dei giorni nostri dove l'ignoranza e l’intolleranza non riconoscono il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico le Mille e una notte.
posti limitati, prenotazione obbligatoria
segue buffet arabo accompagnato da musiche a tema

gio.22.09 ore 21.30 - BIBLIOTECA CIVICA via della Conoscenza 11 - CALENZANO (FI)
COMPAGNIA LUDWIG/MANIACI D’AMORE_under35
ANGELI E NO
di e con LUCIANA MANIACI e FRANCESCO D’AMORE
PRIMA REGIONALE
Immaginiamo di essere per una sera degli angeli, a incominciare dai due attori in scena. Gli angeli non sanno mentire. Mescolando sapientemente elementi personali eterogenei Luciana e Francesco non hanno paura di spogliarsi di qualunque sovrastruttura.
spettacolo itinerante

ven 23.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
ISTANTANEA TEATRO_under35
PROMEMORIA
monologo per persona sola
di e con GLORIA GULINO
assistente alla regia e alla drammaturgia Silvia Lamboglia
Finalista Miglior Drammaturgia Roma Fringe Festival 2015
PRIMA REGIONALE
Una signora qualunque, la spesa da mettere a posto, un’importante ricorrenza familiare da festeggiare. Tutto deve essere perfetto. La signora in questione, però, è affetta dal morbo di Alzheimer, e tutto per lei diventa una salita impervia.

sab 24/dom 25.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
IL TEATRO DELLE DONNE
I MONOLOGHI DELL’ATOMICA
da Preghiera per Cernobyl di Svetlana Aleksievich e Nagasaki di Kyoko Hayashi
un progetto di e con ELENA ARVIGO
regia Elena Arvigo
disegno luci Daria Grispino
regista collaboratrice Virginia Franchi
assistente alla regia Valeria Spada
Si ringrazia della collaborazione artistica Valentina Calvani
ANTEPRIMA REGIONALE
Elena Arvigo prosegue il proprio percorso nel teatro civile, indagando altre donne testimoni di realtà difficili: Hiroshima e Chernobyl, eventi simbolo della distruzione e della morte nucleare, indagati attraverso le parole di due testimoni scomode, due imperdonabili.


gio 29.09 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
IL TEATRO DELLE DONNE, ACCADEMIA DELLA CRUSCA, UNICOOP.FI/sezione soci Sesto Fiorentino-Calenzano, COMUNE DI SESTO FIORENTINO
LA TANCIA
di Michelangelo Buonarroti il Giovane
adattamento e regia Gherardo Vitali Rosati
assistente alla regia Elisa Zuri
musiche originali Tommaso Tarani
con NERI BATISTI, TOMMASO CARLI, PAOLO MARTINENGHI, EUGENIO NOCCIOLINI, CAROLINA MESORACA, ELISA ZURI
interviene il prof. Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca
INIZIATIVA PIAZZA DELLE LINGUE
Nasce dalla nuova collaborazione con l’Accademia della Crusca la riscrittura del testo “La Tancia”. La commedia fu scritta nel 1611 dal nipote dell’omonimo artista ― noto anche per aver curato e organizzato la collezione dello zio nel palazzo di via Ghibellina, oggi nota come “Casa Buonarroti”.


ven 30.09 ore 21.30  - RISTORANTE LA GIARA - piazza delle Resistenza - CALENZANO (FI)
AFRODITA COMPAGNIA
L’INGREDIENTE PERDUTO
di Stefania Aphel Barzini e Claudia Della Seta
dal romanzo di Stefania Aphel Barzini regia di Claudia Della Seta
con STEFANIA APHEL BARZINI, CLAUDIA DELLA SETA, SOFIA DIAZ, FEDERICA FLAVONI, DANIELA GIOVANETTI
READING/CENA-SPETTACOLO
Rosalia è una bambina di 10 anni quando, all’inizio del Novecento, abbandona la sua amata isola di Stromboli per la “Merica”, la terra promessa. Questa è la sua storia e la storia di una ricetta, la parmigiana di melanzane, che unisce o divide come un sottile filo rosso tutte le protagoniste.
posti limitati, prenotazione obbligatoria


sab 1.10 ore 21.30 - TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
NONOSTANTE VOI.STORIE DI DONNE CORAGGIO
reportage teatrale di e con LIVIA GROSSI
musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Labanca
foto Carla Mondino
Il valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia. Il diritto di esistere e il prezzo che si paga. Un viaggio tra parole e musica che s’interroga sull’identità individuale e pubblica, sull’informazione e la sua reale condivisione. In scena riflessioni e testimonianze di donne italiane e straniere, e un ironico monologo sui requisiti necessari per ottenere la Carta d’identità di Donna. Storie di resistenza al femminile raccolte sul campo da Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera, qui proposte, per la prima volta, in un unico reportage teatrale. Un reading in continuo aggiornamento.

ven 7.10 ore 21.30 TEATRO MANZONI - via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
IN MEMORIA DI ANNA POLITKOVSKAJA
nel decimo anniversario
IL TEATRO DELLE DONNE
DONNA NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja
di Stefano Massini
un progetto di e con ELENA ARVIGO
a cura di Elena Arvigo e Rosario Tedesco
in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene
scene e costumi Elena Arvigo
disegno luci Rosario Tedesco, Andrea Basti
video designer Andrea Basti
Donna non rieducabile è un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell’ascensore del suo palazzo, mentre sta rincasando. Esattamente dieci anni fa.



APPUNTAMENTI in BIBLIOTECA via della Conoscenza 11 - CALENZANO (FI)
ingresso gratuito
lun 19.09 ore 18.30
PRESENTAZIONE CORSI DI FORMAZIONE
CALENZANO TEATRO FORMAZIONE/SCUOLA DI SCRITTURA TEATRALE
con ANDREA NANNI (direttore) e i docenti SILVIA FRASSON, MASSIMILIANO PAGGETTI, GHERARDO VITALI ROSATI
mer 21.09 ore 18.30
INCONTRO SUL TESTO LA DONNA FATTA A PEZZI
con ANTONIO FAZZINI (attore), FILIPPO RENDA (regista), FRANCO CARDINI (storico, saggista e blogger), ISABELLE MALLEZ (direttrice Istituto Francese) e ROBERTA MAZZANTI (casa editrice Giunti)
gio 29.09 ore 18.30
PRESENTAZIONE SPETTACOLO LA TANCIA
con GHERARDO VITALI ROSATI (adattamento del testo e regia) e CLAUDIO MARAZZINI (presidente Accademia della Crusca)
ven 30.09 ore 18.30
INCONTRO SUL TESTO L’INGREDIENTE PERDUTO
con STEFANIA APHEL BARZINI (chef e autrice) e CLAUDIA DELLA SETA (regista)
sab 8.10 ore 18.30
INCONTRO SUL TEATRO D’IMPEGNO CIVILE
con ELENA ARVIGO (autrice e interprete dei MONOLOGHI DELL’ATOMICA e di DONNA NON RIEDUCABILE), LUCIA SQUEGLIA (giornalista free lance, collaboratrice da Mosca per La Stampa, L’Espresso, Radio Svizzera), LIVIA GROSSI(giornalista del Corriere della Sera), ELENA DUNDOVICH (membro fondatore del Memorial Italia)
a seguire
PROIEZIONE DEL FILM-DOCUMENTARIO GROZNY BLUES (Nicola Bellucci, 2015)


ogni sera sulla terrazza del Teatro Manzoni
buffet e Libreria dei Lettori

INGRESSO SPETTACOLI
CORTILE MUSEO BARGELLO
via del Proconsolo 4 - FIRENZE
interi 20 € ridotti 18 €

TEATRO MANZONI
via Mascagni 18 - CALENZANO (FI)
interi 13 € ridotti 10 € (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 € per gli iscritti ai corsi di formazione

RISTORANTE LA GIARA
piazza delle Resistenza - CALENZANO (FI)
cena-spettacolo 20 €

EX-SCUOLA MASCAGNI
via Mascagni 14 - CALENZANO (FI)
spettacolo e buffet 10 €

BIBLIOTECA CIVICA
via della Conoscenza 11 - CALENZANO (FI)
interi 13 € ridotti 10 € (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
INCONTRI ad ingresso gratuito

AVAMPOSTI CARD: abbonamento a 5 spettacoli 30 €

info: IL TEATRO DELLE DONNE
055 8877213 | [email protected] | www.teatrodelledonne.com
prevendita: Circuito Box Office e www.boxol.it
orario biglietteria teatro: dalle ore 18.00


AVAMPOSTI
CalenzanoTeatroFestival
Maria Cristina Ghelli direzione artistica e organizzativa
Elisabetta Meccariello amministrazione
Andrea Narese direzione tecnica
Stefano Cucchiarelli collaborazione organizzativa
Teodoro Lanucara responsabile biglietteria e coordinamento logistico
Zona Zero grafica


Scarica la cartella stampa completa
http://bit.ly/2cwvzgb

Ufficio stampa: Marco Mannucci

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Piccola Compagnia Dammacco a TDV10 con "L'inferno e la fanciulla" (16 settembre) e "Esilio" (29 settembre) e presentazione del libro "L'inferno e la fanciulla"

9/14/2016

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Foto
TEATRI DI VETRO
festival delle arti sceniche contemporanee 10^ edizione
Roma e Regione Lazio, dal 14 settembre al 22 ottobre 2016
 
DIFETTO DI MASSA
direzione artistica Roberta Nicolai

 
Festival multidisciplinare sostenuto dal MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo triennio 2015-17.


Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città per il biennio 2015-16
realizzato con il contributo di Roma Capitale in collaborazione con la SIAE
ed è inserito nell’edizione 2016 dell’ESTATE ROMANA “Roma, una Cultura Capitale”
 
 
La Piccola Compagnia Dammaccoospite di Teatri di Vetro
con i due spettacoli
L’inferno e la fanciulla(16 settembre) ed Esilio(29 settembre)

 
 
Due gli spettacoli che la Piccola Compagnia Dammaccopresenta alla decima edizione di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee:“L’inferno e la fanciulla” in scena a Carrozzerie_n.o.t.venerdì 16 settembre (ore 22.30) e “Esilio” in scena alla Centrale Preneste giovedì 29 settembre(ore 21).
 
Selezionato al Premio In-Box Blu 2016, è “L’inferno e la fanciulla” (Carrozzerie_n.o.t. venerdì 16 settembre ore 22.30), un monologo con drammaturgia originale composta da Mariano Dammacco (che ne firma anche la regia), insieme all’interprete Serena Balivo, a partire da uno studio condotto dall’attrice che nel 2011 le valse la vittoria al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro.
Serena Balivo, che in scena interpreta una surreale bambina, la fanciulla, conduce gli spettatori in un suo ‘personale’ viaggio all’inferno: un viaggio alla ricerca di una propria dimensione di adulto. Gli spettatori assistono al confronto della fanciulla con le aspettative e le speranze riguardo la sua vita, con le difficoltà e le delusioni legate alla ricerca di qualcuno che le sia affine. E ancora, la fanciulla conoscerà la paura e l’insofferenza per l’autorità e scoprirà di essere capace di sentimenti negativi quali la rabbia o la misantropia. Il tutto attraverso i linguaggi dell’allegoria e dell’umorismo, affiancati da una lingua altra, poetica.
 
Si parlerà dellospettacolo, in un fuori programma del Festival, alla presentazione del libro “L’inferno e la fanciulla”,venerdì 16 settembre alle ore 19, sempre alle Carrozzerie n.o.t.,alla presenza del registaMariano Dammacco, autore del libro insieme all’attrice Serena Balivo, diRoberta Nicolai, direttrice artistica del Festival, in una conversazione curata dal critico teatrale Andrea Porcheddu.
Pubblicato da L’arboreto Edizioni di Mondaino, (direzione di Fabio Biondi e coordinamento di Simonetta Piscaglia) nella collana Il giardino salvatico,il libro di Serena Balivo e Mariano Dammaccosi apre con una conversazione intitolata “Chiamatemi Cenere. Chiacchiere a uso del lettore” tra i due autori eGerardo Guccini,studioso di teatro (Università di Bologna), in cui si racconta della drammaturgia originale e dello spettacolo, e anche del suo rapporto con la “Trilogia della fine del mondo”. Alla conversazione, segue la versione integrale del testo corredato da illustrazioni originali di Stella Monesi.
 
Secondo passo della “Trilogia della Fine del Mondo” è la nuova creazione della Compagnia: “Esilio”in scena alla Centrale Prenestegiovedì 29 settembrealle ore 21 che vede in scena Serena Balivo e Mariano Dammacco.
È la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, “Esilio”, un uomo che ha perso il suo lavoro e che, insieme al lavoro, perde gradualmente un proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, fino a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione. E così gli spettatori possono partecipare al goffo e grottesco tentativo di quest’uomo di venire a capo della situazione dialogando con se stesso, con la sua coscienza forse, con la sua anima o magari con le sue ossessioni.
Lo spettacolo, con drammaturgia originale e centrato sul lavoro d’attore, vuole offrire una riflessione sul nostro presente e creare una sorta di memoria dell’oggi. I linguaggi scelti sono quelli del surrealismo e dell’umorismo perché lo spettacolo possa offrire a ogni spettatore visioni della vita di tutti noi in una forma trasfigurata che ne evidenzi le contraddizioni e suggerisca qualche interrogativo su questo nostro modo di vivere.
 
 
Per informazioni
www.teatridivetro.it
www.piccoladammacco.wix.com/teatro
 
 
Memo Agenda
Venerdì 16 settembre, ore 22.30 –Carrozzerie_n.o.t. (via Panfilo Castaldi, 28/a)
L’INFERNO E LA FANCIULLA
conSerena Balivo
ideazione e drammaturgiaMariano Dammacco, Serena Balivo
regia e disegno luciMariano Dammacco
produzionePiccola Compagnia Dammacco
con il sostegno diCampsirago Residenza
primo studio vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro
spettacolo Selezione In-Box Blu 2016
 
ore 19
Presentazione del libro “L’inferno e la fanciulla”
intervengono Mariano Dammacco, Roberta Nicolai, Andrea Porcheddu
 
Giovedì 29 settembre, ore 21 – Centrale Preneste (via Alberto da Giussano, 58)
ESILIO          
con Serena Balivo, Mariano Dammacco
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con la collaborazione di Serena Balivo
disegno luci Marco Oliani
immagine di locandina Stella Monesi
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno diCampsirago Residenza
con la collaborazione di L’arboreto Teatro Dimora
e diAssociazione C.R.E.A. / Teatro Temple, Associazione L’attoscuro
 
 
La Piccola Compagnia Dammacco, con sede a Modena, è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore,autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica per poi sviluppare una ricerca artistica comune realizzata in particolare da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo.
La compagnia svolge le proprie attività su tutto il territorio nazionale, perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi. La compagnia ha portato il proprio lavoro all’interno di numerosi festival quali Primavera dei Teatri, Asti Teatro, Castel dei Mondi, Vie, Torino Fringe Festival, L’opera galleggiante e Il giardino delle esperidi, e ha avviato collaborazioni con ERT-Emilia Romagna Teatro, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna, L’arboreto Teatro Dimora, Campsirago Residenza. Il lavoro artistico della compagnia ha ricevuto riconoscimento dalla vittoria del Premio di drammaturgia Il centro del discorso, del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro, dei bandi Cantiere Campsirago (2012) e Cantiere Campsirago 2014-2016; nel 2016, con lo spettacolo L’inferno e la fanciulla, la Piccola Compagnia Dammacco è finalista al Premio In-box – rete di sostegno per la promozione del nuovo teatro. La compagnia si occupa della produzione di spettacoli teatrali di drammaturgia contemporanea originale: L’ultima notte di Antonio (2012), L’inferno e la fanciulla (2014), Esilio (2016) e dell’ideazione e realizzazione di laboratori teatrali di Teatro Sociale e di Comunità, fondando la propria metodologia d’intervento sulla pratica dell’auto-narrazione e sulla cura di drammaturgie originali collettive.


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