Festival Crisalide. Perché passi un po’ di caos libero e ventoso Torna dal 28 al 31 ottobre a Forlì il Festival a cura di Masque teatro. Sede principale sarà il teatro Félix Guattari. «Come se il caos potesse reggere il paragone con la meteorologia. Nostalgia del caos. D.H. Lawrence parla di desiderio del caos, di un caos iridescente. Un magma, un cuore lavico, che rigurgita e si espande. La solidificazione come stato inquieto della materia, puro divenire che giace nella sua stasi. È un dato di fatto che la roccia magmatica a contatto dell’aria o nel precipitare in acqua cessa il suo moto per assumere una parvenza di certezza. Al suo interno il processo prosegue, crea anfratti, guglie, stalattiti, rivoli, e poi trasmutazioni, di colore, dal porpora al violaceo, dal calor bianco al giallo cupo; infine giunge al nero, nero»: Lorenzo Bazzocchi, fondatore e direttore artistico del Festival Crisalide, introduce l’edizione 2016 intitolata Perché passi un po’ di caos libero e ventoso. «Questo caos materico fuoriesce dalla breccia, anima la crosta, la trasforma in pelle, ossia la dilata e la tira». Il Festival, che da anni intreccia una rigorosa ricerca sulle arti performative a proteiformi indagini filosofiche, avrà luogo principalmente nel teatro Félix Guattari, sorto a Forlì dalla ristrutturazione e dall’adeguamento degli spazi dell’Ex Filanda Maiani. La XXIII edizione di Crisalide proporrà un denso programma, intessuto di prime nazionali, con proposte di teatro, danza, filosofia, incontri, mostre e workshop. Teatro «Come reagisce l’uomo alla notizia che la natura delle cose non è univoca e si manifesta con una doppia immagine meccanica e vibrazionale al tempo stesso? Come sopravvivere alla propria morte senza avere certezza della propria consistenza?»: da queste domande trae origine MARMO. Su una civiltà esausta di Masque teatro, al debutto nel nuovo allestimento pensato ad hoc per Crisalide. Lo spettacolo, il cui punto di partenza è La scrittura del diastro del saggista e filosofo francese Maurice Blanchot, vede in scena Matteo Ramon Arevalos, Lorenzo Bazzocchi, Giacomo Piermatti, Silvia Proietti e Eleonora Sedioli. Masque teatro nasce nel 1992: «La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della Figura». Nel 1997 ricevono il Premio Gabbiano d’argento al Festival Anteprima Cinema Indipendente Bellaria e il Premio Produzione al Festival Riccione TTV. Nel 2000 ricevono l'Ubu premio speciale della giuria per il progetto Prototipo e nel 2002 il Premio Francesca Alinovi all’attività artistica. L’eclettico artista bulgaro Ivo Dimchev presenterà ICure: «Se guarire è una scelta, allora perché non fare questa scelta mentre si è a teatro? Perché sprecare un’altra ora sforzandoci di essere più “culturali” se possiamo impiegare il tempo concessoci per essere più “sani”?». Danza Myriam Gourfink tornerà al Festival con Almasty, assolo danzato da Deborah Lary nel quale «vengono sviluppati e intrecciati tre diversi spazi: aereo, del luogo e terrestre». Personaggio di spicco della ricerca coreografica in Francia, invitata da numerosi Festival internazionali, Gourfink è stata artista in residenza all’IRCAM di Parigi e in vari altri centri di ricerca artistica. Il celebre ensemble spagnolo La Veronal diretto da Marcos Morau sarà a Crisalide con Portland, interpretato da Lali Ayguadé. Il lavoro di La Veronal è da molti anni presente in alcuni dei più importanti Festival e teatri del mondo, come il Théâtre National de Chaillot di Parigi, la Biennale di Venezia, Oslo Opera, Julidans Amsterdam, Monte Carlo Opera, Roma Europa Festival, SIDance Festival di Seoul, Sadler di Wells di Londra e l'Internationale Tanzmesse di Düsseldorf. Completa il programma di danza Trigger di e con Annamaria Ajmone, che suggerisce: «La partitura coreografica, costituita da nuclei di movimento prestabiliti, composti tra di loro in maniera istantanea, si sviluppa nell'area interna ed esterna al perimetro di un rettangolo iscritto nello spazio. Il pubblico è disposto lungo i lati, condividendo lo spazio scenico con la performance». Musica Il pianista e compositore Matteo Ramon Arevalos, artista che da sempre intreccia il proprio percorso al teatro, al cinema e alle arti visive presenterà il concerto La Folia. Un grande ritorno quello del compositore e musicista elettronico Kasper T. Toeplitz, che presenterà a Crisalide un concerto di pure masse sonore ad alto gradiente emotivo. Filosofia Paolo Godani, docente di Estetica all'Università di Macerata e autore fra l'altro di Bergson e la filosofia (Edizioni ETS 2008), Deleuze (Carocci 2009), Senza padri. Economia del desiderio e condizioni di libertà nel capitalismo contemporaneo (DeriveApprodi 2014) e La vita comune. Per una filosofia e una politica oltre l'individuo (DeriveApprodi 2016), proporrà la conversazione Deleuze e l’arte di rovesciare il platonismo. «In che misura il clima politico e culturale di questi ultimi decenni ha influenzato il modo in cui si formano, si mantengono e si sciolgono i legami sociali, a livello individuale e collettivo? E, soprattutto, in che misura oggi è ancora pensabile - e praticabile - il collettivo?»: a partire da queste questioni Giovanni Leghissa, filosofo attivo presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino, rifletterà su L’amore al tempo delle destre. Workshop Fiorenza Menni, attrice e autrice di teatro e direttrice artistica di Ateliersi, condurrà Panpot, laboratorio pratico per l'interpretazione e la scrittura durante il quale verranno proposti ai partecipanti esercizi di contemplazione del paesaggio capaci di sviluppare l’allenamento immaginifico «inseguendo la costruzione di un’autonoma modalità creativa per la scena». Futura Tittaferrante presenterà Photo-graphia di scena - Teatro come poetica fotografica civile. Tra le sue attività più recenti: la triennale collaborazione con l’Istituto Cinecittà Luce in occasione del Festival del cinema di Cannes e di Venezia, il coordinamento di un laboratorio per la Biennale Teatro, la documentazione dell'intero circuito dei Teatri di ERT, l'affiancamento di compagnie teatrali di ricerca del territorio italiano (tra cui Fortebraccio Teatro, Ricci/Forte, Accademia degli Artefatti, Compagnia della Fortezza, Balletto Civile, Andrea De Rosa, Antonio Latella, Daria Deflorian) e di artisti internazionali. Il percussionista Enrico Malatesta proporrà The Forest Is As A Parent, workshop rivolto a chiunque sia interessato ad utilizzare il corpo come strumento di ascolto, ricerca ed estensione della capacità percettiva ed immaginativa del movimento in relazione al suono, allo spazio e alla vitalità dei materiali. Mostre Roberto Pagnani allestirà l’esposizione di pittura Lemures. Pagnani ha esposto in decine di città in Italia, Europa e Stati Uniti d’America e collaborato con numerosi artisti afferenti ad ambiti disciplinari diversi (teatro, cinema, letteratura, musica). «Lo spazio da cui origina il mio lavoro fotografico è il mio mondo interiore, spesso confuso con quello esteriore. Il confine muove come l’acqua che prende forma negli interstizi della terra»: Futura Tittaferrante introduce Asintoto atlantico, mostra fotografica che sarà installata negli spazi del teatro Félix Guattari. Incontri La coreografa e danzatrice francese Yasmine Hugonnet sarà protagonista di Figura, postura e faculté du langage, incontro-studio con la teorica della performance Piersandra Di Matteo. Il critico teatrale Lorenzo Donati, infine, curerà una serie di dialoghi con gli artisti presenti al Festival. --- Tutti gli appuntamenti avranno luogo al teatro Félix Guattari (Ex Filanda Maiani) in Via Orto del Fuoco 3 a Forlì. Trigger di Annamaria Ajmone verrà presentato alla Fabbrica delle Candele in Piazzetta Corbizzi 30 a Forlì, dove si svolgeranno anche tutti i workshop. Gli spettacoli delle compagnie La Veronal e Myriam Gourfink fanno parte della stagione di contemporaneo 2016/17 del Teatro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con il Festival Crisalide. Info: 393 9707741, www.crisalidefestival.eu Michele Pascarella Ufficio stampa
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Al via venerdì 28 ottobre con Maria Cassi la nuova
stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa 17 spettacoli fino a maggio 2017. Tra gli ospiti Giobbe Covatta, Enzo Moscato, Glauco Mauri, Scimone Sframeli TEATRO DELLE ARTI - STAGIONE 2016_17 Sull’amore e altri demoni Inaugurazione venerdì 28 ottobre – ore 21 - biglietti 15/13/10 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) MARIA CASSI ATTENTE AL LUPO da Adamo ed Eva a Maria Cassi Maria Cassi, Giobbe Covatta, Enzo Moscato, Glauco Mauri, Scimone Sframeli, Bobo Rondelli… Solo alcuni protagonisti della stagione 2016/2017 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze), punto d’incontro tra prosa, danza, musica, cinema e occasioni formative. Intitolata Sull'amore e altri demoni sarà “Una stagione dedicata all'amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità – spiega il direttore del Teatro delle Arti, Gianfranco Pedullà - storie nate dall'amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare”. Un fecondo intreccio fra tradizione, innovazione, drammaturgie contemporanee, classici e contaminazione dei linguaggi scenici che si dipana attraverso 17 spettacoli, da ottobre a maggio. Tra questi, due produzioni originali della Compagnia Teatro Popolare d'Arte: il secondo episodio di “Dopo Salò” a firma di Massimo Sgorbani e “Mare Mosso” di Manuela Critelli, entrambi diretti da Gianfranco Pedullà. Confermati quindi il progetto Resi_dance dedicato alla danza contemporanea e diretto dalla Compagnia Simona Bucci, le attività di formazione della Scuola Popolare e del Laboratorio di Arti Sceniche, il laboratorio/progetto Reading Poesia Performance a cura di Rosaria Lo Russo e la rassegna Scenaperta dedicata ai nuovi nomi della scena fiorentina. Tra le novità, ben cinque formule di abbonamento, per tutti i gusti e tutte le tasche. INAUGURAZIONE - MARIA CASSI, ATTENTE AL LUPO - Inaugura venerdì 28 ottobre (ore 21 – biglietti 15/13/10 euro) Maria Cassi con lo spettacolo “Attente al lupo”. L’attrice toscana trae ispirazione dalla Bibbia, Eva e Adamo, Noè, i muratori intenti a costruire la Torre di Babele… Per porre l’accento sulle differenze che ci sono tra l’universo femminile e quello maschile: mariti che perdono le chiavi, che non trovano calzini nel cassetto dei calzini, e mogli che come delle circensi, si muovono abilmente nel “circo della vita”. In scena Maria Cassi è uomo e donna, Adamo ed Eva, personaggio remoto e contemporaneo, giovane e vecchio. Si ride tanto - come sempre negli spettacoli di Maria - con delicatezza, in maniera alle volte surreale, sempre poetica. La musica cantata, da Dalla a Paolo Conte agli standard americani diventa una punteggiatura alta di tutto lo spettacolo. Marco Poggiolesi in scena alla chitarra, è protagonista di una partitura che pervade lo spettacolo in maniera capillare. Per chi lo desidera, dalle 20, c’è l’Aperitivo Teatrale, in collaborazione con Caffè La Posta (buffet e drink 6 euro, graditissima la prenotazione, tel. 055 8720058 - 331 9002510), mentre alle 19,30 nel foyer del teatro si inaugura la mostra “Humankind” dell’artista toscana Dalila Chessa. PROSSIMI APPUNTAMENTI – La stagione del Teatro delle Arti continua venerdì 11 novembre con “Ciampi ve lo faccio vedere io”, spettacolo/concerto in cui Bobo Rondelli rende omaggio a un altro illustre livornese, il poeta/cantautore Piero Ciampi. Dedicato a William Shakespare il primo appuntamento con la danza, venerdì 18 novembre: sul palco “Otello” di Opus Ballet e “Il cuore altrove” di Catalyst. Si prosegue sabato 26 novembre (ore 18) con “Me-Moire” della coreografa giapponese Yumiko Yoshioka, coproduzione Compagnia Simona Bucci. Opera incompiuta di Luigi Pirandello “I giganti della montagna” va in scena venerdì 2 dicembre nell’adattamento dell’Opera Nazionale Combattenti, quell’”Atto III” con cui la compagnia porta a termine il testo. Da venerdì 9 a giovedì 15 dicembre, prima nazionale del secondo episodio di “Dopo Salò”, la trilogia scritta da Massimo Sgorbani e diretta da Gianfranco Pedullà: ritratto poetico dell’Italia degli anni Sessanta, dal boom economico al consumismo, da Carosello al terrorismo. La seconda parte della stagione prende il via venerdì 13 gennaio con “Stelle del Varietà”, commedia brillante a zonzo tra primo e secondo dopoguerra, sulle note di “Sulla carrozzella", "Vecchia Roma", "Ma le gambe" e altri amarcord musicali, di e con Sandro Querci. Con “La divina commediola” Giobbe Covatta ci conduce venerdì 20 gennaio tra i gironi infernali di tal Ciro Alighieri: versione apocrifa dell’arcinota Commedia in cui l’inferno diventa luogo di detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime e in particolare per i bambini. Come nel registro del comico napoletano, i contenuti spassosi si intrecciano a temi seri e drammatici. Nel programma di danza 2017 spiccano la nuova produzione “Gli Orbi” della Compagnia Abbondanza Bertoni e la prima nazionale di “Piaf”, di e con Angela Degennaro, rispettivamente venerdì 27 gennaio e venerdì 17 febbraio. E ancora: venerdì 3 marzo la Compagnia DNA in “L'amore ha i tempi dei Playmobil” e un laboratorio residenziale che porterà sul palco i partecipanti; venerdì 7 aprile il “Focus giovani coreografi” che coinvolge Sosta Palmizi, Ersilia Danza e Compagnia Simona Bucci; sabato 6 maggio (ore 18) la UCSB Dance Company, diretta da Delila Moseley. Non mancano proposte di compagnie emergenti: premio In-Box 2015, venerdì 3 febbraio approda al Teatro delle Arti “L’insonne” della Compagnia LAB 121, liberamente tratto da “Ieri” di Agota Kristof. Data da definire - tra febbraio e marzo - ma certa la messa in scena di “Groppi d’amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, con Emanuele Arrigazzi. Venerdì 10 marzo spazio alla classica insieme all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, istituzione formativa che ospita artisti proveniente da ben nove Paesi. Venerdì 17 marzo prima toscana per “Amore” dell’ormai lanciatissima Compagnia Scimone Sframeli: il duo prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell'umanità, all'interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”. E grande è l’attesa per il ritorno di Enzo Moscato, attore, regista, autore, tra i massimi esegeti e interpreti della napoletanità: dedicato alla memoria del giovane drammaturgo Annibale Ruccello il suo “Compleanno”, venerdì 24 marzo al Teatro delle Arti. La stagione di prosa si chiude martedì 11 aprile con altri due formidabili attori: Glauco Mauri e Roberto Sturno che ci riportano a Shakespeare con una rivisitazione dei suoi brani più celebri ne “Il canto dell'usignolo”. CREDITS – La stagione 2016/2017 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze. UNA STAGIONE NEL SEGNO DELL’AMORE (intervento del direttore, Gianfranco Pedullà) - Questa stagione è dedicata all'amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità. Attraverserà, con i linguaggi delle arti (teatro, danza e musica) storie nate dall'amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne, sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare. Conferme e cambiamenti. Confermiamo l'intenso rapporto instaurato con il territorio di Lastra a Signa e i suoi cittadini, grazie soprattutto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, ma anche delle associazioni, degli enti, delle tante persone che si occupano di cultura e che hanno aderito alle nostre proposte. Confermiamo anche la visione del Teatro delle Arti come progetto di eccellenza all'interno del sistema delle residenze teatrali promosso dalla Regione Toscana. Cambiamenti. Aumenta il numero degli spettacoli. E ad aggiungersi sono soprattutto proposte di qualità, in un solco dove scorrono tradizione e innovazione, drammaturgie contemporanee, classici e contaminazione dei linguaggi scenici. Teatro, musica e danza sono le linee guida. In campo musicale sono state avviate collaborazioni con istituzioni prestigiose quali il Maggio Musicale Fiorentino, oltre che con professionalità importanti del territorio. Teatro delle Arti si conferma punto di riferimento per platee diverse. Da qui la proposta di abbonamenti e mini-abbonamenti per ogni esigenza. Gianfranco Pedullà UN TEATRO LEGATO AL TERRITORIO - (intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Lastra a Signa, Stefano Calistri) - Siamo alla settima stagione del Teatro delle Arti, un teatro fortemente voluto e sostenuto da questa amministrazione e che nel corso di questi anni ha rafforzato le relazioni con i cittadini, con le associazioni locali e con le istituzioni culturali di Lastra a Signa. La nuova stagione presenta una grande ricchezza di linguaggi, spaziando dalla prosa alla musica classica e contemporanea, e con elementi di legame stretto con il nostro territorio, grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale e con figure importanti come il musicista Rodolfo Alessandrini e il melomane Silvano Sanesi e per finire con Villa Caruso.Stefano Calistri INFO_Teatro delle Arti - Lastra a Signa STAGIONE TEATRALE 2016 | 2017 Sull’amore e altri demoni Inizio spettacoli ore 21 (salvo diversa indicazione) Dalle 20 Aperitivo Teatrale (buffet + drink 6 euro, prenotazione consigliata) Biglietti Intero 15 euro, ridotto 13 euro (over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso), ridotto 10 euro (under 21) Abbonamenti MASTER 13 spettacoli + 18 novembre SERATA SHAKESPEARE in omaggio (Othello di Opus Ballet e Il cuore altrove di Catalyst): intero 140 euro; ridotto 130 euro MEDIUM 10 spettacoli (4 definiti + 6 a scelta) MEDIUM 1_ definiti: 1) I giganti della montagna 2) Salò secondo episodio 3) Gli Orbi 4) Amore + 6 a scelta MEDIUM 2_definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne 3) Piaf /Groppi d’amore nella scuraglia 4) Compleanno + 6 a scelta; intero 120 euro, ridotto 110 euro LIGHT 5 spettacoli (2 definiti + 3 a scelta) definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne; 60 euro SPECIALE GIOVANI UNDER 26 13 spettacoli + 18 novembre SERATA SHAKESPEARE in omaggio (Othello di Opus Ballet e Il cuore altrove di Catalyst): 50 euro 6 spettacoli (2 definiti + 4 a scelta) definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne + 4 scelta; 100 euro Info e prevendite Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) tel. 055 8720058 - 331 9002510 [email protected] - [email protected] - www.tparte.it Prevendite on line www.boxol.it e nei punti vendita del circuito boxoffice Orari biglietteria teatro: martedì 10-13, mercoledì e venerdì 17-20 La biglietteria sarà aperta inoltre in tutte le serate di spettacolo e di proiezione film Ufficio stampa Marco Mannucci TEATRO DELLE ARTI Lastra a Signa PROGRAMMA STAGIONE 2016 | 2017 Sull’amore e altri demoni (* spettacoli fuori abbonamento) Venerdì 28 ottobre – ore 21 MARIA CASSI ATTENTE AL LUPO da Adamo ed Eva a Maria Cassi “Attente al lupo” è incentrato sulle differenze che ci sono tra gli uomini e le donne anche raccontati ispirandosi alla Bibbia . Dalla Creazione, passando da Noè, Maria Cassi parla di uomini e di donne, di lingue e di animali, regalandoci la sua lettura sul nostro umano vivere. In scena Maria Cassi è uomo e donna, Adamo ed Eva, personaggio remoto e contemporaneo, giovane e vecchio. Si ride tanto - come sempre negli spettacoli di Maria - con delicatezza, in maniera alle volte surreale, sempre poetica. La musica cantata, da Dalla a Paolo Conte agli standard americani diventa una punteggiatura alta di tutto lo spettacolo. Marco Poggiolesi in scena alla chitarra, è protagonista di una partitura che pervaderà lo spettacolo in maniera capillare. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 11 novembre – ore 21 BOBO RONDELLI PIERO CIAMPI VE LO FACCIO VEDERE IO Reduce dall’acclamato ultimo disco “Come i carnevali”, uscito a Marzo 2015, il cantautore labronico Bobo Rondelli, artista instancabile e prolifico, dedica un intero spettacolo all'illustre concittadino Piero Ciampi, artefice di capolavori negli anni '70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale. Uno show scarno e minimale quello di Bobo, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato dagli amici Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l'unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 18 novembre – ore 21 DEDICATO A WILLIAM SHAKESPARE Otello di Opus Ballet + Il cuore altrove di Catalyst COMPRESO IN ABBONAMENTO MASTER o acquistabile singolarmente Compagnia Opus Ballet OTELLO coreografie e regia Arianna Benedetti direzione artistica Rosanna Brocanello con il sostegno di Regione Toscana Passato e presente si intrecciano, vibrano e ci rimandano dai versi di Shakespeare ai giorni nostri, nella più cruda e drammatica attualità: Otello e Desdemona, certo non il primo “femminicidio” della storia, ma forse quello più famoso. La gelosia, il possesso che diventa patologia e fa sì che gli uomini si arroghino il diritto di punire con la morte le loro donne, le loro vittime. ________________________________________________________________________________________ *Sabato 26 novembre 2016 - ore 18 Yumiko Yoshioka ME-MOIRE coreografia Yumiko Yoshioka regia e ideazione Camilla Giani coproduzione Compagnia Simona Bucci con il sostegno di Mibact, dip. dello spettacolo dal vivo; Regione Toscana Quando un ricordo riaffiora alla mente ritorna con un vestito leggermente diverso, un dettaglio nuovo, un colore più acceso, creando una moltitudine di immagini emotive che ci accompagnano, che aumentano con il passare del tempo, affollando il presente e il futuro. Memoria o illusione? Tre figure collocate fuori dal tempo creano e vivono queste immagini in mutamento danzando tra universale e particolare. Fuse in un susseguirsi fluido di corpi e forme disegnano luoghi conosciuti e paesaggi primordiali. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 2 dicembre - ore 21 OPERA NAZIONALE COMBATTENTI/Compagnia Principio attivo I GIGANTI DELLA MONTAGNA atto III da Luigi Pirandello con: LeoneMarco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro drammaturgia: Valentina Diana regia: Giuseppe Semeraro bande sonore e musiche: Leone Marco Bartolo produzione: Principio Attivo Teatro Ci siamo presi la libertà di prendere un testo classico come I giganti della montagna e riscriverne la parte incompiuta. Siamo partiti dalle parole di Pirandello agonizzante mentre descrive a suo figlio la parte finale del dramma e a queste parole ci siamo attenuti in maniera fedele. Se nel teatro Pirandelliano spesso assistiamo alle vicende di personaggi che reclamano un ruolo all'interno di un dramma teatrale, qui è invece un'intera compagnia, Opera Nazionale Combattenti, che chiede e si prende con forza un ruolo nel teatro stesso occupandolo e mettendo in scena l'ultimo atto de I Giganti della montagna. Ispirato all'ultimo atto, mai ultimato, dei Giganti della montagna, lo spettacolo ne diventa un naturale prolungamento. Questo gioco drammaturgico da un lato rispetta fedelmente le ultime volontà di Pirandello, riguardo all'opera, dall'altro ci permette di cogliere e rilanciare con grande libertà, suggestioni e domande necessarie allora come oggi. ________________________________________________________________________________________ Da venerdì 9 a giovedì 15 dicembre Teatro popolare d’arte DOPO SALO' secondo episodio PRIMA NAZIONALE di Massimo Sgorbani Regia Gianfranco Pedullà Dopo il successo di ARCITALIANI - dove si raccontava l'uscita incerta dell'Italia dal fascismo e l'avvio di una debole democrazia - il secondo episodio della Trilogia DOPO SALO' (scritta da Massimo Sgorbani e diretta da Gianfranco Pedullà) si concentrerà sull'Italia degli anni Sessanta:il boom economico e la televisione, il Carosello e l'avvio del consumismo, il benessere e le tante contraddizioni del Paese. Ancora uno stile corale, fra dialoghi. monologhi surreali e canti di un popolo che danza il suo twist sul bordo diun cratere che presto esploderà (già nel1969) nella strage di Piazza Fontana a Milano ________________________________________________________________________________________ Venerdì 13 gennaio 2017 – ore 21 STELLE DEL VARIETA' A zonzo tra il primo ed il secondo dopo guerra con musica e risate. Di e con Sandro Querci e con Serena Carradori, Francesca Nerozzi, Elena Talenti Regia Sandro Querci Le stelle si sa, brillano, sono astri come il nostro sole; molte di esse sono cadenti. Nel varietà, a cavallo tra il primo ed il secondo dopo guerra, tante ne sono cadute; ma tante brillano ancora. Come le "mie stelle del varietà" che da ieri risplendono oggi immutate in splendore. Ed è appunto da ieri, dal passato che inizierà il nostro struscio attraverso le radici anche della nostra toscanità; radici proprie di noi che sappiamo intenderci anche senza dire, tuttavia temi universali, mai banali, mai retorici, sempre nuovi, vividi e vivi. Scaletta imperdibile che prevede monologhi e sketch esilaranti, nondimeno canzoni intramontabili come "Sulla carrozzella", "Vecchia Roma", "Ma le gambe", "Love in Portofino" e tante altre. Una scenografia essenziale fatta da "bauli di ricordi" e lustrini. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 20 gennaio 2017 – ore 21 GIOBBE COVATTA LA DIVINIA COMMEDIOLA Reading de L’Inferno tratto dalla Divina Commedia di Ciro Alighieri Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l'inferno e non in versione completa. Si nota poi come il poeta abbia immaginato l'inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Giobbe Covatta ci presenta la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 27 gennaio 2017 – ore 21 ABBONDANZA BERTONI GLI ORBI di MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI collaborazione alla creazione DANIO MANFREDINI produzione COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI coproduzione ORIZZONTI FESTIVAL FONDAZIONE con il sostegno di MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO ATTIVITA’ CULTURALI COMUNE DI ROVERETO - ASSESSORATO ALLA CULTURA REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE Orbi perché non ci vediamo più. Mancanti, assenti, privi. Orbi di pace, di onore e “di tanto spiro” di manzoniana memoria. Maschere acustiche e fisiche impastate di un’umanità che trasuda amore e tenerezza ma che si passa il testimone del vizio fino a diventare caricatura del dolore e del piacere. Esseri ciechi che irridono, smorfieggiano, danzano, aspettano il loro turno e si alternano nella fame di relazione. Così impudichi, sfacciati e s-corpati da esporsi pubblicamente alla gogna della vergogna di chi non vede con gli occhi e con il cuore. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 3 febbraio 2017 – ore 21 Compagnia LAB 121 L'INSONNE di Agota Kristof liberamente tratto da Ieri di Agota Kristof regia Claudio Autelli co-produzione CRT Milano e LAB121 spettacolo vincitore In-Box 2015 selezione Visionari Kilowatt Festival 2015 “Una coppia di fratelli. La figura archetipica dell'autrice. Figura ricorrente, microscopico nucleo di famiglia da conservare o recuperare, o ancora almeno da immaginare. Sono loro a visitare la stanza dell'autrice, accompagnandone i pensieri e guidando la sua immaginazione nel comporre questa “storia d'amore impossibile”. Sandor aspetta l'arrivo di una donna Line che appartiene al suo passato. Un giorno lei arriva e la sua vita non sarà più la stessa. Quello che avviene in questa composizione è un dialogo tra queste figure di fratelli e la loro autrice, loro prestano il loro corpo e la loro voce all'evocazione delle figure emerse dalla memoria dell'autrice, in un continuo salto tra rappresentazione e pensiero dell'anima che sta concependo questo mondo. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 17 febbraio 2017 Doppio spettacolo Compagnia Simona Bucci PIAF la vicenda artistica e umana di Edith Piaf di e con Angela Degennaro regia Gianna Deidda al pianoforte Edoardo Vilella produzione Compagnia Simona Bucci con il sostegno di MiBact, dip. Spettacolo dal vivo; Regione Toscana Liberamente ispirato a Au bal de la Chance. In scena la vicenda artistica e umana di Edith Piaf, raccontata in prima persona da una danzatrice. Dalla danza nascono la voce, la parola, il canto, in un unico disegno coreografico sul tappeto sonoro tessuto dalle note del pianoforte. Il personaggio Edith è incarnato in un corpo che non le somiglia, una giovane donna bionda con gli occhi azzurri, che, danzando, conquista i suoi gesti e indossa il suo abito, le sue parole, le sue canzoni. ________________________________________________________________________________________ Emanuele Arrigazzi GROPPI D’AMORE NELLA SCURAGLIA di Tiziano Scarpa Regia di Emanuele Arrigazzi. Con Emanuele Arrigazzi Musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Negruzzo Emanuele Arrigazzi è uno Scatorchio irresistibile. Si immerge nei larghi pantaloni della sua maschilità e la rende umanissima. Travolgente e impetuoso, Emanuele-Scatorchio fa spalancare le risate degli spettatori e le conficca nelle profondità della commozione. Emanuele spesso lascia che sia Scatorchio a recitare, cede a lui il compito di imitare tutti gli altri personaggi: e così il nonno, la vedova Capecchia, il sindaco, il prete, l’amata Sirocchia, il rivale Cicerchio e tutti gli altri, sono impersonati dal protagonista più che dall’attore; hai l’impressione che sia direttamente Scatorchio a presentarteli. In questo modo l’immersione nel racconto è ancora più intensa, il coinvolgimento è potente, e questa storia arriva al pubblico con una forza moltiplicata. ________________________________________________________________________________________ *Venerdì 3 MARZO 2017 – ore 21 Compagnia DNA L'AMORE HA I TEMPI DEI PLAYMOBIL spettacolo e laboratorio residenziale regia e coreografie Elisa Pagani musiche originali Giovanni Seminerio danzano Giancarlo D'Antonio, Chiara Montalbani, Marco Pergallini, Giacomo Quarta, Silvia Rossi ed i partecipanti al laboratorio residenziale Due donne che appartengono alla stessa famiglia esplorano il processo di affermazione e accettazione reciproca. Due uomini che si sono scelti, tentano di definire una distanza che possa essere accettabile nella costruzione del loro rapporto. Due coppie cercano sé stesse e la loro realtà nella dimensione dell'inconscio, attraverso la disintegrazione delle molteplici identità, per azzerare nella fisicità di un gesto le divergenze e accogliere la vulnerabilità. Lo spettacolo sarà anticipato da un laboratorio residenziale condotto dalla compagnia e i partecipanti avranno l'opportunità di prendere parte allo spettacolo. Venerdì 10 marzo 2017 – ore 21 CONCERTO Accademia del Maggio Musicale Fiorentino Opera di Firenze Tradizione d’opera e giovani talenti, in un incontro tra culture e territorio sono protagonisti del concerto dei Giovani artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, centro internazionale di alta formazione dell’Opera di Firenze. L’Accademia, oramai riferimento nel panorama internazionale, svolge l’importante compito di tramandare e diffondere la grande tradizione operistica italiana attraverso l’avviamento professionale alle arti e ai mestieri del Teatro d’Opera delle nuove generazioni. I giovani artisti, provenienti da nove paesi diversi, sono inseriti nel vivo di un contesto culturale e produttivo prestigioso quale l’Opera di Firenze, Maggio Musicale Fiorentino e avviati alla carriera attraverso la partecipazione a produzioni internazionali. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 17 marzo – ore 21 Compagnia Scimone Sframeli AMORE di Spiro Scimone regia Francesco Sframeli produzione compagnia Scimone Sframeli in collaborazione théâtre garonne toulouse Con Amore la Compagnia Scimone Sframeli prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell'umanità, all'interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”. In scena due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che si muovono tra le tombe. La scena è, infatti, un cimitero. Il tempo è sospeso, forse, stanno vivendo l'ultimo giorno della loro vita. Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano. L'Amore è una condizione estrema e, forse, eterna. ________________________________________________________________________________________ Venerdì 24 marzo 2017 – ore 21 Enzo Moscato COMPLEANNO testo e regia: Enzo Moscato scena e costumi: Tata Barbalato voce su chitarra: Salvio Moscato organizzazione: Claudio Affinito Dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, giovane drammaturgo tragicamente scomparso nel 1986, il testo sviluppa il doppio tema incrociato dell’ assenza e del delirio, intesi entrambi come produzioni fantasmatiche fatte di parole, suoni, visioni, gesti, e mirati a colmare il vuoto, l’ inanità dell’ esistenza. O del teatro. Una specie di esercizio quotidiano del dolore, del controllo e di elaborazione della pulsione di morte, senza assumerne, però le condotte autodistruttive, ma sorridendone, talvolta godendone come una festa, un ciclico ricorrere di affinità elettive, di sconvolti, teneri ricordi. ________________________________________________________________________________________ *Venerdì 7 aprile 2017 FOCUS GIOVANI COREOGRAFI Daria Menichetti/Sosta Palmizi Animula (estratto) di e con Daria Menichetti Coproduzione: Associazione Sosta Palmizi Con il sostegno di: Aldes (Lucca), Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca MACAO (Milano) e Cajka Teatro d’avanguardia popolare (Modena) “Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti...” P.AELIUS HADRIANUS Midori Watanabe/Ersilia Danza Ersilia danza presenta due estratti delle sua produzioni Butterfly e Il Lago dei Cigni con Midori Watanabe coreografie di Laura Corradi Butterfly Solo La Butterfly di Laura Corradi si discosta dalla trama originale e con questo assolo le viene dedicato un momento di giusta ribellione. Swan Solo Con questo assolo abbiamo cercato il significato contemporaneo dell'incantesimo, condizione magica di incantamento in uno stato generalmente non voluto. Quanta parte di mondo oggi è un lago incantato, quante prove bisogna ancora superare per vivere leggeri e ricominciare a volare ? Michela Paoloni/Compagnia Simona Bucci Affleurer (studio) coreografia e ideazione Michela Paoloni Affiora l'ego di un animale sociale e affiorano i suoi demoni. Ciò che è in superficie ha partecipato a ciò che è nel profondo, porta con sé il notturno, il sommerso e il segreto. ________________________________________________________________________________________ Martedì 11 aprile 2017 – ore 21 Glauco Mauri Roberto Sturno SERATA SHAKESPEARE IL CANTO DELL’USIGNOLO musiche composte ed eseguite da Giovanni Zappalorto produzione: Compagnia Mauri Sturno «Il canto dell’usignolo» è una breve favola di Gotthold Ephraim Lessing. Un pastore, in una triste sera di primavera dice a un usignolo – «Caro usignolo, perché non canti più? Te ne stai muto da tanto tempo. Il tuo canto mi teneva compagnia: era così dolce, mi aiutava nei momenti di tristezza, mi era di tanto aiuto. Perché, caro usignolo, non canti più ?» «Ahimè – rispose l’usignolo – ma non senti come gracidano forte le rane? Fanno tanto tanto chiasso e io ho perso la voglia di cantare. Ma tu non le senti ?» «Certo che le sento – rispose il pastore – ma è il tuo silenzio che mi condanna a sentirle». Chi ha il dono di «cantare» quindi canti, per non condannarci a sentire il tanto gracidare della banalità e della volgarità che ci circonda. C’è tanto chiasso intorno a noi che abbiamo bisogno che si alzi un canto di poesia e di umanità. Glauco Mauri e Roberto Sturno, accompagnati dalle musiche composte ed eseguite in scena da Giovanni Zappalorto, sono i protagonisti della serata che attraverso la poesia dei brani tratti da: Enrico V, Come vi piace, Riccardo II, Timone d’Atene, Giulio Cesare, I Sonetti, Re Lear, La Tempesta, danno voce alle immortali opere di Shakespeare, «l’usignolo» che con il suo canto ci parla della vita di tutti noi. ________________________________________________________________________________________ *Sabato 6 maggio 2017 ore 18.00 UC Santa Barbara Dance Company UCSB Dance Company, diretta da Delila Moseley, è una compagnia di danza contemporanea residente presso l’Università della California - Santa Barbara. Composta da undici giovani danzatori di talento, con un repertorio che spazia tra lavori di coreografi contemporanei emergenti a importantissime ricostruzioni di capolavori della danza moderna, la compagnia offre la possibilità di uno sguardo sulla danza moderna e contemporanea americana. INFO Inizio spettacoli ore 21 Dalle 20 Aperitivo Teatrale (buffet + drink 6 euro, prenotazione consigliata) Biglietti Intero 15 euro, ridotto 13 euro (over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso), ridotto 10 (under 21 ) Abbonamenti MASTER 13 spettacoli + 18 novembre SERATA SHAKESPEARE in omaggio (Othello di Opus Ballet e Il cuore altrove di Catalyst): intero 140 euro; ridotto 130 euro MEDIUM 10 spettacoli (4 definiti + 6 a scelta) MEDIUM 1_ definiti: 1) I giganti della montagna 2) Salò secondo episodio 3) Gli Orbi 4) Amore + 6 a scelta MEDIUM 2_definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne 3) Piaf /Groppi d’amore nella scuraglia 4) Compleanno + 6 a scelta; intero 120 euro, ridotto 110 euro LIGHT 5 spettacoli (2 definiti + 3 a scelta) definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne; 60 euro SPECIALE GIOVANI UNDER 26 13 spettacoli + 18 novembre SERATA SHAKESPEARE in omaggio (Othello di Opus Ballet e Il cuore altrove di Catalyst): 50 euro 6 spettacoli (2 definiti + 4 a scelta) definiti: 1) Salò secondo episodio 2) L’insonne + 4 scelta; 100 euro Info e prevendite Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) tel. 055 8720058 - 331 9002510 [email protected] - [email protected] - www.tparte.it Prevendite on line www.boxol.it e nei punti vendita del circuito boxoffice Orari biglietteria teatro: martedì 10-13, mercoledì e venerdì 17-20 La biglietteria sarà aperta inoltre in tutte le serate di spettacolo e di proiezione film Ufficio stampa Marco Mannucci, MICHAEL BUBLÉ
- TOUR STOP 148 il film concerto "MICHAEL BUBLÉ - TOUR STOP 148" arriva in oltre 200 sale italiane solo il 25 e 26 ottobre 2016 MILANO - Arcobaleno Film Center - 20 ottobre 2016 – Anteprima stampa Il film-concerto di Brett Sullivan "Michael Bublé - TOUR STOP 148” (presentato alla Festa del Cinema di Roma il 14 ottobre dallo stesso cantante Michael Bublé) arriva al cinema (in oltre 200 sale italiane) solo il 25 e 26 ottobre, distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Radio DEEJAY, MYmovies.it e Warner Music. Docufilm che “racconta” la 148esima tappa (di Birmingham) dello strepitoso Tour (con 173 date ‘sold-out’e 2 milioni di spettatori in tutto il mondo) del grande cantautore canadese Michael Bublé, ma ssolutamente non si limita a questo. Oltre alle esibizioni dal vivo di molti grandi suoi successi, tra i quali Home, Haven’t Met You Yet, Cry me a River, Feeling Good (sempre emozionante), Save the laste dance for me, il docufilm ha finalità ancora più apprezzabili. Michael Bublè non ha voluto fare il solito Dvd musicale, troppi ce ne sono in circolazione, ha preferito un film che andasse oltre l’elogio dell’artista, dando voce alle storie umane di tutti quegli "eroi sconosciuti” che con il loro immenso lavoro hanno consentito il suo tour mondiale, durato due anni toccando ben 39 paesi. Una famiglia (fatta di tecnici, operai, produttori, musicisti, guardie del corpo ecc.) che liberamente e con spontaneità si mostra nelle varie sfaccettature di ruolo e di singole personalità. Emergono entusiasmo e grande impegno, duro lavoro (le scene di carico e scarico rendono molto bene l’enorme mole di ore necessarie per realizzare uno show di queste dimensioni), ma anche tutti gli umori, le difficoltà, i sacrifici e le conseguenze di una vita “on the road” lontana da compagni di vita e dai propri figli. Michael Bublè si rivela in una precisa scelta di vita (lontana dagli antichi eccessi), prendendosi cura di sé e degli altri, nell’accorata intenzione di relazionarsi umanamente con tutti i suoi collaboratori, dal primo all’ultimo. Nell’esplicita consapevolezza di essere un uomo-artista fortunato, Bublè si mostra con umiltà nella volontà di costante e coerente condivisione con tutto il suo staff, ma anche con tutto il suo pubblico, coinvolgendo durante le esibizioni fan di tutte le età. Divertenti i video che ritualmente realizza (circa 45 minuti prima dell’inizio concerto) in Instagram e il tip tap sulla scaletta prima di entrare in scena. Uno show divertente ed intenso (tra effetti pirotecnici e video d’atmosfera, pedane che si inclinano, ove Bublè si diverte con mitiche “scivolate”), con la stessa formazione di musicisti che lo accompagna ormai da tantissimi anni (Josh Brown - trombone, Alan Chang - piano, Bryan Lipps - tromba, Robert Perkins - batteria, Craig Polasko - basso acustico, basso elettrico, Justin Ray - tromba, Jacob Rodriguez - sassofono soprano, Mark Small - sassofono, Jumaane Smith - tromba, Nick Vagenas - trombone, Rob Wilkerson - sassofono alto). L’artista Bublé, nel suo stile di grande crooner e nella sua ineguagliabile estensione vocale baritonale, ci regala uno show accattivante, suggestivo ed esplosivo, toccando anche corde d’intima profondità, confermandosi (ancora una volta) cantante ed autore di grande spessore e classe. Film-concerto "MICHAEL BUBLÉ - TOUR STOP 148" godibilissimo nelle immagini, ricche di effetti e ritmo in schermi mutipli, come nell’altissima qualità dell’audio surround 5.1. * * * Il 21 Ottobre è uscito l’album “Nobody But Me”, il suo nono, il primo d’inediti del cantante vincitore di numerosi Grammy e dischi di platino. “NOBODY BUT ME”: 1. I Believe In You 2. My Kind Of Girl 3. Nobody But Me Featuring Black Thought (of The Roots) 4. On An Evening In Roma (Sotter Celo De Roma) 5. Today (Is Yesterday's Tomorrow) 6. The Very Thought Of You 7. I Wanna Be Around 8. Someday (Feat. Meghan Trainor) 9. My Baby Just Cares For Me 10. This Love Of Mine * 11. Nobody But Me (Alternate Version) * 12. Take You Away * 13. God Only Knows *= Deluxe Version Only * * * Per prenotare o acquistare il biglietto vai su www.nexodigital.it & www.michaelbuble.com #MBTourStop148 Sito web artista: http://www.michaelbuble.com/ Facebook: https://www.facebook.com/MichaelBuble Twitter: https://twitter.com/MichaelBuble Instagram: https://www.instagram.com/MichaelBuble/ YouTube: https://www.youtube.com/MichaelBuble A cura di Silvia Calzolari Domenica 23 e 30 ottobre 2016 Doppia replica ore 15,30 e 17 Teatro dell'Elce ANGELO MARIA BANDINI visita in forma di spettacolo per il Museo Bandini di Marco Di Costanzo con Erik Haglund produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con il Comune di Fiesole con il sostegno di Regione Toscana Angelo Maria Bandini, erudito canonico del Settecento, guida un gruppo di visitatori alla scoperta della sua collezione di pitture e sculture, oggi esposte presso il Museo Bandini di Fiesole. Lo spettacolo presenta un personaggio originale e sorprendente: il Bandini fu bibliotecario della Marucelliana e della Laurenziana, a Firenze, per tutta la seconda metà del secolo XVIII. Durante la visita ai racconti biografici si intreccia un filo narrativo che lascia trasparire il turbamento dell'erudito catalogatore catapultato al giorno d'oggi e messo di fronte all'esistenza delle tecnologie informatiche, dei tablet e della Rete. Quale interesse può avere un piccolo museo in un'epoca come la nostra, caratterizzata da "tal dovizia di immagini"? Perché recarsi in un museo, se è possibile vedere "le opere di tutti gli artisti di ogne epoca semplicemente vergandone a sfioro il nome" su una sottile tavoletta elettronica? Domenica 23 ottobre e domenica 30 ottobre 2016 Doppia replica alle 15,30 e alle 17 Al termine, degustazione di cioccolata offerta da TORTAPISTOCCHI® - Firenze Museo Bandini, via Duprè, 1, Fiesole Biglietto: 10€ (incluso l'accesso al Museo archeologico di Fiesole e all'area archeologica del Teatro Romano) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA alla biglietteria dei Musei di Fiesole: - per telefono allo 055 5961293; - per email a [email protected] 21 e sabato 22 ottobre 2016 ore 21.00 Piccolo Teatro del Baraccano via del Baraccano 2 - Bologna L’ANGELO ABIETTO - dedicato a Chet Baker concerto di parole e suoni per voce e trio mise en espace, drammaturgia e voce Marco Sgrosso contrabbasso Felice Del Gaudio tromba Guido Guidoboni pianoforte Nico Menci un progetto Le Belle Bandiere con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Russi …da ragazzo, durante la guerra, succhiavo la benzina dal serbatoio delle macchine… Dio, quanto mi girava la testa! Chet Baker E’ una dedica al grande Chet Baker “L’angelo abietto” la lettura concerto che si svolgerà, in apertura della rassegni ‘Atti sonori’, venerdì 21 e sabato 22 ottobre (ore 21) al Piccolo Teatro del Baraccano di Bologna, un progetto de Le Belle Bandiere, con Marco Sgrosso, che ne cura anche la mise en espace e la drammaturgia, accompagnato dal trio creatosi per l’occasione composto da Felice Del Gaudio (contrabbasso), Guido Guidoboni (tromba) e Nico Menci (pianoforte). Alcune creature attraversano l’universo come meteore, e in un attimo diventano miti: Chet Baker fu una di queste. Tra i principali esponenti del cool jazz, noto per il suo stile lirico e intimista, bellissimo e dannato, distrutto dalle droghe e da un disordine esistenziale cronico, Chet Baker con la sua tromba ha segnato una traccia dolorosa, tenera e indelebile, nella storia della musica del Novecento, prima di cadere in volo su un marciapiede di Amsterdam. Questo concerto di parole e suoni – che Marco Sgrosso ha ideato con Felice Del Gaudio come nuova traccia di un percorso artistico condiviso con Guido Guidoboni e Nico Menci – vuole, partendo dalla sua autobiografia, proprio essere un omaggio e una sorta di ringraziamento all’anima tormentata di uno tra i più grandi trombettisti del secolo passato. Per info Piccolo Teatro del Baraccano (dal lun. a ven. dalle 10 alle 13) email: [email protected] - tel: 393.9142636 www.attisonori.it www.lebellebandiere.it Ufficio stampa Le Belle Bandiere Raffaella Ilari Marco Sgrosso Attore, regista e pedagogo, si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone. Dal 1985 al 1999, fa parte della compagnia di Leo de Berardinis, partecipando a quindici spettacoli, da King Lear a Totò Principe di Danimarca, Il ritorno di Scaramouche, I giganti della montagna. Nel 1993 con Elena Bucci fonda a Russi la Compagnia Le Belle Bandiere (Premio Hystrio Altre Muse per l’attività) che, oltre alla cura di eventi sul territorio, tra cui la battaglia per la ristrutturazione del Teatro Comunale, produce spettacoli che spaziano dalla drammaturgia contemporanea alla rilettura di grandi classici, come Il berretto a sonagli, Anfitrione di Moliere, Il Mercante di Venezia e Le smanie per la villeggiatura, (premio Olimpici del Teatro 2007), Macbeth, Hedda Gabler, La locandiera, L'amante, Antigone, Svenimenti - un vaudeville, La Canzone di Giasone e Medea, La morte e la fanciulla, molti dei quali prodotti dal Centro Teatrale Bresciano. Da solo è regista e interprete di Ella di H. Achternbusch, Basso Napoletano e Memorie del sottosuolo dal romanzo di Dostoevskji. Con Elena dirige e interpreta La Pazzia di Isabella – vita e morte dei Comici Gelosi, Delirio a due di E. Ionesco, Macbeth Duo - la vita è un’ombra, dall’opera di Shakespeare. Dal 1992 dirige laboratori e corsi di pedagogia teatrale, collaborando con l’Università degli Studi di Bologna, l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, la Civica Scuola Paolo Grassi di Milano e l’Accademia Teatrale Veneta di Venezia. Come attore, ha lavorato in spettacoli diretti da Francesco Macedonio, Cesare Ronconi, Mario Martone, Raul Ruiz, Claudio Morganti, Maurizio Schmidt. Nel cinema ha lavorato in film diretti da Raul Ruiz, Michele Fasano e Tonino de Bernardi. Felice Del Gaudio, bassista e contrabbassista, nato a Lago Negro, vive a Bologna dal 1984. Diplomato in musica jazz, laureato in scienze politiche. Nella sua carriera ha collaborato con P. Wertico, L. Dalla, Quartetto Archi Opera di Berlino, H. Gualdi. P. G. Farina, R. Gualazzi, D. Dibonaventura, B. Antonacci. Ha pubblicato 4 metodi per lo studio del basso, un dvd didattico, ha al suo attivo più di 150 registrazioni discografiche e 5 album come solista e leader. Ha suonato in vari festival musicali in Germania, Francia, Polonia, Indonesia, Brasile, Australia, Cina, Romania. Guido Guidoboni, nato a Formignana (Ferrara) nel 1954, si interessa al jazz dal 1971 e studia lo strumento con Sergio Fanni (1974). Nel 1978-79 entra a far parte del gruppo AREA e con questa formazione incide il disco tic-tac. Ha collaborato con numerosi musicisti italiani, nell’ambito della musica afro-americana: Tomaso Lama (chit), Furio di Castri (cb), Roberto Rossi (trb), Massimo Manzi (drums), Larry Nocella (t.sax), Massimo Urbani (a.sax), Franco D’Andrea (pianoforte), Comini (trb), Felice del Gaudio (cb), Nico Menci (pianoforte), Enrico Rava (tr), Jimmi Villotti (chit). Nel 1988 incide il primo album a proprio nome, dal titolo Xoanon per l’etichetta discografica SPLASCH. Collabora dal 1985 ai giorni nostri con la Marche jazz orchestra diretta da Bruno Tommaso. Con questa formazione ha inciso l’album Dies Irae (Philology). Ha inciso il CD Free Fly come leader e compositore di tutti i brani. Nico Menci, pianista, ha collaborato e si è esibito con numerosi musicisti jazz italiani quali P. Tonolo, P. Odorici, C. Atti, A. Tavolazzi, G. Basso, G. Cazzola, S. Gibellini, T.de Piscopo, e stranieri E. Zigmund, S. Ellington, P. Clahar, S. Most, S. Hampton, E. Henderson, E. Alexander, S. Turre, S. Irby, B. Shank, B. Forman, J. Rotondi, K. Copeland, R. Mantilla, D. Green, J. Lovelace, J. Webber, D. Parson, V. Ponomarev, partecipando a concerti e festival italiani ed internazionali. Ha frequentato i masters di piano-class al Conservatorio dell’Aia tenuti da Barry Harris. Vincitore nel 1999 del concorso per giovani musicisti jazz di Verbania. Teatro della Limonaia Sesto Fno (FI) 22 ottobre dalle ore 21 TAKE OVER ITALIAN EVENT Progetto Europeo Take Over Capofila British Council Partner Bios (Grecia), Chorea (Polonia), Kolarac (Serbia) e Teatro della Limonaia (Italia) Youth Board del Teatro della Limonaia: Gianni Bertoli, Claudio Caciolli, Tommaso Carovani, Marta Checcucci, Valentina Esposito, Gaia Fronzaroli, Camilla Pieri, Elena Poggioni. La Youth Board italiana presenta l’evento finale del progetto Take Over: un focus sull’uso delle nuove tecnologie digitali in teatro e nelle performing arts in genere. L’evento darà la possibilità a giovani artisti italiani di mostrare le loro opere sperimentali e di esplorare nuove possibilità e tecniche nel mondo del teatro, della danza e dell’audiovisivo. ore 21 – palco principale IMAGO concerto per corpi e vibrazioni visuali di e con Gianfranco De Franco co-prodotto da Teatro Studio Krypton con il sostegno di Murmuris Teatro e Versilia Danza nell’ambito del progetto FLOW – residenza creativa multipla musiche originali di Gianfranco De Franco corpi Gruppo M.U.D. ( Martina Belloni, Maria Vittoria Feltre, Susanna Iheme, Francesca Valeri) vibrazioni visuali Massimo Bevilacqua fonico Giacomo Agnifili co-produzione Teatro Studio Krypton "IMAGO"- Concerto per corpi e vibrazioni visuali è la capacità mentale di creare un turbinio di immagini interiori capaci di scalfire, penetrare e demolire la materialità del presente: la realtà! Capacità agevolata attraverso la sintonia meditativa tra il respiro sonoro (suono) e il respiro biologico, capaci di portarci a diretto contatto con il nostro inconscio. Gruppo M.U.D. Il collettivo, formato nel 2015, ha individuato alcune aree di interesse prioritarie per lo sviluppo della propria ricerca artistica interdisciplinare, ponendosi delle domande intorno al ruolo che un giovane artista può assumere nella società attuale, sulla finalità del processo e del prodotto artistico in una realtà in continuo movimento, nella quale la variabile della mobilità diventa la chiave di lettura per ripensare i rapporti interpersonali. Massimo Bevilacqua collabora dal 2004 con la compagnia Krypton nel ruolo di costumista, assistente alla regia e assistente alla progettazione scenica delle creazioni di G. Cauteruccio. Come regista ha realizzato Bumps, PUS - nella stanza di Vètero, M3DUSA, Dino Campana - Un poeta in fuga. Gianfranco De Franco polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta. Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea. dalle 23 - backstage NON AVRESTI UN ATTIMO PER UNO SGUARDO? a cura di Ateneo del Libero Pensiero indagine performativa. Live music. Danza. Live painting. movimento Federica Bastoni pittura estemporanea Erika Sambiase chitarra Matteo Poli synths Marcello Gori tromba Giannetto Marcenaro Come dimostrare che le parole spesso non sono il mezzo più diretto per tessere le fila di un dialogo sincero? Restando in silenzio, di fronte allo sguardo nudo di un altro essere umano. Partendo da questa semplice possibile risposta l’Ateneo del Libero Pensiero propone un’indagine performativa sull’invisibile energia che si sprigiona dal guardarsi. Veicolando emozioni, storie e domande lo sguardo diviene movimento, il movimento musica e la musica segno grafico; scopo dell’azione performativa, ridare corpo all’unica verità che ci avvolge e ci sostiene, circondandoci e riempiendoci, anche nel mezzo della solitudine, anche quando ci sentiamo estranei a tutto: che siamo uno. Sulla scena, due sedie, di cui una vuota nell’attesa che arrivi un corpo a riempirla, e un cartello che pone una domanda a chi lo legge: “non avresti un attimo per uno sguardo?”. L’Ateneo del Libero Pensiero è un’associazione culturale genovese formata da un gruppo di giovani, che dal 2013 si occupa di promuovere la contaminazione fra linguaggi artistici e filosofia con particolare attenzione alla periferia e ai suoi abitanti INEDITI DI PERIFERIA con Matteo Poli (synths e voce) e Marcello Gori (chitarra e voce) Live music. Synth. Guitar. Trumpet. Matteo Poli, leader della band genovese "Sboom", e Marcello Gori, autore dello spettacolo di teatro-canzone "Mi sono perso a Milano", presentano una selezione delle loro canzoni, arrangiate in duo per l'occasione. dalle 24 – palco principale TURN ON, TUNE IN, DROP OUT Dj set per libera improvvisazione dalle 21 – giardino e foyer del Teatro VISUAL FAC#2. PRIGIONI. a cura di The FactoryPrd video art. Visual. Art installation Una lavatrice. Un cellulare. Una radio. Il frigorifero. Una televisione. Un mucchio di vestiti sul pavimento. Il computer. Uno specchio. Un orologio. Oggetti presenti nella vita di chiunque, nella vita di tutti i giorni. Oggetti che scegliamo, compriamo, governiamo, comandiamo e di cui ci liberiamo non appena ne esce un nuovo modello. Ma siamo realmente noi i loro padroni? O ne siamo schiavi? Non siamo forse intrappolati in un incessante loop quotidiano di manie e dipendenze? VISUALFAC#2. Durante la serata saranno presentati nel teatro altre proiezioni e installazioni video a cura dell’associazioni The Factory L’associazione culturale The Factory si fonda ufficialmente nel 2013 dall’incontro di varie personalità artistiche, con lo scopo di creare una piattaforma di scambi e contaminazioni culturali. ingresso gratuito è gradita la prenotazione Ufficio stampa Bruno Casini Da ottobre "Incontri Speciali di Artisti per la Toscana" Un anno pieno di "Incontri Speciali per la Toscana". Iniziativa tesa a far "Vivere e Conoscere" la storia artistica e privata dei nostri massimi interpreti dello spettacolo: dalla prosa alla danza, dal cabaret alla lirica, dal cinema alla musica e alla canzone. Gli "Incontri Speciali", poi, avranno ampia visibilità sia sul Portale dello Spettacolo www.Sipario.it che sulla rivista Sipario al fine di divenire una testimonianza, un bilancio diretto soprattutto ai giovani. Gli "Incontri Speciali" saranno programmati a: Firenze, Montemurlo di Prato, Pistoia, San Giminiano, San Miniato e altre città in via di definizione nonché ad altre eventuali su richiesta. Il progetto di "Incontri Speciali" viene proposto dal mensile Sipario per festeggiare quest'anno i suoi 70 anni di attività a favore del teatro italiano, d'intesa con la Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron-Regione Toscana in collaborazione con "Spazio Arlecchino Casas" di Montemurlo di Prato, "Art Gallery Arte" di Pistoia, “Hotel San Miniato" di San Miniato. Il ciclo degli "Incontri Speciali" per la Toscana si aprirà venerdì 14 ottobre, e sarà replicato con cadenza quindicinale il venerdì. Hanno già confermato: Pippo Del Bono, Ferruccio Soleri, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Ornella Vanoni; saranno invitati: Giancarlo Giannini, Riccardo Muti, Roberto Benigni, Dario Fo, Gianrico Tedeschi, Umberto Orsini, Franca Valeri, Giulia Lazzarini, Leo Gullotta ed altri di chiara fama il cui intervento costituirà memoria per la nuova generazione di artisti. Gli "Incontri Speciali per la Toscana" saranno condotti da Mario Mattia Giorgetti, attore, regista e giornalista toscano di provata e consolidata esperienza professionale maturata in giro per il mondo e attivo promotore da tempo di eventi culturali per la sua città natale: Prato. Direttore dal 1984 della storica rivista Sipario. È utile ricordare che grazie a Giorgetti, allora apprendista cronista al "Nuovo Corriere" sotto la guida di Athos Mazzoni, e poi alla “Nazione”, negli anni '50, insieme agli interventi scritti da Egidio Bellandi, scrittore, a e allo staff della redazione pratese "La Nazione": Giuseppe Giagnoni, Mauro Mancini, Franco Riccomini, Umberto Puggelli detto "Piteccio", convinsero a suon di articoli la giunta comunale, guidata dall’allora sindaco Roberto Giovannini, ad affidare i lavori di ripristino del Teatro Metastasio di Prato alla ditta Edile Gambin, riportandolo alla sua attività pubblica, al servizio della città di Prato. Gli "Incontri Speciali" allo "Spazio Arlecchino" di Montemurlo di Prato saranno accompagnati da una mostra dedicata alle pagine antologiche di firme illustri di Sipario e alle sue copertine. Ogni incontro si concluderà con una cena conviviale con l'ospite di turno. È previsto un abbonamento promozionale a tre incontri confermati a scelta per consentire un maggiore approfondimento di conoscenza verso gli ospiti. Ogni incontro sarà dedicato ad un artista illustre della Toscana scomparso: Giorgio Albertazzi, Paolo Poli, Renzo Montagnani, Alfredo Bianchini e altri. Altre informazioni su www.sipario.it. Per prenotazioni rivolgersi a [email protected] Lenz Fondazione: al Festival Verdi debutta Autodafé. Mentre l'Università e il Comune di Parma diventano soci sostenitori L’ala napoleonica dell’ex carcere di San Francesco, a Parma, sarà abitata da una creazione site specific ispirata al III Atto del Don Carlo di Giuseppe Verdi. Prima assoluta il 15 ottobre, nell’ambito del prestigioso Festival Verdi. E con l’ingresso in Lenz Fondazione delle due importanti istituzioni la produzione culturale di ricerca si consolida: Parma sperimenta il futuro. Nata nel novembre 2014 e giuridicamente riconosciuto dalla Prefettura di Parma nel gennaio 2015, Lenz Fondazione è il soggetto che prosegue e rilancia le progettualità dell’associazione culturale Lenz Rifrazioni (attiva dal 1986) e dell’associazione culturale Natura Dèi Teatri (attiva dal 1995), allo scopo di rendere più solido il patrimonio artistico, culturale e di know-how di due realtà da quasi trent'anni protagoniste della vita culturale nazionale e internazionale. La direzione artistica permane senza soluzione di continuità nella cura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Presidente onorario della Fondazione è Rocco Caccavari, già presidente di Natura Dèi Teatri. Nel 2015 Lenz Fondazione ha richiesto a due storiche istituzioni, da tempo collaboratrici e sostenitrici delle sue attività, di entrare nella Fondazione in qualità di soci sostenitori: l'Università degli Studi di Parma e il Comune di Parma. Per l’Università ciò è avvenuto nel marzo 2016: in quella occasione il Prof. Luigi Allegri, Direttore del Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società, è stato nominato rappresentante dell'Ateneo di Parma nel Consiglio Generale di Lenz Fondazione. A seguito della decisione ufficializzata durante il Consiglio Comunale di martedì 6 settembre 2016, anche il Comune di Parma è diventato socio sostenitore della Fondazione. Viva soddisfazione dei direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, pronti al debutto di Autodafé, installazione performativa ispirata alla grande scena del Finale centrale del Don Carlo di Giuseppe Verdi, culmine del dissidio politico tra le istanze libertarie delle Fiandre e l’autorità règia. La nuova produzione è stata commissionata a Lenz Fondazione dal Festival Verdi in seguito al forte interesse suscitato nel 2015 dal Verdi Re Lear, reinvenzione drammaturgica e musicale dell’opera mai scritta -ma sempre desiderata- del celeberrimo compositore emiliano. Autodafé di Lenz Fondazione sarà presentata in prima assoluta sabato 15 ottobre alle ore 18.30 (anteprima venerdì 14 ottobre alle ore 21, repliche domenica 16 ottobre alle ore 18.30, lunedì 17 ottobre alle ore 21, venerdì 21 ottobre alle ore 18.30, sabato 22 ottobre alle ore 18.30 e domenica 23 ottobre alle ore 18.30). Autodafé, che si avvale di regia, installazione site specific, costumi ed elementi plastici di Maria Federica Maestri, la drammaturgia e l’imagoturgia di Francesco Pititto e il disegno sonoro di Andrea Azzali, rielabora in modo nuovo e inedito la scena della cerimonia pubblica dell’Inquisizione spagnola che vede sfilare gli eretici condannati a morte, che Verdi volle al centro dell’opera e sullo sfondo della quale fa risaltare lo scontro pubblico tra Filippo II e il figlio Carlo. Ricorda Francesco Pititto: «Inquisizione deriva dal verbo latino inquirere, che significa investigare, indagare, infine ricercare. Abbiamo ricercato un luogo che potesse essere impregnato di storia e sofferenza umana, voci e lamenti penetrati nelle mura e risonanti come echi, adatto alla moltiplicazione di frammenti cantati come ritorni vocali dall’opera intera, di cori intonati da coristi reclusi in cellette, visitato da spettatori itineranti come popolo di un moderno autodafé, agito da corpi d’attore pronuncianti astuzie per confessioni da estorcere, specchiato da un’imagoturgia che, come in una sfera di cristallo, potesse riunire il presente e il passato come in un giardino dei lamenti con, sovraimpresso, un Giardino delle Delizie. Ricercare, quindi, in questa dimensione “parallela” della sequenza verdiana la sua rifrazione contemporanea, una progressiva espansione spaziale, temporale, cromatica e musicale». L’Autodafé di Lenz Fondazione sarà realizzata nell’ala napoleonica dell’ex carcere di San Francesco, a Parma: «Ambientare sequenze drammaturgiche e performative, installazioni sonore e visive negli spazi ancora vuoti ma colmi di segni delle passate funzioni significa rimarcarne l’importanza storica e sociale, tratto d’unione tra passato, presente e futuro» suggerisce Maria Federica Maestri. «I giardini, i corridoi, le stanze del carcere della parte napoleonica risuonano di echi di lacrime, di grida, di preghiere e di colpa in forte attinenza con il lamento corale che accompagna la cerimonia dell’autodafé. L’installazione temporanea negli spazi riporterà, tramite una funzione artistica, la memoria storica e sociale di questi ambienti di pena e di sofferenza al vissuto contemporaneo». L’installazione, ricostruita anche attraverso lo shooting fotografico di Fiorella Iacono, di cui è prevista la presentazione nel dicembre prossimo nell’ambito del Festival internazionale Natura Dèi Teatri, prevede una fruizione libera e itinerante di cinquanta minuti circa, per un pubblico di massimo cinquanta persone: «L’installazione dell’Autodafè lascia allo spettatore la discrezionalità temporale della propria presenza/visione/ascolto in empatia soggettiva con le singole situazioni drammaturgico-spaziali» continua Maria Federica Maestri «permettendo quell’atto di libertà individuale, tanto volte invocato e negato dall’autorità religiosa e politica, nell’opera di Schiller e Verdi» Saranno in scena Domenico Mento (basso); Eugenio Maria Degiacomi (basso), allievo del Conservatorio A. Boito; una selezione del Coro giovanile Ars Canto, diretto da Gabriella Corsaro, composta da Elena Alfieri, Jacopo Jorge Antonaci, Guido Larghi, Gioele Malvica, Giovanni Pelosi, Giacomo Rastelli e Michelangelo Turchi Sassi; i performer Valentina Barbarini, Walter Bastiani, Paolo Maccini, Delfina Rivieri, Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera, Sandra Soncini e una selezione degli allievi del laboratorio avanzato di Lenz Pratiche di Teatro. In merito all’installazione sonora costruita ad hoc, il sound designer Andrea Azzali aggiunge: «Ogni spazio performativo avrà un proprio suono, che citerà alcuni passaggi della partitura verdiana. Ho costruito la composizione musicale attraverso la reiterazione di alcuni frammenti, in forma di loop ossessivi, a significare l’ingerenza dell’istituzione detentiva sui tempi biologici di ciascun individuo: il carcere come fabbrica». Nell’ambito del progetto è previsto inoltre, sabato 15 ottobre alle ore 20 presso l’Auditorium della Casa della Musica (in Piazzale San Francesco, 1 a Parma) l’incontro Vedere le forme del suono. Lo studioso di performing arts Enrico Pitozzi dialogherà con alcuni docenti dell'Università degli studi di Parma e di altri Atenei italiani, individuati per affinità tematica e metodologica con i più recenti sviluppi del percorso di ricerca artistica di Lenz Fondazione, e con i direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. L’ex carcere di San Francesco si trova in Piazzale San Francesco a Parma. Informazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, 335 6096220 [email protected] - www.lenzfondazione.it. Festival Verdi: http://www.festivalverdiparma.it/. Autodafé è una produzione di Lenz Fondazione realizzata in collaborazione con Teatro Regio di Parma - Festival Verdi, Università degli Studi di Parma, Conservatorio Arrigo Boito di Parma e Associazione culturale Ars Canto, con il sostegno di MiBACT, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, DAISM-Ausl e Fondazione Cariparma. Michele Pascarella Ufficio stampa Lenz Fondazione “Donna non rieducabile”, Elena Arvigo ricorda Anna Politkovskaja nel decimo
anniversario dell’omicidio. Teatro delle Donne di Calenzano / Firenze Venerdì 7 ottobre 2016 – ore 21,30 Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro Il Teatro delle Donne DONNA NON RIEDUCABILE Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja di Stefano Massini un progetto di e con ELENA ARVIGO e con la partecipazione di TEODORO BONCI DEL BENE aiuto regia Valentina Calvani video designer Andrea Basti - tecnica luci Andrea Narese Giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i reportage dalla Cecenia e per le critiche al presidente Putin, Anna Politkovskaja veniva assassinata il 7 ottobre 2006, nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Venerdì 7 ottobre 2016, nel decimo anniversario, Elena Arvigo propone al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) lo spettacolo “Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja”, accompagnata dalla recitazione di Teodoro Bonci del Bene, in traduzione consecutiva in russo. Lo spettacolo è introdotto da un intervento di Massimo Bonfatti, fondatore dell’organizzazione di volontariato per la solidarietà “Mondo in cammino”, attiva dal 2005 con progetti di riconciliazione interetnica e di difesa dei diritti umani in Cecenia. Nell’occasione Bonfatti presenta il libro “Cecenia, la guerra degli altri” della scrittrice e giornalista russa scomparsa. “Appena ho letto ‘Donna non rieducabile’ – spiega Elena Arvigo - mi è sembrato evidente che non si trattava di un testo semplicemente da ‘mettere in scena’ ma piuttosto di un ‘progetto di studio’, un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi ‘appunti disordinati ai margini della vita in Russia’. Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano, vedere. Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare in scena, non ‘commuovere’ ma ‘muovere’ e stimolare in me prima di tutto e poi nello spettatore la sua responsabilità di testimone, stimolare la curiosità, la necessità di informarsi, di non fermarsi, di non avere ‘pregiudizi’ ma andare a toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e risposte che ci vengono date. È davvero un cammino ed è una goccia nell’oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa, sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande. La messa in scena di questo testo, dunque, è sempre stata in fieri, per cercare di restituire una sorta di 'viaggio' – dentro questa storia: dopo un anno e mezzo il processo per comprendere meglio la realtà di cui volevo essere tramite, mi ha portato di fatto nei luoghi di cui si racconta. In occasione di questo decimo anniversario ho deciso di cominciare ad 'avvicinare' alla Russia questo e altri progetti legati alle 'Imperdonabili', tra i quali i 'I monologhi dell’atomica'. Da qui nasce la recente collaborazione con Teodoro Bonci del Bene". Lo spettacolo al Teatro Manzoni di Calenzano è presentato in doppia lingua, italiano e russo, e “recitato” simultaneamente da Teodoro Bonci del Bene. Nell’ambito di Avamposti CalenzanoTeatroFestival. Biglietti e prevendite Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC) Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it Biglietteria del teatro dalle ore 18 Info e prenotazioni Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI) [email protected] - www.teatrodelledonne.com Tel 055 8877213 / [email protected] IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 [email protected] - www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci |
Deliri progressivi
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