Gli artisti intervistati sono Italiani doc. Una nuova avventura cinematografica dopo “Mi chiamava Valerio”, anche se questa si presenta un’esperienza totalmente diversa. Raccontaci Il film “Mi chiamava Valerio”, dedicato a Valeriano Falsini, gregario di Fausto Coppi, ha aperto un sacco di porte. Tra queste, la “festa anni ‘50” e il book fotografico pubblicato, ha girato mezzo mondo ed è stato visto e notato anche dall’actor-producer Daniele Favilli, che nel 2008 ha lasciato l’Italia per andare in America in cerca di fortuna. E l’ha trovata! Ha appena finito di girare come produttore e autore un film “Swelter” (un film già venduto in anticipo in tutto il mondo, dalla Francia al Sudamerica. Nel great cast: LENNIE JAMES, ALFRED MOLINA, JEAN-CLAUDE VAN DAMME, CATALINA SANDINO MORENO, JOSH HENDERSON e con Regia di Keith Parmer), e ci ha voluto conoscere. Dall’incontro è nata questa nuova avventura insieme. Di nuovo valorizzate il territorio toscano. Si perché Daniele, come me, è dovuto “emigrare dalla sua terra”, e capisce l’importanza di lavorare sul territorio. Ha visto il lavoro che con "Fresnel" abbiamo fatto nel film “Mi chiamava Valerio” e essendo anche lui di Firenze, ha notato la nostra capacità produttiva innestata nel luogo. Ha quindi proposto di realizzare una storia ottocentesca, a Firenze, sfruttando le bellezze di Reggello. “Da cosa nasce cosa” e da qui, basatosi sulle potenzialità “naturali” e autoctone offerte, ha voluto scommetterci. C’è questa nomea dell’Italia all’estero, che non è quella corretta e ci fa apparire come “vecchi”. Invece c'è “ fame” di spirito e conoscenza e Daniele, ha visto in noi un’opportunità per portare la macchina produttiva americana, lavorando con le Maestranze italiane, sul territorio italiano. Qui noi siamo nel Castello di Sammezzano (costruzione eclettica in stile moresco ed è stata edificata nel 1605 per volere degli Ximenes D'Aragona Successivamente è passato in eredità a Ferdinando Panciatichi Ximenes che lo riprogettò tra il 1853 e il 1889. Nel corso del 1878 ospitò anche il Re d'Italia Umberto. "(365 sale come i giorni dell’anno, tra cui la Sala Bianca, la Galleria, la Sala degli Specchi, l’ottagono del Fumoir, la sala dei Pavoni, la sala dei Gigli, la sala delle Stalattiti, dei bacili spagnoli, degli Amanti, sono solo alcune, a cui poi fanno da corredo ben 17 camere da letto. Sono una diversa dall’altra, non esistono ripetizioni, se non l’unica incisione posta in vari punti delle sale, “non plus ultra”, a dimostrazione della straordinaria unicità e originalità del castello e del suo costruttore.”). Preso sotto d’occhio anche da altri registi come Dario Argento o vari spot tra cui “Alien” di Thierry Mugler girato in gran segreto o il celeberrimo videoclip “Vattene Amore” di Amedeo Minghi e Mietta o il nuovo progetto del regista Matteo Garrone, “The tale of tales” che vedrà protagonisti Salma Hayek e Vincent Cassel. Vedi poi "La vita di Oriana Fallaci" miniserie tv della Rai, diretta da Marco Turco e prodotta da Fandango, che vede protagonista Vittoria Puccini o"Una vacanza bestiale" del 1980 di Carlo Vanzina con "I gatti di vicolo miracoli", Diego Abatantuono e Teo Teocoli. Lo stesso Vittorio Sgarbi sembra abbia preso a cuore la sorte di questo castello. Il luogo non è un’idea nuova è il modo di lavorare che è nuovo. Chi produce il film (Fresnel) è di Reggello e lavora sul territorio reggellese, valorizzandolo. Qui, noi ospitiamo chi viene da fuori e lavoriamo attivamente con loro. Mettiamo a disposizione la conoscenza e la rete di comunicazione sociale che permette il tutto. Loro portano il loro bagaglio “industriale”, noi il nostro “artigianale”. Alla base del nostro progetto c’è la riproducibilità. In questo caso il “Rinascimento italiano”, parte (secondo me) dalla Provincia e questo è uno stile da proporre in tutto il mondo artistico. Iniziare a carpire le potenzialità “singole” dal territorio in cui vive. Perché puntate molto su questo castello? C’è un’analogia. La storia parla di Girolamo Segato: egittologo, medico, biologo, alchimista fiorentino. La sua storia è legata a particolari intriganti scritti nella storia. Ximenes stesso, ha giocato su ambiguità e ricorse alla ricerca dell' immortalità”. Questa è ben presente nell’architettura stessa del castello. Segato, l’ha ripercorsa nei suoi modelli anatomici. Analogie di concetto; importanti sia in spirito che per date storiche. Quando Daniele Favilli, ha chiesto una location dove poter girare le scene di un ballo in maschera, la soluzione è giunta immediata e ritrovata a Sanmezzano. Il titolo del film si può dire? “Il Mercante d’ossa”: film Thriller-horror, diretto al mercato internazionale, con scene quasi tutte girate in notturna, per ricreare l’atmosfera noir di Firenze. Una sorta di “Jack lo squartatore” ma a Reggello invece che a Londra. Cosa vi aspettate? Di produrlo. Diamo una linea “visiva” al produttore, al finanziatore, e al distributore. Il copione è già scritto ed è opera ideata da Daniele Favilli e da Keith Palmer che è il regista e lo sceneggiatore. Io sono l’aiuto regia, ma sono il “testimone” nell’attesa del suo arrivo previsto per i primi di maggio. Daniele Favilli personalita' eclettica: attore, musicista, sceneggiatore e produttore. Nato a Firenze, hai lavorato in TV e teatro in Italia, Inghilterra, Spagna, Grecia, Svezia e Stati Uniti e in quest’ultima nazione hai trovato la tua fortuna nel 2008. Nel 2013 hai co-prodotto il nuovo film di Keith Parmer "SWELTER", in cui è anche sei uno dei protagonisti, accanto ad Alfred Molina, Jean-claude Van Damme e la candidata all'Oscar Catalina Sandino Moreno. Il film e' stato venduto in tutto il mondo e tutt'ora presentato in America. Cosa ci fai qui in Italia? Sei ritornato indietro da Los Angeles a Firenze, e per giunta da oggi al 1800? Tutto nasce dalla mia passione per alcuni alchimisti che sono ancora coperti di mistero come Raimondo di Sangro che visse a Napoli nel 1700 e forse il più famoso di questi pseudo scienziati che studiavano il corpo umano, fino a scoprire tecniche di mummificazione e pietrificazione, è Girolamo Segato. Nato a Belluno, ma vissuto e morto a Firenze. La cosa affascinante di Segato, è essere riuscito a pietrificare tessuto umano. Nonostante si sia provato a replicare l’esperimento, nessuno è riuscito ad arrivare ai suoi risultati, in quanto lui stesso, prima di morire ha distrutto tutte le carte. Tu lo sai che qui in questo castello, vi è la “leggenda dei leoni piangenti”? Si narra che le spoglie del Marchese dovessero essere custodite in una cripta del Castello, a guardia di queste vi erano due leoni in pietra. Le opere dei leoni dovevano ancora essere finite quando il Marchese morì; per questo, l’artigiano che le stava scolpendo decise di dare loro non l’espressione seria e maestosa come era uso fare, ma un aria triste e malinconica. Si narra di una maledizione di una fattucchiera fatta proprio sui leoni, affinché nessuno potesse disturbare il sonno eterno del marchese. Nel 2005, fu rubato uno di questi leoni, la maledizione si è allora abbattuta su i ladri i quali hanno subito lo stesso destino del marchese (morto per strana malattia): condannando chiunque avesse profanato le statue dei leoni, a soffrire della stessa morte del marchese Ferdinando. Sembra però che la maledizione non si sia fermata con la morte dei ladri, ma abbia colpito anche un mercante d’arte in un Umbria e una ricca signora lombarda, e tutti in punto di morte sembra abbiano confessato di essere stati proprietari del “Leone Triste”. Ad oggi il leone di Sammezzano non è stato ritrovato, ad aspettarlo al castello c’è però l’altro esemplare. Eccezionale, c’è un collegamento che non sapevamo. Fighissimo!! Magari e' stato SEGATO a pietrificarli!! Ci facciamo il secondo film su questa storia. La nostra storia si svolge a Firenze nel 1815, anche se giochiamo molto con la storia e Segato all’epoca era molto giovane e in Egitto per cercare questi misteri della “mummificazione” nelle Piramidi. Si narra che sia stato tre giorni a cercare formule e sia uscito quasi morto da lì senza mangiare e bere. La storia ha un colpo di scena con un personaggio famoso a livello intenzionale e che lavora “dietro le quinte”. Non riveliamo perchè forse, ha anche più valore di Segato, poichè ha che fare con lui e con i suoi esperimenti. Tutto nasce dalla mia passione, dai miei contatti e dalla collaborazione con il regista Keith Palmer, con cui abbiamo scritto la sceneggiatura e con cui contiamo di presentarlo a maggio a Cannes. Io mi sono innamorato delle location toscane e di Igor Biddau; che è un professionista favoloso e della sua troupe "Fresnel". Quindi abbiamo pensato di girare tutto qui, realizzando un teaser trailer che invogli visivamente, mostrando il look che avrebbe il film. Il cast sarà italiano? No dovrebbe essere internazionale stiamo puntando a nomi grossi come Emma Watson, James Franco, John Malkovich. Nomi grossi, e budget con standard hollywoodiani. Di questa location cosa ne pensi? Sono letteralmente sbalordito, non c’è niente di simile che io abbia mai visto in Toscana o nel mondo. E’ una location naturale unica. Io vorrei mostrare che esistono posti, dove si può mostrare come e dove poter far rinascere il cinema. Non c’è bisogno di costruire nulla. E dimostrare che troupe italiane, non sono solo quelle di Roma. Le riprese saranno prevalentemente in notturna, per valorizzare le abilità di direttore della fotografia di Igor e della sua troupe "Fresnel". Io sono stato fortunato per aver trovato persone valide. Mi auguro di mettere nel progetto quanti più attori possibili, oltre a quelli legati per leggi di “mercato”. Fino a quando girate? Fino a maggio e precisamente dal 4-8 maggio. Sarà presente anche Keith Palmer che girerà le scene recitate. Ci sarà anche un seminario di Regia e Film Making” da Hollywood a Firenze”: il 9maggio a Reggello e 11 Maggio a Firenze. Per info www.seminario-filmmaking.com. Le scene che inseriremo saranno in inglese, per rivolgerci al mercato internazionale. La mia idea è di “costruzione” : basata su una buona sceneggiatura, una bella storia e qualcuno in grado di realizzarla … e qui c’è! Nel mondo c’è voglia e consapevolezza d’eccellenza dell’Italia. Siamo “leggenda” in ogni campo. E’ ora di mostrare che tutto questo è concreto e possibile anche oggi!!! Allora come si dice in bocca al lupo o “ in culo alla balena”. Crepi! ********** Igor Biddau: film- maker. Nasce a Sassari nel 1974, studia all’istituto d’Arte, grafica pubblicitaria e fotografia, quindi all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Si trasferisce a Firenze per terminare gli studi, e dal 1999 al 2002 realizza spot diffusi nelle reti nazionali. Nel 2003 realizza il lungometraggio "Fantasy Story", vincendo il premio della giuria al NIFF. Nel 2004 dirige il cortometraggio "Nero", e nel 2007 il mediometraggio "Giovanna dArco". Dal 2003 al 2009 firma come autore e regista numerosi programmi televisivi e documentari. Nel dicembre 2010 fonda la Fresnel Multimedia e lavora al lungometraggio "Cosmetica" e al cortometraggio "Sala d’attesa", nel 2012 realizza il lungometraggio "Sul Confine" tratto dall'omonimo spettacolo teatrale di Carrozzeria Orfeo. Nel 2013 realizza come produttore e regista il lungometraggio "Mi chiamava Valerio" sulla storia di Valeriano Falsini, unico gregario toscano di Fausto Coppi. Daniele Favilli: diplomato presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma. Fondatore della compagnia teatrale "Teatro Sottratto" e conosciuto per il ruolo del mefistofelico Federico Reali nella trasmissione televisiva "Un Posto al Sole”. Nel 2007 ha vinto il "Best Acting" Premio al 48 Hour Film Project di Roma in "Satisfaction (i can get)", film diretto da Giampaolo Bucci. Hai interpretato il ruolo di Giacomo, l'antagonista in "Ένας ήρωας στη Ρώμη ..." (2006) (Un eroe ... a Roma "), del regista greco Angelopoulos. Il film ha vinto il Premio del Pubblico al Film Festival Internazionale di Cipro 2007. Ha collaborato con la BBC (UK) nei ruoli di Grifonetto Baglioni in" Raphael : “un Dio mortale "(2004) diretto da J. Holdsworth, Pietro Torrigiano in" The Divine Michelangelo "(2004) diretto da Tim Dunn e Lorenzo di Pierfrancesco de Medici in" The Private Life of a Masterpiece "(2003). Nel film "Olivier Rising (2007) recita accanto a Vincent Gallo e Ernest Borgnine. Hai lavorato TV e teatro in Italia, Inghilterra, Spagna, Grecia, Svezia e Stati Uniti e in quest’ultima nazione hai trovato la sua fortuna. Nel febbraio 2008 trasferito a Los Angeles ed è stato scelto subito per interpretare il ruolo principale di Sal nel film "Mob Rules", diretto da Keith Parmer, accanto a Lennie James ("Snacth", "Jericho" ). Il film ha vinto il Premio del Pubblico per il Miglior Film e il Premio della Giuria per il miglior cast al Method Fest 2010 a Los Angeles oltre ad aver ricevuto tre nomination per Miglior Film, Regia e sceneggiatura. Recentemente Daniele ha ricevuto recensioni entusiastiche per il suo ruolo guest star di Angelo Colasanto nella serie Starz "Torchwood: DAY MIRACLE" ed e' stato tra gli ospiti VIP al HUB 7, la Convenzione internazionale di Torchwood a Londra, Regno Unito, alla fine del 2011 e a Gallifrey Science Fiction Convention a Los Angeles nel Febbraio 2012. A Luglio 2012 ha ricevuto il “Premio Internazionale Attore Rivelazione” al Mompeo Film Festival. Nel 2013 ha co-prodotto il nuovo film di Keith Parmer "SWELTER", in cui è anche uno dei protagonisti, accanto ad Alfred Molina, Jean-Claude Van Damme e la candidata all'Oscar Catalina Sandino Moreno. Il film e' stato venduto in tutto il mondo è tutt'ora presentato in America. Dulcinea Annamaria Pecoraro
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Deliri progressivi
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