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VINCENT VAN GOGH Un nuovo modo di vedere NELLE SALE SOLO PER UN GIORNO – MARTEDI’ 14 APRILE 2015 Milano - Arcobaleno Film Center| - Viale Tunisia 11 | - Martedì 7 aprile h 11.0 Recensione a cura di Silvia Calzolari Siamo accolti cordialmente ad Arcobaleno Film Center (Milano) per l'anteprima (7 aprile 2015) della proiezione del film "VINCENT VAN GOGH - Un nuovo modo di vedere", che sarà trasmesso in contemporanea mondiale solo per un giorno (14 aprile 2015) in numero limitato di sale in tutto il mondo. Ci viene offerta la possibilità, prima della proiezione, di sperimentare la realtà virtuale immersiva (VR) "Inside Painters", progetto sviluppato da Oniride srl, che per l'occasione ha scelto il dipinto "Notte stellata" di Vincent Van Gogh. Ricostruzione tridimensionale, fedele all'opera, di grande suggestione e bellezza. Luci, volumi e spazi che, accompagnati da effetti audio, avvolgono, stupiscono e affascinano, permettendoci di camminare fra le pennellate dell'artista. Il film "VINCENT VAN GOGH - Un nuovo modo di vedere", diretto da David Bickerstaff, è un omaggio al grande artista, in occasione del 125° anniversario dalla scomparsa. Due anni di produzione, in collaborazione con il Museo Van Gogh di Amsterdam e nel suo nuovo allestimento. Curatori, storici dell'arte, restauratori, artisti, Vincent Willem van Gogh (pronipote di Theo Van Gogh, fratello di Vincent), Dominique-Charles Janssens (Presidente dell'Istituto Van Gogh) e Axel Rüger (direttore del Van Gogh Museum) ci prendono per mano tra gallerie e magazzini del museo (spesso inaccessibili ai visitatori) raccontandoci e coinvolgendoci, nella visione e nell'ascolto, tra capolavori dell'artista, lettere, disegni e appunti. L'attore Jamie de Courcey, grande somiglianza fisica con il geniale artista, interpreta magistralmente e con intensità il ruolo, regalando forti emozioni nella lettura delle lettere e attraversando il cammino di Vincent (Zundert, 30 marzo 1853 - Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) tra Olanda, Francia e Inghilterra. Van Gogh morì a soli 27, dopo una produzione artistica di solo 10 anni, soprattutto disegni e acquerelli, "450 opere le produsse negli ultimi cinque anni" di vita prima di suicidarsi. La più completa fonte per comprendere vita e modo di concepire l'arte di Van Gogh è la raccolta di lettere. Grazie alla corrispondenza (più di 600 lettere) fra Vincent e il fratello Theo (resa pubblica nel 1913 da Johanna van Gogh-Bonger, vedova di Theo) e altre lettere è stato possibile dare voce autentica all'uomo-artista, superando preconcetti, incomprensioni e falsi miti che hanno aleggiato attorno alla sua figura. Theo (mercante d'arte) fornì a Vincent sostegno finanziario, morale e affettivo per gran parte della sua vita. Definire "documentario" o visita guidata questa proiezione (in lingua originale e sottotitolata) sarebbe estremamente limitante. Ed è quindi un "nuovo modo di vedere" che ci viene donato: la concezione-essenza di Van Gogh rivelata e, in riflesso, la nostra visione/emozione umana di semplici spettatori e fruitori del suo messaggio di vita-arte. Van Gogh non era un pittore "lunatico che lanciava il colore", non era un genio isolato, ma anzi sempre alla ricerca di una fratellanza artistica (van Rappard, Gauguin - i dipinti dei Girasoli), di motivazione artistica e non è affatto vero che non vendette opere durante la sua vita. Il regista David Backerstaff afferma: "Vincent non era un pazzo o un genio solitario: era un uomo di pensiero profondo, desideroso di comprendere l'essenza di fare arte. Attraverso le sue lettere si capisce che aveva fame di interagire con il mondo, in particolare con la natura e con le persone comuni, quelle della vita di tutti i giorni". Dopo l'esperienza di mercante d'arte, tra studi interrotti e nuove attività, Vincent fu anche zelante insegnante e predicatore religioso fra le miniere in Belgio. Ritraeva con partecipazione emotiva ed empatia umili lavoratori della terra e l'estrema povertà dei minatori. La sua profonda umanità emerge anche nel rapporto amoroso con Clasina Maria Hoornik detta Sien, madre di due figli, con la quale convisse. Scrisse al pittore van Rappard: «Quando la terra non viene messa alla prova, non se ne può ottenere nulla. Lei, è stata messa alla prova; di conseguenza trovo più in lei che in tutto un insieme di donne che non siano state messe alla prova dalla vita". Gli autoritratti (come espressione costante di ricerca nel suo dipingere), i ritratti, I mangiatori di patate, I Girasoli, I cipressi, Iris, Agostina Segatori, La camera di Vincent ad Arles, La casa gialla, Campo di grano con voli di corvi, grazie alla splendida fotografia e analisi contestualizzata del film si rivelano in tutta la loro pienezza spirituale e capacità comunicativa. Tra ossessione, lavoro artistico intenso/puro e vitale, estrema sensibilità, ricerca di serenità ed essenza, difficoltà, stenti e malattia, sino alla voluta morte, Vincent Van Gogh nel suo viaggio "libero" d'uomo-arte, attraverso questa proiezione che aggiunge immortale al già immortale, arriva nel nostro profondo illuminando. Posso affermare con totale sincerità che sensazioni dense e commozione sgorgano spontaneamente. Un film che consiglio a tutti, una bellezza che insegna e riempie DEVE essere gustata a tutte le età. Silvia Calzolari Sabato 11 aprile ore 21,30 Teatro dei Risorti Radicondoli
FARRUSCAD E CHERESTANÌ da "La donna serpente" di Carlo Gozzi adattamento e regia Marco Di Costanzo con Daniele Caini, Erik Haglund, Tatiana Muntoni suono Andrea Pistolesi arrangiamenti vocali Lucia Sargenti produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro della Pergola, Teatro Solare, Teatro Excelsior Reggello con il sostegno di Regione Toscana Farruscad e Cherestanì, tratto dalla fiaba teatrale “La donna serpente” di Carlo Gozzi, intreccia la trama favolosa e orientaleggiante dell'autore settecentesco con la vicenda di una misconosciuta compagnia teatrale nata tra gli operai delle cave, gli scalpellini, nella piccola frazione di Maiano (Fiesole) negli anni Trenta. Il testo di Gozzi narra l'avventurosa storia d'amore tra il principe Farruscad e la bellissima fata Cherestanì, regina del favoloso regno di Eldorado: un terribile incantesimo non permette a Cherestanì di diventare mortale come il suo amato se egli non supererà alcune tremende prove. Lo smarrimento del principe Farruscad, in balia di una realtà in continua metamorfosi, si manifesta in un gioco di specchi tra realtà e illusione, commedia e dramma, teatro e vita. Il contrasto tra la fiaba di Gozzi e la vicenda dei tre attori squattrinati, ultimi superstiti della compagnia degli scalpellini, è il vero nucleo tematico del lavoro che, in ultima analisi, indaga le dinamiche della vita in stato di crisi. Lo spettacolo si avvale di registri diversi, dal grottesco al melodramma, passando per il canto, e si nutre dell'energia dei tre giovani interpreti che danno vita a tutti i personaggi in uno spazio scenico costituito da due bauli e un tappeto. L'allestimento, nella sua impostazione giocosa, è un omaggio alla poetica di E. Vachtangov e al suo celebre “Principessa Turandot”. «Il lavoro dell'Elce, “Farruscad e Cherestanì”, […] ha in sé del giocoso, del parodistico, del goliardico, del teatro nel teatro, e della metafora. Naif i tre interpreti che giocano sull'ingenuità sulla scena per costruire un varietà colorato con musichette e filastrocche, banjo e armonica, che li avvicina all'Orchestra del Titanic che continuava a suonare nonostante il transatlantico colasse a picco. Qui è la crisi, economica ma anche del teatro ma anche della società e dei valori, che se da una parte mette ansia dall'altra è fonte di gioia sperticata, alla maniera di Petrolini, amaro e geniale. Dai bauli escono mondi di tele e lenzuoli e abiti, i cambi costumi sono a vista, gli attori sono anche musicisti, campana tibetana, o rumoristi. Esponenti di una commedia dell'arte con guizzi curiosi l'Elce ha saputo, sperimentando anche nel linguaggio o nelle pose da cinema muto, rendere allegro ma non frivolo un lavoro che già funziona». Tommaso Chimenti, Corriere Nazionale (in occasione del primo studio presentato al Teatro della Pergola, maggio 2013) «“Farruscad e Cherestanì”, regia di Marco Di Costanzo, indica con forza gentile che la magia è negli occhi di chi ascolta. Il resto è fiato sospeso. [...] In scena Daniele Caini, Erik Haglund e Tatiana Muntoni, tre giovani attori all’esordio sulle scene da professionisti, hanno dato voce, corpo e anima a una fantasmagoria teatrale che strabilia per dinamicità e inventiva. [...] Cantano, ballano e recitano tenendo lo sguardo alto sull’orizzonte della fantasia». Matteo Brighenti, recensito.net (19 novembre 2013) Informazioni e prenotazioni: Associazione Rabèl, tel. 0577 793147. Zerogrammi al Teatro delle Arti: danza, teatro e musica per il gran finale di stagione Venerdì 10 aprile – ore 21 – biglietti 10/8 euro Teatro delle Arti - via G. Matteotti 5/8 - Lastra a Signa (Firenze) Compagnia Zerogrammi Inri coreografia Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea interpreti Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea coproduzione: Festival Oriente Occidente; La Piattaforma con il sostegno di Regione Piemonte Terminata la stagione in abbonamento, la programmazione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa continua con la rassegna di teatro contemporaneo indipendente “Il posto delle arti” e con le serate di danza di “Resi_dance” a cura della Compagnia Simona Bucci.
Si parte venerdì 10 aprile (ore 21 – biglietti 10/8 euro) con lo spettacolo “Inri” coreografato e interpretato da Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea della Compagnia Zerogrammi (Premio di Coreografia Danz'é/Festival Oriente Occidente 2008, Miglior Spettacolo Festival Giovateatro 2009, Premio Miglior Compagnia Festival Vignale Danza 2012, Premio Hystrio 2013). Il tema intorno al quale ruota la drammaturgia è la pratica della fede nella religione cattolica. I personaggi di questo racconto, dai colori grotteschi, paradossali, improbabili pur nella loro veridicità, si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello della liturgia. Una coreografia giocata nella parodia di un bigottismo religioso e quotidiano che appartiene alla nostra cultura. Gli appuntamenti continuano venerdì 17 aprile con una serata di teatro e danza: in scena l’attore Leonardo Capuano e la danzatrice Eleonora Chiocchini. Venerdì 8 maggio festa di fine stagione in musica, “A sud del sud”: insieme a Peppe Voltarelli, Maurizio Sazio e una cena meridionale. Info e prenotazioni Teatro delle Arti - via Matteotti 8, Lastra a Signa (Fi) tel. 055 8720058 - 331 9002510 [email protected] [email protected] www.tparte.it Biglietti Posto unico intero 10 euro - ridotto 8 euro Riduzioni: under 21, over 65, soci Coop, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso Prevendite Ufficio turistico, via Cadorna 1 - Lastra a Signa - tel. 055 725770 - 335 1871615 Punti vendita circuito Boxoffice (compreso Ipercoop Lastra a Signa) ON LINE: www.boxol.it Ufficio stampa Marco Mannucci ENRICA GUIDI è di nuovo tra i protagonisti de "I DELITTI DEL BARLUME" insieme a Filippo Timi4/8/2015 ENRICA GUIDI NEL CAST DELLA SECONDA SERIE DE “I DELITTI DEL BARLUME” Di nuovo tra i protagonisti insieme a Filippo Timi ENRICA GUIDI, giovane attrice toscana, è nel cast della seconda serie de “I DELITTI DEL BARLUME” a fianco di Filippo Timi.
Ne “I DELITTI DEL BARLUME” - serie in due puntate coprodotta da Palomar, trasmessa lunedì 4 e 11 maggio su Sky Cinema 1, alle ore 21.00 - Enrica veste nuovamente i panni della banconista solare e un po’ sognatrice TIZIANA GUAZZELLI. Ambientata a Pineta, un paesino immaginario del litorale toscano, e tratta dai best seller di Marco Malvaldi, la serie I DELITTI DEL BARLUME racconta le vicende del barista Massimo (interpretato da Filippo Timi) che, suo malgrado, si trova ad affiancare all’attività di barista quella di investigatore part time. Attorno a Massimo e al suo BarLume, centro nevralgico e “operativo” del paese, ruotano altre figure fondamentali tra cui la bella banconista Tiziana e quattro attempati e curiosi avventori del bar, che costituiscono l'anima delle indagini e il motore della commedia. “Mi è piaciuto molto poter vestire di nuovo i panni di Tiziana, è stata una bella sfida per me. Ho tanti aspetti in comune con lei, ma non siamo uguali - racconta Enrica - come Tiziana arrivo anche io da un paese di provincia, sono una ragazza semplice e solare, autentica, e mi piace definirmi in parte “all’antica”: cosa c’è di più bello di cose come una lettera scritta a mano o lasciarsi inebriare dal profumo di un fiore?” La seconda serie de “I DELITTI DEL BARLUME” arriva a poco più di un anno di distanza dal successo ottenuto con la prima, trasmessa su Sky Cinema nel 2013. Girata a Marciana Marina all’Isola d’Elba, I DELITTI DEL BARLUME è una serie televisiva tutta italiana tratta da alcuni dei romanzi best seller di Marco Malvaldi, coprodotta da Palomar. https://www.facebook.com/pages/Enrica-GUIDI/596393290421120?fref=ts Ufficio Stampa: Parole & Dintorni – Martina Roncoroni – [email protected] – 02 20404727 Sabato 28 Marzo 2015- Teatro Giotto Borgo San Lorenzo (FI)- L'Elisir D'Amore - Gaetano Doninzetti.
Sedersi al teatro Giotto, è sempre una grande emozione, con il rosso del sipario imponente, una platea attenta e con lo sguardo proiettata verso il palco, in alto, all'orchestra della Camerata de' Bardi. Uno scenario magistrate e decisamente sorprendente per il lavoro certosino; un po' come quando a Natale aspetti di scartare i regali. All'apertura del sipario, lo scenario che si presenta è colorato di "campagna". Elemento che dona e valorizza nella sua semplicità, diventando monito di vivere le cose quotidiane, come elemento base esistenziale. L'alternanza di luci, fa da padrone e accompagna l'andare della perfomance, ambientando gli scenari tra notte/giorno. Costumi e personaggi sono all'altezza dell'opera e della situazione un connubio perfetto tra Compagnia delle Formiche e Corale Santa Cecila. Il suono dell'orchestra perfetto all'interno del teatro, un pò meno per le voci. Unica pecca flash continui di foto dal cellalure che distraggono un pò dalla concetrazione sullo spettacolo, a volte sarebbe bello staccarsi dalla "tecnologia" e godere solo di quanto la maestria delle arti, può e sa regalare. Serena Latini Dopo il tutto esaurito a Tokyo, New York, Los Angeles, Londra e Parigi ARRIVA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA LE MUSICHE DELLA CELEBRE SAGA DI VIDEOGAMES DELLA NINTENDO DAL VIVO IN UN CONCERTO SINFONICO SPETTACOLARE con le videoproiezioni della leggendaria storia di Zelda IL 24 APRILE AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI DI MILANO (Ancora pochi biglietti disponibili) IL 15 NOVEMBRE ALL’ AUDITORIUM CONCILIAZIONE DI ROMA (Biglietti in prevendita da venerdì 3 aprile sui circuiti Ticketone.it) Dopo aver registrato il tutto esaurito[TC1] [TC2] a, Tokyo, New York, Los Angeles, Londra e Parigi il concerto evento "THE LEGEND OF ZELDA: SYMPHONY OF THE GODDESSES" arriva per la prima volta in Italia con due imperdibili date: il 24 aprile a Milano e il 25 novembre a Roma, per celebrare le musiche della storica serie di videogiochi “The Legend of Zelda”, nata a fine anni ’80 per Nintendo.
Il pubblico rivivrà l’incredibile storia di Zelda grazie alla proiezione delle suggestive immagini della saga e ad un’orchestra di 90 elementi, diretta dall’americana Amy Andersson, che eseguirà le colonne sonore originali del celebre videogioco. Le indimenticabili composizioni sono state create dal Maestro Koji Kondo, autore anche delle musiche di Super Mario Bros e Star Fox. Sono disponibili gli ultimi biglietti per la data del 24 aprile al Teatro Arcimboldi di Milano (viale dell'Innovazione 20 – ore 21.00 – biglietti a partire da 35,00 euro) e domani, venerdì 3 aprile, apriranno le prevendite per la data del 15 novembre all’Auditorium Conciliazione di Roma (via della Conciliazione 4 – ore 20.00 – biglietti a partire da 35 euro). I biglietti sono acquistabili sui circuiti Ticketone.it. Il tour mondiale "The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses", organizzato dal producer italiano Massimo Gallotta e prodotto da Nintendo-Jason Michael Paul, farà tappa nei teatri più famosi del mondo con oltre 40 date da New York a Londra, da Parigi a Los Angeles. Acclamata dalla critica mondiale come la migliore serie videoludica di sempre, “The Legend of Zelda”, creata da Shigeru Miyamoto, ha venduto 68 milioni di copie in tutto il mondo e ricevuto numerosi riconoscimenti, avendo un profondo impatto e una grande influenza sulla cultura videoludica e di massa. La saga è certamente un fiore all’occhiello della casa di produzione Nintendo, che dal 1983 è leader mondiale nella creazione e nello sviluppo di intrattenimento interattivo, con 4,3 miliardi di videogiochi e più di 680 milioni di unità hardware in tutto il mondo, creando icone come Mario™, Donkey Kong™, Metroid™, Zelda™ e Pokémon™. http://zelda-symphony.com - www.massimogallotta.com Ufficio stampa: Parole & Dintorni - Tatiana Corvaglia - [email protected] Organizzazione: Massimo Gallotta Productions – [email protected] |
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