![]() Premiere Cinematografica sabato 4 ottobre 2014 Le Sette Vite di Solomon Phillips Fantastico, musicale 40 min LE SETTE VITE DI SOLOMON PHILLIPS Un mini kolossal ispirato al film muto con echi del cinema di Tim Burton, Tarantino, Ed Wood e l'immediatezza del videoclip. Originali la colonna sonora e il format inedito del film. Regia di Stefano Poletti. Con Lods, Silvia Coppola, Missi Cavelli, Andrea G. Pinketts, Alberto Azarya, Alberto Baraghini, Pino Scotto. Colonna sonora originale. Genere Fantastico, musicale. Ratings: Kids +14, produzione Italia, 2014. Durata 40 minuti circa. Premiere sabato 4 ottobre 2014 ore 19.30 presso il Cinema San Fedele, Via Hoepli 3B Milano (MM Duomo). Il vampiro Solomon ha il potere di imprigionare l'anima delle sue vittime componendo melodie con l'aiuto di un'orchestra di fantasmi. Cabiria è una diva del cinema muto assassinata dal marito e tornata in vita grazie a Solomon, di cui è divenuta la servitrice prediletta. Sarà lei a narrarne le vicende, attraverso una serie di flashback che percorrono l'intero Novecento. Ciononostante Solomon custodisce segreti che persino Cabiria conosce solo in parte: cosa lo rende tanto cinico e glaciale? In cosa consiste la cosiddetta "Melodia Eterna"? Chi è la giovane fanciulla sepolta nel campo di tulipani? Ingresso gratuito. Info e prenotazioni [email protected]
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NOTTE DEI RICERCATORI, ven 26/9 mostre, video e installazioni all’Accademia di Belle Arti di Firenze9/25/2014 Mostre, video e installazioni all’Accademia di Belle Arti di Firenze
in occasione di Bright-La Notte dei Ricercatori in Toscana Mostre, video e installazioni. Venerdì 26 settembre l’Accademia di Belle Arti di Firenze apre al pubblico in occasione della "Notte dei Ricercatori", iniziativa nata nel 2005 con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca. Promossa dalla Commissione Europea la “Notte dei ricercatori” coinvolgerà, in contemporanea, 300 città in tutto il Continente. Ad accogliere il pubblico dalle ore 18, sotto il Loggiato dell’Accademia in via Ricasoli, sarà l’esposizione “La bottega del Mascherero” a cura degli studenti del corso di “Trucco e maschera teatrale”, del prof. Francesco Givone. Presso l’Aula del Cenacolo, per tutta la serata avranno luogo le proiezioni dei video “Così ti ha fatto Dio e così ti devo tenere” di Gabriele Giuseppe Mauro e “Versus” di Xiuzhong Zhang (tratto dall’omonima performance). Sarà presente inoltre l’installazione interattiva “Pattern/Partner” di Xin Lin. Il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Luciano Modica – recentemente eletto Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Accademie – parteciperà al talk-show "Chi ricerca trova", dalle 20,30 presso l’Aula Magna del Rettorato (piazza San Marco, 4). Tra gli ospiti: il Rettore dell'Università di Firenze Alberto Tesi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, la direttrice del Conservatorio Luigi Cherubini Flora Gagliardi, il presidente dell’Associazione Industriali Firenze Simone Bettini, l’Amministratore delegato di Nana Bianca e Consigliere all'innovazione della Presidenza del Consiglio Paolo Barberis, giovani ricercatori e imprenditori. A condurre il dibattito saranno i direttori dei tre quotidiani fiorentini Sandro Bertuccelli (La Repubblica - Firenze), Luigi Caroppo (La Nazione), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino). La “Notte dei Ricercatori” in Toscana prende il nome di "Bright", progetto delle Università di Pisa, Firenze, Siena, con Centri di ricerca e Scuole superiori presenti in regione, promosso dalla Regione Toscana e realizzato in collaborazione con Enti Locali e associazioni. Info e programma completo www.bright2014.org. Accademia di Belle Arti di Firenze Sede: Via Ricasoli 66 - Firenze Tel. 055 215449 – 055 2398660 www.accademia.firenze.it Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti di Firenze Marco Mannucci [email protected] Accademia di Belle Arti di Firenze, riapertura dopo il nubifragio
Confermati gli eventi in occasione della "Notte dei Ricercatori" Riprenderanno giovedì 25 settembre le attività dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, costretta alla chiusura a seguito del nubifragio che ha colpito la città il 19 settembre scorso. La sede di via Ricasoli ha riportato ingenti danni, tra cui la caduta di alcuni alberi del giardino, allagamenti e il distaccamento di controsoffitti. Risparmiato dal fortunale il patrimonio artistico dell’Accademia. La Presidenza e la Direzione dell’Accademia hanno immediatamente approntato le operazioni di ripristino, in corso in queste ore. Gli esami di ammissione all’Accademia, in calendario per lunedì 22 e martedì 23, sono stati posticipati a giovedì 25 e venerdì 26 settembre. Il nuovo programma è disponibile sul sito ufficiale www.accademia.firenze.it. Confermati gli eventi in programma venerdì 26 settembre nell’ambito della Notte dei Ricercatori, quando l’Accademia di Belle Arti di Firenze aprirà i propri spazi a proiezioni, installazioni e mostre. Accademia di Belle Arti di Firenze Sede: Via Ricasoli 66 - Firenze Tel. 055 215449 – 055 2398660 www.accademia.firenze.it Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti di Firenze Marco Mannucci [email protected] “Io nella mia vita non ho buttato via nulla”, diceva. ![]() 1) Come nasce l'amore per la Poesia Maestro Nuti? Le persone con una certa sensibilità si attraggono. “Maestro” mi chiamava Alda Merini. Lei diceva che le mie musiche sono molto vicine al “divino” e questo mi dà molta gioia. Il nostro incontro lei diceva era destinato. "L’amore è qualcosa che capita e arriva". L’amore per la poesia è nato presto. Andavo alle medie e imparavo a memoria le poesie del Pascoli che amavo molto e le musicavo. La sensibilità è un percorso attraverso la malinconia, ma solo con la gioia poi si realizza tutto. Alda Merini, ha fatto la sua esperienza del dolore trasformandola in gioia. “Io nella mia vita non ho buttato via nulla”, diceva. "Anche le cose brutte sono state raccolte" ripeteva. E lei stessa, mi faceva notare tutti i miei difetti, come forma d’amore, fortificandomi, trasformando le imperfezioni in cose bellissime. 2) “… Mentre rubavo la vita…!” è uno spettacolo composto da diciotto canzoni. La parte musicale è arricchita dalla drammaturgia di Monica Guerritore e dalle proiezioni video di Lucilla Mininno e Mimma Nocelli, che cura anche la regia. Nato da un’idea di Rossella Martini, è prodotto da Sagapò Music e TieffeTeatro. Ce ne parli. Il destino mi ha unito con Monica Guerritore. È una grandissima interprete. È un dono poter stare sul palcoscenico con lei. La Guerritore riesce a esprimere il suo mondo interiore così ricco di emozioni. È un onore che lei abbia iniziato a cantare con le mie canzoni. Ha un timbro che entusiasma. Il titolo dello spettacolo “… Mentre rubavo la vita…!” nasce da una poesia che ho musicato “IO COME VOI” che riguarda il manicomio (cantando): IO COME VOI Io come voi sono stata sorpreso mentre rubavo la vita, buttato fuori dal mio desiderio d’amore. Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli. Io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato. Io come voi mi sono sentito togliere i vestiti di dosso e quando mi hanno dato in mano la mia vergogna ho mangiato vergogna ogni giorno. Io come voi ho soccorso il nemico, ho avuto fede nei miei poveri panni e ho domandato che cosa sia il Signore, poi dall’idea della sua esistenza ho tratto forza per sentire il martirio volarmi intorno come colomba viva. Io come voi ho consumato l’amore da solo lontano persino dal Cristo risorto. Ma io come voi sono tornato alla scienza del dolore dell’uomo, che è la scienza mia. Da “Ballate non pagate”, © 1995 Giulio Einaudi Editore SpA, Torino 3) Si sente più Poeta o musicista? Io nasco come cantante, è la mia vocazione. Ci sono cose che vengono naturali, è un’esigenza del cuore. Le cose le scrivo, ma nel momento in cui sono sul palcoscenico le emozioni si amplificano. 4) Il messaggio che vorrebbe mandare con la sua musica quale è? Tutti dicono che è un momento brutto, l’uomo non ha mai avuto molto amore per gli altri, (poi per fortuna è arrivato Gesù con il suo messaggio d’amore, anche se non è stato molto ascoltato). Io però credo che questo sia un momento di trasformazione. Un momento di luce si sta facendo avanti e sta come tirando fuori la polvere. C’è un’energia che muove tutto e tra queste cose c’è la poesia. Io, ho la fortuna di cantare e musicare quella di Alda Merini che, come diceva Ennio Morricone, è il “Dante Alighieri dei nostri tempi”. All’inizio, quando io l’ho conosciuta, non era così famosa, e io ero inconsapevole di musicare il più grande poeta dei nostri tempi (mi sarei bloccato), invece nell'incosapevolezza è stato più tutto facile. So di aver fatto con lei cose straordinarie e di averle dato gioia. o la sento sempre: “Ricorda che tu sei stato la mia musica”, queste sono state le sue ultime parole. Questa è per me una grande eredità che porto nei concerti e che emoziona. C’è infatti tanto di lei: ironia, gioia, pianto, e la gente vive e prova emozioni durante lo spettacolo e ne ha bisogno. Troppo il bombardamento dei media (spesso sono notizie catastrofiche), invece l’arte, dà un messaggio spirituale che è importante soprattutto per i giovani. Tanti ragazzi mi scrivono, avvicinati dalla poesia, dalla musica da questo connubio. Alda (da donna intelligente) diceva che con questo “matrimonio artistico” tra musica-poesia, l’avvicinamento arriva prima, e aveva ragione. 5) Domanda marzulliana: E' più facile essere folli in mondo di folli o in uno di sani ma ciechi? Bella domanda. Posso dire che Alda Merini è stata in manicomio per svariati anni, e diceva che "i matti sono fuori non dentro". La follia va vissuta come colore, come diversità, di intese emozioni, che non possono essere contenute in un corpo umano poichè possono mandare in crisi ed è faticoso. Alda diceva: "gestire le emozioni diventa un dono e una frusta". Nel corpo si hanno dei limiti, e un dono così grande, una voce poetica che esplode dentro per uscire con forza, non è facile da contenere. Magari le persone si rendessero conto di essere folli, poiché sono vive. Ma ognuno di noi sta facendo un percorso, e da ricordare che non siamo macchine. Basta una piccolezza per far scattare il risveglio del cuore e dell’anima. Ragionare con la propria testa è molto faticoso, è più conveniente seguire il gregge, poiché lo fanno tutti. Qui siamo turisti, qui è il Paradiso, ed è fondamentale fare delle esperienze.Lo stesso corpo serve per crescere e anche lo stato “dormiente” è necessario per capire e agire. Si deve passare attraverso le emozioni. Questo è il vero scopo. 6) C'è un poeta contemporaneo con cui vorrebbe intraprendere un percorso di collaborazione? In tutta sincerità no, ma non lo escludo in un futuro perché c’è stato un inizio. Prima che Alda Merini se ne andasse mi fece conoscere una persona di cui mi parlava sempre: Lietta Manganelli, figlia di Giorgio Manganelli, un poeta e scrittore che è stato uno dei primi amori di Alda e che l’ha stimolata nella scrittura. La figlia mi chiese di musicare delle poesie del padre e lì ne ho musicate due, quindi ci può essere un seguito. Ma il poeta per eccellenza resta Alda. Lei iceva: “Il poeta per essere musicato, deve essere vissuto quotidianamente”. E io con lei ho avuto questa possibilità per ben 16 anni. 7) Progetti? Ho un’eredità di inediti di Alda Merini che ho già musicato faranno parte di un album. Continua il nostro sodalizio Nuti-Merini, poiché anche se lei non c’è, continua a essere la mia più grande musa ispiratrice. Dulcinea Annamaria Pecoraro Al Teatro Trastevere va in scena Quartet con la regia di Massimiliano Buzzanca
Il 23 e 24 settembre 2014 alle ore 21 al Teatro Trastevere andrà in scena “Quartet” di Ronald Harwood, spettacolo diretto da Massimiliano Buzzanca. ll titolo della commedia si riferisce al famoso Quartetto del Rigoletto di Verdi, che inizia con l’aria “Bella Figlia dell’Amore”. L’ambientazione è una casa di riposo per musicisti. Tre anziani ex-cantanti d’opera, che spesso hanno lavorato insieme, sono seduti sulla terrazza, Rudy intento a leggere note d’autore su Wagner, Cecy ad ascoltare musica con il suo “portatile” e “Titta” ad argomentare sulla procacità e sul passato alquanto “sbarazzino” della collega. Sono in procinto di essere raggiunto da un nuovo arrivato Giulia, una grande star del passato al quale Rudy una volta era infelicemente sposato. C’è qualche possibilità per la quale questi quattro potranno mai cantare di nuovo insieme? Un concerto di gala è in procinto di prendere posto alla casa di riposo per festeggiare il compleanno di Verdi. Tre dei quattro sono pronti a ricreare il quartetto terzo atto da Rigoletto e uno non lo è. Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni e il classico “coup de teatre”, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma anche di far ascoltare di nuovo le loro voci cristalline ed intense, spostando il “gioco teatrale e drammaturgico” a conclusioni incerte, comiche e surreali di farci ridere un po’, farci sospirare un po’ e piangere un altro po’, come succede spesso quando in maniera agrodolce ci si interroga sull’età e sulla mortalità. Tra gli attori Paola Lelio nel ruolo di Cecilia Fontana (Cecy), Pierre Bresolin nel ruolo di Rodolfo De Luca (Rudy), Chiara Pavoni nel ruolo di Giulia Caffarelli e Fabrizio Rendina nel ruolo di Giambattista Rubini (Titta). Le scene sono di Pierluigi Marfè. ![]() Tre serate inaugurali del Cinema Teatro Trieste, di via Pacinotti 6 Milano. Cucina, Musica, Cinema, Lounge bar Luigi Ardizzone, imprenditore nel settore ristorazione e servizi di alimentazione, ha rilevato l'ex Cinema-Teatro Trieste, già Cinema Sempione a Milano. Un luogo storico poiché è stato un tempo un cinema d'essai con una programmazione cinematografica d'autore importantissima e come spesso accade, negli ultimi anni poi la programmazione ha perso via-via smalto. Nella cabina di proiezione in Via Pacinotti 6 a Milano sono rimasti ancora due proiettori per film in pellicola a 16 e 35 millimetri. La sala è stata completamente ristrutturata, pur mantenendo lo stile originario; il grande schermo, una zona esterna con una scala in ferro che porta direttamente alla sala proiezione, e una galleria da circa 160 posti che è stata trasformata in un grande ristorante -enoteca con cucina a vista. Davanti e sotto il lo schermo centrale è stato disegnato un palco che porta a diretto contatto con il pubblico. Nello spazio ci saranno anche una zona bar a doppio bancone e una gelateria innovativa nei prodotti e nel servizio. Un locale, un luogo, un posto aperto dalle sette del mattino alle due di notte, che offre una proposta di entertainment a 360 gradi : ristorazione, cinema, teatro, spazi espositivi, e musica dal vivo di alta qualità. Durante il pomeriggio saranno tenuti corsi di cucina, fino all'orario aperitivo. Roberto Manfredi curerà la direzione artistica con una programmazione di eventi, spettacoli, performances, incontri e presentazioni totalmente originale e particolarmente attenta ad avvicinare l'arte della cucina all'arte in generale. Il grande schermo cinematografico offrirà l'occasione per mostrare vecchi film restaurati, opere totalmente originali, docu-fiction, inediti, rarità o filmati appositamente realizzati per il locale, nonché collegamenti via internet con altri locali nel mondo, tra cui vari live club di Nashville, grazie alla collaborazione del musicista sardo Marco Pinna, che vive a Nashville da parecchi anni collaborando con i più grandi musicisti americani di blues, country e jazz. Tre le serate inaugurali divise per tema. Giovedì 18 settembre il Cinema-Teatro Trieste aprirà ufficialmente il con una serata tutta dedicata alla cucina e al cinema con una doppia scelta: il menù al tavolo e il menù sullo schermo dove saranno proiettate le scene dei film più "appetitosi" nella storia del cinema gastronomico, dalla "Grande Abbuffata" di Marco Ferreri fino a "Mangia, prega, ama" dove una splendida Julia Roberts divora estasiata un piatto di spaghetti con pomodoro e basilico. Alla serata parteciperà lo chef Luca Torricelli, recente campione mondiale del Pasta World Championship tenutosi presso l'Accademia Barilla di Parma lo scorso giugno. Luca Torricelli, modenese, giovane e assolutamente innovativo pur mantenendosi nella tradizione del gusto tipico italiano, ha sbaragliato i 28 avversari della gara con una sua creazione che spiegherà al pubblico del Cinema Teatro Trieste : Spaghetti integrali con gamberi rossi di Sicilia al Mojito. Venerdì 19 settembre, nella seconda serata inaugurale, sempre a partire dalle ore 21.00, il tema sarà la cucina e la musica di strada, con una particolare attenzione alla mitica Route 66. Suoneranno dal vivo il duo italo americano Jed & Dave, Jeffe Jennings e Davide Marchini e nel secondo tempo il duo composto dallo scrittore e musicista Ezio Guaitamacchi e la vocalist Brunella Boschetti Venturi. Tutto il repertorio sarà dedicato alla musica on-the-road. Per l'occasione sarà proiettato un filmato con le immagini più suggestive della Route 66 e la voce narrante di Vittorio Gassman accompagnato dalla chitarra di Bill Frisell. Inoltre è previsto un collegamento via Skype con Nashville dove suoneranno da un live club locale, il chitarrista Marco Pinna e il leggendario Chester Thompson, già batterista di Frank Zappa, Genesis etc... Domenica 20 settembre nell'ultima serata inaugurale, il clou con un evento tutto dedicato all'arte. Interverranno sul palco Guido Harari, il fotografo rock più noto e attivo in Italia, che ha fotografato tantissimi artisti internazionali, da Lou Reed a George Harrison, da Tom Waits a Laurie Anderson. Durante il talk show appariranno sul grande schermo le sue foto più famose, pubblicate in tutto il mondo. Nel secondo tempo salirà sul palco lo straordinario pittore apocalittico Tom Porta, che recentemente è stato nel cast fisso del programma "Chiambretti Supermarket". Durante il talk show, in cui Tom, intervistato da Roberto Manfredi, racconterà la sua carriera artistica, verrà proiettato il documentario MARTE, prodotto e diretto da Roberto Manfredi, realizzato con la collaborazione dello stesso Tom Porta e di Mario Giusti. Su tutto ottima cucina e vini a volontà e colonna sonora ispirata al tema della serata. La programmazione da ottobre in poi avrà una serata settimanale fissa dedicata al cinema, in cui si potranno vedere film, mangiando, come accade in due noti locali-ristoranti di San Francisco e Los Angeles e una serata in cui si alterneranno culture e cucine del mondo, dalla Grecia all'India. La programmazione musicale privilegerà la musica d'ascolto, spaziando tra acustica, etnica, strumentale, jazz, blues, canzone d'autore e world music. Teatri di Vetro 8 festival delle arti sceniche contemporanee
specie protetta 15.09 - 23.09.2014 teatro vascello | casa dei teatriroma TDV 8 musical’esperienza sinestetica Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee, 8° edizione, dal 15 al 23 settembre 2014, programma la scena contemporanea italiana, teatro, danza, arte performativa, musica, processi di ricerca e definisce il proprio territorio estetico come un paesaggio in cui convivono una pluralità di linguaggi e formati. Il programma musicale di Teatri di vetro 8 crea un percorso analogico - digitale che viaggia tra i generi e crea una narrazione multimediale tra video sonorizzazioni, sperimentazione elettroacustica, folk ed elettronica.“L’umanesimo, il Liberty, il Futurismo e le avanguardie storiche del Novecento, le sperimentazioni degli anni 60/70 - Pop Art e Arte Cinetica soprattutto - la spinta del situazionismo underground e il Nouveau Rèalisme, tracciano una linea di continuità nella ricerca multisensoriale a cavallo tra le arti, dove non è il genere o la specializzazione formale a contare (e che pure è il presupposto della creazione) ma la qualità dell’oggetto artistico che scaturisce dalla contaminazione, per scrivere la formula della perfezione.”Enea TomeiCuratore musicaleIOIOI Les fleurs de Persephonelunedì 15 settembre - ore 22.30foyer teatro vascello Una meditazione estrema sulla sensorialità evocata attraverso l'improvvisazione con chitarre, oggetti, elettronica e voce, tra noise ed elettroacustica, respiri orientali e musica concreta.Oggi la sua composizione sonora passa attraverso la sperimentazione elettroacustica, amplificatori, loop machine, distorsori, archetti di varia fattura, chitarre acustiche ed elettriche modificate, percussioni di oggetti vari, pedaliere armoniche, in cui vengono messi in gioco elementi della musica contemporanea ed il corpo, uno degli strumenti più importanti della tradizione umana.In collaborazione con Circolo Culturale Reasonanz KumaKUMA PLAYS TURTLEmartedì 16 settembre – ore 21.30Teatro Vascello Sala Studio KUMA è folk music per il prossimo futuro, furia sonica e rumori ancestrali. Nasce a Roma a fine 2013. Ė un trio composto da Alessandro Romano (synth, basso elettrico, chitarra acustica, voce), Alessio Brugiotti (batteria, drumsynth, flicorno soprano, voce) e Matteo Meloni (chitarra elettrica, synth). Turtle - l'incredibile viaggio della tartaruga é un documentario prodotto da nel 2009 per la regia di Nick Stringer. Racconta la vita di una tartaruga marina, dai primissimi istanti fino al momento della riproduzione, quando la vita ha compiuto il suo ciclo.https://soundcloud.com/choirsofkuma; [email protected]; https://www.facebook.com/choirsofkuma Le BorgFLYING MACHINESmercoledì 17 settembre - ore 21.30Teatro Vascello Sala Studio Terzo album per il gruppo (Helikonia INDI Edizioni e Produzioni Musicali, 2013), in una decina di composizioni firmate a quattro mani da Paolo Di Cioccio e Adriano Lanzi racconta in musica l’avventura del volo, dalle mongolfiere ai goffi tentativi dei fratelli Wright, dai dirigibili Zeppelin alle trasvolate oceaniche di Amelia Earhart, dal Barone Rosso che evoca “l’aeroplano” come macchina di guerra e di morte, allo straniamento di chi oggi vola per turismo o per lavoro, magari per tratte lunghissime, facendo scalo in impersonali aeroporti che sono dentro e fuori dal mondo, punti di passaggio e di sospensione che ci cambiano il senso del tempo e dello spazio. Dove siamo, come stiamo, tra un decollo e un atterraggio?La performance musicale è affiancata alla proiezione simultanea di un video, montato ad hoc da Valentina Cesari, con le immagini di repertorio dei pionieri del volo e dei loro spesso assurdi e pericolosissimi prototipi di “macchine volanti”. Rinus Van AlebeekDON’T TALK AT THE DISCO prima nazionaledomenica 21 settembre – ore 22Foyer Teatro Vascello Rinus Van Alebeek, scrittore, musicista e performer, di nascita olandese, berlinese d'adozione. Definito come una delle più influenti figure del rinascimento delle cassette a Berlino e un poeta del lo-fi field recording. Di fatto un compositore musicale e uno scrittore - è soprattutto uno scrittore e un poeta - che da tempo usa le sue registrazioni ambientali per narrare storie. Espressione della cultura del fai da te più radicale (DIY) è un singolare testimone della realtà che fa incontrare elettronica e musica d'avanguardia: dittafoni, riproduttori a cassetta players, walkmen e strumentazione multi traccia registrano, compongono e restituiscono pezzi di conversazioni, suoni dalle differenti parti del mondo e, metaforicamente, il tempo che passa nei film di Tarkovsky con gli stati d'animo di una mostra sui terremoti.One circle Flight to forevermartedì 23 settembre- ore 23Rialto Santambrogio ARCI ONE CIRCLE è una nuova collaborazione progettuale scaturita dai produttori Lorenzo Senni (che ha rilasciato nel 2012 per le Edizioni Mego l'acclamato album Quantum Jelly), Vaghe Stelle (che dopo molti EP pubblicati con famose etichette ha pubblicato nel 2014 il suo primo LP Sweet Sixteen) e A:RA, un giovane e dotato compositore di colonne sonore.Freschi del lancio del loro primo EP, aggressivi e sofisticati, le loro produzioni musicali rappresentano un linguaggio generato dall'incontro di suoni e luci, una miscela di dancefloor psichedelica (Vaghe Stelle), rythhm & Bass profondo e frammento (A:RA) e derive post-trance (Lorenzo Senni). Parislamou®Cold Facts prima nazionaledomenica 21 settembre – ore 22.30Teatro Vascello Sala Studio Il terzo atto, presentato in prima nazionale, del reading/concerto/dj set sperimentale della Trilogia da nulla. Racconti brevissimi, aforismi e poesie che viaggiano tra versi irriverenti, battute pungenti e affondi dolorosi che si accartocciano su se stessi e offrono tocchi di disarmante semplicità. Un diario amoroso ed esistenziale raccontato attraverso una colonna sonora realizzata in presa diretta tramite voce, mangianastri, giradischi, iPad, iPod e lettore cd. Testimonianze effimere di un pensare estetico e privo di senso che spesso fallisce nei suoi tentativi di spiegazione del reale ed è preda di ansie e paure. Si raccontano i sogni e i desideri infranti e viene nominato invano il mondo delle evanescenze, i fantasmi, l’amore negato o non corrisposto. Accompagnato dalla proiezione di paesaggi filmici anti eroici e malinconici a velocità raddoppiata per esaltare la sensazione di smarrimento. Phake100%PHAKEdomenica 21 settembre ore 17giardino casa dei teatri Blasco Morozzo, voce, chitarraSegio Ponzio, chitarra elettricaAndrea Naglieri, cajonFabio Gatti, bassoAndrea Benini, trombaSara Pollice, voce, tamburelloEnea Tomei, voce, xilofono, rumorsPhake è un progetto acustico, dal carattere folk-rock&blues, che prosegue nel solco dell’eredità dei Superfetazione. Presenta brani originali, ballate dolenti e passionali in cui vive lo spirito rock e un’attitudine punk. Phake è anche un concerto sperimentale di contaminazione tra musica e narrativa post contemporanea. Un connubio in cui i brani originali del poeta Enea Tomei incontrano le sonorità folk-rock&blues, diventando innesti ritmico narrativi concisi ed emozionali, pulsazioni di racconti brevissimi e squarci di panorami umani nu-folk, celeri come una coltellata in petto. PhloxPHLOXArte elettroacustica e oggettisabato 20 settembre – ore 23 Teatro Vascello Sala Studio Tiziana Lo Conte (Voce / Elettroniche / Diamonica / Oggetti) Sandra Hauser (Sega Cantante / Oggetti / Voce / Video) Alessandra Ballarini ( Basso Elettrico / Oggetti / Voce feat.) Gianluca Natanti (strumenti auto-costruiti elettroacustici, laptop e field recording)Il progetto Phlox nasce come ricerca del suono che diventa radicale significato della performance L’installazione sonora può diventare un lungo viaggio nel non-sense attraverso l’uso di ogni possibile oggetto e strumento che sia ritenuto adatto a riprodurre tutto e il contrario di tutto. Phlox va in profondità nell’estetica dell’anti-estetica, crea ambienti magmatici, sotterranei, frenati da ondate di rumore che vanno a ripescare sonorità del quotidiano distorte, modificate e sovrapposte a livelli ulteriori di tappeti sonori. Un lavoro di stratificazione e intarsio. Canio Loguercio MALINCONICO CACTUS prima nazionaleda lunedì 15 a domenica 21 settembre - ore 23Teatro Vascello Sala Studio Giaculatorie, fragaglie e struggimenti del perduto ammore. In otto quadri: Lo sguardo. Il disorientamento. L’errore. La meditazione. Il viaggio. La consapevolezza. La preghiera. Lo smarrimento.Un racconto – recital a tappe, un serial dal vivo assolutamente fuori dai canoni, dove le trame e i sussurri del poeta-cantore si mescolano in surreali paesaggi sonori di preghiere, lamenti, litanie, giaculatorie.. e si perdono in echi di processioni laiche e canti profani.Canio Loguercio innesta i meccanismi barocchi di una via crucis desolata. Per questo performer le canzoni - i cui testi sono in un napoletano che rimanda più a Enzo Moscato che a Roberto Murolo - sono le battute, i monologhi amari di amori perduti, di sofferenze metropolitane, di marginalità esasperate. Sono testi-racconto a far da tesa partitura drammaturgica a questo "concerto" che, con raffinata ironia, suggerisce sentimenti e nutrimenti. INFO: teatridivetro.it teatro vascelloingresso 8 euro | ridotto 5 euro06 5881021 – 06 5898031 | via Giacinto Carini, 78 casa dei teatri – villa Pamphiljingresso libero Ufficio stampa: Antonella Bartoli [email protected] | 339 7560222 ![]() AZZURRO OLTREMARE, UN FILM DI GIUSEPPE ANDREOZZI Venerdì 12 settembre, ore 20,30 all'Azzurro Scipioni, in Via degli Scipioni, 82 - ROMA/Prati - PRIMA del film di Giuseppe Andreozzi "AZZURRO OLTREMARE". "AZZURRO OLTREMARE", film drammatico, è la vita di un pittore, Lucio Garofalo, attraverso i sogni e la sua immaginazione. Brusco è lo scontro tra la realtà e i ricordi, inevitabilmente deturpati dal tempo. Il pittore stesso, pluripremiato in Italia e all’estero, ha curato la sceneggiatura in collaborazione con il regista che l’ha voluto protagonista autentico del film. Il regista, Giuseppe Andreozzi è un abile montatore e la TV nazionale gli ha affidato Geo&Geo, Uno Mattina, Blob, Porta a Porta, Rai Notte, Uomini e Donne; amante del cinema “da sempre”, predilige il genere thriller, horror e giallo con delle “incursioni” nel dramma e nella tragedia classica. Il suo cult è “Evil Dead” di Sam Raimi; apprezza moltissimo anche Tim Burton e James Ivory. Del cast di “Azzurro Oltremare” fanno parte, così come in elenco nella locandina: Lucio Garofalo, Chiara Pavoni, Giuseppe Lorin, Roberta Marcucci, Simone Ripanti, Fabrizio Rendina, Silvia Granieri, Sara Pallini, Annamaria Pietracatella, Franco Bertelli, Patrizio Cedola, Irene Capitanio, Catia Santonico, Pino Falanesca, Giovanni Di Lonardo, Luca Proietti, Ester Albano, Giulio Eccher, Maria Lorenza Ferrer, Augusto Antonellini, Georgios Pournaras, e per la prima volta sullo schermo la poetessa Michela Zanarella. Musiche di Francesco Ornielli, Direttore della fotografia Jim Reed, Trucco a cura di Andrada Sirca. “Azzurro Oltremare” per la Lazy Owl Production in collaborazione con Big “M” Sporting Club. ![]() FISAC CGIL e FILCAMS CGIL presentano Firenze, giovedì 11 settembre ore 21 Camera del Lavoro (Via Borgo dei Greci 3) Ingresso gratuito UMMONTE menzione speciale Premio Scenario 2013 scritto e interpretato da Elisa Porciatti Dopo il recente successo a Siena, luogo che lo ha ispirato, arriva alla Camera del Lavoro di Firenze, invitata da FISAC CGIL e FILCAMS CGIL, giovedì 11 settembre (ore 21) “Ummonte”, monologo scritto, diretto e interpretato da Elisa Porciatti, attrice e regista senese, menzione speciale Premio Scenario 2013. Teatro di narrazione al femminile, “UMMONTE”, ovvero la storia di una città-banca fino ai giorni nostri, nella replica a Firenze coinvolgerà alcuni colleghi bancari di Firenze e dei lavoratori dell’appalto, guardie giurate e pulizie. Senese, ex-bancaria, selezionata nella sezione “agitatori di coscienza” al Festival Tramedautore al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove sarà in scena il prossimo 28 settembre, Elisa Porciatti, partendo dalla propria esperienza di ex dipendente di banca e dai racconti di persone legate, anche indirettamente, con il potere della stessa, in “Ummonte” dà vita ad un'indagine narrativa, che si sofferma sulle vite piccole e concrete che muovono Siena e la "sua” banca e di come il terremotarsi di quelle certezze abbia coinvolto un'intera comunità. Un racconto da narrare occhi negli occhi nel grembo della città, nel cuore pulsante delle sue istituzioni, reinterpretando i recenti scandali nel tempo che ci separa dal sapere come andrà a finire. La ‘casa’ di questo lavoro è indubbiamente tra i lavoratori che lo hanno ispirato e che, offrendo la loro testimonianza, hanno contribuito fortemente alla sua creazione. I lavoratori sono molto di più della loro banca e contemporaneamente possono fare ancora molto per il loro ‘Babbo Monte’ a cui sono inscindibilmente legati da un rapporto di amore e odio che lega tutti i figli al proprio padre. Nel testo, che si muove con sagace ironia su vari livelli, la trama del legame filiale si svolge contemporaneamente al tema vivo e attuale della crisi di questo colosso bancario e all'enorme scandalo che lo ha travolto. Adesso è tempo di avere il coraggio di restituire a questa incresciosa vicenda una dimensione piccola e concreta, vicina ai lavoratori e ai cittadini. E proprio i lavoratori, in questa tappa fiorentina del lavoro, saranno attivamente coinvolti nel rilanciare, partendo da piccoli preziosi dettagli della loro esperienza lavorativa, riscrivendo con l'attrice un finale a sorpresa. Elisa Porciatti crede che questo sia il ruolo della cultura: aprire spazi di riflessione e condividere su un piano intimo e profondo il ricostituirsi di una comunità intorno ad una profonda e sconvolgente crisi del sistema che l'ha fatta prosperare per generazioni. “E' grande. E' grande Ummonte. Tiene in vita una città e sul più bello la riunisce al suo capezzale di padre agonizzante e pieno di debiti. Agonizza compostamente ma ovunque. In piazza, nelle botteghe, tra i banchi, nei letti dei giovani sposi”. E Ummonte è anche il soprannome di un piccolo, degno figlio di Babbo Monte che da grande vuole firmare non gli autografi ma addirittura le banconote. Fa di conto, impila le 20 lire del ’74, di dieci in dieci. E per Zoe, che ama le parole e sa a memoria l’alfabeto: “I debiti sono colpe. Gli impieghi quelli dei mariti da sposare. I titoli quelli dei film d'amore.” Per Zoe “il valore è gusto, è sorridere. Senza motivo. Il valore non c'è. Si sente”. Intorno a loro una città di storie. E solo una donna a raccontarle. Elisa Porciatti, già co-autrice e interprete di ‘Senza Lear’ (vincitore del Premio Lia Lapini 2009) e di ‘M.A.E.S.T.A', “tra ironia e commozione - si legge nella motivazione della giuria del Premio Scenario 2013 - ripensa con originalità il teatro di narrazione, per cercare, nell'apparente semplicità delle forme, una coralità di personaggi, raccontati con astrazione e musicalità”. Calendario repliche Firenze > Camera del Lavoro, 11 settembre http://www.fisac-cgil.it/event/firenze-salva-la-data Milano > Piccolo Teatro Grassi, Tramedautore, 28 settembre http://www.outis.it/ummonte/ leStaffette ufficio stampa Raffaella Ilari, Marialuisa Giordano, [email protected] ![]() VITTORIO COSMA / GIANNI MAROCCOLO RICCARDO SINIGALLIA / MAX CASACCI ALLA “MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA” CON LA COLONNA SONORA DEL FILM “ITALY IN A DAY” DEL PREMIO OSCAR GABRIELE SALVATORES CON IL BRANO “JUST ONE DAY” (tratto da “Italy In a Day”) SI AGGIUDICANO IL PREMIO DI ASSOMUSICA “Ho Visto Una Canzone” Le colonne sonore tornano protagoniste con i DEPRODUCERS (Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci) che firmano le musiche del film del premio Oscar Gabriele Salvatores “Italy in a day” e si aggiudicano, con il brano “Just one day”, il premio di Assomusica (Associazione Italiana dei Produttori ed Organizzatori di musica dal vivo) “Ho Visto Una Canzone”. “Italy in a day” è presentato “Fuori Concorso” alla 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e prodotto da Indiana Production con Rai Cinema in associazione con Scott Free. Dopo il primo progetto discografico “Planetario” (rappresentato live in tutta Italia da due anni consecutivi), i DEPRODUCERS proseguono il loro percorso di ricerca artistica come creatori di suono, sperimentatori e divulgatori approdando con successo sul grande schermo. www.deproducers.it - www.facebook.com/deproducers Ufficio stampa: Parole&Dintorni (Ilaria Boccardi – tel 0220404727) Management: Metatrongroup Srl ([email protected]) |
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