In libreria “La profezia delle triglie” il romanzo di Michele Caccamo e Luisella Pescatori10/31/2015 “Le triglie, nel Mar Mediterraneo, hanno nell’occhio spento una riga di sangue. Era un dettaglio insignificante per i pescatori della Sobek, su quell’imbarcazione non facevano caso ad altro che alla quantità di pesca portata a bordo.” Un successo notevole che ha superato ogni aspettativa per il libro La profezia delle triglie già dalla prevendita, che ha ricevuto un boom di prenotazioni, tanto che la prima tiratura è andata esaurita e ne è già stata mandata in stampa una seconda per soddisfare le numerose richieste. Una conferma per l'apprezzato poeta Michele Caccamo che, in questo suo lavoro in cui si avvale della collaborazione della valente penna di Luisella Pescatori, parla di immigrazione, profughi, barconi come nessuno aveva mai fatto prima. Il romanzo nasce dalla testimonianza vera di un ragazzo egiziano che ha dovuto affrontare la giustizia italiana, accusato di essere uno scafista e che ancora oggi è rinchiuso in carcere. La sua storia si mescola quindi, in una prosa delicata e poetica, mai scontata, che alterna la drammaticità degli eventi della migrazione alle incantevoli leggende della sua terra e alla sacra poesia delle Sure del Corano, a quella di tante speranze, di sofferenze indicibili per le quali la partenza sul motopesca è già l'approdo di un lungo e terribile viaggio attraverso il deserto, la sua atmosfera di morte e le sue insidie. “La profezia delle triglie” è quindi un testo che concede al lettore di vivere storie individuali, intense e crude; ne disegna una triplice esistenza. Ispira metafore, così come il Corano. Offre, nella vita di ogni clandestino e del suo massacrante viaggio, la possibilità di una rinascita. Un testo illuminante, spirituale, con un finale inaspettato. Un sano riconoscimento alla dignità della cultura araba che affronta argomenti di grande attualità, ma con lo stile di una delicata e struggente poesia. Gli autori Michele Caccamo è Poeta drammaturgo e scrittore. È pubblicato e tradotto all’estero e conosciuto nel mondo arabo come il Poeta della fratellanza: per la sua attenzione all’integrazione e il suo impegno letterario nell’incontro tra popoli e religioni. Firma per un magazine on line estero articoli di critica musicale. È anche autore di testi di canzoni. Luisella Pescatori è attrice di teatro al suo debutto letterario. Si avvicina a vari generi di scrittura creativa, dapprima con un adattamento teatrale, su drammaturgia di Michele Caccamo, poi come web editor, e come contributor per un magazine on line, sul quale cura una rubrica personale di poesia e tendenza.
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IN PRINCIPIO ERA SOLO UNA TRASMISSIONE RADIOFONICA IN ONDA QUOTIDIANAMENTE SU VIRGIN RADIO POI SI SONO AGGIUNTI DUE LIBRI DI GRANDE SUCCESSO PUBBLICATI DA VOLOLIBERO EDIZIONI IN COLLABORAZIONE CON VIRGIN RADIO ORA ROCK BAZAR DIVENTA ANCHE UNO SPETTACOLO TEATRALE CON MASSIMO COTTO CRISTINA DONA' STEFANO "ASSO" STEFANA di: PRODUZIONI FUORIVIA Produzioni Fuorivia presenta ROCK BAZAR Uno spettacolo che è affabulazione e canto, un viaggio alla scoperta della storia del rock e dei miti che lo hanno popolato di Massimo Cotto con Massimo Cotto e Cristina Donà e Alessandro “Asso” Stefana Coordinamento scenico di Paola Farinetti Disegno luci di Andrea Violato Scenografie a cura di Capellino Design Un racconto composto da dieci capitoli, ognuno dei quali prende idealmente le mosse da uno dei dieci comandamenti. Tante storie dei protagonisti del rock si intrecciano e rivivono, facendo emozionare, commuovere, sognare e ridere. Tanti aneddoti, che un po' fanno ridere, un po' commuovono, un po' ti fanno dubitare del confine tra verità e leggenda. Sottobraccio alla parola, la musica che è stata la colonna sonora delle vite di molti di noi. Ulteriori info e contatti nell'allegato e sul sito di Produzioni Fuorivia I libri e lo spettacolo "Rock Bazar" sono realizzati in collaborazione con VIRGIN RADIO Queste le prime date di Rock Bazar 14 novembre 2015 – Nembro (BG) – Teatro San Filippo Neri 17 novembre 2015 – Sant'Agata Bolognese (BO) – Teatro Bibiena 19 novembre 2015 – Gradisca d'Isonzo (GO) – Nuovo Teatro Comunale 20 novembre 2015 – San Marino – Teatro Titano 27 gennaio 2016 – Potenza - Teatro Stabile 28 gennaio 2016 – Matera – Auditorium del Conservatorio 4 febbraio 2016 – Bologna, Teatro Duse 5 febbraio 2016 – Montemurlo (PO) – Sala Banti 6 febbraio 2016 – Savigliano (CN) - Teatro Milanollo 7 febbraio 2016 – Moncalvo (AT) - Teatro Comunale Rock Bazar é una collana composta da due volumi che racconta, attraverso 1000 aneddoti in totale, follie ed eccessi del mondo del rock. I libri mettono su carta quanto Massimo Cotto propone ogni giorno nell'omonima trasmissione che conduce ormai da tre anni sulle frequenze di Virgin Radio 575 storie nel primo volume 425 nel secondo tutte “borderline” tra realtà, storia, fantasia e mito; mito costruito anche sulle nebulosità dei racconti e che questi 1000 episodi non fanno altro che amplificare. Dal 21 novembre in libreria ISIS, un libro shock sul jihad e sulle motivazioni di lotta dello Stato Islamico. “Sono un cittadino italiano. Mia madre è italiana, così come lo erano i miei nonni. Mio padre, un immigrato giordano, ama il Bel Paese come se ci fosse nato. Quando i miei genitori si sono incontrati, mia madre era già musulmana da tempo. Si è convertita, come del resto migliaia di altri occidentali, grazie all’insistenza mediatica sull’Islam scatenatasi dopo l’11 settembre 2001.” Esce per David and Matthaus ISIS - Diario di un jihadista italiano, interessante romanzo dell’autrice di Diversamente italiani, pubblicato con Armando Curcio editore, inchiesta sconvolgente sui convertiti all’Islam che, all’uscita, ha causato grande scandalo e reazioni violente dell’opinione pubblica, tanto che Silvia Layla Olivetti è stata duramente attaccata e ha ricevuto minacce di morte. E’ stata ospite alle trasmissioni televisive “Cominciamo bene” e “La vita in diretta”; La7, “Piazza Pulita” e “Le Invasioni Barbariche”. Il libro In questo secondo romanzo, che sicuramente avrà la sua eco di scalpore, Silvia Layla riprende il discorso del perché una persona della nostra cultura senta la necessità di convertirsi all’Islam e la domanda che molti si fanno “i musulmani odiano l'occidente?” trova esauriente risposta in queste sue pagine, drammatiche e sconvolgenti, ammantate di fantasia, ma con rivelazioni profondamente vere sullo Stato Islamico, la guerra all'occidente e la volontà di creare la pace in una società unita sotto la fede in Allah. Sorprendentemente, nel “diario del jihadista italiano” trapela la volontà di armonia e pace giusta sottesa alla lotta intrapresa contro un mondo corrotto. Dopo aver letto questo libro, che parla anche di 11 settembre, di Bin Laden e di guerra in Afghanistan, le nostre convinzioni vacilleranno, perché la verità non ha sempre e solo una faccia e Silvia Layla Olivetti toglie il velo al volto nascosto, quello più scomodo ma non meno reale di quel che è stato. Nella cornice di un non troppo lontano 2021, una ragazza, Giulia Aisha, italiana convertita all'Islam, che sta recandosi a un centro di addestramento per donne soldato, in mezzo alla neve trova un biglietto appallottolato, con poche, drammatiche parole: “8 dicembre 2021. Sono un murtad un traditore...”. Così la sua storia si intreccia con quella di un altro cittadino italiano che, nel suo diario, racconta con minuzia le ragioni del suo lottare, il suo farsi mujaheddin, e rivela come è venuto in contatto con il nucleo armato di IS, come è partito, come ha intrapreso la sua battaglia personale a un mondo corrotto e senza dio. I fatti di cronaca parlano chiaro: guerre di conquista e decapitazioni pubbliche diffuse attraverso il web. Eppure, nonostante la violenza, gli ideali dell’ISIS (Islamic State) attirano uomini e anche giovani donne, europei e italiani, che si convertono e arruolano. Questo romanzo, attualissimo, è basato su drammatici e shockanti fatti di cronaca noti a livello internazionale e sul messaggio (riportato integralmente in Postfazione) di un noto espulso per terrorismo accusato di essere un membro ISIS in Italia. L'autrice racconta attraverso la voce del mujaheddin, musulmano italiano, le peggiori paure degli occidentali e le trasforma, in quel 2021, in realtà, mescolando verità e fantasia, ma soprattutto analizzando origini e ragioni di un fenomeno incombente, senza risparmiare critiche e condanne tanto all’Occidente quanto al mondo musulmano. L’autrice Silvia Layla Olivetti, italiana convertita all’Islam, attivista, operatrice multiculturale e fondatrice nel 2011 del “Movimento per la tutela dei diritti dei musulmani”. Autrice del libro Diversamente italiani. Inchiesta shock sui convertiti all’Islam (Armando Curcio, 2014), ha al suo attivo una lunga collaborazione con la testata online “Referendum” e svariate partecipazioni a programmi televisivi: Rai, “Cominciamo bene” e “La vita in diretta”; La7, “Piazza Pulita” e “Le Invasioni Barbariche”. Definita, a causa di alcuni post Facebook, “fiancheggiatrice del terrorismo islamico” in un editoriale di Magdi Allam pubblicato da “Il Giornale” nell’agosto 2014, si è sempre battuta per il dialogo e l’affermazione della verità, senza risparmiare dure critiche tanto all’Occidente quanto ai musulmani, subendo per questo continue minacce di morte. Famose le sue accese campagne per la difesa del diritto di indossare il velo e contro la discriminazione sul lavoro. DOMENICO LIGGERI È disponibile in libreria e in tutti gli store digitali “LA COMUNICAZIONE DI MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA" Il libro che racconta come il Made in Italy abbia scelto un modo originale per promuovere le eccellenze italiane e stimolare la ripresa “Da dove ripartire? Dai musei delle aziende!” Lo afferma il nuovo libro di DOMENICO LIGGERI, “LA COMUNICAZIONE DI MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA”, in cui si racconta come il Made in Italy abbia scelto questo modo originale per promuovere le eccellenze italiane e stimolare la ripresa. «I musei aziendali fanno bene alle imprese ma anche all’Italia - afferma Liggeri, docente all’Università IULM di Milano, dove insegna proprio Metodologia dei Musei d’Impresa - Queste strutture sono il perfetto esempio di come si possa mettere assieme il Pubblico e il Privato, perché sono utili alla crescita della reputazione commerciale e sociale delle aziende, ma allo stesso tempo creano nuovi Beni Culturali per il Paese.» Il giornalista professionista racconta il modo in cui questo mondo comunica con l’esterno: come fa un museo a contribuire ai bilanci di un’azienda? E come può alimentarne il prestigio? Ma soprattutto, come fa ad attirare visitatori? Le risposte sono tutte in questo volume edito da Lubrina, appena uscito ma destinato a cambiare rapidamente il modo di guardare ai musei in generale e alle iniziative culturali delle imprese in particolare. Un segnale di ottimismo del genio italiano che si mette in mostra con orgoglio, per superare la sfiducia, rilanciare l’economia e generare sentimenti positivi per tutta la società. Sono musei che raccontano l’Italia attraverso Cibo, Design, Moda e Motori, ma anche Economia, Industria, Arte, Editoria e Ricerca Scientifica. In esposizione, tutta la fantasia, l’intelligenza, l’operosità, la creatività degli italiani, fatta di oggetti bellissimi e storie emozionanti. Con uno sguardo approfondito sul caleidoscopico mondo dei new media e dei social network: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, You Tube, Flickr, i blog, WhatsApp e in generale Internet e gli Smartphone sono gli strumenti che stanno proiettando nel futuro i musei delle imprese (e non soltanto), già approdati all’avveniristico fenomeno dei musei virtuali, ovvero esposizioni che non esistono nella realtà ma soltanto sul web, ad alto tasso tecnologico e spettacolare. DOMENICO LIGGERI affronta tutti questi aspetti mettendo a frutto la pluriennale esperienza nel mondo della comunicazione, come autore televisivo (Rai, Mediaset, La7, Sky), regista (cinema, videoclip, tv e teatro), saggista e scrittore (Mondadori, Bompiani) e attualmente di giornalista specializzato in turismo ed enogastronomia. Questi i precedenti lavori: “Mani di forbice. La censura cinematografica in Italia” (Falsopiano, 1997), “Cosa resterà…” (Mondadori, 2004),“Musica per i nostri occhi. Storie e segreti dei videoclip” (Bompiani, 2007), “Quello che non ti aspetti” (Sperling & Kupfer, 2008). www.domenicoliggeri.it www.lubrina.it/news.php "Statuto 30" di Antonio "Tony Face" Bacciocchi vince il premio "Macchina Da Scrivere 2015"10/30/2015 "STATUTO 30 - La Ribellione Elegante" di Antonio "Tony Face" Bacciocchi www.vololiberoedizioni.it/statuto30/ si aggiudica il premio MACCHINA DA SCRIVERE 2015 www.facebook.com/notes/giulio-tedeschi/premio-macchina-da-scrivere-2015-i-vincitori/10153740128444846?__mref=message_bubble Premio Macchina Da Scrivere nasce a fine estate 2013 da una idea di Giulio Tedeschi (con la collaborazione di Toast Records ed AudioCoop Piemonte e Valle d'Aosta), per segnalare libri, documenti, ricerche, saggi dedicati alla musica popolare contemporanea italiana e pubblicati dal 1970 ad oggi. Per la sezione biografie il premio [ stato assegnato a "Statuto 30 - La ribellione elegante” di Antonio TonyFace Bacciocchi con la seguente motivazione: “per aver affrontato con particolare eleganza e leggerezza 30 anni di intenso percorso artistico” Dal 21 novembre in libreria il romanzo di Giovanni Nuti Anima scalza di Giovanni Nuti Pagine: 104 Prezzo: 14,90 euro ISBN: 978-88-6984-043-2 “Magari oltre la soglia non c’è un dentro, ma un fuori, una selva, fitta di alberi, sterpacci, ombre e spiragli di luce, rari e intensi, che invitano a un viaggio senza meta...” Il libro È il romanzo di un autore che non sa che storia racconta, ma la scopre scrivendo: la storia di una gioventù violata e, nonostante tutto, della bellezza e dell’amore che attraversano la nostra vita. È la storia di un labirinto narrativo creato da Michele e Lucio, amici e duellanti che si fronteggiano raccontando i destini della propria città. Per l’uno il mondo vero è svelato dalla poesia, per l’altro quel mondo lo crea la narrazione, ciò che sappiamo inventare. I due si sfidano a più riprese e si confidano tre segreti: la vicenda di due amanti sciagurati; il mistero del quaderno di un ignoto autore, dove si nasconde una profezia incomprensibile; la storia di un padre sopravvissuto a un campo di concentramento tedesco. Queste tre vicende, apparentemente eterogenee e lontane, hanno in realtà una radice comune: un danno che segna narratore e narrazione, e che rende ogni personaggio un’anima scalza. L’autore Giovanni Nuti nasce a Firenze nel 1952. Vive e lavora a Prato. Nel 1979 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze. La sua attività scientifica si svolge nel campo delle medicine non convenzionali, con numerosi articoli sulle riviste di settore. La ricerca artistica si articola tra arti figurative, musica e poesia. Nel 2007 pubblica la sua prima silloge dal titolo Calipso che vince il premio speciale della critica al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Città di Salò” e il primo premio al Concorso di Arti Letterarie “Via Francigena”. Nel 2008 esce una seconda silloge, Lumen che si aggiudica diversi premi. Nel 2010 appare la riedizione di appunti di viaggio, con Cartoline da un mondo, testo critico di Sandro Veronesi. Nel 2011 Citèra, la sua silloge più recente, con prefazione di Sandro Veronesi, vince il primo premio Ibiskos per la poesia e la medaglia di bronzo al XXX Premio Firenze 2012. Nel 2015 pubblica La dea dei serpenti, poema sulle origini minoiche della cultura europea. Ufficio stampa David and Matthaus Michela Zanarella LENNY KRAVITZ: GOD IS LOVE. LA VITA, LA MUSICA, L'ARTE E LA SPIRITUALITÀ AUTORE Davide Caprelli COLLANA Heroes PAGINE 328 (16 colore) FORMATO 14 x 21 ISBN 978-88-97637-43-1 È stato un vero piacere per me leggere questo libro su Lenny Kravitz, scritto da Davide Caprelli. L'artista americano è da sempre uno dei miei preferiti e scoprire cose originali su di lui, mi ha permesso di tracciare un identikit molto lontano di Kravitz, dal ruolo di rockstar famosissima. Davide Caprelli descrive e racconta la vita di Lenny, dalla gioventù fino ai giorni d'oggi, con l'uscita del suo nuovo album "Strut". Siamo abituati a vedere Lenny Kravitz nelle vesti di cantante, ma in "God is love" scopriamo le tanti vesti artistiche dal cantante, dall'attore, al designer, allo stilista. Kravitz oltre ad essere un ottimo musicista e un bravissimo cantante, eccelle in ognuna di queste vesti, pecca un po' nel ruolo di attore, ma perché magari non gli sono stati assegnati ruoli di alto rilievo, anche se con l'avvento di Hunger Games anche lì adesso se ne parla. Caprelli scrive in modo semplice e questo per me non è un difetto, secondo me proprio un linguaggio semplice e diretto porta il lettore a divorare "God is love". Il libro è ben definito, capitolo per capitolo, momento per momento. All'interno c'è una sequenza di foto decisamente bellissime. Davide Caprelli ci racconta un Kravitz spirituale, un devoto di Dio al quale riesce a collegare la vita da rockstar senza uscire fuori dal seminato. Un'unica eccezione: le donne, molte e belle. Scopriamo che è un padre affettuoso, che ha un rapporto fraterno con la ex moglie (l'attrice Lisa Bonet madre della figlia di Lenny). Tante cose private escono fuori dalle pagine del libro, ma mai sotto forma di scoop o cronaca rosa ed anche questo è un punto a favore del libro. Ci sono i racconti delle Bahamas, le descrizioni di alcuni tra i live più importanti e periodi di vita dettagliati come fosse un diario. Le amicizie e le interviste ad amici e collaboratori di Kravitz e tanto altro in un libro forse più per i fans di Lenny Kravitz o per chi incuriosito vuole scoprire cosa c'è dietro uno dei cantanti più famosi degli ultimi anni. Roberto Bruno “LA COMUNICAZIONE DI MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA" di DOMENICO LIGGERI Lubrina editore È disponibile in libreria e in tutti gli store digitali Il libro che racconta come il Made in Italy abbia scelto un modo originale per promuovere le eccellenze italiane e stimolare la ripresa “Da dove ripartire? Dai musei delle aziende!” Lo afferma il nuovo libro di DOMENICO LIGGERI, “LA COMUNICAZIONE DI MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA”, in cui si racconta come il Made in Italy abbia scelto questo modo originale per promuovere le eccellenze italiane e stimolare la ripresa. «I musei aziendali fanno bene alle imprese ma anche all’Italia - afferma Liggeri, docente all’Università IULM di Milano, dove insegna proprio Metodologia dei Musei d’Impresa - Queste strutture sono il perfetto esempio di come si possa mettere assieme il Pubblico e il Privato, perché sono utili alla crescita della reputazione commerciale e sociale delle aziende, ma allo stesso tempo creano nuovi Beni Culturali per il Paese.» Il giornalista professionista racconta il modo in cui questo mondo comunica con l’esterno: come fa un museo a contribuire ai bilanci di un’azienda? E come può alimentarne il prestigio? Ma soprattutto, come fa ad attirare visitatori? Le risposte sono tutte in questo volume edito da Lubrina, appena uscito ma destinato a cambiare rapidamente il modo di guardare ai musei in generale e alle iniziative culturali delle imprese in particolare. Un segnale di ottimismo del genio italiano che si mette in mostra con orgoglio, per superare la sfiducia, rilanciare l’economia e generare sentimenti positivi per tutta la società. Sono musei che raccontano l’Italia attraverso Cibo, Design, Moda e Motori, ma anche Economia, Industria, Arte, Editoria e Ricerca Scientifica. In esposizione, tutta la fantasia, l’intelligenza, l’operosità, la creatività degli italiani, fatta di oggetti bellissimi e storie emozionanti. Con uno sguardo approfondito sul caleidoscopico mondo dei new media e dei social network: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, You Tube, Flickr, i blog, WhatsApp e in generale Internet e gli Smartphone sono gli strumenti che stanno proiettando nel futuro i musei delle imprese (e non soltanto), già approdati all’avveniristico fenomeno dei musei virtuali, ovvero esposizioni che non esistono nella realtà ma soltanto sul web, ad alto tasso tecnologico e spettacolare. DOMENICO LIGGERI affronta tutti questi aspetti mettendo a frutto la pluriennale esperienza nel mondo della comunicazione, come autore televisivo (Rai, Mediaset, La7, Sky), regista (cinema, videoclip, tv e teatro), saggista e scrittore (Mondadori, Bompiani) e attualmente di giornalista specializzato in turismo ed enogastronomia. Questi i precedenti lavori: “Mani di forbice. La censura cinematografica in Italia” (Falsopiano, 1997), “Cosa resterà…” (Mondadori, 2004), “Musica per i nostri occhi. Storie e segreti dei videoclip” (Bompiani, 2007), “Quello che non ti aspetti” (Sperling & Kupfer, 2008). www.domenicoliggeri.it www.lubrina.it/news.php Ufficio Stampa: Parole & Dintorni - Valentina Aiuto CON LA PREFAZIONE DI ROBERTO SAVIANO dal 21 novembre in libreria il nuovo romanzo-verità su una delle pagine più tragiche della storia italiana CATTIVO INFINITO di LEANDRO DEL GAUDIO (David and Matthaus, Isbn 9788869840463, 16.90€, pp. 170) LEANDRO DEL GAUDIO (Napoli, classe 1970) è giornalista per Il Mattino, dove si occupa di cronaca giudiziaria e cronaca nera. È autore e conduttore del programma televisivo “Verità Imperfette”, dedicato ai retroscena inediti di inchieste a Napoli, e conduce “Cold case”, rubrica sulla web tv del Mattino che indaga i rapporti tra politica e camorra e le zone d’ombra nelle indagini su delitti. Nel 2011 una giuria formata da esponenti del Consiglio Regionale, dai vertici campani dell’Ordine dei Giornalisti e dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli gli riconosce il Premio Giornalismo Anticamorra.Dal 2014 è impegnato nel progetto di formazione nelle scuole di Napoli “Emergenza ambientale e etica della scrittura”, patrocinato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a una maggiore responsabilità etica e morale nei confronti dell’ambiente e della cittadinanza. Sempre nel 2014 pubblica insieme al collega Gerardo Ausiello il libro inchiesta "Dentro la terra dei fuochi", distribuito in allegato con Il Mattino. "Cattivo Infinito" è il suo primo romanzo. Napoli, 2013. Fabrizio rientra in Italia dopo una lunga latitanza in Francia. Ha trascorso anni a fuggire dalla giustizia italiana, quando scopre che non gli stanno dando più la caccia da tempo. Ma com’è possibile che un ex killer del clan Mariano, potente gruppo camorrista a capo della criminalità organizzata di Napoli, non sia più un ricercato? Napoli, anni ’80. Fabrizio è un giovane attraente, ama le donne, il lusso, la bella vita. Uccide su comando di Ciro Mariano, in fondo la morte non lo ha mai spaventato, né la sua né quella degli altri. Vive la sua prima condanna per rapina a mano armata come un successo personale, da quel momento sa che il suo nome farà notizia. Da allora gli arresti, le fughe e la pena definitiva a 25 anni. È già a metà della condanna quando è convinto di avere chiuso i conti con la camorra e si sente pronto a una vita diversa: in carcere frequenta un corso di teatro e si innamora della sua professoressa. Ma non sa che i nemici di un tempo stanno tessendo una trama ben ordita alle sue spalle e sono pronti a ricordargli che un passato ingombrante come il suo non si può seppellire… _«__Mi chiamo Fabrizio, faccio il killer. Anzi, ho fatto il killer. Storia semplice, storia comune da queste parti, no? Il fatto è che la mia storia è vera e ve la racconto per un motivo: non possono farmi più niente, non mi possono ammazzare, né mi possono arrestare, non c’è nessun giudice a condannarmi, né in giro ci sono pentiti pronti a raccontare qualcosa del mio passato. In un certo senso li ho fottuti tutti, anzi, in modo più diretto: vi ho fottuti tutti. Sì, ci siete anche voi che leggete storie di mafia e serial killer, che vi riempite la bocca di giustizia e camorra, eroi e mafiosi. Sto qua a fumare una sigaretta, la cosa non mi diverte, ma mi è andata meglio di come è andata a quelli che ho incontrato sul mio cammino. Cammino cattivo e, come vedete, non ancora concluso: cammino cattivo e infinito__»__. _ Con uno stile incalzante e a tratti ironico, proprio del giornalismo, in _Cattivo infinito_ Leandro del Gaudio ricostruisce la vera storia di un ex killer dei Mariano, uno dei più potenti gruppi camorristici degli anni Ottanta. A fare da sfondo la città di Napoli, quella del calcio champagne e di Maradona, dei pizzini, del lotto clandestino, della faida tra clan e scissionisti per la conquista dei Quartieri Spagnoli, della malagiustizia italiana. Raccontata in prima persona, la vicenda è ricostruita con perizia documentaria sulla base di lunghe interviste rilasciate dallo stesso protagonista all’autore, di atti giudiziari e sintesi giornalistiche. Un romanzo che coinvolge e sconvolge, in cui la trama emerge grazie all’alternanza delle voci dei tre protagonisti – oltre a Fabrizio, l’avvocato Omissis e il faccendiere legato alle coop di ex-detenuti Emanuele – e prende vita da dentro gli occhi di chi la vive, con azioni, impressioni ed emozioni che progressivamente si propongono, si richiamano e si attestano. DALLA PREFAZIONE DI ROBERTO SAVIANO _«_Cattivo infinito_ è la storia vera, anche se molti preferirebbero non lo fosse, dei tanti Caino cui non siamo disposti a dedicare tempo, che preferiremmo sapere dietro le sbarre, assicurati a una giustizia ingiusta che non riabilita, che non prevede alcun reinserimento, che dimentica. Cattivo infinito è la Napoli che crediamo dall’altra parte, che speriamo di poter escludere dalle nostre vite stringendo gli occhi e facendoli diventare fessure sottili. Cattivo infinito è il cammino dei protagonisti che la cronaca giudiziaria ha prestato alla letteratura. Cattivo infinito, se non ci decidiamo a guardare le cose come stanno, sarà per sempre anche il nostro cammino. Un cammino, come dice Del Gaudio, cattivo e infinito__» UFFICIO STAMPA DEL VOLUME A CURA DI EDELWEISS Michela Bennici UFFICIO STAMPA DAVID AND MATTHAUS Nicoletta Letta Acquisto Libro
VOLOLIBERO EDIZIONI e VIRGIN RADIO presentano "ROCK BAZAR - Volume Secondo" di Massimo Cotto"10/24/2015 Partecipano: VOLOLIBERO EDIZIONI E VIRGIN RADIO @ BOOKCITY15 PRESENTANO ROCK BAZAR - VOLUME SECONDO 425 Nuove storie rock di MASSIMO COTTO Vololibero Edizioni Release 14 Ottobre 2015 Collana: Passioni Pop Formato: 14 x 21 cm Pagine: 344 b/n Prezzo: € 18,00 Rock Bazar Volume Secondo, dopo il successo della prima raccolta pubblicata nel maggio 2014, segue la “falsariga” del “fratello maggiore” e racconta attraverso delle storie follie ed eccessi del mondo del rock. Come le precedenti 575 storie anche queste nuove 425 sono “borderline” tra realtà, storia, fantasia e mito; mito costruito anche sulle nebulosità delle storie e che tutti questi 1000 aneddoti (questo è il totale tra i due libri) non fanno altro che amplificare. Entambi i volumi di Rock Bazar nascono dall'omonima trasmissione che Massimo Cotto conduce da tre anni sulle frequenze di Virgin Radio La prima uscita di Rock Bazar (Maggio 2014) nasce con l'idea di raccontare attraverso delle storie follie ed eccessi del mondo del rock. Erano 575 racconti scritti da Massimo Cotto. Rock Bazar Volume 2, dopo il successo della prima raccolta, segue la “falsariga” del “fratello maggiore”: anche queste nuove 425 sono “borderline” tra realtà, storia, fantasia e mito; mito costruito anche sulle nebulosità delle storie e che tutti questi 1000 aneddoti (questo è il totale tra i due libri) non fanno altro che amplificare. D'altronde lo afferma lo stesso autore nel precedente volume: “La domanda che ogni lettore ha sulla punta delle labbra è: queste storie sono vere oppure leggenda? Difficile, nel rock, distinguere la realtà dall’invenzione. – dice Cotto - Che importa sapere dove stia la verità?” Alcune tra queste nuove storie sono scritte espressamente per Rock Bazar volume 2 e non entreranno a far parte di quelle “pillole” che l'autore propone quotidianamente sulle frequenze di Virgin Radio. Sono “inediti” che non potranno avere..... spazio radiofonico. Massimo Cotto Nato ad Asti il 20 maggio 1962 ha lavorato a lungo nei quotidiani (L’Indipendente, Il Tirreno, Stampa Sera) e per le principali riviste italiane (Espresso, Epoca, Europeo, Max, Capital, Amica, Marie Claire, Grazia, Radiocorriere, Velvet..) e internazionali (Billboard, Howl!). È stato direttore di Rockstar e direttore editoriale di Groove, Punk e Rocksound. Per vent’anni ha lavorato in Rai come conduttore di programmi radiofonici e televisivi e autore di numerosi programmi (Festival di Sanremo, Festival di Castrocaro). Tra i suoi lavori teatrali: All’ombra dell’ultimo sole sul mondo di Fabrizio De André e Da quando a ora in scena, con Giorgio Faletti. Assessore alla Cultura e alle Manifestazioni per il Comune di Asti, conduce Rock Bazar su Virgin Radio, è direttore artistico del Festival di Castrocaro, del Premio De Andrè, di Astimusica, di Visionaria. Ha scritto le biografie ufficiali di Patty Pravo, Piero Pelù, Irene Grandi, Francesco Guccini, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Nomadi, Bandabardò. Sempre di argomento musicale: Leonard Cohen: Canzoni da una stanza, We Will Rock You - Il grande libro del rock (e non solo), Ma il cielo è sempre più blu, Portavo allora un eskimo innocente, Le lacrime di Marley, Everybody’s Talking, Urlando contro il cielo (con Ligabue), Qui non arrivano gli angeli (con Vasco Rossi), Dove si va (con i Nomadi), Il grullo parlante (con Giorgio Panariello), Incontri con il diavolo e l’acqua santa (con Zucchero), Segni del tempo (con Luca Carboni). Due romanzi: Hobo, una vita fuori giri (Premio speciale Cesare Pavese 2003) e L’ultima volta che sono morto, con prefazione di Giorgio Faletti e postfazione di Fernanda Pivano. Per Vololibero ha pubblicato nel 2013 “Pleased to meet You” e nel 2014 “Rock Bazar” Luca Trambusti Uff. Stampa Vololibero Edizioni Acquisto Libro
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