"Non ricordo né dove, né quando, né come l’ho incontrato la prima volta. Quando non si ricordano particolari di questo tipo può essere un segno positivo, perché le persone che stimi, soprattutto gli artisti, ti sembra di averli conosciuti da sempre. L’identificazione è così totale che è come se incontrassi te stesso." "FREAK ODIO IL BRODO" di Roberto Manfredi Acquisto Libro Editore: Wannaboo (14 maggio 2014) Formato: Formato Kindle Lunghezza stampa: 54 Recensione a cura di Silvia Calzolari Roberto Manfredi (produttore discografico, autore televisivo e scrittore) in "Freak odio il brodo" ci accompagna con affetto e ironia nel mondo di Freak Antoni (Roberto Antoni - 1954-2014). Con una scrittura scorrevole e coinvolgente Roberto Manfredi racconta, attraverso ricordi di vita, aneddoti, dialoghi, fotografie e molto altro, il rapporto professionale e d'amicizia con il grande artista bolognese, tracciandone con efficacia il profilo d'unicità creativa e poliedricità sia artistica che umana. Roberto Manfredi: "Non ricordo né dove, né quando, né come l’ho incontrato la prima volta. Quando non si ricordano particolari di questo tipo può essere un segno positivo, perché le persone che stimi, soprattutto gli artisti, ti sembra di averli conosciuti da sempre. L’identificazione è così totale che è come se incontrassi te stesso." Freak Antoni, artista rock a 360 gradi (35 anni di collaborazione con il gruppo rock demenziale gli Skiantos), cantante, cabarettista, scrittore, poeta ed attore ha saputo con umiltà, originalità, in uno stile molto personale, e con una "straordinaria volontà di ricerca e di esplorazione intellettuale" seguire un percorso professionale di profonda coerenza, in una filosofia demenziale che ha rotto gli schemi con coraggio anticonforme, scomodo per il sistema e contro l'affarismo italiano. ("Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?"). Proclamava l'insuccesso come fonte di ispirazione… "Gli Skiantos non sanno suonare" era lo slogan. Far saltare le regole del gioco, in performances in cui il pubblico non può essere mai passivo, ma stordito e confuso dagli input e dalla costante provocazione ed ironia. Qualcosa di innovativo e straordinario, forse irripetibile, ove l'artista è tramite e non fine. Innumerevoli da sempre sono gli spettacoli-concerti di puro consumismo, ove tutto è scontato e si fa perno esclusivamente su scenografie ed effetti speciali, con un pubblico che subisce in eco ed ego chi si avvicenda sul palco. Una ricerca quella di Freak votata "all'imperfezione perché solo nell'imperfezione l'artista coglie la purezza del suo essere e del suo stato emotivo", "sublimava anche la stonatura" in una sperimentazione linguistica (nel gusto dello stupore e nell'abilità-improvvisazione come ricerca infinita della parola ricca di riflessione) straordinaria e prorompente. La perfezione tecnica per Antoni era come il brodo. "Un alimento di scarso apporto nutritivo. In superficie il grasso ma il grasso va ricercato all'interno". Talento e genialità in "assoluta mancanza d'ego", sconvolgente e coinvolgente nella sua versatilità artistica, Freak conduceva in "un mondo di pura fantasia anche se ferocemente connesso alla realtà quotidiana", afferma Manfredi. Una grande personalità, generosa ed altruista, "un cavallo selvaggio che non vuole recinti". Antoni ha sempre inventato nuovi personaggi, mai nello stereotipo o nella banalità, ha cambiato nickname ed identità-artistiche innumerevoli volte: ASTRO VITALI, TONY GARBATO, FREAK ANTONI, BEPPE STARNAZZA (Manfredi ricorda il suo primo lavoro con Antoni a Mister Fantasy nell'operazione Beppe Starnazza e i vortici) solo alcuni fra i tanti. È nell'infinita ricerca, ove il fulcro è essere chiamati a vivere non "seguendo delle semplici modalità di sopravvivenza", ma osando in un'autonomia che indaga sè e il mondo senza pregiudizio ("La spiritualità come ricerca di un senso, di un significato della nostra esistenza"), che si sviluppa sempre più il cammino spirituale di Freak Antoni, giungendo anche alla visione della reincarnazione a cui credeva e che in certo qual modo aveva già "vissuto" attraverso il suo trasformismo. Seguendo questo spirito nel ricordo, Roberto Manfredi ci dona il capitolo "LE VITE PRECEDENTI DI FREAK" (Ivan Stokoffwieznev, Cibreo Bruschi, Otrebor Kaerf e Pawanda Oshiris)…una ricerca immaginaria che sicuramente Freak avrebbe apprezzato… tutta da leggere e da gustare. Freak Antoni è sempre con noi… Silvia Calzolari BIOGRAFIE ROBERTO “FREAK” ANTONI – GLI SKIANTOS – il personaggio Roberto Antoni è nato e cresciuto alle porte di Bologna. Agli inizi degli anni settanta inizia a prendere forma il personaggio di leader, cantante, paroliere, animatore del gruppo rock demenziale Skiantos, fino ad essere considerato uno degli autori più stimolanti nell'ambito del movimento artistico-culturale post '77. Amico di scrittori, artisti e poeti conosciuti in quegli anni, come Pier Vittorio Tondelli, Francesca Alinovi, Enrico Palandri, Filippo Scòzzari, Giacomo Campiotti, Gian Ruggero Manzoni, Andrea Pazienza, si è laureato il 12 luglio 1978 all'Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS), facoltà diLettere e Filosofia, discutendo una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni Celati. Cabarettista comico e poliedrico artista, ha vestito i panni di numerosi personaggi o creato formazioni come gli indimenticabili SKIANTOS con cui fu esponente di punta del genere Rock demenziale, definibile come rockironico e dissacrante. Quindi Astro Vitelli, Beppe Starnazza e i Vortici, i Ruvidi del Liscio, i Rotolones, gliAvanzi di Balera, i Pollok. È anche autore di numerosi libri, a partire dalla sua tesi di laurea al DAMSintitolata Il Viaggio dei Cuori Solitari: temi fantastici sulle canzoni dei Beatles. Nel 1986 scrive la rockeggiante Incubo assoluto scritta per per gli Stadio. Non si contano inoltre le partecipazioni a vari progetti collaterali come Punx Crew, Gli Atroci, Criopalmos, Canto di Spine, Ironikontemporaneo 1 e 2, Banda Elastica Pellizza, Barresi Project, Ossi Duri etc. È stato anche attore in diversi film underground con lo pseudonimo di "Tony Garbato", mentre come "Roberto Freak Antoni" ha interpretato dei ruoli in Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996) diretto da Enza Negroni, Cavedagne (2003) di Bernardo Bolognesi e Francesco Merini e Paz! (2002) diretto da Renato De Maria. La sua partecipazione a quest'ultimo è legata alla sua amicizia con Andrea Pazienza, che lo ha anche fatto comparire in alcune sue storie a fumetti. Nel 2007 a Lucca Comics, su idea di Antoni e Stefano Ianne, viene lanciato il fumetto Freakispirato alla vita di Antoni. Dal 2007 ha condotto la trasmissione mattutina Pane Burro e Rock'n'Roll su Radio RockFM. All'interno del programma si occupava de l'Almanacco del Giorno che Fu, del Test attitudinale per la patente da vero rocker, di varie rubriche di utilità come Il Ritardatario Ritardato, le cure de La casa di cura Eleonora Duse, della Storia del Rock demenziale italiano. 2010 uscirà il cd "Dinamismi Plastici" con 10 brani inediti e, nello stesso anno, gli viene assegnato il "Premio Tenco". Il 12 aprile 2012, dopo 35 anni di collaborazione con gli Skiantos, Freak Antoni annuncia di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera da solista con un progetto battezzato Freak Antoni Band. Nel 2012 collabora con J-Ax in una riedizione del proprio brano "I gelati sono buoni" contenuti nell'album live del cantautore milanese "Meglio Live". Il 02 dicembre 2013 registra le parti di voce per il brano Par-lamento (Altera feat. "Freak" Antoni). La canzone contiene anche la citazione Skiantos Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa cantata dal suo autore. Sarà l'ultima canzone che Freak registrerà nella sua vita e pubblicata come singolo speciale in vinile il 19 aprile 2014 per la settima edizione delRecord Store Day. All'età di 54 anni gli viene diagnosticato un tumore all'intestino. Muore a causa di un peggioramento della malattia la mattina del 12 febbraio 2014 all'età di 59 anni. ROBERTO MANFREDI – l’Autore Ex discografico. Inizia giovanissimo alla Produttori Associati, l'etichetta discografica che produce gli album di Fabrizio De Andrè. Inizia come promoter, poi passa alla Ricordi, alla RCA con Nanni Ricordi e alla Polygram producendo dischi di Paolo Conte (Un gelato al Limon ), Roberto Benigni ( L'inno del corpo sciolto ), Elio e Le Storie Tese ( John Holmen una vita per il cinema ), Gianfranco Manfredi ( Gianfranco Manfredi e In Paradiso fa troppo caldo ) Beppe Starnazza e i Vortici, e tanti altri. E' autore televisivo da oltre 30 anni con una forte specializzazione in programmi musicali : da Mister Fantasy a Sanremo Rock ( Rai Uno ), da "Segnali di fumo " ( Videomusic ) il primo programma in onda contemporaneamente in tv e web a "Night Express" ( Italia 1 ). Consulente per la terza edizione Rai di X Factor e direttore artistico di innumerevoli festival e eventi nazionali ed internazionali, tra cui "L'anniversario della bomba di Hiroshima" in Vaticano, in cui ha portato a cantare insieme Al Jarreau, Dee Dee Bridgwater, Randy Crawford, Caroline Lavelle e Katia Ricciarelli. Come scrittore ha pubblicato "Talent Shop" per Arcana editrice e l'ebook "Nu Ghe n'è " con un'inedita intervista a Fabrizio De Andrè, registrata nello stesso giorno in cui fu rapito Aldo Moro. " Freak: Odio il brodo" è il suo terzo libro appena pubblicato. Come autore televisivo e produttore esecutivo ha lavorato con Fiorello, Simona Ventura, Maurizio Crozza e soprattutto Piero Chiambretti ( Markette su La7 e Chiambretti Supermarket ). Ha scritto almeno 200 interviste a grandi personaggi della musica, del cinema e dello spettacolo nazionali ed internazionali.
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