IL BUIO di Francesco Bennardis IN LIBRERIA E ON LINE DA OGGI NELL'ANNO DI USTICA E L'IRPINIA, ANCHE LA FERITA PIU' TRAGICA PUO' ESSERE CURATA Una storia di speranza e solidarietà IL BUIO Edizioni: Sensibili alle Foglie Collana Ospiti Pagine: 112 Prezzo: 13,00 Francesco Bennardis è nato nel 1971, a Roma, città in cui vive. Laureato in Lettere e appassionato di numeri, per diversi anni si è occupato di musica e di tecnologie musicali. Ha pubblicato una delle prime guide di informatica musicale e, nel 2016, alcuni racconti in raccolte antologiche: “I Vizi Capitali”; “Allucinazioni Urbane”, “Un’Estate a Roma”; “Un'altra Parola”, editi da Erudita e Giulio Perrone Editore. Questo è il suo romanzo d’esordio. La presentazione a Roma con lo scrittore Nicola Bultrini presso il Circolo Letterario "La Nuova Pesa" Siamo lieti di annunciare l'uscita de "Il buio", delicato e coraggioso romanzo d'esordio di Francesco Bennardis edito da Sensibili alle foglie. Il libro sarà presentato oggi a Roma alle 18,30 presso il Circolo Letterario "La Nuova Pesa" - Galleria d'arte contemporanea (via del Corso 530). Interverrà all'evento il critico e scrittore Nicola Bultrini. Il libro sarà disponibile da oggi su Amazon, IBS, La Feltrinelli (on-line), Libreria Universitaria e librerie sociali. “Ogni ferita può essere curata”. Anche la più tragica. Silvia è la più cara amica di Irene, e glielo dice con convinzione. La loro è una di quelle amicizie che riesce a raggiungerti negli angoli più profondi e intimi, con delicatezza e senza lacerare. Irene è la mamma di Flavio, che muore in un incidente stradale che non gli lascia scampo. Un lutto che la fa precipitare in un buio per lei impossibile da condividere, portandola ad allontanare le persone più vicine e, prima di tutti, suo marito Antonio, che incolpa della tragedia. “Il Buio”, romanzo d’esordio di Francesco Bennardis edito da Sensibili alle foglie, è la storia di una ferita e della sua guarigione, raccontata con delicatezza e sensibilità. E’ la storia di un’amicizia che si ritrova e cresce, alleggerendo il peso di una difficoltà che soli sarebbe troppo difficile sopportare. Siamo nel 1980 e a pochi mesi di distanza dalla morte di Flavio, un aereo di linea precipita nei pressi di Ustica. Passano poche settimane ed esplode una bomba alla stazione di Bologna. A novembre, la terra trema in Irpinia, uccidendo quasi tremila persone. Il dolore della protagonista si intreccia a quello collettivo, offrendole, poco alla volta, uno spiraglio di apertura al mondo. Dopo il terremoto, Irene decide di partire verso quei luoghi flagellati insieme al marito, unendosi ai tanti volontari. Soccorrere chi sta vivendo quella tragedia diventa per lei un’occasione di salvezza. Il desiderio di aiutare, l’impressione di poter saldare un debito di vita, le restituiranno il coraggio di tornare a vivere. Metafora del dolore che precipita le persone nel buio, questo romanzo propone un percorso di condivisione per alleviarlo, invitando ciascuno di noi - sopravvissuto agli esili fili del destino - a considerare la solidarietà fra umani il più prezioso dei rimedi. SITO WEB www.libreriasensibiliallefoglie.com CONTATTI UFFICIO STAMPA GDGPRESS www.gdgpress.com Michela Rossetti Giulia Di Giovanni Alessandro Gambino
0 Comments
I FAMOSI IMPERMEABILI BLU Leonard Cohen - Storie, interviste e testimonianze di Massimo Cotto Proemio: Vinicio Capossela Prefazione: Enrico De Angelis Formato: 14 x 21 cm Pagine: 224 b/n Copertina rigida CON IL SOSTEGNO DEL “Un nomade dell'anima, che nella meditazione trova una strada laica, o meglio umana. Perché, tra metafore colte e citazioni sacre, Cohen canta le piccole cose dell'uomo. Quindi nulla di più terreno ma al contempo di più inafferrabile ed eterno. Ci siamo tutti trovati, metafore a parte, a rifletterci a specchio in domande troppo grandi per comprendere ed elaborare i nostri dolori e le nostre gioie. Magari stretti in un usato impermeabile blu, all'angolo di un'altrettanto usata città. A guardare l'inverno che passa, a raccogliere i frammenti di un'amicizia finita, di una solitudine quieta, di un amore infedele che, ormai, è quello che è.” Dalla prefazione di Enrico de Angelis Testimonianze: Alessandro Benvenuti, Allen Ginsberg, Andrea Mirò, Angelo Branduardi, Anhony, Bob Dylan, Bono, Caterina Caselli, Cristiano Godano, Cristina Donà, Dario Salvatori,Dario Vergassola, David Bowie, Dodi Battaglia, Dori Ghezzi, Elton John, Eugenio Bennato, Eugenio Finardi, Fabrizio De Andrè, Franz Di Cioccio, Gianmaria Testa, Giorgio Faletti, Giulio Casale, Ian McCulloch, Ivan Cattaneo, Jeff Buckley, Jennifer Warnes, John Cale, Kris Kristofferson, Linus, Lou Reed, Lucio Fabbri, Mark Eitzel, Massimo Bubola, Matt Johnson, Mauro Ermanno Giovanardi, Nick Cave, Nick The Nightfly, Omar Pedrini, Ornella Vanoni, Oscar Farinetti, Paola Turci, Peter Buck, Piero Pelù, Piervittorio Tondelli, Platinette, Rebecca De Mornay, Robert Plant, Rossana Casale, Shane MacGowan, Simona Molinari, Tanita Tikaram, The Edge, Tom Robbins, Umberto Broccoli, Vincenzo Costantino “Chinaski”,Violante Placido, Zibba… (continua) ..... E leggendolo tra le testimonianze troverete una piacevole sorpresa Massimo Cotto Massimo Cotto è nato ad Asti il 20 maggio 1962. Toro di segno zodiacale e di fede calcistica, si eccita indistintamente con Kim Basinger in 9 settimane e ½ e gli agnolotti al plin, Nastassja Kinski in Paris, Texas e Paolo Pulici sempre, Istanbul e Quentin Tarantino, gli Stones e Sam Shepard, Tom Waits, Hemingway e tutto il rock che gli ha salvato la vita. È affascinato dai miti anche se spesso è assediato dai mitomani, alle cubane preferisce i cubani (intesi come sigari), detesta aglio cipolla, trippa e la “d” eufonica. Ha un approccio feticista a ogni cosa della vita, anche se in un campo è più accentuato. I comici lo rendono triste, in compenso ride inspiegabilmente appena si sveglia e piange ogni volta che ascolta Redemption Song, da cui si arguisce che non è molto intelligente, ma è felice che la gente non se ne sia ancora accorta. Nell'attesa che ciò accada, scrive libri, conduce Rock Bazar su Virgin Radio dirige il festival di Castrocaro e il Premio De André, scrive testi teatrali, fa l'Assessore alla Cultura e alle Manifestazioni della città di Asti e cerca di imparare a non starnutire ogni volta che vede il sole. Per Vololibero ha scritto “Pleased to meet you”, “Rock Bazar” e “Rock Bazar Volume Secondo”. Disponibile anche in eBook Luca Trambusti Ufficio Stampa Vololibero Edizioni DALL'11 OTTOBRE 2016 SARA' IN LIBRERIA E SULLE PIATTAFORME DIGITALI IL QUARTO VOLUME DELLA COLLANA "SOUL BOOKS" DEDICATA AGLI ARTISTI DELLA SOUL MUSIC OTIS REDDING La musica è viva di Alberto Castelli Prefazione: Massimo Oldani Note e Curiosità: Graziano Uliani Collana: SOUL BOOKS Formato: 12 x 19 cm Pagine: 156 b/n Simbolo del suono della Stax, l'etichetta di Memphis cha ha profondamente influenzato la scena musicale degli anni Sessanta e non solo, Otis Redding è stato un interprete straordinario, un artista che ha colpito l'attenzione e la sensibilità di milioni di persone in tutto il mondo. In circostanze rocambolesche, entra a far parte della Stax. Nel giro di pochi anni, grazie a un numero impressionante di concerti e a una serie di incisioni divenute storiche, Otis Redding diventerà la stella, il cuore e l'anima del soul di Memphis e, più in generale, del Southern Soul. Quando morì tragicamente nel dicembre del 1967, non solo era all'apice della carriera, ma era pronto a scrivere una nuova e importante pagina della sua vicenda artistica. Tre mesi dopo la sua scomparsa (Sittin' On the) Dock of the Bay, una sorta di testamento in musica, parole e anima, arriverà al primo posto delle classifiche internazionali. Lavoratore infaticabile, uomo generoso e gentile, nessuno ha trasmesso la passione del soul come lui. Alberto Castelli Dal 1983 al 2014 ha lavorato per Radio Rai (Radio 1-2-3) conducendo, tra gli altri, programmi quali Stereonotte, I Concerti di Suoni & Ultrasuoni, Radio 1 Musica, Battiti, Fuochi, File Urbani. Ha scritto per molte testate tra cui “Il Mucchio Selvaggio”, “Fare Musica”, “Rockstar”, “Blow Up”, “Repubblica XL”. Ha diretto Radio Centro Suono, Radio Città Futura, Kataweb Radio. Ha prodotto dischi, lavorato come manager, fondato e diretto etichette discografiche Dal 1995 al 2011 è stato consulente per il gruppo Editoriale “L'Espresso”. Ha pubblicato Soul People (2004) e Africa Unite (2005). Massimo Oldani Giornalista, produttore, conduttore radiofonico. Dal 2007 trasmette su radio Capital ogni sera con VIBE, format musicale di soul /r&b. Graziano Uliani Creatore del Porretta Soul Festival che, dal 1988 anno della prima edizione, in pochi anni è diventato la vetrina europea del Memphis Sound. Disponibile anche in eBook La prossima uscita, prevista per Gennaio 2017, sarà: "Nina Simone - Il piano, la voce e l'orgoglio nero" di Gianni Del Savio Luca Trambusti Ufficio Stampa Vololibero Edizioni VOLOLIBERO EDIZIONI e VINILE PRESENTANO SOUL BOOKS PARTY Giovedì 13 Ottobre 2016 al Vinile Milano Si festeggia con Soul Books, la collana dedicata ai protagonisti della Soul Music tra gli anni ‘60 e ‘70, edita da Vololibero edizioni. Agili volumi monografici che raccontano il sound che ha segnato un'epoca e che ancora oggi ispira molti artisti. Piccole biografie dell'anima. I Maestri di cerimonia saranno: Alberto Castelli direttore della Collana e Massimo Oldani grande esperto italiano di soul, r&b e black music che cura la trasmissione VIBE su Radio Capital. Per l'occasione al Vinile sarà possibile acquistare i numeri della Collana già usciti: Aretha Franklin, Al Green, Otis Redding, Marvin Gaye Dalle 19.00 Aperitivo Soul, DJ set con Funky Kruger, mercatino dei vinili, e contest per vincere numeri di Soul Books. Per info & prenotazioni: VINILE - via Tadino 17 vinilemilano@gmail.com SOUL BOOKS PARTY DALLE ORE 19 APERITIVO E DJ SET VINILE VIA TADINO 17 MILANO IL BUIO di Francesco Bennardis Edizioni: Sensibili alle Foglie Collana Ospiti Pagine: 112 Prezzo: 13,00 Francesco Bennardis è nato nel 1971, a Roma, città in cui vive. Laureato in Lettere e appassionato di numeri, per diversi anni si è occupato di musica e di tecnologie musicali. Ha pubblicato una delle prime guide di informatica musicale e, nel 2016, alcuni racconti in raccolte antologiche: “I Vizi Capitali”; “Allucinazioni Urbane”, “Un’Estate a Roma”; “Un'altra Parola”, editi da Erudita e Giulio Perrone Editore. Questo è il suo romanzo d’esordio. “Il Buio”, romanzo di Francesco Bennardis edito da Sensibili alle foglie, prende vita con la voce dell’attrice Lidia Vitale venerdì 7 ottobre. Il libro sarà presentato a partire dalle 17,30 alla libreria Mondadori di Roma (via Piave, 18). Con l’autore e l’attrice dialoga la giornalista Barbara Cataldi. “Ogni ferita può essere curata”. Anche la più tragica. Silvia è la più cara amica di Irene, e glielo dice con convinzione. La loro è una di quelle amicizie che riesce a raggiungerti negli angoli più profondi e intimi, con delicatezza e senza lacerare. Irene è la mamma di Flavio, che muore in un incidente stradale che non gli lascia scampo. Un lutto che la fa precipitare in un buio per lei impossibile da condividere, portandola ad allontanare le persone più vicine e, prima di tutti, suo marito Antonio, che incolpa della tragedia. “Il Buio”, romanzo d’esordio di Francesco Bennardis edito da Sensibili alle foglie, è la storia di una ferita e della sua guarigione, raccontata con delicatezza e sensibilità. E’ la storia di un’amicizia che si ritrova e cresce, alleggerendo il peso di una difficoltà che soli sarebbe troppo difficile sopportare. Siamo nel 1980 e a pochi mesi di distanza dalla morte di Flavio, un aereo di linea precipita nei pressi di Ustica. Passano poche settimane ed esplode una bomba alla stazione di Bologna. A novembre, la terra trema in Irpinia, uccidendo quasi tremila persone. Il dolore della protagonista si intreccia a quello collettivo, offrendole, poco alla volta, uno spiraglio di apertura al mondo. Dopo il terremoto, Irene decide di partire verso quei luoghi flagellati insieme al marito, unendosi ai tanti volontari. Soccorrere chi sta vivendo quella tragedia diventa per lei un’occasione di salvezza. Il desiderio di aiutare, l’impressione di poter saldare un debito di vita, le restituiranno il coraggio di tornare a vivere. Metafora del dolore che precipita le persone nel buio, questo romanzo propone un percorso di condivisione per alleviarlo, invitando ciascuno di noi - sopravvissuto agli esili fili del destino - a considerare la solidarietà fra umani il più prezioso dei rimedi. SITO WEB www.libreriasensibiliallefoglie.com CONTATTI UFFICIO STAMPA GDGPRESS www.gdgpress.com Michela Rossetti Giulia Di Giovanni Alessandro Gambino I proventi della vendita di questo libro vanno a favore di associazioni animaliste sostenute dall'autrice. Che cosa stai aspettando! di Lu Paer Riferimento ISBN 978-88-6690-099-3 Casa editrice EEE Formato: Epub e cartaceo Lu Paer vive a stretto contatto con la natura e i suoi animali; da decenni è una convinta attivista e sostenitrice dei diritti degli animali. Dal 2000 si occupa di consulenze e formazione nel settore benessere ed estetico e cerca di ritagliarsi i più ampi spazi possibile per continuare a scrivere. Con EEE-book ha pubblicato nel 2012 Che cosa stai aspettando! e nel 2015 Non altro che me stesso. INCIPIT Sono nata in un paesino sperduto di montagna dal quale ho sempre desiderato fuggire. Mi sentivo soffocare da quelle cime alte e buie che consideravo un ostacolo verso l'infinito, finchè, ormai quarantenne, ho iniziato a scalarle e ad amarle, se pur con un rapporto di toccata e fuga. Mi è capitato spesso, infatti, di essere in parete la mattina e di sentire il bisogno di vedere il mare nel pomeriggio. La mia infanzia, credo, perché non ne ho memoria, sia stata un incubo. Mia madre mi rinfacciava spesso di averle causato un parto doloroso: non volevo nascere; penso ci sia una prudenza nascosta dentro di noi che a volte ci fa percepire cosa ci aspetta. A pochi giorni di vita poiché ero una bambina impegnativa mi affidò ad un'altra famiglia e lì, forse per sopravvivere al distacco, si dimenticò di avere una figlia. Pure questo me lo fece pesare tanto che solo da adulta associai questo abbandono non soltanto al suo dolore, ma anche al mio. È resistito al buco nero di quegli anni unicamente il ricordo di un cucciolo di elefante bianco e rosso dal quale non mi staccavo mai. Ora, uno dei sogni che intendo realizzare, è fare del volontariato proprio negli orfanotrofi degli elefantini la cui madre viene abbattuta dai bracconieri; sogno che rinvio perché ho la sensazione che se vado rimango e non torno più. Sono sempre stata attirata da una vita essenziale, frugale, libera, se poi in simbiosi con questi meravigliosi animali... sento che per me è un richiamo irresistibile. Tornando alla mia infanzia, suppongo mi abbia "salvata" la presenza di una vecchia zia che mi ha amata, accolta ed in parte cresciuta, fino a quando, avevo 12 anni, l'ho vista accasciata sul cortile di casa stroncata da un infarto. Dopo il dolore per la sua perdita subentrò, a volte, un impercettibile sollievo che subito scacciavo in preda ai sensi di colpa: capivo che la mia solitudine subita si stava trasformando, piano piano, in una solitudine voluta. Solo negli anni mi sono perdonata, quando ho realizzato che questa sensazione derivava dal mio bisogno di essere libera, senza vincoli affettivi, poiché, ero certa, amavo mia zia al punto che per lei avrei fatto qualsiasi cosa. La mia vita è sempre stata in bilico fra il bisogno di dare, proteggere, accudire e l'esigenza fortissima di sciogliermi da tutto ed andarmene sola. Ora ho capito che entrambi questi aspetti mi appartengono, ed ho imparato a dosare. Gesù stesso invitava a non promettere, poiché nella promessa risiede la negazione stessa della nostra libertà. PAOLO MARIA ROCCO I CANTI Introduzione di Al J. Moran COLLANA: La Ricerca Poetica F.to 15x22,5, pp. 128, Euro 13,00 (Ed. 10/2015) Cod. ISBN 978-88-98457-85-4 Paolo Maria Rocco, nato a Napoli, vive a Fano. Laureato in Lettere Moderne è stato professore a contratto per l’Università di Urbino. Ha conseguito Perfezionamento nell’Università di Firenze. Esordisce nella Poesia con I Canti dopo aver pubblicato poesie in rivista, plaquette e antologie. Ha pubblicato saggi di critica letteraria (tra i quali Il Christian Madden di Bruno Fonzi, sullo scrittore e traduttore marchigiano Bruno Fonzi, per Simple Edizioni di Macerata) e traduzioni e interventi critici su Georges Bataille. È giornalista professionista dal 1995 (Il Giorno, di Milano, L’Eco di Bergamo, La Gazzetta di Pesaro, Il Resto del Carlino, Altrogiornalemarche e altri), insegna Letteratura italiana e Storia nelle scuole superiori. L’Antologia di Poesia Contemporanea della Fondazione Mario Luzi ha pubblicato sue poesie inedite nel 2015. Finalista al Premio Letterario nazionale “Zeno” per la Poesia edita e inedita 2014, patrocinato dall’Università degli Studi di Salerno. Ha esordito nel 2014 nella Narrativa con il romanzo Virginia (o: Que puis-je faire?). IL TESTO “La lettura dei Canti di Paolo Maria Rocco mostra che nel mondo il pensiero poetante risorge come poesia della fine di un mondo. Esso non si limita a prendere atto della fine del mondo fatto dalle comunità di senso, dentro le quali la lotta fra le tradizioni delle culture determinava la condizione per riconoscersi individuo, e dove anche l’esperienza delle forme dell’arte, per dirla a grandi spanne, era ricerca di altro senso. La poesia dei Canti si fa avanti invece nell’assenza di grandi narrazioni o nella inerte presenza della ridotta ad esse garantita nei libri. E per contestare lo stato presente delle cose reinventa una ideologia con cui misurarsi, e lo fa senza rinunciare alla mise en abîme, antidoto, forse il solo, alle rigidità dell’economia politica del segno e della comunicazione.” (dalla Introduzione di Al J. Moran) Esce l’edizione in inglese de “I delitti della primavera” di Stella Stollo, Graphofeel edizioni10/1/2016 Esce l’edizione in inglese de “I delitti della primavera” di Stella Stollo, Graphofeel edizioni. Stella Stollo nasce a Orvieto nel 1963. Si laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia e trascorre un anno accademico in Cina. Successivamente si trasferimento per tre anni in Germania, abitando per brevi periodi in diverse città. Quando rientra in Italia si stabilisce in Toscana e attualmente vive a Firenze con la sua famiglia. Se la lettura le è necessaria per mantenersi in vita, la scrittura la consiglia come mezzo per vivere più sani. Il suo romanzo d’esordio Io e i miei piedi tratta proprio del potere terapeutico della scrittura ed è edito da Graphofeel edizioni. Il suo secondo romanzo Algoritmi di Capodanno è edito da ARPANet. Un terzo romanzo, MALdiTERRA, si trova sulla piattaforma di self-publishingilmiolibro.it e su Amazon come ebook. “I delitti della Primavera” (ed. Graphofeel) è il suo quarto romanzo. Un successo notevole per il romanzo di Stella Stollo edito da Graphofeel edizioni che ha ricevuto riscontri positivi sia dalla critica che dai lettori. Continuano i consensi anche fuori dal territorio nazionale; arriva infatti la traduzione in lingua inglese e l’edizione dal titolo “The Botticelli killings Murders and mysteries in Reinassance Florence”. Un’ulteriore conferma di quanto sia stata apprezzata l’opera, che si appresta a conquistare un pubblico sempre più ampio. Una scrittura fluida, visiva ed avvolgente, che sa unire abilmente atmosfere di amore e morte, ci introduce nel ritmo di una trama da leggere tutto d’un fiato fino alla fine. Il libro “I delitti della primavera” si presenta come opera raffinata e ben strutturata, un thriller storico ambientato a Firenze alla fine del 1400. Il romanzo si sviluppa tra personaggi realmente esistiti e altri di pura fantasia. Nella città medicea sfilano e prendono corpo la bellissima Simonetta Vespucci, Il giovane Leonardo da Vinci, il Maestro Sandro Botticelli e il suo promettente allievo Filippino Lippi. E poi eclettiche alchimiste, ambigui speziali, osti e pittori, poeti, scienziati e filosofi, in una atmosfera vivida e colorata, ricca di spunti noir. L’autrice infatti ci proietta in una città sconvolta da una serie di omicidi, le vittime sono tutte donne giovani donne appartenenti alla ricca borghesia, senza nessun legame apparente. Il Killer sembra prendere ispirazione dal capolavoro di Sandro Botticelli ‘L’allegoria della Primavera’; lungo la scia di morte, infatti, ci sono simboli che rimandano al dipinto ed al suo autore, dettagli mutuati dal capolavoro senza motivazione apparente. Ufficio stampa - Michela Zanarella pressidelittidellaprimavera@gmail.com |
Deliri progressivi
Libri
Aprile 2020
Recensioni
Tutti
|