
di Colacrai Davide R.
Dati 2014, 84 p., brossura
Editore David and Matthaus (collana Castalide)
Davide Rocco Colacrai nasce e cresce nella città di Zurigo. Giunge in Italia per il compimento degli studi liceali. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze, dove si laurea con lode. Dopo la laurea, si iscrive alla SSPL di Firenze. Successivamente ha completato con lode un Master di II Livello in Psichiatria forense e Criminologia. Partecipa regolarmente da cinque anni ai vari concorsi letterari e ha, pertanto, conseguito quasi 400 premi, anche internazionali ed europei. È presente altresì in oltre un centinaio di antologie. Oltre alla passione per la letteratura e la poesia, è appassionato di cinema, arte, fotografia e musica. Possiede, tra l’altro, una collezione di ben duemila 45 giri provenienti da tutto il mondo.
SINOSSI
La prima cosa che viene da fare, letto d’un fiato il canzoniere di Davide, è correre, correre piano ma senza fermarsi lungo un odoroso sentiero di campagna per cercare di afferrare quanto più possibile di sé, dei suoni intorno, dei colori che sgocciolano dalle corolle di fiori, delle sfumature di biancoceleste del cielo. Perché le storie che racconta, tutte, pullulano di accordi di vita interiore che “mordono” la pelle e slanciano verso il divino. Che diano voce agli ebrei perseguitati, agli omosessuali lapidati, agli animali massacrati, ai giorni di abbandono o, all’estremo, ai momenti di lussuria, all’amore o all’odio più efferato, in tutti i casi, con la forza evocativa delle immagini e del ritmo che li scandisce, direttamente o per il suo contrario, ovvero denunciando acremente la ferita dell’essere, i versi di Davide cercano di aprire un varco attraverso cui una realtà di solitudini, di disperazione o anche solo di resa-attesa, possa tornare ad aprirsi a “quel miracolo che è/la Vita”.