Un libro volutamente nato proprio per "sconvolgere" gli equilibri mentali e gli schemi precostituiti,
raccontando la realtà attraverso la follia (o viceversa).
Recensione a cura di D. Annamaria Pecoraro

di Ciro Abbate
Lulù editore
Lingua: Italiano
Pagine: 23
Formato del file: PDF (ebook)
Irriverente, schietto, con linguaggio brutale e grottesco. Tragico-comico con scene che fanno rabbrividire e capire come il caos della società, corrode menti e crea dipendenze.
Un scrittura tagliente, aspra, forte, fatta di debolezze umane, di tradimenti e problemi che attanagliano generazioni e trovano sfogo in poche pagine. Dialoghi barbari, decisamente coraggiosi, tra surreale e reale, tra rigurgito di umorismo e proiezioni paranormali.
Abbate sfoga inarrestabile gli eccessi, sfruttando la sua capacità di dire in modo coraggioso e paradossale quello che intorno (aihmè), può accadere o essere monito che questo non accada più.
Un libro volutamente nato proprio per "sconvolgere" gli equilibri mentali e gli schemi precostituiti, raccontando la realtà attraverso la follia (o viceversa).
Le famiglie vanno tutelate e i rapporti tra i singoli componenti pure, rispettando le singole diversità, culturali- generazionali, senza ammorbare o affossare con il silenzio o urlando contro, ma trovando nel focolare, una vera e concreta forma di dialogo, per non disperdere tutto in un vortice senza fine e senza amore.
Dulcinea Annamaria Pecoraro