dei colori fluorescenti e dei volti coperti di pochi topolini armati di una connessione internet,
di qualche videocamera e di una chitarra elettrica.
Recensione a cura di Roberto Bruno
AUTORE Andrea Vania
COLLANA Fuori Sacco
PAGINE 144 pagine b/n
FORMATO 14x21 cm
ISBN 978-88-97637-28-8
Sembra assurdo che nel 2014 si debbano ancora raccontare fatti realmente accaduti, come quelli descritti in questo
libro di Andrea Vania. La Russia di oggi, la Russia del presidente Vladimir Putin ed una libertà che non esiste.
Questo libro edito dalla Volo Libero Edizioni, racconta dettagliatamente ciò che è successo a questa punk band russa al femminile: le Pussy Riot. La loro protesta, giudicata troppo eccessiva dai politici russi, è stata punita con anni di carcere duro, estremo, messa agli atti, come se avessero commesso il peggiore dei delitti.
Cosa hanno combinato di cosi tanto grave: Nadežda Tolokonnikova, Marija Alёhina, Maria Alyokhina le tre componenti delle Pussy Riot? Hanno denunciato la corruzione russa, il sospetto di brogli elettorali, e molto altro.
Tre ragazze attiviste del movimento, sono state arrestate dopo la protesta nella Cattedrale del Cristo Salvatore, dove hanno praticamente cantato una "preghiera" anti Putin. Dopo l'arresto, è iniziato un incredibile calvario in carcere delle tre ragazze. Questo libro racconta dettagliatamente l'accaduto e soprattutto, racconta di cose che al giorno d'oggi sembrano parlare di un passato che in teoria non esiste più. Lo scrittore Andrea Vania, (pseudonimo perché ha deciso per sicurezza di non utilizzare la sua vera generalità), ci porta all'interno del calvario delle Pussy Riot, scrivendo un libro che tiene col fiato sospeso, come fosse un vero e proprio thriller, solo che purtroppo, si tratta dell'assurda verità.
Roberto Bruno