L’evoluzione delle forme poetiche di AA.VV. Edizioni Kairòs, 2013 ISBN: 9788898029174 Pagg. 784 A cura dei critici Ninnj Di Stefano Busà e Antonio Spagnuolo. Acquisto: http://www.ibs.it/code/9788898029174/evoluzione-delle-forme.html Dalla quarta di copertina: L'evoluzione delle forme poetiche vuole essere un consuntivo, un archivio storico realizzato per le scuole. Raccoglie una vasta scelta di autori che operano nel settore "poesia" al fine di poterne studiare le modalità di oggi, attraverso gli stili e l'evoluzione che hanno subìto negli anni le forme poetiche; mettere a confronto i poeti stessi e le loro diverse posizioni di fronte alla parola scritta che ha attraversato il tempo e le sue varianti. Una testimonianza, questa, della nostra tradizione poetica quale percorso significativo di una cultura contemporanea, configurata nei suoi tracciati differenziati, alla ricerca di prospettiche novità del linguaggio, quale forza segreta di una sostanza esistenziale che la rappresenti. (Ninnj Di Stefano Busà) Tra le voci note della poesia italiana contemporanea trovano posto in questa Antologia: Mario Luzi, Giovanni Giudici, Alda Merini, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto, Elio Pecora, Umberto Piersanti (candidato al Nobel per la letteratura), Davide Rondoni, Giovanni Raboni, Luciano Erba, Giancarlo Pontiggia, Giuseppe Conte, Maria Luisa Spaziani, Giovanna Bemporad, Franco Buffoni e tanti altri. Nel Volume figurano anche voci forse meno note al grande pubblico, ma parimenti significative, tra cui: Nazario Pardini, Sandro Angelucci, Leopoldo Attolico, Luigia Sorrentino, Maria Grazia Calandrone, Roberto Maggiani, Paride Mercurio, Emanuele Marcuccio e tanti altri. Fonte: http://blogletteratura.com/2013/01/24/e-uscito-evoluzione-delle-forme-poetiche-la-migliore-produzione-poetica-dellultimo-ventennio/
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Cinquanta sfumature di grigio di James E. L. Dati2012, 548 p., brossura EditoreMondadori (collana Omnibus) Acquisto: http://www.ibs.it/code/9788804623236/james-e-l/cinquanta-sfumature-di-grigio.html Disponibile anche in ebook a € 6,99 Il libro dell’anno appena concluso è probabilmente Cinquanta sfumature di grigio, romanzo di E. L. James e subito seguito da due capitolo importanti e imprescindibili per il valore di questa trilogia erotica. Nel romanzo si narra il rapporto sadomasochista che si instaura tra una giovane studentessa americana e un potente uomo d’affari. La protagonista confonde il sesso con l’amore e da subito si lascia trasportare in questo tunnel fatto di proibizione, devianza e violenza. Una storia d’amore e di odio della quale la protagonista sembra non riesca farne a meno ma che allo stesso tempo la logora mentalmente. Le percosse si sostituiscono ai baci, le cinghie di pelle alle carezze e così via. Per continuare a leggere la recensione a questo romanzo, clicca qui: http://blogletteratura.com/2013/01/29/50grigio/ Lorenzo Spurio "Se mi stringi così forte, non mi fai male: è quando non lo fai, che sento dolore". Fiorella Cappelli © Padrone il vento. Poesie e racconti di Cappelli Fiorella Dati 2009, 144 p., ill., brossura Editore: PensieriParole Acquisto: http://www.ibs.it/code/9788896472019/cappelli-fiorella/padrone-vento-poesie.html Fiorella Cappelli è nata e risiede a Roma. Ha lavorato per 30 anni in un’Azienda di Telecomunicazioni Satellitari. Suoi i lbri “Carezze D’Aria”,(Gallo&Calzati,Bologna) “Padrone il Vento”, copertina e prefazione di José Van Roy Dalì (figlio di Salvador Dalì) edito Pensieri e Parole, L’Aria Tra le Ali edito Pensieri e Parole ,Pensieri Maturi, (poesie in lingua, vernacolo romanesco e aforismi). Presente con aforismi e frasi nel libro “Tra Cuore e Mente” Edito Cleup, Padova 2008. Vincitrice di numerosi concorsi. Presente in numerose antologie ed eventi con la declamazione delle sue poesie a vari eventi dell’Estate Romana ed eventi di Solidarietà in Toscana. A Luglio 2012, per il nobile animo poetico e spirito umanitario con il quale partecipa concretamente al sociale, le viene riconosciuta, con Decreto n.ON/04/2012 del Gran Priore Stelio W. Venceslai, Gran Priorato D’Italia dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio di Hierusalem, la nomina di Cavaliere al merito Templare. Sinossi: C'è una vela nel cuore di ognuno di noi. Una vela che raccoglie la nostra quotidianità nel mare della vita e che vorremmo spiegare al vento ogni qualvolta sentiamo mancarci il respiro. Questo libro, nel suo contenuto di poesie e racconti, racchiude tra le pagine sensazioni nate dal vivere, dall'osservare con gli occhi della mente le cose che ci circondano, trattenendole sospese nel cuore, quando esse riescono a comunicare con ciò che in quel momento sentiamo di essere: alcune volte è la tristezza a fare da padrona, altre la gioia, l'allegria, altre... il vento. Ricorrenze e Memorie, Poesie d'a... mare, Poesie Donna, Poesie d'Amore, Poesie Sciolte e Racconti, tutti insieme legati dal nodo di un'ipotetica cima che solo il lettore deciderà quando sciogliere, servendosi del suo prezioso tempo, accompagnato dal vento della sua fantasia... La vita in sintesi. Aforismi di Carcereri Fiorella Prezzo€ 2,99 Editore: Libro Aperto Edizioni (collana Tiny books) FormatoPDF Dimensione1,3 MB Acquisto: http://www.ibs.it/ebook/Carcereri-Fiorella/La-vita-in/9788897818212.html? * La poetessa Fiorella Carcereri è presente in molte antologie edite nel 2011/12 da Giulio Perrone Editore, L’Erudita Editrice, Aletti Editore, Sensoinverso e GDS. Finalista della Sezione Social Network del “Premio Laurentum di Poesia” (dicembre 2012) Finalista della Sezione Poesia del “Premio Matteo Blasi” indetto da Edizioni Ensemble (dicembre 2012). “Il tramonto ricorda a taluni di avere alle spalle una giornata in più di saggezza, ad altri di essersi persi l’ennesima occasione per farne tesoro.” “La vita in sintesi”, primo libro di Fiorella Carcereri, è una splendida raccolta di aforismi edita in formato digitale dalla casa editrice indipendente Libro Aperto Edizioni (Marino, Roma) lo scorso giugno 2012. Pensieri, emozioni, sensazioni. Parole che trasmettono la consapevolezza e la saggezza di una donna dall'animo sensibile, che apprezza ogni aspetto della vita. Quella vita che talvolta si presenta ostile e che ci lascia un senso di amarezza. Quella vita in grado di regalarci emozioni pure e sincere. Quella vita che si presenta agli occhi dell'essere umano con le sue mille sfaccettature. Attraverso le parole dell'autrice ripercorriamo fasi, situazioni e sentimenti che possiamo riscontrare in ogni individuo. Così ci troviamo a riflettere insieme all'autrice sui rapporti umani, sulle relazioni di coppia, sull'amore corrisposto e su quello sofferto, sulle debolezze del genere umano, senza dimenticare di dare uno sguardo al tempo che passa e alla saggezza che si acquista con l'età e la maturità dell'anima. Frasi brevi e dirette che rappresentano la vita nella sua completezza in una sintesi perfetta. Per info: http://www.libroapertoedizioni.it/ Prenderà il via il prossimo maggio, dal 16 al 20 per l’esattezza, la XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, rassegna culturale di grande importanza e che richiama ogni anno un grande numero di bibliofili ed appassionati. Questo appuntamento costituisce, da sempre, una ghiotta occasione per curiosare fra gli stand dei tanti editori che partecipano all’evento, per assistere ai numerosi dibattiti o presentazioni, e soprattutto per acquistare dei buoni libri approfittando delle diverse promozioni collegate alla fiera. Il "soggetto" principale di questa edizione è la creatività, sul cui tema interverranno grandi nomi delle scienze, delle lettere e delle arti, che parleranno delle loro esperienze rivelando le loro tecniche e magari qualche segreto. In un momento in cui il mercato si confronta con le nuove frontiere digitali e con le molte difficoltà del settore tradizionale, enfatizzate ancora di più dalla crisi macroeconomica, la XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino dovrà anche interrogarsi sul ruolo, tutto da ridisegnare, di molti protagonisti: dagli editori, cui spetta il compito di rinnovare la loro funzione di imprenditori culturali, agli autori, e allo stesso pubblico. Quest’anno il paese ospite d’onore è il Cile, celebrato nel ricordo del colpo di stato di Pinochet e della scomparsa di Pablo Neruda: tra i sicuri partecipanti sono annunciati grandi nomi quali Isabel Allende e Luis Sepulveda. Ricordiamo che l'edizione 2013 del Salone Internazionale del Libro di Torino si svolgerà da giovedì 16 a lunedì 20 maggio presso Lingotto Fiere e che il biglietto d’ingresso costa Euro 10, con varie tipologie di riduzione. Se arrivate in treno alla Stazione di Porta Nuova, il mezzo più rapido è la Metropolitana Linea 1 direzione Lingotto. Per chi decidesse di recarsi a Torino in auto ricordiamo che l’uscita suggerita dalla tangenziale è quella di Corso Unità d’Italia, proseguendo poi in direzione “Lingotto Fiere”. Per tutti gli altri approfondimenti e per l’elenco degli editori partecipanti rimandiamo al link ufficiale http://www.salonelibro.it/ Eugenio Nascimbeni Presentazione del libro “La Cannata - Proverbi, detti e canzoni sampietresi” di Antonietta Perrone (Ed. Eva, Venafro, 2012, pp. 120, € 15,00). Sabato 26 gennaio 2013, alle ore 17,00, San Pietro Infine (Caserta), Sala Convegni del Comune, Piazza Risorgimento, Sono previsti, dopo il saluto del Sindaco Dott. Giuseppe Vecchiarino, interventi di Sofia Corvese, Docente di Lettere Classiche, Rita Iulianis, Poetessa, Amerigo Iannacone, Scrittore, Editore. Moderatore Vittorio Casoni. Conclusioni dell’Autrice. L’ingresso è Libero. L’evento è patrocinato dal Comune di San Pietro Infine e della Comunità Montana“Monte Santa Croce”. Antonietta Perrone, è nata a S. Pietro Infine. Scenografa, è docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico “Pellecchia” di Cassino. Promotrice culturale, collabora con quotidiani locali. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Ad Flexum” di S. Pietro Infine. Ha pubblicato nel 2004 il libro di poesie Nella brezza della notte (Edizioni Eva). Nel 2008 ha pubblicato, in coll. con Amerigo Iannacone e Maurizio Zambardi, il Dizionario dialettale Sampietrese (Edizioni Eva). Sue poesie sono state inserite in varie antologie. Ha ricevuto diversi riconoscimenti. «Del popolo di S. Pietro Infine – ha scritto tra l’altro nella prefazione Sofia corvese – Antonietta Perrone ha potuto scoprire il fascino dell’antica lingua, tuttora rimasta nelle persone anziane a vessillo di una vita spesa nella propria terra, della quale ha saputo cogliere il valore intrinseco, la virtú semplice e formativa, dando a tutti i lettori la possibilità di conoscere un mondo vivo, tramandando ai posteri un patrimonio inestimabile. Il mistero delle parole che l’autrice ha voluto sottrarre alla fugacità del tempo, viene tramandato a noi dalla sua sensibilità, dal suo modo di vivere il bello non solo tramite l’arte che è il suo elemento vitale e costitutivo, ma anche attraverso la scrittura. L’autrice ha saputo vedere nei proverbi, da lei sapientemente raccolti, con un lavoro impagabile, l’idea dell’intimità e della peculiarità del popolo di S. Pietro, quello che attraverso le parole è rimasto e deve rimanere immutato ed immutabile». Presentazione di FORTUNA di Jolanda Buccella Giovedì 31 Gennaio alle 18.30 in via Giangiacomo Mora, 15 Milano Jolanda Buccella presenterà il suo primo romanzo Fortuna, il buco delle vite edito dalla Ciesse edizioni di Padova. Moderatore della serata sarà Elvio Ravasio che intervisterà l’autrice e leggerà alcuni brani tratti dall’opera. Jolanda Buccella nasce a Oliveto Citra (SA) il 28 giugno del 1980 dopo aver frequentato il liceo linguistico di Campagna (SA) scopre la sua passione per la scrittura e la pittura. Attualmente vive a Milano per motivi di lavoro, ha una famiglia numerosa che adora ma lei è single per scelta degli altri, è un’accanita lettrice di romanzi latino americani, dipinge quadri astratti per sfogare tutte le sue emozioni negative e nel tempo libero ama cucinare i piatti della sua terra, andare al cinema e seguire il calcio, essendo una tifosa sfegatata del Milan. Fortuna, il buco delle vite edito da Ciesse edizioni è il suo primo romanzo, con il quale spera di regalare ai lettori una parte delle emozioni che ha ricevuto lei scrivendolo. Alla fine della presentazione ci sarà un piccolo buffet con tipici dolci campani! 4X4: Quattro autori x quattro libri ad Oasi Urbana Domenica 27 gennaio 2013 alle ore 18, Nella splendida cornice di “Oasi Urbana”, in via Urbana 107, a Roma, quattro autori dagli stili diversi presenteranno le loro opere letterarie. Alessandro Vizzino, scrittore ed editore delle Edizioni DrawUp, autore de “La Culla di Giuda”, Giovanni Garufi Bozza, autore di “Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità”, Alessio Miglietta, autore di “Grunge (1984)” e Michela Zanarella, autrice di “Meditazioni al femminile” daranno voce ad un incontro altamente culturale. Modererà la serata il giornalista Lucandrea Massaro, direttore di Radiovortice.it. Un mostro chiamato Girolimoni. Una storia di serial killer di bambine e innocenti di Sanvitale Fabio; Palmegiani Armando pag.176 Editore Sovera Edizioni (collana Inchieste) La città di Pescara in passato ci ha regalato scrittori ed artisti del calibro di Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano ed oggi ci propone un interessante giornalista investigativo di nome Fabio Sanvitale che, in comune con i due celeberrimi autori, oltre alla terra natia, ha una spiccata versatilità: infatti il suo curriculum annovera proficue collaborazioni con “Il Tempo”, “Il Messaggero”, “Il Detective”, con il programma Rai “La Storia siamo noi” e con il Cepic in qualità di docente di Scienze Criminologiche, inoltre regie teatrali che ripropongono in scena casi storici di cronaca nera ed internazionale, e finanche la pubblicazione di biografie di criminali che intendono essere una sorta di “Cold Case”, una nuova analisi del caso per puro amore di verità. Nel suo ultimo libro “Un mostro chiamato Girolimoni ”, scritto a quattro mani con il profiler Armando Palmegiani ed edito da Sovera edizioni, il giornalista investigativo ci fa rivivere dunque in 176 pagine la storia di uno degli errori giudiziari più clamorosi della cronaca italiana con un’indagine scrupolosa e metodica. Sinossi: Gino Girolimoni: un nome che a Roma vuol dire infame. Il nome di chi avvicina le bambine, le cerca, le vuole, le prende. Un nome usato ancor oggi. Goià, ma chi era davvero Gino Girolimoni? Un uomo benestante, coinvolto nella Roma degli anni Venti in una storia molto più grande di lui, così, dall'oggi al domani. Arrestato, accusato di ben sette stupri e omicidi a danno di bambine. Peccato che Girolimoni fosse completamente innocente, peccato che ogni prova fosse inventata di sana pianta per placare l'isteria, la follia che ormai si era impossessata dei quartieri della città, della gente. Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani, con l'aiuto di esperti di primo piano, ricostruiscono la vicenda dandone il quadro storico e criminologico completo. Rifacendo le indagini, passo passo, strada per strada, sospetto per sopetto, con le tecniche investigative di oggi. Un «riflesso onomatopeicamente sinistro» Ancora oggi, nell’immaginario collettivo, il nome Girolimoni sortisce, se pronunciato, uno sgomento profondo, poiché associato ai due reati più infami che si possano immaginare: la pedofilia e l’assassinio. Il nome è inoltre divenuto il titolo di un commovente film del 1972 di Damiano Damiani in cui un superbo Nino Manfredi assiste attonito e amareggiato alla sfilata degli improbabili testimoni che lo accusano di quegli atroci delitti contro natura. Dunque il nome è già di per sé una condanna, a tal punto da divenire, presso il popolo capitolino, sinonimo di “pedofilo” sino ai giorni nostri. La realtà storica però ci restituisce l’immagine di un Gino Girolimoni, distinto mediatore di trentotto anni, che non subì infine una condanna ma fu anzi totalmente scagionato dalle infamanti accuse. Eppure, la riabilitazione dell’accusato fu impossibile e, come scrive il prefatore del libro, il criminologo Vincenzo Maria Mastronardi, «l’oblazione è stata impedita dal nome, Girolimoni, un nome singolare, raro, con un riflesso onomatopeicamente sinistro per chi lo pronuncia». Conseguenza alquanto significativa è l’attuale, e pressoché totale, assenza di famiglie Girolimoni all’anagrafe capitolina. Nel triste destino del mediatore trentottenne e del suo nome, buona parte ebbero certamente la psicosi collettiva, che reclamava a gran voce e a tutti i costi un volto da associare all’“ombra” che rapiva e uccideva le bambine, e la stampa dell’epoca, che aprioristicamente aveva deciso per la colpevolezza di Girolimoni e per l’onta a vita. Infatti, lo sfortunato protagonista morirà in povertà e in disgrazia nel 1961, con un partecipante però di tutto rispetto al suo poco gremito funerale: il commissario Dosi, che ebbe un ruolo fondamentale nella vicenda. Un commissario tenace Fu proprio il commissario Giuseppe Dosi («lo stesso Giuseppe Dosi che venne spedito a spiare D’Annunzio al Vittoriale dopo la sua misteriosa caduta da una delle finestre della villa», lo stesso Dosi «che nel giugno 1947 proporrà a Parigi la sigla Interpol per la nascente polizia europea») che, dubbioso rispetto alla versione ufficiale, aveva trovato altre piste investigative, invise però all’autorità fascista, la quale osteggiò il suo lavoro tanto da costringerlo a un ricovero al manicomio provinciale di Santa Maria della Pietà. Amara ironia della sorte, la stessa struttura in cui lavorava il padre di una delle giovani vittime e dove anni prima aveva forzatamente soggiornato l’unico altro possibile colpevole dei delitti, Ralph Lyonel Bridges, un pastore anglicano di nazionalità britannica, già resosi protagonista di molestie nei confronti di bambine inglesi. A posteriori possiamo affermare che, nonostante la pista del “poco reverendo” Bridges abbia notevolmente contribuito a restituire Girolimoni alla libertà, elementi oggettivi di prova oggi ci indirizzano in altre direzioni, che rimangono però senza nome. Rifare le indagini? I due autori del libro hanno ripercorso le indagini da capo non solo per merito dell’esperienza di giornalista investigativo dell’uno, Fabio Sanvitale, e della conoscenza della scena del crimine dell’altro, Armando Palmegiani, ma anche grazie alle tecniche investigative attuali e a una squadra di esperti ad hoc, composta dal medico legale Giorgio Bolino, dalla psicologa Chiara Camerani e dal profiler Ruggero Perugini. Le sette aggressioni (di cui quattro letali) vengono ricostruite minuziosamente, perfino le strade sono state ripercorse (e quelle che hanno cambiato denominazione risultano comunque identificate), le testimonianze lette di nuovo e controllate, addirittura vengono recuperate tre delle quattro autopsie effettuate sulle bambine. Il tutto mentre si delinea, tra un ragionamento a due voci e una ricostruzione storica, il profilo del vero mostro che terrorizzò la Roma degli anni Venti, un profilo che poco ha a che fare con l’ignaro Gino Girolimoni. Un profilo che sembra uscire proprio da quei vicoli bui e senza vita che furono teatro dei rapimenti e delle sparizioni delle bambine e che, ad oggi, sembra ancora voler celare l’identità dell’“ombra”. Sanvitale e Palmegiani restituiscono dunque dignità non solo a un nome che per anni, fino ai giorni nostri, ha purtroppo evocato infamità e orrori, ma anche a un commissario che, avendo intuito l’errore, in una prospettiva garantista, ha rappresentato il precursore del moderno metodo investigativo. (tratto da direfarescrivere, anno VIII, n. 75, marzo 2012- http://www.bottegaeditoriale.it/larecensione.asp?id=90) Alessandra Prospero Viaggi inattesi di Nebuloni Giovanni 2013, 210 p., brossura Editore: Amande Acquisto:http://www.ibs.it/code/9788897681090/nebuloni-giovanni/viaggi-inattesi.html Giovanni Nebuloni è un artista che inizia ad intraprendere la carriera di scrittore nel 2007 con la pubblicazione del romanzo “La polvere eterna” (Edizioni di LucidaMente) seguito poi dall'opera “Il disco di Nebra” (inEdition Editrice) e dal “Fiume di luce” (Il Filo). Poi nel 2011 esce “Dio a perdere” con Prospettiva Editrice e nel 2012 il romanzo che forse lo ha reso più noto ovvero “Il Signore della pioggia”. "Viaggi inattesi" è il titolo della nuovissima opera letteraria, addirittura la sesta, che Giovanni Nebuloni, scrittore milanese, ama inserire in quel contesto che chiama "Fact-Finding Writing", una prospettiva letteraria e culturale ben diversa da quella intesa dai comuni autori di oggi. Ma ora è la volta della sesta opera che si intitola "Viaggi inattesi" e di cui a breve parlerà in tutti gli articoli che gli proporremo, poichè è una sorpresa per i suoi numerosissimi "followers" tra social network e social news. Il Fact-Finding Writing ha anche un gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/362847797142849/ . Tiziana Iaccarino |
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