
la recensione di Deliri Progressivi
Quanti tipi di libri esistono al mondo?
Moltissimi.
Eppure secondo me ognuno di questi ha il suo significato, la sua logica, la sua benedetta importanza.
Leggendo il libro di Alessandro Pagani: "500 Chicche di riso", mi sono imbattuto in quella tipologia di pagine, scritte per far bene alla pancia.
Per capirsi: un libro da leggere tutto d'un fiato o ancor meglio, da tenere sul comodino accanto al letto e la mattina, appena l'odiosa sveglia ci fa alzare le membra, ecco che parte la chicca di riso ... una al giorno la mattina appena sveglio ... insomma come la pasticca per la pressione.
Alessandro Pagani, che tra l'altro non è solo uno scrittore di chicche, ma è anche un ottimo musicista con la sua band Stolen Apple, ci descrive un mondo fatto di freddure secche e decise
Alcune sono semplicemente ironiche, ma in altre troviamo anche dell'ottima satira.
Sono sincero su 500, sedici di queste le ho dovute leggere molte volte, perché anche se il sottoscritto pensa di essere dotato di arguzia e senso dello humor ... queste sedici non le ho capite, ma non demorderò!
Pagani uomo maturo, anche se non lo conosco personalmente mi trasmette allegria e serenità, perché solo una persona dotata di queste due cose, può arrivare a scrivere un libro per gli altri.
Una vera guarigione della mente altrui, con le chicche scritte e inventate dall'autore.
Quindi: ben vengano libri da leggere diciamo ... senza impegno, già la vita ci crea spesso problematiche, allora perché non pensare alla chicche del nostro autore che almeno ci rendono la vita più sorridente?
Naturalmente per recensirlo ho dovuto leggerlo tutto d'un fiato, ma come suggerisce l'autore:
meglio una chicca al giorno, perché forse (aggiungo io) toglie davvero un problema di torno.
Da non dimenticare la simpaticissima prefazione del bravissimo Cristiano Militello.
Release Date 16 maggio 2019
Genere Humour
Informazioni Libro umoristico, ironico, grottesco, anticonvenzionale.
ISBN 978-88-9399-006-6
Strumento di pubblicazione 96, Rue De La Fontaine
Roberto Bruno